Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: evil 65    09/10/2020    14 recensioni
È passato un anno da quando i Guardiani hanno sconfitto Pitch Black.
Jack Frost è ormai una Leggenda a tutti gli effetti, e cerca di bilanciare la sua nuova posizione di Guardiano del Divertimento con la vita di tutti i giorni.
Tuttavia, l’improvvisa apparizione di un vecchio che afferma di essere Padre Tempo segnerà una brusca e inattesa interruzione dal periodo di tranquillità: secondo l'uomo, Pitch Black sta costruendo un’arma abbastanza potente da far sprofondare l’intero universo in una nuova Dark Age.
C’è solo un piccolo dettaglio: Pitch Black è ancora intrappolato nel suo regno…
(Crossover tra Le 5 Leggende, Frozen, Dragon Trainer, Ribelle - The Brave e altre opere)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The War of Ice and Nightmares'
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Ed ecco l’epilogo di questa storia! Vi auguriamo una buona lettura ;)


 
Capitolo 23 - Epilogo
 
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"I do believe in the light
Raise your hands into the sky
The fight is done, the war is won
Lift your hands toward the sun
Toward the sun
Toward the sun
Toward the sun

The war is won"
Thirty Seconds To Mars - This Is War


Il crogiolo si abbatté violentemente contro il suolo della Rift Valley, sollevando una densa nube di polveri e detriti che fece calare sull’intero campo di battaglia una cupa oscurità.
Quando la coltre di cenere e pulviscolo si diradò, gli occhi di Elsa presero a vagare da una parte all’altra della pianura, fino a quando non si posarono sulla figura martoriata di un certo spirito invernale.
<< Jack! >> esclamò allarmata, per poi camminare con passo veloce fino al Guardiano.
Andata era l’armatura che lo aveva ricoperto durante la battaglia contro Pitch, così come la sua lancia, nuovamente ridotta ad un bastone da pastore. Era tornato Jack Frost in tutto e per tutto.
Il Quinto Spirito lo controllò da capo a piedi: aveva il volto e gran parte della pelle esposta pieni di lividi e graffi, e un taglio sontuoso gli adornava la fronte. I vestiti era strappati in vari punti, laddove l’armatura di Nightlight era stata intaccata dalla falce dell’Uomo Nero. Respirava a fatica… e aveva gli occhi chiusi.
La ragazza venne percorsa da un brivido di paura e anticipazione mischiati assieme.
<< Jack? >> sussurrò esitante, mentre gli accarezzava dolcemente la guancia per paura di peggiorare ulteriormente le sue condizione << Jack… puoi sentirmi? >>
Lo spirito emise un sonoro mugugno. Poi, lentamente, dischiuse le palpebre e mise a fuoco la sua interlocutrice.
Allora un sorriso gli arricciò le labbra, debole a causa del corpo provato dall'enorme sforzo, ma v’era comunque la solita nota birichina che la ragazza aveva imparato a conoscere.
<< Ehi, Bucaneve... >>
Suo malgrado, nonostante la situazione che avevano appena affrontato, Elsa si ritrovò incapace di trattenere una risata strozzata, mentre calde lacrime cominciarono a scivolarle dagli occhi.
Era vivo. Grazie agli spiriti, era vivo!
<< Come puoi scherzare in un momento come questo? >> borbottò << Guardati. Sei pieno di lividi e tagli, razza di sciocco >>
<< Però sono vivo. E soprattutto... sono con te. >>
Allungò delicatamente il palmo destro, poggiandoglielo sul dorso della mano.
Elsa arrossì appena al contatto e rilasciò un sonoro sbuffo.
<< Non cercare di cambiare argomento >> gli disse, mentre lo aiutava a sedersi << Mi hai fatto preoccupare da morire. Sarà meglio che tu ti prenda la responsabilità per tutti gli infarti che mi hai fatto passare nell’ultima mezz’ora, signor Frost. >>
<< Avete appena ammesso di preoccuparvi per me, Vostra Sfolgorante Bianchezza? >> replicò Jack, innocente.
La ragazza sussultò, come se fosse stata appena colta sul fatto.
<< Certo che mi preoccupo per te, idiota irresponsabile! Ti butti sempre in battaglia senza pensare, ci è mancato poco che Pitch ti uccidesse…>>
Si fermò di colpo, non appena i suoi occhi incontrarono ancora una volta quelli del Quinto Guardiano.
Rimasero a fissarsi per quello che sembrò un tempo interminabile, mentre fiocchi di cenere cadente si posavano sui loro volti martoriati.
La mente di Elsa vagò a ritroso, donandole immagini e sequenze di tutto ciò che era successo negli ultimi giorni, fin dal momento in cui aveva incontrato Jack per la prima volta.
