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Autore: danyazzurra    11/10/2020    8 recensioni
E se Lily e Scorpius, per caso, tornassero indietro nel tempo? E se tornassero al quinto anno dei loro genitori? E se volessero cercare di cambiare le cose? Ennesima Lily/ Scorpius... ennesima idea che mi è balzata in testa!! spero che leggerete e mi farete sapere!!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Nuova generazione
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Quando tornarono dall’ufficio di Silente, Lily era completamente immersa nei suoi pensieri.
Scorpius aveva insistito per andare da lui, ma Silente aveva solo detto loro che per ora non aveva modo di sapere se effettivamente qualcuno li avesse sentiti, ma che avrebbe indagato.
Li aveva rimproverati per il fatto che si erano lasciati andare nel parlare liberamente usando i loro veri cognomi e aveva di nuovo sottolineato l’importanza del loro silenzio.
Scorpius gli aveva esposto la paura che la vera identità di Lily potesse giungere alle orecchie di Voldemort, ma Silente li aveva tranquillizzati dicendo che avrebbe seguito da vicino la situazione.
Adesso stavano tornando in sala comune accompagnati dalla McGranitt che sembrava guardarli con diffidenza.
Sicuramente la loro professoressa, essendo una strega brillante, aveva capito che loro nascondevano qualcosa.
Erano arrivati all’improvviso ed erano spesso da Silente, sicuramente anche un mago più stupido avrebbe fatto i suoi calcoli.
Disse la parola d’ordine rivolta al quadro della signora grassa e poi si voltò verso di loro.
Li osservò con severità “conto che andiate immediatamente entrambi nei vostri letti” disse soltanto, poi voltò loro le spalle e se ne andò.
“Direi che la McGranitt ci adora” ruppe il silenzio Scorpius, ma Lily non lo guardò.
Appena superato il ritratto aveva visto suo padre.
Era solo nella sala comune e stava riparando una ciotola.
La memoria di Lily fu solleticata da un ricordo che suo zio raccontava sempre ridendo: quando proposero ad Harry di creare quello che poi sarebbe diventato l’E.S. lui si arrabbiò talmente tanto che ruppe la ciotola di pulviscolo che aveva sulle gambe.
Sentì gli occhi di Scorpius addosso come se volesse spronarla a dire o fare qualcosa e quando non lo fece fu lui a fare un passo avanti.
“Tutto ok, Harry?”
Suo padre emise un mezzo sorriso e abbassò gli occhi immediatamente come se si vergognasse anche se loro non avevano assistito alla scena.
“Tutto a posto, ho solo rotto una ciotola” si giustificò grattandosi il naso.
Lily seguì la sua mano e vide che era talmente rossa che non riusciva a capire se fosse sangue vivo o rappreso.
“La tua mano” disse quasi in un sussurro ed Harry l’alzò e se la guardò come se la vedesse per la prima volta.
“Devi fare qualcosa” aggiunse.
“Sto bene” replicò Harry arricciandola a pugno come se la volesse nascondere.
Lily si avvicinò “sei uno stupido” disse guardandolo con rabbia “non stai bene, quella donna ti sta torturando e tu hai la possibilità di cambiare le cose…”
“Hermione ti ha parlato della sua idea?” chiese capendo dove Lily volesse arrivare.
Lily sospirò e gli prese la mano “più o meno” mentì, poi puntò la bacchetta contro la sua mano e mormorò un incantesimo curativo.
Non l’avrebbe guarito, ma gli avrebbe dato sollievo.
“Wow” disse Harry “è fantastico… che incantesimo è?”
“Me l’ha insegnato mia madre” rispose Lily “io ed i miei fratelli siamo dei veri terremoti” aggiunse.
Harry rise “hai dei fratelli?” le chiese e Lily annuì “due” rispose sedendosi sulla poltrona.
Scorpius si schiarì la voce sedendosi sul bracciolo accanto a lei e Lily capì che stava per commettere un altro errore.
“Più grandi, ormai sono entrambi fuori dalla scuola” chiarì.
“Dev’essere una bella famiglia” affermò Harry con una punta di nostalgia “mi sono sempre piaciute le famiglie numerose e tre figli sono l’ideale” continuò con voce serena.
