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Autore: Marti Lestrange    07/10/2020    2 recensioni
Sliding Doors non significa solo, banalmente, “porte scorrevoli”, ma sta ad indicare anche il momento clou in cui tutto cambia, in cui qualcosa, nel corso della storia, prende una diversa direzione, e tutta la tua vita cambia percorso. Si dice «cosa sarebbe successo se…» e questa raccolta, tanto suggestiva quanto improbabile, vuole esplorare ciò che si viene a creare dopo quel “se”. Per chiunque abbia conosciuto e amato i personaggi di “Death in the Night”, li ritroverete, forse un po’ diversi ma neanche troppo, tra queste pagine, per chi non li conosce, invece, non preoccupatevi, niente di grave, potete leggere comunque questa raccolta. Buon divertimento!
[ raccolta partecipante all’iniziativa #giocodiscrittura del gruppo Facebook “Caffè e Calderotti”; i generi, gli avvertimenti e i tipi di coppia sono generici, troverete singoli specchietti in ogni capitolo della raccolta ]
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Scorpius Malfoy, Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, James Sirius/ Teddy, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'GENERATION WHY.'
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Storia partecipante all’iniziativa #giocodiscrittura del gruppo Facebook “Caffè e Calderotti”.

 

Titolo: crime scene.
Tipo di storia: oneshot.
Rating: arancione.
Genere: commedia, fluff, generale.
Personaggi: Dominique Weasley, Scorpius Malfoy.
Coppia: het.
Tipo di coppia: Dominique/Scorpius.
Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova Generazione.
Note: lime, nonsense, what if?
Avvertimenti: /
Genere/nota #giocodiscrittura: first time 4/6 (Scorpius Malfoy/Dominique Weasley).


 

3.

crime scene

 

“Something's gotten into you
You don't really look at me the way you used to
And I'm hoping it ain't true
Every single rumor that I've heard of you.”

“You tell me it ain't what it seems
But, baby, this is lookin' like a crime scene.”

“Telling you I wish that we had never spoke
Baby, I already know.”
Conan Gray, Fight or Flight

 

 

Hogwarts, giugno 2020

«Immagino che non debba dirlo a nessuno.»

«Hai capito bene.»

I capelli biondi di Dominique Weasley gli sferzano il petto mentre la ragazza gli si adagia di fianco, un sorriso velato sulle belle labbra piene - e Scorpius si ritrova a volerla baciare di nuovo, come ha fatto nelle ultime due ore, e ancora, come ha fatto nel corso di quello strano anno. 

 

Dominique non si preoccupa di coprirsi il seno e Scorpius cerca di non guardarla, altrimenti rischierebbe di saltarle addosso e non sa se la Corvonero sarebbe disposta a ripetere l’esperienza. Ha appena perso la verginità con la cugina mozzafiato del suo migliore amico - e quasi non ci crede. 

 

Lui e Dominique hanno intrattenuto strani rapporti altalenanti per tutto il corso dell’anno, da quando lei lo aveva trascinato in una vecchia aula in disuso, la sera del banchetto di Halloween, e lo aveva baciato come Scorpius non era mai stato baciato - la sua misera esperienza si riduceva a qualche pomiciata scialba con Maya Warrington, sua compagna del sesto anno, che l’anno prima lo aveva arpionato e scaraventato su una delle poltrone della Sala Comune, subito dopo che Serpeverde aveva vinto la sua prima partita del campionato, e tutto ciò che ancora adesso ricorda (e che cerca di dimenticare, invano) sono baci umidicci e neanche un po’ di lingua, e Maya che gli teneva ferme le mani per evitare che la toccassero dove non era permesso. 

 

Da quella sera, qualcosa era nato tra lui e Dominique Weasley, spettacolo della natura dotato di due lunghe gambe, due occhi azzurri da capogiro e capelli biondi come il grano: in fondo, avere una madre in parte Veela doveva pur servire a qualcosa, no? Camminava per i corridoi di Hogwarts veleggiando e ondeggiando senza alcuna fatica, un essere etereo e angelico decisamente molto poco terrestre. 

 

Si era rivelata molto terrestre, invece, e pratica, e concreta, quando lo aveva baciato la seconda volta, circa a metà novembre, proprio quando Scorpius pensava che non lo avrebbe mai più calcolato, ma neanche di striscio. In quell’occasione non gli aveva solo ficcato la lingua in bocca, ma gli aveva preso una mano e se l’era poggiata su un fianco, come a volerlo incoraggiare, proprio laddove Maya gli proibiva di avventurarsi.

