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Autore: LaMicheCoria    07/10/2020    3 recensioni
Insomma, Dio vide che Ezekiel era cosa buona e lo piazzò a fare il Grigori.
Ed andò bene...per qualche Era geologica o giù di lì.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Alla mia dolcezzina, l'archeologa più tosta che possiate incontrare, all'amica migliore che abbia avuto la fortuna di incontrare ed alla sorella cui voglio un mondo di bene!






Sinfonie di Sogliole e Siamesi
{ Il Primo Incontro tra un Angelo Custode e un Demone Consigliere}



L'iter professionale di Ezekiel era stato...Folkloristico.
Nessun Angelo nasce fatto, finito e pronto all'uso dalla Mente di Dio: nessun Arcangelo ha mai emesso il primo vagito in armatura, né i Cherubini hanno aperto gli occhi svolazzando di qua e di là per riempire l'etere dei loro gorgheggi.
Come tutti, anche Ezekiel ha dovuto armarsi di pazienza ed affrontare quel mostro che è il percorso burocratico paradisiaco -Voci non confermate sostengono come Lucifero abbia plasmato la burocrazia terrestre su modello di quella dell'Eden, ma sono tutte baggianate.
Insomma, Dio vide che Ezekiel era cosa buona e lo piazzò a fare il Grigori.
Ed andò bene...per qualche Era geologica o giù di lì.
Il problema è che vedere un combattimento territoriale tra lucertoloni equivale ad averli visti tutti. Certo, l'Angelo cercava di far passare il tempo tra una glaciazione e l'altra spintonando qualche anfibio fuori dall'acqua, inveendo contro quelli che tornavano in mare, arricciolando tra le dita una o due galassie, spruzzettando di nuove stelle il firmamento, ma la noia è noia, poco importa che il tuo velociraptor personale abbia il boa di piume più appariscente della nidiata.
Giocherellare con un asteroide di passaggio e farne la propria pallina anti-stress personale non gli era sembrata un'idea così pessima, finché...Beh, sappiamo tutti come è andata, inutile rivangare il passato.
Guardando il rovescio della medaglia, è merito di Ezekiel se Jurassic Park ha fatto diventare famosi i paleontologi.
Poiché Dio è magnanimo, il Suo piano ineffabile ed il Suo cuore ha ragioni che la ragione non conosce, non si arrabbiò più di tanto.
È persino probabile che si fosse già stancato del suo terrario rettile -Avete mai avuto a che fare con una divinità affetta da AHDH? I mortali non sono stati creati con una aspettativa di vita tanto breve per crudeltà, bensì per mantenere alta la soglia di attenzione nell'Alto dei Cieli. Non giudicate male le vostre diversità, sono quelle che vi mantengono vive agli occhi del Signore.
Letteralmente.
Comunque, tornando ad Ezekiel, sebbene l'Armageddon tirannico macchiò irrimediabilmente il suo curriculum con un feedback negativo, gli venne concessa una seconda possibilità. Forse con i dinosauri non era andata bene per una semplice questione di affinità, capita, anche San Giorgio non andava d'accordo con i Draghi, all'epoca, eppure la sua croce sventola ancora ovunque e i genovesi l'hanno venduta ad un prezzo niente male.
Forse, così pensava l'ufficio del personale capeggiato da Sandalphon, con dei bipedi pelosi ed ora anche eretti Ezekiel si sarebbe trovato a proprio agio.
In effetti l'Angelo scoprì che era divertente trotterellare in mezzo a quegli sparuti gruppi di ominidei ed osservarli mentre si affaccendavano tra una carogna e l'altra, contando le proprie prede sulla punta delle dita senza la benché minima nozione matematica, e riempire pareti e pareti di roccia con qualche immagine propiziatoria dalle zampe sghembe.