Lily sorrise nel vedere il volto di suo padre. Era come se in quel momento avesse dimenticato tutte i problemi e le tempeste di quella notte. Chissà forse stava davvero immaginando il proprio futuro.
“Sì, tutto sta nel trovare la ragazza ideale” lo provocò.
Harry inarcò le sopracciglia tornando a guardarla come se lo avesse appena svegliato da un bellissimo sonno.
“Bè, anche avere Voldemort che ti sta con il fiato sul collo non aiuta” scherzò.
“Ci sono ragazze a cui non importa” ribattè ed Harry rise “già, per esempio Hermione che però è come una sorella per me”.
“Forse Hermione non è la sola…”
Harry aggrottò le sopracciglia e spostò lo sguardo su Scorpius.
Lily si sentì arrossire. Non stava mica pensando che si stesse offrendo lei?
“Non sei il mio tipo, Harry” scherzò e quando lo vide sorridere rilassato capì che aveva proprio indovinato.
Merlino. Dopo sarebbe dovuta passare dal bagno a vomitare.
“Dico solo che con te potrebbe stare solo una ragazza coraggiosa, piena di vita, capace di tenere testa ai tuoi cambiamenti umorali...”
“Ehi” la interruppe Harry offeso.
“Una come Ginny” concluse Lily come se Harry non avesse parlato.
“Chi?” chiese lui e guardò Scorpius per sentirsi dar manforte.
“Non è una brutta idea, amico” disse invece lui.
Harry scosse la testa e poi guardò verso la finestra “non so che vi prenda a tutti oggi, prima Hermione mi dice di insegnare Difesa contro le arti oscure in un gruppo segreto e Ron non la trova una brutta idea, poi tu mi suggerisci di uscire con Ginny e lui ti dà ragione” sospirò “non sono un insegnante e non uscirei mai con la sorellina del mio migliore amico”.
“Lei è più di questo e tu sei solo un cieco” affermò Lily arrabbiata.
Si sentiva infuriata con suo padre. Un po’ perché non riusciva a fargli aprire gli occhi su quale ragazza splendida fosse sua madre e un po’ perché dire che era solo la sorella del suo migliore amico era una frase che le era dolorosamente famigliare.
Harry rise “può darsi, ma allora diciamo che ho in mente qualcun’altra e comunque…” la precedette prima che lei lo interrompesse “non so come siamo arrivati a parlare della mia vita privata, ma è privata” scherzò e Lily sospirò e si alzò.
“Hai ragione, ma credimi non stai guardando nella giusta direzione” gli disse.
Guardò Scorpius cercando qualcosa da dire anche a lui, ma cosa?
Con quel bacio l’aveva ferita più di quanto potesse immaginare perché era stato come dare un cracker a chi sta morendo di fame.
Non era stato neanche lontanamente abbastanza, ma sapeva che non poteva chiedere di più perché lui non era suo, non era innamorato.
Aveva solo voluto baciarla. Alchimia l’aveva chiamata.
Vide dai suoi occhi che anche lui stava pensando a quello che era accaduto neanche un’ora prima, ma non voleva parlarne.
Non ne avrebbe avuto la lucidità. Ma l’avrebbe mai avuta?
“Buonanotte” salutò facendosi violenza per staccare gli occhi da lui.
Scorpius fece per alzarsi a sua volta, ma lei scosse la testa e lui rimase seduto, solo la contrazione della mascella le fece capire quanto avrebbe voluto non farlo.
Si voltò per andarsene, ma quando arrivò davanti alle scale parve ripensarci “sai Harry?” gli disse voltandosi “io imparerei da te” aggiunse e poi se ne andò lasciandoli soli.
Per un po’ i due ragazzi restarono in silenzio, poi Harry poggiò i gomiti sulle cosce e incrociò le mani poggiandole alla bocca pensieroso.
Sentì lo sguardo di Scorpius addosso e quando alzò gli occhi vide che lo stava osservando.
“Vuoi darmi anche tu qualche consiglio? Oggi sembrano tutti non vedere l’ora”.
Scorpius scivolò sulla poltrona prendendo il posto di Lily.
A volte gli veniva facile paragonare Harry al suo migliore amico. Si somigliavano così tanto.