 

La terza volta, prima di lasciare Hogwarts per le vacanze natalizie (Scorpius era giù di morale perché non aveva affatto voglia di tornare a Malfoy Manor e vedere sua madre stare male, ancora e ancora), premendo il suo corpo contro quello di lui, Dominique gli aveva sbottonato i pantaloni e gli aveva afferrato l’erezione e lui aveva rovinato tutto venendo subito, proprio come il ragazzino che era. Ma Dominique gli aveva baciato la mascella e aveva guidato la sua mano sotto la sua gonna (lei era seduta su un vecchio banco impolverato, ma non sembrava curarsene), fin dentro le mutandine (territorio decisamente inesplorato, per il giovane Scorpius) e gli aveva sussurrato nell’orecchio cosa fare e come farlo, e sentire i gemiti di lei sul suo collo mentre lui muoveva le dita al giusto ritmo (e sembrava davvero bravo) lo avevano fatto eccitare di nuovo, e allora Dominique aveva ripreso in mano la sua erezione e lui era riuscito a reggere meglio, continuando a dare piacere anche a lei, impegnandosi a rimanere concentrato sul suo obiettivo. Dominique sembrava aver apprezzato il risultato finale, perché gli aveva sussurrato un «ma bravo, piccolo Malfoy» prima di leccargli le labbra, momento in cui si era decisamente sentito morire - di nuovo.

 

Erano seguiti altri incontri, per sua immensa sorpresa, alla fine dei quali emergeva sempre sporco e appiccicaticcio, confuso ma felice, stremato e allo stesso tempo pieno di energie, tant’è che una volta aveva azzardato un secondo round che Dominique non aveva disdegnato, e lui aveva riaffondato di nuovo la testa tra le gambe di lei, e aveva ricominciato da capo, proprio come lei gli aveva sapientemente insegnato. Sinceramente, non sapeva come mai Dominique, che avrebbe potuto avere tutti i ragazzi della scuola solo schioccando le dita, anche a distanza di chilometri, amasse trascorrere del tempo con lui. Un giorno glielo aveva chiesto e lei gli aveva sussurrato, con quella voce leggermente roca che lo faceva andare fuori di testa, che lo faceva perché amava educarlo e iniziarlo ai segreti del sesso, «quello libero e spensierato che ti innalza a vette celestiali», e lo aveva baciato per dimostrarglielo. Lui non le aveva più espresso i suoi dubbi, temendo che si sarebbe stufata di lui, e preferendo quindi godersi il momento. 

 

Quel giorno di giugno, Dominique era voluta andare fino in fondo, con lui, dopo un intero anno di giochi e piccoli dolori piacevoli che lo avevano cambiato. A scuola si diceva che la Weasley uscisse con Roland Zabini, un Serpeverde del suo stesso anno, il Capitano di Scorpius in squadra, alto, ben piazzato, bellissimo. E adulto. Non c’era ovviamente nulla di confermato, anche perché i due continuavano ad ignorarsi bellamente come avevano sempre fatto, alimentando la competizione che li vedeva fronteggiarsi come Cacciatori su sponde opposte, e anche le dicerie su di loro. A Scorpius importava relativamente, gli bastava che Dominique continuasse a cercarlo, ma a volte si ritrovava a pensare a cosa avrebbe potuto fargli (a come avrebbe potuto conciarlo) Roland Zabini se avesse saputo che se la faceva con la sua ragazza - sempre se lo era, la sua ragazza, e sempre se lo avesse scoperto, cosa improbabile, visto che lui e Dom stavano attenti a non farsi né vedere, né sentire, grazie all’abilità di lei con gli incantesimi, e poi, in ogni caso, chi ci avrebbe creduto ad una storia così surreale e improbabile? Ovviamente nessuno, si ripeteva lui fissando il baldacchino del suo letto, nelle notti in cui il pensiero del corpo di Dominique non lo faceva dormire e allora cercava di placarsi dandosi piacere da solo, mordendo il cuscino per non farsi sentire dai suoi compagni e infilandosi in bagno per ripulirsi, come un ladro senza né ritegno né contegno. 

 

«È vero?»

«Cosa, quello che abbiamo appena fatto?» Dominique si puntella su un gomito per guardarlo in viso. Aveva trasformato la loro vecchia aula da capo a piedi: l’aveva ripulita dalla polvere, aveva evocato un materasso completo di cuscini e lenzuola e insonorizzato ogni parete e, infine, aveva sigillato la porta con un Colloportus. Era così sexy, quando lanciava incantesimi di qua e di là. «Sì, decisamente vero.»

«No, intendevo… Be’, gira una voce… più di una voce, in realtà…»

Dominique sbuffa, roteando gli occhi. Scorpius cerca sempre di guardarla il meno possibile - soprattutto perché ora i suoi seni perfetti e sodi quasi gli sfiorano il petto mentre si sporge verso di lui. 

