Capitolo 1: In un giorno senza tempo

Sul conto di Draco Malfoy si sono sempre dette tante cose: che era un furetto platinato, per esempio. Ed avevano ragione, dal momento in cui durante il suo 4° anno Barty Crouch Jr, nelle vesti dell' Auror e professore di Difesa Contro le Arti Oscure, Alastor Moody, lo aveva trasformato in suddetto animale per ingraziarsi il quarto campione del Torneo TreMaghi: Harry Potter.

Si diceva in giro che era un mangiamorte e anche in questo caso avevano pienamente ragione le voci che lo raffiguravano come tale poiché durante il suo 6° anno ad Hogwarts aveva ricevuto il compito,dal Signore Oscuro in persona, di uccidere il più grande mago di tutti i tempi: Silente. Il fatto che lui avesse accettato più per salvare sua madre e suo padre piuttosto che per totale aderenza e convinzione di quegli ormai obsoleti principi alle voci di corridoio non importava, non potevano credere in un Draco Malfoy non così tanto cattivo.

Draco era il bullo del castello, di conseguenza poteva benissimo essere un perfetto assassino. Che baggianate! Questa è la prima voce falsa che lo riguardava, di una lunga lista di accuse create senza davvero conoscerlo. Anche coloro che avevano testimoniato in suo favore ai processi faticavano, in cuor loro, a credere che dentro di lui ci fosse un cuore ancora pronto per battere, ancora puro, nonostante tutto il male che egli negli anni aveva fatto e che aveva subito.

Per Draco Malfoy e tutti i ragazzi degli anni 1991 - 1992 quello sarebbe stato l'ultimo prima di entrare davvero a far parte del mondo degli adulti. Per quanto il suo sangue gli aprisse le porte al ministero, il suo sogno nel cassetto era molto più "umile". Desiderava prendere la cattedra di pozioni e dare un degno erede al suo padrino Severus Piton, deceduto durante la battaglia di Hogwarts qualche mese prima.

Era una giornata di fine settembre quando Draco stava seduto in sala grande a fare colazione cercando di non sentire e non vedere gli sguardi che gli altri gli rivolgevano. Al suo fianco era seduto Blaise Zabini, anche lui intento a mangiare. Dal nulla Zabini se ne esce fuori con una frase fuori contesto, senza un senso apparente. «Draco, è la tua occasione, lo sai vero?» il senso, però, quella frase per Malfoy lo aveva. Difatti non passò molto prima che rispondesse con un «Lo so Blaise, ma prima o poi la memoria le tornerà ed a rimanerci fregato sarò solo io». Il soggetto della conversazione dei due amici è presto svelato dal moro che dopo un sorso al suo bicchiere , stracolmo di succo di zucca, rispose affabile «Se impara a conoscerti, sono certo che non si allontanerà neanche in quel caso Draco. Hermione è diversa, e lo sappiamo entrambi.»

Ebbene, Draco Malfoy e Blaise Zabini parlavano di Hermione Granger, la ragazza che Draco, dall'inizio del proprio 2° anno non aveva fatto a meno di insultare al solo scopo di compiacere suo padre.

Draco, in verità, l'aveva fatto solo ed unicamente per suo padre poiché, se per Harry e Ronald provava davvero dell'astio, non si poteva dire lo stesso della ragazza sulla quale, ad inizio anno, era stato fatto un annuncio.

" «Ho bisogno di un attimo di attenzione» disse la McGrannit il 1° Settembre, appena dopo aver concluso lo smistamento dei primini. «Riguarda una ragazza di Grifondoro: Hermione Granger. La guerra è stata dura per tutti quanti e ha lasciato dei segni in ognuno di noi, siano essi visibili o meno. La Granger, in particolar modo, ha avuto una perdita parziale della memoria a seguito della morte dei suoi genitori avvenuta qualche giorno dopo la fine della guerra.