Ricordò il momento in cui le aveva mostrato i suoi poteri, così simili a quelli con cui era nata. Non si era mai sentita così spaventata ed elettrizzata allo stesso tempo: per così tanto tempo aveva creduto di essere sola, l'unica persona in tutto il creato capace di simili prodezze. Aveva pensato che sarebbe stata costretta a passare il resto della sua esistenza con la certezza che nessuno, nemmeno sua sorella, avrebbe mai potuto capirla fino in fondo.
Ma poi aveva incontrato questo strano ragazzo… e allora aveva cominciato a valutare l'idea di aver finalmente trovato un amico con cui poter essere se stessa, senza il rischio di essere considerata diversa, o speciale, o pericolosa. Semplicemente… se stessa.
Rammentò i loro viaggi tra i mondi, e le vite che avevano salvato. Il modo con cui si erano protetti a vicenda.
Ricordò il loro tempo passato alla base di Nord, quando si erano aperti l'un l'altro, rivelando i momenti più oscuri e intimi della loro vita con una naturalezza che la giovane donna non avrebbe mai creduto possibile.
E soprattutto, ricordò il dolore che aveva provato solo pochi minuti prima, quando aveva pensato di averlo perso per sempre.
Non si era mai sentita così vuota, non dal giorno in cui aveva quasi ucciso Anna con i suoi poteri.
Era stato quasi come… come se avesse perso una parte di se stessa.
Una sensazione di calma e sollievo iniziò a farsi strada nel cuore dell'ex regina di Arendelle, seguita da una consapevolezza ritrovata.
Alzò lo sguardo verso lo spirito, il volto ora contratto in un'espressione determinata.
Jack inarcò un sopracciglio. << Ho qualcosa in fa-... >>
Non ebbe la possibilità di terminare la frase, poiché la giovane donna posò le proprie labbra sulle sue.
Jack sgranò le palpebre e rimase immobile, completamente stupefatto. Poi, dopo un istante... chiuse gli occhi e le strinse le mani sulle spalle, tirandola più vicina, mentre sentiva ogni fibra del proprio corpo bruciare di un calore intenso e piacevole.
Si sentì molto forte e terribilmente debole al tempo stesso. Si sentì male, indegno di ricevere un simile dono… e poi, meravigliosamente bene.
Ma soprattutto...sentì la propria solitudine abbandonarlo. Perché capì che quell'anima affine era in grado di comprenderlo…no…di completarlo con la sua semplice esistenza.
E tali pensieri attraversarono anche la mente della bionda, mentre quello stesso piacevole calore cominciò a farsi strada dentro di lei. Era diverso da ciò che aveva sempre sentito in presenza di Anna, una sensazione di pura beatitudine mai provata prima.
Dopo quasi un minuto buono, tuttavia, si staccò lentamente, il volto arrossato a causa della consapevolezza di ciò che aveva appena fatto.
Abbassò lo sguardo timidamente, non del tutto sicura di voler incontrare gli occhi di Jack.
<< Io… mi dispiace >> sussurrò << N-non so cosa mia sia preso. Ti prego, perdona-... >>
<< Elsa. >>
Jack non disse altro. Solo il suo nome.
Delicatamente, le tenne la mano sulla guancia, mantenendo i loro volti ad un centimetro di distanza, i respiri che si infrangevano reciprocamente sulle guance.
Si avvicinò di più… e stavolta fu lui a congiungere le loro labbra.
Questa volta, fu il Quinto Spirito a spalancare gli occhi, sorpresa dalle azioni del Quinto Guardiano.
Lui… l'aveva baciata di nuovo. Aveva consapevolmente posato le sue labbra sulle proprie, senza che lei dovesse fare nulla. Questo voleva dire… che provava gli stessi sentimento che aveva cominciato a sviluppare nei suoi confronti?
Un milione di domande cominciarono ad attraversare la mente della giovane donna, ma presto si ritrovò ad ignorarle, e decise di concentrarsi solo sul calore piacevole che le regalava quel contatto.
Chiuse gli occhi mentre si porgeva in avanti e passò le mani tra i capelli del Guardiano, godendosi la loro morbidezza tra le dita. Avrebbe potuto rimanere in quella posizione per sempre, avvolta dal freddo dei loro corpi.
Vagamente, si rese conto che questo era il suo primo bacio. E si chiese per quanto tempo ancora avrebbe dovuto agognare una cosa simile, se non avesse mai incontrato Jack.
Fu allora che un sonoro battito di mani riecheggiò alle spalle della coppia di spiriti. Questi, completamenti colti di sorpresa, si staccarono e si voltarono di scatto, confusi e perplessi.
<< Lo sapevo! >> esclamò Anna, affiancata dalle figure sorridenti del resto dei loro alleati, fatta eccezione per Rapunzel, che si trovava svenuta tra le braccia di Jack Skellington.
L'unico ad avere un'espressione completamente impassibile era Pitch, il quale si limitò a roteare gli occhi come se trovasse l'intera situazione estremamente tediosa.