Camminando e bighellonando tra le vaste praterie del mondo, che un po' gli ricordavano l'Eden prima dell'invenzione del giardinaggio, Ezekiel s'imbatté in una pietra molto, ma molto bella, e molto, ma molto affilata, e poiché non aveva niente da fare se non scappare all'ennesimo tentativo di catturarlo per cena, la raccolse di getto, pronto a scagliarla contro quei tipacci tutto pelo e poca igiene personale. Nel farlo aveva sollevato una buona dose di polvere, che gli si attaccò alle narici, cominciò a prudere a prudere e prudere e prudere e---”Santo--Etciù!”
Schegge ovunque.
Et voilà, signori e signore, il primo starnuto della produzione litica Acheuleana!
Da dove pensate che derivi il nome di Saint-Acheul? Non credete a tutto quello che vi dice Wikipedia. E' ovvio che si tratta della contrazione vocalizzata di uno spasmo allergico.
Neanche a dirlo, la notorietà di Ezekiel salì alle stelle, tant'è che lo fecero subito Principato.
Ah! Com'era bello solcare i cieli della Terra! Abbassare lo sguardo e vedere tutte quelle formazioni bipedi coagularsi in minuscoli, frizzanti boccioli di conglomerato sociale.
Poi ebbe la bella idea di far incontrare Neanderthal e Sapiens e lo sterminio dei dinosauri non gli parve più uno scivolone così epocale. Il numero delle estinzioni di cui era stato causa salivano a due, il che rendeva la sua collocazione lavorativa alquanto difficoltosa.
Se ne stette lontano dalla storia per qualche secolo, giusto per dare agli altri il tempo di dimenticare e a se stesso di fare un paio di corsi motivazionali in Power Point, con manuale di istruzioni incluso e autografato da Raffaele. Doveva lavorare sull'autocoscienza di sé, si disse, Giacché cambiare la visuale delle cose era la chiave del successo: i suoi non erano stati fallimenti, bensì...Deviazioni non programmate dal risvolto particolarmente disastroso.
Succedeva anche ai migliori. Michele era stato mandato a fare una reprimenda al Faraone e ne era uscito con Dieci Piaghe e lo sterminio di tutti i primogeniti d'Egitto -Su quella faccenda, però, ne avrebbero fatto un film con Charlton Heston, mentre Ezekiel non sarebbe stato nominato nemmeno ne La Valle Incantata.
Quando l'Agenzia di Collocamento di Sandalphon, però, aveva pubblicato l'annuncio di un posto a tempo indeterminato nella cerchia delle Potestà Ezekiel si era riscosso dal tedio caravaggesco in cui era rimasto per tutto il Medioevo. Rinnovò il curriculum, mise particolare enfasi sulla potenza biospermatica del proprio starnuto, passò addirittura il test di cultura ecclesiastica a risposta multipla col massimo dei voti, accedendo così al tirocinio sul campo.
Scommettendo sul candidato politico sbagliato.
Oh, andiamo. Quale Angelo sano di mente e con occhi e aureola al posto giusto avrebbe mai rifiutato il trono di Francia a Maria Antonietta? Era certo che avrebbe fatto perdere la testa ai Parigini.
Non il contrario.
L'imbarazzo fu tale che Ezekiel si rifiutò di mostrarsi alle serate di bridge il venerdì sera per altri trecento anni.
Era quasi convinto che le Alti Sapienze si fossero dimenticate di lui quando fu Metatron in persona a mandarlo a chiamare.
Panico. Ansia. Terrore.
Ezekiel schizzò fuori dalle coperte, mandò all'aria le varie Settimane Enigmatiche accumulate accanto a letto, spense l'episodio di Chi l'Ha Annunciato e si catapultò nella cripta-armadio. Con un bel bagno di luce, i riccioli dorati, la veste e le ali linde sembrava finalmente un Angelo rispettabile, appena dipinto da un'abile mano rinascimentale.
Metatron era una di quelle entità il cui sfrenato desiderio di sentirsi parlare sfociava irrimediabilmente nell'egomania. In Paradiso tutti sapevano chi fosse, quanto fossero ben incerate le sue dodici ali, a quale altezza di note sapeva arrivare la sua voce e quanti abiti di Elvis Presley tenesse in camera. Il fatto che sulla Terra non avessero la benchè minima idea di chi fosse o che, comunque, lo considerassero un mero altoparlante del Signore, un Vivavoce paradisiaco lo aveva lo aveva impermalosito.

