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Autore: Sabriel Schermann    07/10/2020    7 recensioni
[Raccolta di sei drabbles]
Guardo le gocce scendere dal cielo, il gomito poggiato sul muretto del portico della scuola. Quando imparerò a portarmi un ombrello?
Penso che anche oggi tornerò a casa fradicio quando noto la tua presenza silenziosa a pochi metri da me.
«Vuoi un passaggio?»

[Raccolta partecipante al contest "Profumo d'autunno" (drabble contest) indetto da LuNe_EFP/ Asia Dreamcatcher sul forum di EFP]
[Raccolta partecipante alla challenge "Things you said" indetta da Juriaka sul forum di EFP]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La Casa di Cristallo'
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L-ombrello-rosso

 

 

 

 

 

 

[Le cose che hai detto quando non c'era nessuno intorno a te]

Guardo le gocce scendere dal cielo, il gomito poggiato sul muretto del portico della scuola. Quando imparerò a portarmi un ombrello?
I miei amici se ne sono andati e mi toccherà pedalare sotto la pioggia.
Penso che anche oggi tornerò a casa fradicio quando noto la tua presenza silenziosa a pochi metri da me. Ti saluto con un sorriso, perché ti conosco: ti ho notato qualche giorno fa nel bagno dei maschi e, anche se ho voluto apparire cordiale, non ho ben capito per quale ragione ti trovassi lì.
«Vuoi un passaggio?» mi domandi indicando l'ombrello rosso che tieni in mano, forse troppo piccolo per entrambi.
Ti guardo dubbioso, ma accetto: mi hai appena salvato.

[115 parole]

 

 

 

[Le cose che hai detto tenendomi la mano]

Mi afferri un braccio come se ci conoscessimo da sempre, avviandoti verso il cancello di questa scuola di merda.
«Grazie» mi dici entusiasta. «Almeno da qui alla bicicletta non mi bagnerò!» ridi.
Solo un idiota come te può trovare divertente pedalare sotto la pioggia.
«Dove abiti?» ti chiedo noncurante.
«Perché? Mi vuoi stalkerare per caso?» ribatti in tono ironico.
Ti fisso per qualche istante, più imbarazzata che divertita: se fossi il mio tipo, ti avrei già seguito da un pezzo.
«No, ma se abitiamo vicini magari posso accompagnarti» sorrido di rimando, facendo finta di non sentire il calore della tua mano ora posata sulla mia, gelida.

[106 parole]

 

 

 

[Le cose che hai detto al buio]

«Abito a Halfweg» rispondo, osservando il cielo sempre più scuro. Sono solo le cinque del pomeriggio, ma in autunno a quest'ora sembra quasi sera.
Una nuvola carica di pioggia, in particolare, sembra rincorrerci minacciosa.
«Anche io» mi sorridi, e il tuo volto per un istante sembra illuminarsi. Credo di starti simpatico, ma non ne sono sicuro: forse sei gentile con me solo perché ti sentiresti in colpa a lasciarmi da solo sotto la pioggia.
«È lontano» sbuffo. «Davvero, non devi-»
«L’amicizia e l’amore non si chiedono come l’acqua, ma si offrono come il tè» ribatti stringendo il manico dell'ombrello.
Ti osservo perplesso: sono sempre più convinto che tu sia segretamente innamorata di me.

[113 parole]

 

 

 

[Le cose che avevi paura di dire]

Non credo tu abbia colto il senso della mia citazione, ma spero almeno che non pensi che tu mi piaccia.
In verità, ammetto di essere contenta di conoscerti, perché non ho amici in questa scuola di merda e tu mi sembri una brava persona.
«Beh, dimmi qualcosa di te» proponi, e di nuovo la tua mano si posa sulla mia, aiutandomi a reggere l'ombrello da quattro soldi che possiedo.
«Che cosa vuoi sapere?» ti domando perplessa; non amo parlare di me.
«Non lo so, qualsiasi cosa» ribatti afferrando la tua bicicletta ormai fradicia.
Il cielo è così scuro che a malapena si scorge il marciapiede su cui camminiamo.
«Per caso segui il pattinaggio?»

[113 parole]

 

 

 

[Le cose che hai detto e che non avrei capito]

Ti guardo confuso. Perché ho l'impressione che parli in codice? Prima mi hai detto una frase strana, ora mi domandi qualcosa che non capisco.
«Segui il pattinaggio artistico?» ripeti, incrociando nuovamente il mio sguardo.
«Ehm... no» mormoro sempre più in preda allo smarrimento. «Perché?»
In tutta risposta, alzi le spalle con una smorfia. Una folata di vento ci investe e noto che tremi, forse perché la giacca che indossi è troppo leggera per questa stagione.
«Odio il vento» ti lasci sfuggire in un modo così indignato da farmi scoppiare a ridere.
Abbiamo appena scoperto di avere qualcosa in comune.

[99 parole]

 

 

 

[Le cose che hai detto prima che mi baciassi]

Di te so solo che non conosci il pattinaggio artistico, ma che suoni il pianoforte; ciononostante, mi sembra di conoscerti da sempre. Forse è per i tuoi modi affabili e cordiali, o per il tuo viso dolce che ispira simpatia.
«Grazie, davvero» mormori davanti alla porta di casa. «Ti devo un favore!»
Sorrido, provvedendo a zittirti con un bacio su una guancia. Normalmente non compirei un gesto simile, ma con te ho l'impressione di potermi lasciare andare senza imbarazzo.
«Non preoccuparti» rispondo. «L’amicizia e l’amore non si chiedono come l’acqua...»
«...ma si offrono come il tè» prosegui sorridendo.
«Comunque io sono Sindy» mi presento.
«E io sono Rickard» sorridi, restituendomi l'ombrello.

[111 parole]


   
 
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