«Che te ne importa, scusa? È così importante, per te, saperlo?»

Scorpius scuote la testa. «No, no, affatto. Sono solo curioso.»

Dominique allunga una mano e, con un dito, disegna forme sconosciute sul suo petto magro. Scorpius si sente un idiota e non sa perché.

«Non devi dirlo a nessuno, Scorpius.»

Si volta di scatto verso di lei. La ragazza annuisce.

«Non voglio che qualcuno lo sappia. Non c’è nulla di serio, tra me e Roland, e se la cosa arrivasse alle orecchie dei miei penserebbero chissà che cosa, e ci vedrebbero già sistemati a vita come Teddy e Vic.»

«Ed è così sbagliato?» Scorpius capisce di non aver detto la cosa giusta perché Dominique si alza di scatto e si allunga per afferrare la canotta che portava sotto la camicia. «Okay, okay, scusa, volevo dire… Non lo so nemmeno io, cosa volevo dire, d’accordo?» Cerca di rimediare, ma lei si rimette la biancheria intima e si alza per indossare la gonna. 

«Sei giovane, Scorpius, ma credo che tu abbia sufficiente sale in zucca per capire questa cosa», dice quindi voltandosi e guardandolo. Lui intanto si è messo a sedere e il lenzuolo gli  ricade sui fianchi. «Io voglio l’avventura. A luglio entrerò alla Gringott e probabilmente ad agosto sarò già in viaggio per la mia prima esperienza come Spezzaincatesimi, capisci che non voglio legami? Che non posso avere legami?»

«Lo capisco, assolutamente.» Scorpius annuisce, passandosi una mano dietro la nuca. 

Poi Dominique torna sul materasso, gattonando verso di lui. Gli carezza una guancia. È la prima volta che è davvero tenera con lui. Scorpius la guarda negli occhi, quegli occhi azzurri come un cielo estivo, ma tempestosi, combattivi, liberi

«È stato bellissimo, quello che abbiamo vissuto insieme, ma non voglio lasciarti sapendo che sei assalito dai dubbi. Non voglio che tra noi rimanga un non-detto, un’incomprensione che potrebbe farti stare male o mandarti in confusione. Non posso permetterlo, quindi vorrei che fosse chiaro che non ci rivedremo più, almeno non in questi… » si guarda intorno e sorride, «… termini», conclude quindi.

Scorpius annuisce, vigoroso. Non prova niente per Dominique Weasley, a parte una forte attrazione fisica e sessuale, che però è sicuro che si placherà non appena lei non sarà più sotto il suo naso. In fondo, lei ha appena sostenuto i M.A.G.O., quindi uscirà da Hogwarts a breve, e lui continuerà la sua brillante carriera ancora per quattro anni. 

«Non ho nessun dubbio, Dom, non ne ho mai avuti, te lo assicuro.»

«Bene, allora», dice lei e gli si avvicina e gli bacia teneramente le labbra, senza fretta e senza la solita irruenza. Lui ricambia altrettanto teneramente e poi la guarda rialzarsi e finire di vestirsi. 

«L’incanto sulla stanza finirà tra due ore, prenditi tutto il tempo che vuoi.» Si dirige alla porta e indugia sulla maniglia. Si volta a guardarlo e gli sorride ancora, bella come il sole, libera come un cavallo selvaggio senza giogo e senza redini, pronta a correre verso il tramonto. 

«È stato bello, piccolo Malfoy, per quel che vale.»

«È stato bello, sì.»

Così dicendo, esce e richiude la porta. 

 


 

Allora, qualche piccola precisazione: non sapevo esattamente quale genere attribuire a questo “esperimento” (un altro, sopportatemi), quindi ho messo una roba un po’ mista che sinceramente non mi convince, ma penso che tutto questo sia a tratti un po’ comedy, e con qualche accenno fluff, ma ho lasciato il “generale” ad indicare la mia indecisione (non mi smentisco mai); nel mio headcanon personale, Dominique è nata a ottobre 2001 e quindi nel giugno 2020 termina Hogwarts; la nota nonsense la giustifico perché trovo parecchio surreale che una diciassettenne intrattenga questo tipo di relazione con un tredicenne, ma ovviamente nel mondo della finzione tutto è possibile, soprattutto in questa raccolta. 

Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate. 

A presto,
Marti ♥︎


Ps se siete interessati all’headcanon che vi citavo sopra, vi lascio qui la mia long, conclusa, “Death in the Night”, se vi va di curiosare, prometto la totale assenza di nonsense 😉

 
   
 
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