Però Albus aveva una serenità negli occhi che non era ancora mai riuscito cogliere negli occhi di Harry.
“No, perché mi sembra tu abbia avuto una pessima giornata” gli disse indicandogli la mano.
“L’incantesimo di Lily ha funzionato” aprì e chiuse la mano “non mi fa più molto male” sentenziò.
Scorpius sorrise “Lily è molto brava in queste cose” disse e il pensiero di Lily gli provocò una stretta allo stomaco.
Aveva davvero rovinato tutto?
“Anche tu sembri molto provato” affermò Harry “problemi con Romilda?”
Scorpius storse le labbra. Doveva decisamente lasciare quella ragazza.
“No, con qualcun'altra”.
“Lily?”
Scorpius non sapeva se ridere o cosa.
Parlare con Harry di Lily in quel senso era così strano.
Era pur sempre suo padre, anche se, tecnicamente, era solo un ragazzo di sedici anni.
Però quegli occhi, erano così simili a quelli di Albus.
“Sì” confessò.
“Come avrai visto non sono una cima con le ragazze, ma credo che stare con una e volerne un’altra non sia la mossa più azzeccata” lo prese in giro.
“No, infatti” concordò “soprattutto con una come Lily”.
Harry sorrise sentendo un moto di tenerezza “sembra un tipetto molto deciso”.
“Non sai quanto, lei è ostinata, caparbia e quando si mette in testa qualcosa non si smuove di un millimetro”.
“Sì, direi che l’ho notato” rispose Harry con un sorriso “penso che Ginny non abbia mai avuto tifosa più fedele” scherzò “come se potessi vedere Ginny in quel senso, è la sorellina del mio migliore amico”.
“Anche io lo pensavo” replicò Scorpius.
Harry si accigliò “in che senso?” chiese e Scorpius sospirò “Lily… lei è…” sospirò di nuovo e poggiò la schiena contro la seduta della poltrona.
“Il fratello di Lily è il mio migliore amico” spiegò ed Harry inarcò le sopracciglia “davvero?”
Scorpius annuì “davvero e fidati che anche io pensavo…” s’interruppe e lasciò andare la testa, adesso fissava il soffitto.
“In fondo quando le vedi la prima volta non sono che delle bambine pestifere e tu pensi che resteranno sempre così e invece un giorno crescono…” chiuse gli occhi “e tu non ti rendi conto come è successo, non capisci come sia possibile che d’un tratto non riesci a smettere di guardarle, o che vorresti toccare la loro pelle… solo per sentire se è morbida come sembra e soprattutto vorresti baciarle e…”
“Wow” lo interruppe Harry “qualcuno ci ha pensato bene”.
Scorpius si passò una mano tra i capelli per calmarsi. Non si era reso conto neanche lui di quanto intensi fossero i suoi pensieri.
“Sì, bè, forse succederà anche a te…”
“Per favore, non di nuovo” lo interruppe Harry alzandosi “è davvero l’ora di andare a letto” aggiunse con un sorriso.
“Sì, penso anche io” concordò Scorpius.
***
“Dobbiamo parlare”.
Scorpius le comparve così all’improvviso accanto che se non fosse stato perché sapeva benissimo che nei confini di Hogwarts non ci si poteva smaterializzare avrebbe pensato che lo avesse appena fatto.
Maledizione. Eppure era stata attenta.
Era riuscita ad evitarlo per tutto il resto della settimana.
Era passata quasi una settimana dal bacio e lei era stata capace di scansarlo ogni volta che lo vedeva arrivare, invece adesso l’aveva beccata nonostante si fosse messa ad osservare gli allenamenti di Quidditch di Grifondoro nella gradinata più alta e laterale che ci fosse.
“No, non dobbiamo” lo contraddisse alzandosi per aggirarlo, ma lui girò semplicemente su se stesso e si alzò sbarrandole in quel modo la strada “io dico di sì invece” ribattè.
“Ma hai cinque anni?” si arrabbiò Lily tentando, senza riuscire, di aggirarlo.
Scorpius sorrise sfacciato “mi metto al pari del mio interlocutore che si nasconde come i bambini” la provocò e Lily alzò gli occhi al cielo.