<< Io lo avevo detto >> sghignazzò Astrid << era fin troppo palese... >>
<< Sì, anche se ci hanno messo un po' a capirlo >> commentò Calmoniglio, le braccia incrociate.
<< Oh, mi ricordano tanto me e la mia Sally >> sospirò Skellington, sognante.
Elsa arrossì furiosamente e si portò ambe le mani al volto.
<< Anna... >> gemette, suscitando un sopracciglio inarcato ad opera di Madre Natura.
<< Non comprendo il motivo del tuo imbarazzo >> dichiarò Emily Jane << Tu e Jack vi stavate solo scambiando i rispettivi fluidi corporei, come ho visto fare a mio padre e mia madre innumerevoli volte... >>
<< FIGLIA, PER LA MISERIA, TACI! >> tuonò Black, sorprendendo tutti.
Nord volse all'Uomo Nero un sorriso impertinente. << Oh, perchè dovrebbe, Pitch? Io per primo sono molto curioso di sapere sporchi e imbarazzanti segreti di tua brutta pellaccia... >>
<< Ragazzi, detesto interrompervi >> intervenne Hiccup << ma…abbiamo un problema... >>
La sua voce si spense, incapace di continuare
<< Ombric >> dichiarò Dentolina per lui, mesta << Ombric non c'è più. >>
A quelle parole, tutti i vari combattenti abbassarono lo sguardo. Perfino Pitch si ritrovò costretto a riconoscere quanto il sacrificio dello stregone avesse contribuito alla loro vittoria.
No… alla salvezza dell'intero creato.
<< Gli dobbiamo la vita >> sussurrò Jack, volgendo lo sguardo verso il bastone di Ombric, ormai privo della luce che aveva adornato il suo cristallo.
Era tutto ciò che rimaneva di Padre Tempo, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile.
Nicholas Nord si fece avanti, una profonda espressione di tristezza in volto, e lo raccolse fra le possenti mani.
<< In universo di Ombric, egli, a quanto pare, era mio grande amico >> dichiarò << E ora, posso vedere con chiarezza perché. Lui ha rischiato tanto per fermare Pitch Prime, e ha fatto tutto non solo per proteggere suo mondo, ma anche intero universo. Si è fidato di noi, ha guidato e aiutato noi, tanto da scegliere di affrontare con coraggio morte in faccia pur di fare cosa giusta. Sacrificandosi perché tutti noi fossimo salvi. Non vi sarà un altro Padre Tempo come lui… né qui, fino alla Fine dei Tempi. >>
Sollevò il bastone verso l’alto.
<< Accoglilo con te, Manny. Proteggi la sua anima e dagli giusta riconoscenza per sue buone azioni. Perché oggi ci ha lasciato un grande guerriero…e un fidato amico, alleato e compagno. >>
Quelle parole risuonarono attorno al gruppo con la stessa forza di mille voci che cantavano nello medesimo istante.
Le nubi che fino a quel momento avevano coperto la Rift Valley iniziarono a diradarsi, e i pallidi raggi del sole illuminarono le sue piane.
Guardiani, umani e spiriti rimasero in silenzio, i capi chini e gli occhi chiusi.
Questo, almeno, fino a quando Merida non si rese conto di un particolare.
<< Aspettate un secondo… dov'è Cold? >> chiese con una punta di panico, mentre faceva saettare lo sguardo da una parte all'altra del campo di battaglia.
Tutti i presenti si guardarono intorno, allarmati a loro volta, ma nessuno di loro ebbe modo di cogliere il minimo segno dell'oscuro spirito invernale.
<< Ha fatto esattamente ciò che mi aspettavo >> mormorò Jack, cupo << Se l'è svignata non appena ne ha avuto l'occasione, dopo essersi preso la soddisfazione di impalare Pitch e contribuire alla sua disfatta. >>
Maui gli lanciò un'occhiata incerta. << Uh… non per fare l'uccello del malaugurio, ma non dovremmo tentare di catturarlo? >>
<< Anche volendo, probabilmente a quest'ora sarà già lontano chissà dove. Inoltre, così come ora, dubito che qualcuno di noi avrebbe la forza di affrontarlo >> aggiunse Elsa, mentre aiutava il Quinto Guardiano a rialzarsi.
In quel momento, un sonoro gemito attirò l'attenzione di tutti loro.
I vari combattenti voltarono lo sguardo all'unisono e i loro occhi si posarono sull'esile figura di Rapunzel.
Skellington la posò delicatamente a terra: la bionda fece un lungo sbadiglio e stiracchiò braccia e gambe, per poi alzare la testa e incontrare gli sguardi dei suoi alleati con un'espressione incerta.
<< Uh… che mi sono persa? Abbiamo vinto?>>
Malgrado la situazione, il gruppo si ritrovò incapace di trattenere una risata.
<< Sì, principessa >> disse Jack << Abbiamo vinto >>
Il Multiverso… era salvo. I loro mondi erano salvi. Le persone che li abitavano… erano al sicuro, e avrebbero vissuto un altro giorno.
E per ora, era tutto ciò che contava.
 