Ezekiel, ragazzo mio!”
Scintillante, splendente, accecante, Metatron lo accolse nel suo ufficio a braccia aperte. Ezekiel mise su un'espressione timorata e reverente, provata e riprovata allo specchio, e giunse le mani, la bocca aperta ad un sorriso deliziato.

Sommo Metatron! Voce di Dio! Ugola dell'Altissimo! Parola, Verbo e Avverbio! Analisi Logica della Bibbia! Capoverso dell'Apocalisse!” Ezekiel era consapevole di come Metatron avesse smesso di ascoltarlo alle prime due lodi, ma finché non gli avesse fatto cenno di smettere avrebbe continuato a nutrire il suo ego a suon di iperboli “Ottativo della Candida Rosa! Vocalizzo della Magnificenza! Glorioso Inciso della Creazione! Logogramma delle Virtù Oratorie! Concinnitas dell'Antico Testamento! “
Su, su, ragazzo, così peccherò di vanità.”
Ezekiel ringraziò Iddio Santissimo del tempismo. Non era certo che Ermetico truffaldino della Potenza Oracolare Due-Punto-Zero sarebbe passato inascoltato alle orecchie di Metatron.

Ho un lavoro per te, Ezekiel, giovanotto. Un incarico di massima importanza.”
L'Angelo si sporse sulla scrivania, al punto da sentirne il bordo mozzargli il fiato.
“Qualunque cosa!” esclamò “Starnutirò su qualsiasi pietra, coccio o catena montuosa che mi verrà indicata!”

Sono felice di vederti così bendisposto, ragazzo. Non è un compito che tutti accetterebbero.”
Ma io non sono tutti! Io---Ho due estinzioni all'attivo! Michele ha al massimo un paio di stermini ed un pugno di sale! E Gabriele, Gabriele è un figlio dei fiori! Qualsiasi compito, oh Prolisso, qualsiasi missione io la compirò al massimo delle mie capacità! Cascasse un altro asteroide!”
Via, ragazzo.” Metatron bofonchiò, a disagio “Siamo vicini al duemilaventi, c'è una crisi anaffettiva dell'Altissimo alle porte, fossi in te ci andrei piano con i giuramenti.”
Ezekiel si ritrasse, ridacchiando imbarazzato, e si accomodò composto sulla seggiola di vimini.
“Orbene, sono tutto orecchi e pronto a servire Dio con tutto me stesso.” esordì “Quale sarebbe questo incarico...?”