“Bene, dato che sono così infantile puoi evitare di parlarmi” affermò rimettendosi seduta e riportando lo sguardo sugli allenamenti.
Forse se avesse chiuso gli occhi e pregato tutti e quattro i fondatori, lui sarebbe scomparso, ma l’illusione fu spezzata dalla sua risata.
“Non scomparirò” la prese in giro.
“Posso sempre sperarlo” ribattè.
“Non mi arrenderò” replicò deciso “è una settimana che mi eviti” continuò, anche se non aggiunse che gli era mancata come l’aria.
“Pensavo avresti riempito le tue giornate con qualcun’altra” si strinse le braccia attorno al corpo.
Perché non aveva portato il cappotto? Era ormai quasi ottobre e il pomeriggio raffrescava velocemente.
Vide Scorpius osservarla e aggrottò le sopracciglia “ora che c’è? Non hai mai visto nessuno aver freddo?”
“Vuoi che ti scaldi io?” le propose cercando di trattenere un sorriso.
“Vuoi uno schiaffo?” ribattè Lily e Scorpius alzò gli occhi al cielo “mamma mia quanta violenza” la rimproverò.
“Ti ho già detto che non si risponde alla dolcezza con la violenza”.
“Che ci vuoi fare, sono strana” ribattè Lily e Scorpius scosse la testa e si avvicinò al suo viso “vuoi sapere un segreto?” le chiese fingendo di sussurrare “adoro le tue stranezze”.
Lily si chiese se fosse per la sua vicinanza o per il formicolio che le aveva dato il suo respiro sulla pelle, ma rabbrividì di nuovo.
Lui lo prese per un brivido di freddo e si tolse la giacca “dai, metti questo” le disse porgendogliela.
“Non ci penso proprio”.
“Se congeli non potrai più offendermi e so quanto ti piace…”
“Merlino, Scorpius, sei il ragazzo più fastidioso della terra” si arrabbiò Lily che però non potè fare a meno di arrossire leggermente “e non metterò la tua giacca… non ci tengo a ricevere una qualche fattura dalla tua fidanzata” si guardò intorno “dov’è a proposito?”
“L’ho lasciata” rispose prontamente Scorpius e Lily ebbe quasi l’impressione che la stesse studiando.
“Da giorni” aggiunse “e lo sapresti se avessi evitato di cambiare strada ogni volta che mi vedevi arrivare” la provocò.
“Io non cambiavo…”
“Sì, invece” la interruppe con un sorriso furbo.
Lily strinse gli occhi desiderando di tirargli uno schiaffo per togliergli quell’espressione saputa dal viso.
Lui non sapeva proprio niente.
“Hai sbagliato a lasciarla” disse lapidaria e prendendolo di sorpresa si alzò di scatto e cominciò a scendere i gradini.
Li aveva scesi quasi tutti quando fece l’errore di voltarsi per vedere come mai non l’avesse raggiunta e lo vide esattamente un passo dietro a lei.
Era un maledetto ninja da quanto era silenzioso.
La prese per l’avambraccio e la portò al lato delle gradinate, ma questa volta Lily si accorse di non aver via uscita, almeno che non lo caricasse a mo’ di toro.
E non era escluso che lo facesse.
“Lasciami uscire subito se non vuoi che ti affatturi le parti intime” lo minacciò e Scorpius alzò gli occhi al cielo sbuffando “sei troppo violenta è un vizio che devi perdere” la prese in giro e Lily strinse gli occhi.
“Ti faccio vedere subito quanto sono violenta se vuoi” replicò alzando un gomito per colpirlo nello stomaco, ma Scorpius fece un passo indietro.
“Ma insomma, Lily Prewett che vuol scappare?” la provocò.
“Io non scappo” replicò orgogliosa e Scorpius avvicinò il viso al suo.
Sembrava che volesse sfidarla a non muoversi. Che volesse provare la sua provocazione.
Lily rimase ferma immobile, ma il suo cuore prese a battere talmente velocemente che sentì la testa girarle.
“Devo dedurre che tutta questa tua voglia di fuggire pur di non parlarmi sia perché il nostro bacio ti è piaciuto troppo?” le sussurrò.
“Sogna, Jones” rispose, ma la sua voce era incerta.
Erano troppe le sensazioni che la stavano invadendo.