 
 * * *
 
 
Jack Frost lanciò il globo di neve di fronte a sé, e questi si trasformò subito in un vortice di luce bianca, producendo una forte ventata.
Soddisfatto, sorrise verso Hiccup, Astrid e il gruppo di draghi alle loro spalle.
<< Beh, treccina… Brunilde… credo che questo sia un addio >> dichiarò in tono civettuolo, pur non riuscendo a nascondere una certa tristezza al fatto che presto avrebbe dovuto troncare tutti i legami che aveva costruito durante questa folle avventura.
Dopotutto, rimaneva pur sempre uno spirito, nonché un Guardiano pieno di doveri… e le vite dei mortali erano così brevi. Dubitava seriamente che sarebbe riuscito a trovare il tempo di visitarli, ma in cuor suo ci sperava comunque.
<< È sempre Hiccup, Frosti >> lo punzecchiò il capo di Berk << E cancella subito quel muso lungo! Sicuramente troverai una buona scusa per passare a trovarci, prima o poi. Ci farebbe comodo una mano durante gli inverni rigidi. >>
<< Purché tu non li renda peggiori >> aggiunse Astrid, ricevendo sbuffi d'accordo ad opera di Sdentato, Luccicante e Tempestosa.
<< Farò del mio meglio per evitarlo >> ridacchiò Jack.
I due vichinghi sorrisero all'unisono e procedettero ad entrare nel portale, seguiti dal resto dei draghi.
Non avrebbero raccontato questa avventura al resto di Berk, gli abitanti del villaggio avevano già troppe cose di cui doversi preoccupare. Sarebbe stato meglio non far sapere loro che l'intero universo aveva rischiato di essere annichilito senza che nemmeno lo sapessero…e che un giorno sarebbe potuto succedere di nuovo.
Tuttavia, lasciarono quella landa desolata con la consapevolezza che avrebbero conservato i ricordi di quegli eventi fino alla loro morte. E che se mai un'altra minaccia di questo tipo si fosse manifestata… avrebbero avuto un certo gruppo di spiriti a vegliare su di loro.
Poi fu la volta di Maui. Dentolina era in prima fila, e lo guardava orgogliosa.
<< Hai dimostrato in pieno il tuo valore, semidio Maui >> dichiarò << Un giorno, qualora sarai tu ad aver bisogno di aiuto, pensa il mio nome e io accorrerò. >>
<< Le tue parole mi rincuorano, maestra >> disse il polinesiano, per poi cimentarsi in un profondo inchino << Farò del mio meglio per non deludervi. E se mai avrò bisogno del vostro aiuto… be’, vi concederò il diritto di prendermi a calci per principio! >>
<< Pff, per quello non ho bisogno né del permesso né che tu abbia bisogno del mio aiuto >> sbuffa lei, per poi sorridere divertita << Stammi bene, ragazzone. Davvero. >>
Il semidio le sorrise brillantemente e fece un rispettoso saluto anche al resto di coloro che avevano combattuto al suo fianco durante questa impresa. Poi, si lanciò con un urlo all'interno del portale, suscitando un giocoso roteare degli occhi ad opera della Fata del Dentino.
Ed ecco che dopo il semidio, gli abitanti della Città di Halloween sciamarono all'interno del portale, lasciando da parte solo le figure di Jack Skellington e della moglie Sally. Lo scheletro si rivolse specialmente al Coniglietto di Pasqua e a Babbo Natale.
<< È stato davvero bello rivedervi, amici miei. Non dimenticate di tornare a trovarci! >>
<< Ehm… sì, certo, non ce ne dimenticheremo >> rispose Calmoniglio con un sorriso visibilmente costretto, mentre lanciava un'occhiata laterale verso Nord << Giusto, vecchio mio? >>
<< Naturalmente, vecchio mio, naturalmente >> borbottò quest'ultimo come un sorriso altrettanto forzato.
Il ghigno di Skellington sembrò allargarsi e lo spirito volse la propria attenzione verso Rapunsel.
<< È stato un vero onore combattere al vostro fianco, Flagello dei Fearlings. >>