Gatti.
Eleazar adorava i gatti. Avrebbe volentieri trascorso l'intera esistenza demoniaca in quella forma, a zampettare sui muretti, poltrire al sole, raggiungere miagolanti donzelle in calore, poltrire al sole, abbuffarsi di pesce, poltrire al sole...Aveva cercato di spiegare a Lucifero come i gatti raccogliessero in sé gran parte dei Peccati Capitali senza finire a puzzare come Belzebù, ma era stato inutile.
Il suo datore di lavoro possedeva una spiacevole, incomprensibile inclinazione per i chiwawa e gli altri cani da appartamento, piccoli di taglia tanto quanto erano rognosi e sclerotici di indole.
Inutile. Eleazar aveva un debole per i gatti fin dall'Antico Egitto: di tutte le divinità indebolitesi nel corso dei secoli, Bastet era quella che era sopravvissuta con appena un paio di rughe e qualche pelo bianco nel manto, poiché nessuno, mai, neanche per un secondo, aveva smesso di amarla. La più piccola carezza, anche nella più disperata parte del mondo, era abbastanza perché Bastet vedesse il sorgere di un altro giorno.
Non era mai esistita persona che si fosse dimenticata di dare una grattata alle orecchie di un felino, ma quando è stata l'ultima volta che hanno portato alla statua di Anubi il suo piatto di datteri preferito?
Ecco.
L'adorazione dei gatti non aveva niente a che fare col del paganesimo. Adorare i gatti era qualcosa di insito nella natura umana, come la voglia di pizza ed il rutto libero.
Con l'avvento di Facebook e l'aiuto di Tumblr -Sì, Eleazar andava molto fiero della sua piattaforma di microblogging- la Dea era tornata alla ribalta e lui ne aveva approfittato per farle visita. Che meraviglia i pomeriggi annaffiati di erba gatta, a lanciarsi gomitoli colorati, rincorrere topini di pezza, rotolarsi nelle scatole, il tutto coi capezzoli di Bastet in bella vista che risplendevano di polvere d'oro...! Perché vedete, Bastet non ha mai indossato nulla che le coprisse il seno e non ha mai perso il vizio di stringere i suoi adorati micetti al petto, di qualunque razza, peso o sesso essi fossero.
Quando prendete in braccio un gatto e questi miagola di disappunto, non è per la posizione: è la mancanza di un generoso seno in cui affondare, nonché la totale assenza di capezzoli dorati.
Lussuriosi buongustai.
Dondolando allegramente coda e sedere peloso, Eleazar giunse infine a quella che sarebbe stata la sua adorabile bicocca per gli anni a venire. Era carina, con un bel terrazzino, un bell'intonaco color crema, le finestrine-ine-ine e le tendine-ine-ine in pizzo e un vasetto di fiorellini-ini-ini e oh, per le croste necrotiche di Ligur, stava per rigurgitare una palla di pelo dalle dimensioni gargantuesche.
Balzò oltre il muretto, giocherellò ad acchiapparello con le zanzare, inseguì un paio di ranocchie, fece amicizia con una famiglia di ragni che aveva sub-affittato il solaio e infine si sedette sugli scalini d'ingresso. Sbadigliò, affamato, mettendo in mostra i dentini; addocchiò il vasetto con i fiorellini-ini-ini, decise che no, quella schifezza stava rovinando l'atmosfera generale della casa, allungò la zampetta e tap tap tap, crash, oh che dispiacere, il vasetto si era rotto ed i fiorellini-ini-ini adesso erano un pastrugno ammollato dal continuo sbavarci sopra e tirarli e graffiarli e sedersi e strusciarsi con le feline terga e—Eleazar drizzò le orecchie, la coda dritta come il periscopio di un sommergibile.
Emise un Prrrrrmao! tutto eccitato e si piazzò esattamente davanti ai cocci divelti.
Dal cielo ecco scendere una cometa di piume, un ammasso di imprecazioni celestiali e tunica stropicciata, un siluro infuocato sparato direttamente dalla Prima Sfera del Paradiso -Insomma, il suo nuovo coinquilino.
Eleazar si allungò beato sullo scalino, godendosi il nuovo arrivato finire proprio proprio in mezzo ai resti taglienti del vaso. Il novello impiegato dell'Altissimo, spiaccicato a terra nella miglior interpretazione di Un Angelo Caduto In Volo, soffocò uno strillo contro il ghiaino, batté i pugni, scalciò coi piedi, forse pianse, singhiozzò di sicuro, agguantò l'aureola, la scagliò contro il portone di ingresso, si puntellò coi gomiti e mise finalmente in mostra il volto incrostato di polvere, icore argentato, petali-ini-ini, foglioline-ine-ine -E contratto nell'espressione più splendidamente incazzata che Eleazar avesse mai visto.

E' vero! E' vero!” miagolò “Ho visto proprio un Angelo!”












Custode?!
Se vuoi farmi fare da balia ad un sozzo demone dell'Inferno dovrai prendermi a calci nell'aureola!
Hai capito, Futurista sghimbescio da strapazzo?!

   
 
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