Le sue labbra erano troppo vicine, il suo profumo la inebriava.
Doveva concentrarsi.
Lo guardò negli occhi, le sue iridi azzurre, da così vicino, sembrava brillare come un cielo estivo.
Quello la riportò alla realtà. Le sembrava così strano quel colore nelle sue iridi.
Lo spinse mettendo le sue mani sul suo petto in uno strano deja vu della settimana prima.
“Non so perché ti sei fissato con me, ma non sarò l’ennesimo nome da spuntare nella tua lista”.
Gli occhi di Lily parevano lampeggiare di rabbia.
“Non ho nessuna lista” replicò Scorpius.
“Era una metafora” ribattè lei.
“Non sono queste le metafore”.
Lily puntò i piedi “vuoi davvero darmi lezioni di inglese?” chiese rabbiosa e Scorpius sorrise avvicinandosi di nuovo.
“Voglio solo dimostrare che anche tu ogni tanto sbagli” rispose.
Si avvicinò ancora “frena questa testolina” le disse appoggiando un dito sulla fronte e picchiettandola leggermente “smettila di andare sempre a mille ” fece scivolare il dito fino a scorrerlo sulla guancia.
Lily non riusciva a ragionare molto bene. Il suo dito era una carezza così delicata che avrebbe voluto prendergli la mano e poggiarla interamente sulla sua guancia.
“Domani andiamo ad Hogsmade e vediamo come va…”
Vediamo come va?
Non c’era bisogno di vedere un bel niente. Lei sapeva già come sarebbe andata: si sarebbe innamorata follemente e lui l’avrebbe lasciata dopo averla illusa.
Smettila di andare a mille.
Era così che aveva detto? E aveva ragione.
Lei si era già fatta un film mentale e per quello si precludeva di provarci?
Certo che se lo precludeva. Era sicura che lui l’avrebbe usata e buttata come un giocattolo vecchio.
Smettila di andare a mille.
Lei non era una stupida. Era Lily Potter e non si sarebbe mai fatta usare.
Neanche da lui?
Smettila di andare a mille.
Prese un respiro e lo guardò attentamente “va bene, ma questo non vuol dire…”
Lui le mise un dito sulle labbra “frena questa testolina e fermati a va bene… il resto lo vedremo dopo” le disse e prima che lei potesse di nuovo ribattere se ne era già andato.
Lily si morse le labbra sentendole tremare. Che aveva fatto?
Merlino. Che aveva fatto?
Aveva davvero detto sì?
Aveva davvero detto sì.
 
COMMENTO: OK ECCOCI QUA!! SCUSATE IL RITARDO MA E’ UN PERIODO UN PO’ PIENO DI IMPEGNI!! IN PIU’ QUESTO E’ UN CAPITOLO DI TRANSIZIONE, MA SPERO CHE VI SIA PIACIUTO LO STESSO : )) COME AVRETE INTUITO IL MOMENTO IN CUI ABBIAMO  TROVATO HARRY ERA QUELLO DOVE LITIGA CON RON ED HERMIONE PERCHE’ GLI HANNO PROPOSTO DI FARE QUELLO CHE DIVENTERA’ L’ESERCITO DI SILENTE E LILY, COME AVEVA PROMESSO A SUA MADRE, HA CERCATO DI FARE LA CUPIDO, MA HARRY NON E’ UNO CHE PARLA FACILMENTE DEI SUOI SENTIMENTI LO SAPETE E POI, PURTROPPO, HA ANCORA IN TESTA CHO : )) PARLANDO DEI NOSTRI PICCIONCINI ALLA FINE SCORPIUS HA USATO L’ASTUZIA E LILY HA CEDUTO, COME ANDRA’ HOGSMADE SECONDO VOI? SPERO MI FARETE SAPERE!! INTANTO RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE LO HANNO FATTO LO SCORSO CAPITOLO OVVERO: ICEPRINCESS / ARYELLE / LUISA21 / SHIORI F / GAIAPAOLA 94 / PELLEROSSA / DREAMER IMPERFECT / LAPACECHENONHO / KETTY / FEDELA WATSON / CLALIP / HUNTER E MISS WENDY!! GRAZIE DI CUORE!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO!! UN BACIONE!!
   
 
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