<< Così come lo è stato per me, sovrano di Halloween >> replicò la principessa perduta << Possa il tuo regno del terrore durare a lungo. >>
Lo Spirito di Halloween le offrì un ultimo inchino. E poi, procedette a camminare nel portale tenendo per mano la moglie di pezza.
Stavolta toccò a Merida.
La principessa si avvicinò al portale con sguardo mesto.
<< Avrei voluto ringraziare Ombric >> mormorò << E c'era così tanto che volevo chiedergli... soprattutto cosa diavolo dovrei farne di questi poteri.>>
Aveva sperato fino all’ultimo che, una volta morto Pitch, se ne sarebbero andati per sempre. Invece, poteva ancora sentire il calore delle fiamme che si agitavano dentro di lei, indomabili e desiderose di combattere ancora.
Lo Spirito dell’Inverno si fece avanti e le posò una mano rassicurante sulla spalla.
<< Te la caverai, pel di carota. Se c'è una cosa che ho imparato su voi scozzesi, dopo aver speso così tanto tempo con te… è che non vi arrendete mai >> disse, con un occhiolino d'incoraggiamento.
<< Oh, be', questo è naturale! >> esclamò lei, recuperando la solita aria spavalda e altezzosa << Bada a non esagerare con i tuoi scherzi invernali se passi dalle mie parti, Frost! Te ne pentiresti. >>
Il Guardiano ridacchiò. << Per qualche ragione, non ho motivo di dubitarne. >>
Detto questo, il suo sguardo sembrò addolcirsi.
<< E Merida… grazie. Di tutto, dico davvero. >>
<< No. Grazie a te... e a tutti voi. >>
Sorrise a tutti loro e fece un rapido inchino, per poi entrare nel portale con un balzo.
Infine, Jack volse lo sguardo verso l'ultimo gruppo di persone rimaste.
<< Dunque...sembra che sia arrivato il vostro turno >> disse con tono incerto, gli occhi puntati in particolare sulla figura di Elsa.
La giovane donna gli offrì un piccolo sorriso. << Già…sembra che sia così. >>
Un imbarazzante silenzio calò in mezzo alla coppia. Nessuno dei due sembrava sapere come continuare quella conversazione.
Jack lanciò una rapida occhiata in direzione di Anna e Rapunzel, le quali gli fecero un silenzioso cenno di andare avanti.
Lo spirito deglutì a fatica e prese un respiro profondo. Poi, si vece avanti e afferrò ambe le mani di Elsa, sorprendendo l’ex regina.
<< Io…verrò a trovarti, te lo prometto. Almeno una volta al mese >> disse con l’espressione più determinata che riuscì a trovare.
Elsa inarcò un sopracciglio e lo fisso con aria apparentemente divertita << Al mese? >>
<< A settimana! >> aggiunse rapidamente il Guardiano << Anzi, no, due volte a settiman! Sarà difficile, certo, ho pur sempre i bambini del mio mondo di cui occuparmi, e spesso dimentico le cose importanti, ma… >>
La bionda lo baciò di nuovo, interrompendo le sue divagazioni.
Jack incespicò leggermente all’indietro, ma per il resto riuscì a mantenere la calma.
Rispose a quella manifestazione di affetto con gioia e lasciò che il profumo del Quinto Spirito lo cullasse in un senso di calma e sicurezza. E fu allora che capì che tutto sarebbe andato bene. Che per quanto una simile relazione sarebbe stata complicata…loro sarebbero riusciti a farla funzionare, a dispetto di ogni difficoltà.
Elsa si tirò indietro e posò la propria fronte sulla sua. << Ti aspetterò. >>
<< D-davvero? >> sussurrò l’altro, ricevendo in cambio un timido sorriso.
<< Siamo entrambi spiriti, Jack. Direi che il tempo è qualcosa che non ci manca. >>
<< E sarà meglio che tu la porti ad un vero e proprio appuntamento, la prossima volta che verrai. O io e mio marito ti daremo la caccia! >> si intromise Anna, comparendo alle spalle della sorella.
Jack si limitò a roteare gli occhi.
<< Cercherò di soddisfare le aspettative di codesta donzella >> disse con tono regale, mentre procedeva ad inchinarsi alla coppia di reali.
