Vorrei avere - forse possedere - tutto,
nell'immediatezza fugace dell'istante,
ora che, finalmente, rigetto gli abiti del lutto.
Ergermi al mio ruolo, di ciò che sono colonna portante:
ho troppo a lungo rinchiuso l'ego, inscatolato
in luogo dove il tempo non persiste - un istante,
a ricordarti quanto a lungo è stato domato.
Ridammi la forza di essere, la possibilità costante
di stringere con mano ciò che ho creato,
questo luogo risplendere del mio orgoglio altisonante.

Tuttavia ti chiedo ciò che ho dato sia rispettato:
la mia necessità non sia più aberrante,
così come dittatrice - il mio maggiore lato.
Se ho distrutto, che venga accettato,
ora che nego un altro autodafè zoppicante.
È noto che troppo a lungo ho servizio prestato,
non me ne pento - sempre appassionata amante -
ma un 'ti amo' non renderà indietro il tempo sprecato.


Angolo Autrice:
Un personale atto di orgoglio, per necessità – per ciò che giunge sempre troppo tardi.