Questa perdita riguarda non tanto i saperi nozionistici, difatti sa di essere una strega e tutto ciò che negli anni le è stato insegnato, ma ha perso la memoria affettiva: non si ricorda di nessuno di noi. I medici, sia maghi che babbani, concordano sul fatto che la memoria le tornerà da sé, deve solo esserci qualcosa che faccia scattare il processo. Vi sarei dunque grata se le steste vicino e vi comportaste normalmente, nella speranza che lei possa tornare a ricordare. Detto ciò, buona cena a tutti» così concluse tutto il discorso la nuova preside, nonché professoressa di Trasfigurazione. Voltando lo sguardo verso il tavolo rosso oro noto la sua assenza, probabilmente sarebbe arrivata il giorno seguente"

Quelle parole vorticavano spesso nella mente di Draco, il quale, nonostante fosse passato quasi un mese, non aveva ancora provato a parlarle e aveva cercato di non incrociarla. Quel giorno, tuttavia, il destino doveva avercela con lui poiché la incontrava ovunque al punto che, all'ora di pranzo, esasperato, decise di non presentarsi in Sala Grande preferendo andare sulle sponde del lago nero finché il tempo lo permetteva.

Draco era lì già da qualche minuto quando una figura lo affiancò e cominciò a prendere un sasso per lanciarlo conto l'acqua torbida, dimora di sirene e avvincini oltre che della tanto famosa quanto temuta piovra gigante.

«Non so chi sei, ma se mi eviti vuol dire che è successo qualcosa. All'inizio credevo di immaginarmelo, pensando che semplicemente non avessimo mai parlato, ma è ormai un mese che va avanti in questo modo» esordì così una voce femminile che Draco non faticò minimamente a riconoscere per quante volte, in quegli anni, l'aveva udita. «Qualunque cosa sia successa, possiamo ricominciare?» propose Hermione e Draco si fermò per qualche secondo ad osservarla sentendo il suo cuore riprendere a palpitare veloce. Anche Hermione sentiva qualcosa dentro di sé , ma non riusciva a classificare se era qualcosa di buono o cattivo. Anche il nome di ciò che provava era difficile da inquadrare.

«Piacere, io sono Draco Malfoy» disse il ragazzo biondo porgendo la sua mano fredda ad Hermione che, finalmente, dopo giorni per capire chi fosse, riusciva a dare un nome al volto. Avrebbe potuto chiedere semplicemente ai suoi amici, ma ogni volta qualcosa la bloccava.

«Hermione Granger, e il piacere è il mio» iniziò così la loro amicizia. Sulle sponde del lago, poco lontano dal campo da Quidditch che aveva visto l'origine della loro rivalità. I duo cominciarono a parlare del più e del meno, della scuola, degli amici, mentre camminavano una di fianco all'altro sorridendo e ridendo come mai in 7 anni avevano fatto in presenza dell'altro. 

Il vento cominciò a tirare e nonostante il sole li tenesse al caldo, decisero di rientrare poiché sarebbero riprese le lezioni. Draco, il mangiamorte, si fermò ad osservare Hermione, l'eroina, e i suoi capelli già disordinati messi peggio del solito a causa del vento. Li sistemò come meglio poteva con le mani e depositò un bacio sulla fronte di Hermione prima di salutarla. Nessuno vide il gesto di Draco e l'arrossire di Hermione o avrebbero compreso che forse c'era molto di più dietro il cuore di ghiaccio che erroneamente veniva attribuito a Malfoy.

Il Gigante e la bambina
sotto il sole, contro il vento
in un giorno senza tempo
camminavano tra i sassi.

Note dell'Autrice:

Salve a tutti, questa è la prima "long" riguardante la coppia Draco - Hermione che pubblico e spero vi possa piacere, in tal caso fatemelo sapere con un commento [ accetto sia positivi che negativi, se questi ultimi sono costruttivi ;) ] . Spero non ci siano molti errori di grammatica, in caso mi scuso in anticipo. Cercherò di aggiornare una volta a settimana, per un totale di 5 capitoli che spero vi piacciano. Un bacio, Amalia♥