Entrambe ridacchiarono divertite, mentre Rapunzel camminava fino ad un certo Omino del Sonno.
Prima che questi potesse anche solo farle un cenno, la bionda lo prese in braccio e lo strinse con forza.
<< Mi mancherai, Sandy! >> disse con le lacrime agli occhi, per poi volgere la stessa espressione rattristata agli altri Guardiani << E anche il resto di voi. >>
Nord si avvicinò a lei e la strinse in un abbraccio altrettanto forte. << BAH! Cosa sono questi musi lunghi?! Pensate che Jack sarà unico che vi verrà a trovare? Sciocchezze! In riferimento futuro, preparate tanti biscotti! >>
Lasciò andare Rapunzel, proprio mentre Anna si lanciava a sua volta contro il suo pancione, avvolgendolo con le sue esili braccia.
Claus la fissò sorpresa, ma dopo qualche secondo rispose al gesto con un sorriso quasi paterno.
<< Grazie per avermi dato la possibilità di lottare al vostro fianco >> borbottò la regina nel vestito del primo Guardiano. Poi, fece vagare lo sguardo sulle altre Leggende e queste le risposero con sorrisi altrettanto smaglianti.
Anche Madre Natura rivolse al trio di reali un rispettoso cenno del capo, mentre Pitch si limitò a scrutarle con aria indifferente. Tuttavia, si ritrovò incapace di trattenere un piccolo ghigno nel momento in cui Elsa lo ringraziò con uno sguardo silenzioso.
Prendendo un respiro profondo, Jack lanciò un globo di neve di fronte a loro, manifestando l’ennesimo portale.
Mentre Rapunzel e Anna camminavano al suo interno, il Quinto Spirito volse un’ultima occhiata in direzione del Quinto Guardiano, ed entrambi si sorrisero a vicenda. Infine, anche la bionda si fece strada nel vortice di pallida luce, scomparendo alla vista.
Calmoniglio battè ambe le mani in un sonoro rintocco.
<< Bene, è ora di tornare al nostro mondo >> disse con un tono di voce visibilmente sollevato << Vieni con noi, Pitch? O forse preferiresti usare la terza classe? >>
L’Uomo Nero inarcò un sopracciglio e fece per rispondere con una delle sue solite battute taglienti.
In quel momento, sentì cinque dita familiari intrecciarsi con quelle della mano destra e dovette fare appello a tutta la forza di volontà che aveva in corpo per non sussultare.
Abbassando appena lo sguardo, i suoi occhi dorati incontrarono quelli castani di Emily Jane, che lo fissava con un piccolo sorriso.
Pitch rimase in silenzio per circa una decina di secondi. Passato quel lasso di tempo, rilasciò un sospiro sconfitto.
<< Suppongo di potervi sopportare per qualche altro minuto >> rispose con un roteare degli occhi, come se l’intera situazione non lo riguardasse nemmeno.
Nord abbaiò una fragorosa risata e aprì l’ultimo portale.
Fu il primo ad entrare, presto seguito da Calmoniglio, Dentolina, Sandman e Madre Natura.
Mentre aspettava il suo turno, Pitch si rese conto che Jack aveva preso a fissarlo con un ghigno estremamente divertito.
L’Uomo Nero arricciò il volto in una smorfia stizzita.
<< Non guardarmi così. Sappi che, una volta tornati nella nostra realtà, tutto tornerà esattamente come prima >> borbottò con tono d’avvertimento.
Con sua grande irritazione, tuttavia, il Quinto Guardiano non perse il suo sorriso irriverente.
<< Continua a ripetertelo Pitch >> ribattè compiaciuto.
L’oscuro spirito sbuffò sprezzante e procedette ad attraversare il portale.
Jack ridacchiò e volse per l’ultima volta lo sguardo verso la Rift Valley, il luogo in cui avevano combattuto la battaglia per il destino del Multiverso.
<< Perché dubito che niente sarà mai più lo stesso >> sussurrò, mentre entrava nel vortice luminoso.
Il portale rimase sospeso a mezz’aria per qualche altro secondo. E poi, scomparve dalla pianura con un sonoro sibilo, segnando la fine di questa storia.
 
     



Presente…
 

<< E fu così che i vari guerrieri tornarono ai rispettivi mondi >> disse Inger, mentre il resto della famiglia ascoltava le ultime righe del racconto con sguardi rapiti e carichi di anticipazione << E lo stesso fecero Jack Frost e i Guardiani, giurando che se mai una minaccia del genere fosse sorta di nuovo…si sarebbero uniti ancora una volta per affrontarla, a discapito di ogni difficoltà. >>
Non appena ebbe pronunciato tali parole, i bambini raccolti davanti a lei scoppiarono in esclamazioni di gioia, accentuando il tutto con un forte applauso ed espressioni cariche di sollievo.
L’anziana sorrise loro dolcemente, per poi compiere un paio di colpi di tosse.
<< Bene, è stato divertente, ma penso che sia arrivato il momento che tutti voi andiate a dormire >> disse con tono di fatto, suscitando sguardi molto più custoditi ad opera dei nipoti.
<< Aspetta, non ci hai detto che cosa è successo a Elsa! >> esclamò Erik, incrociando ambe le braccia davanti al petto.
<< Giusto! >> concordò la sorella con un energico cenno del capo << Lei e Jack hanno davvero continuato a vedersi? >>
<< Si sono forse sposati? >> chiese l’altra, con occhi sognanti e un sorriso eccitato.
Suo malgrado, Inger si ritrovò incapace di trattenere una risata. La vitalità dei bambini non cessava mai di rincuorarla, malgrado le situazioni più difficili. Suppose fosse un tratto di famiglia.
<< Quante domande! >> commentò con un sonoro sbuffò << E c’è una risposta per ognuna di loro. Ma sfortunatamente per voi, dovrete aspettare domani mattina per sentirle >>
I bambini gemettero in segno di protesta, ma una rapida occhiata da parte della nonna fu sufficiente a spaventarli.
Corsero subito verso le loro camere, mentre Ingrid cominciava a cullare un Olav addormentata.
<< Tu non vieni? >> chiese rivolta verso la madre.
Inger si limitò ad agitare la mano destra.
<< Voglio rimanere ancora un po’ ad osservare la tempesta >> rispose con un piccolo sorriso, mentre volgeva lo sguardo oltre la finestra del salotto, ove la coltre di neve aveva iniziato a calare << Mi rende nostalgica. >>
Ingrid le rivolse un cenno comprensivo e la baciò sulla guancia, per poi incamminarsi dietro al resto dei suoi figli.
Inger la osservò allontanarsi, per poi dirigere gli occhi sul pallido panorama che si stagliava al di fuori dell’abitazione. I fiocchi di neve picchiettarono occasionalmente sui vetri della finestra, mentre i rami degli alberi scomparivano sotto una coltre bianca.
La donna si ritrovò a contemplare i giorni in cui giocava con gli altri bambini per i campi della contea, costruendo pupazzi e fortini. Oppure assieme ai suoi nonni, che più di qualunque altra persona al mondo amavano il gelo dell’inverno. Soprattutto perché non li aveva mai disturbati.
Il ricordo dei loro volti la spinse ad alzarsi dalla poltrona e ad arrancare fino all’unico credenza presente nel salotto. Una volta lì, aprì il cassetto superiore del mobilio e ne estrasse una foto incorniciata.
Era vecchia di quasi 100 anni, eppure non mostrava alcun segno di deterioramento.
Questo poiché era stata scattata con un marchingegno realizzato da un vecchio amico di famiglia, detentore di una magia che aveva permesso alla foto non solo di resistere allo scorrere del tempo…ma anche di catturare quelle cose che stavano al di là del mondo visibile conosciuto agli occhi dei mortali.
Raffigurava un ragazzo dai corti capelli bianchi e dagli occhi profondamente azzurri, affiancato da una giovane donna, pallida come la neve e con capelli biondi che sembravano fatti di cotone.
Poco sotto di loro spiccava una bambina altrettanto pallida, con capelli bianchi che le arrivavano fino alle spalle, occhi blu e un sorriso smagliante.
Inger sorrise all’immagine più giovane di sua madre e passò brevemente lo sguardo dal ragazzo alla giovane donna.
<< Spero che un giorno verrete a conoscere anche i vostri pronipoti >> sussurrò, mentre accarezzava la superficie della foto. Sapeva che il loro lavoro li rendeva molto impegnati, e gli spostamenti tra le dimensioni non erano esattamente una passeggiati.
Questo, unito al fatto che percepivano lo scorrere del tempo in maniera molto diversa rispetto agli umani, rendeva le loro visite piuttosto rare. Ma Inger era più che sicura che prima o poi si sarebbero fatti vivi, proprio come quando avevano conosciuto sua figlia.
Brevemente, si chiese se la ragione per cui Ingrid le aveva chiesto di raccontare questa storia fosse dovuta alla consapevolezza inconscia che presto anche i suoi figli avrebbero avuto a che fare con un mondo molto più vasto e magico di quanto avrebbero mai potuto immaginare nelle loro giovani menti.
“ Beh, l’Uomo della Luna opera in modi misteriosi.”
Con quel pensiero in mente, ripose nel cassetto e lanciò un’ultima occhiata in direzione della tempesta di neve.
<< Buona notte, nonno >> salutò dolcemente. 
E per qualche ragione, le sembrò quasi di vedere l’immagine di un sorriso prendere forma tra i fiocchi cadenti.
 
Credit Music:  https://www.youtube.com/watch?v=3SEhUVLRhIg
 
 
Scena Post Credit:
 

Nelle profondità della Rif Valley di un mondo ormai dimenticato, ove Pitch “Prime” Black aveva piantato i primi semi per la crescita del Crogiolo, sorgeva la tana in cui il Re degli Incubi aveva portato avanti i suoi esperimenti sulla magia Fearling.
Il puzzo della magia nera che permeava quel luogo avrebbe fatto desistere ogni creatura magica dall’entrare…tranne una.
Mr Cold camminò con passo disinvolto tra le varie formazioni rocciose della caverna, incurante di quella sensazione sgradevole e soffocante. Aveva vissuto qui dentro abbastanza a lungo da ignorarla. Ormai, era quasi una parte di lui, come la stessa magia Fearling che Pitch gli aveva donato anni orsono.
Una volta giunto nei recessi più profondi della tana, alzò il bastone e ne illuminò la punta con un intenso bagliore azzurro, rivelando gli interni della grotta.
Al di sopra di tre scaffali in legno nero, spiccavano decine di globi di neve, separati dall’esterno solo da un vetro. Gli stessi globi che Pitch e il suo alleato avevano utilizzato negli ultimi decenni per viaggiare tra i mondi.
Cold sorrise a quella vista.
<< Adesso si che si comincia a ragionare! >> esclamò gioviale, per poi avvicinarsi ad una delle teche.
Rimase lì a contemplare le varie sfere contenute al loro interno, e poi procedette ad aprirne una con un semplice tocco del bastone.
La porta in vetro si frantumo e i pezzi di ghiaccio cadente produssero una cacofonia di tintinni che riecheggiò per tutta la lunghezza della caverna.
Senza mai perdere il suo ghigno, Cold afferrò tutte le sfere che riuscì a trovare e le insersì all’interno del sacchetto rosso. E per quante ne mettesse dentro, il contenitore di stoffa non cambiò mai forma o dimensioni.
Quando ebbe afferrato l’ultimo globo, gli occhi dell’oscuro spirito osservarono i fiocchi di neve cadenti che volteggiavano al di là della sfera di vetro.
<< Pitch ha avuto il suo momento di gloria. È arrivata l’ora che Mr Cold abbia il proprio >> sussurro, per poi agitare l’oggetto.
Fatto questo, lo lanciò a terra…e un vortice di pallida luce si materializzò di fronte a lui, sollevando sbuffi di povere.
Cold inclinò la testa di lato e il suo sorriso sembrò allargarsi.
 << Un intero Multiverso con cui giocare. Così tante cose da fare…e così tanto tempo per provarle tutte >> commentò quasi a se stesso.
Infine, lanciò un’ultima occhiata alla caverna…e procedette ad attraversare il portale, che si chiuse appena un paio di secondi dopo.
Nella caverna tornò a regnare un cupo silenzio.
Poi…il buio.
 
 
 

Ed è finita!
Vi abbiamo fatto penare con questo bacio, ma speriamo che ne sia valsa la pena.
Dopo un anno di lavoro, “The War of Ice and Nightmares” è finalmente conclusa. Inutile dire che è sempre un sollievo quando si riesce a finire una fic, e sicuramente ci abbiamo messo del nostro, ma sappiate che è anche merito di coloro che hanno continuato a sostenerci se siamo riusciti ad arrivare a questo punto.
Spero che anche quei lettori che ci hanno seguito fino alla fine senza recensire troveranno il tempo per donarci un ultimo commento finale con cui riassumere i vostri pensieri sulla storia.
Abbiamo alcune domande per voi, ma prima un ringraziamento a:

AlekHiwatari14
Dozer 
furia buia 99 
inu_ka 
Longriffiths 
MiakaHongo 
NPC_Stories 
Rated R Dave 
Vicarious10 
 
che hanno inserito questa storia tra le preferite.
 
Harry Fine 
Kunoichi_BeastKnightress 
lagertha95  
MiakaHongo 
Stella cadente 
 
che hanno inserito questa storia tra le ricordate
 
 Barby_Ettelenie_91 
BeaCchan 
camillavaamare 
Cida 
Elgas 
Infected Heart 
KoreW 
Kunoichi_BeastKnightress 
LadyMoon89 
Miss Loki_Riddle Gold 
Nao Yoshikawa 
Ray46 
 SweetPaperella 
Teony 
 
che l’hanno inserita nelle seguite.
 
Inoltre, ringraziamento speciale a:


Elgas, Uptrand, Arya Dream e MiakaHongo per aver recensito ogni singolo capitolo di questa storia.
 
 
Infine, vorremmo chiedervi alcune cose.
Avete apprezzato questo finale? Siamo riusciti a mantenere i personaggi IC fino alla fine, senza intaccare la time-line dei film? Quali sono stati i vostri tre personaggi preferiti della storia? La lore dei romanzi de Le 5 leggende era comprensibile anche per chi non li aveva mai letti?
Non sappiamo ancora se faremo un sequel, ma abbiamo lasciato molte porte aperte.
In particolare, abbiamo in mente una possibile storia con Mr Cold e una versione molto più dark di Frozen. Sarebbe una fic molto diversa da questa, assolutamente R-Rated. Inoltre, abbiamo in programma anche qualche one shot su Jack ed Elsa ambientate dopo la fic.
Ma per ora non è nulla di confermato.
Concludiamo con il ringraziarvi un’ultima volta…e ricordarvi che non importa quanto una situazione può farsi disperata. C’è sempre una luce alla fine di ogni tunnel…e un raggio di sole dietro ad ogni nuvola. E che ora è stato pubblicato un seguito, intitolato "The War of Ice and Nightmare - Il ritorno di Mr Cold" !
Qui Evil 65 e Rory Drakon che vi salutano!
  
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