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Autore: JasJal97    12/10/2020    1 recensioni
Alexander non voleva neanche andarci a quella festa: ci sarebbe stata anche Jay, erano un paio di giorni che lo ignorava e non gli andava proprio di vederla. Ma era troppo orgoglioso per ammetterlo. Così, quando Joseph e gli altri l'avevano pregato, non aveva saputo dire di no.
Ci sarebbe stata anche Jay, erano un paio di giorni che lo ignorava, e lui alla festa non ci voleva andare. Ma ormai ci era andato.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Alexander
 
È imbarazzante. Uno spettacolo pietoso. Ma ci si può ridurre così male in sole due ore? La guardo e mi faccio rosso di vergogna, come se poi la cosa mi riguardasse. Ma sì, infatti, non mi riguarda. Può fare quello che vuole, figuriamoci! Non sono io che rispondo delle sue azioni. Vuole mettersi in ridicolo? Affaracci suoi.
Però è bella, piena di vita, piena di voglia, e mi riempie gli occhi.
“La vuoi smettere di fare il padre iperprotettivo?” La vena ironica nella voce di Francis mi schiaffeggia l’orgoglio.
“Non so di cosa tu stia parlando. È ridicola e la guardo come merita di essere guardata. E poi la guardano tutti.” Noncurante Alex, noncurante…
 
POV Francis
 
Trattengo a stento una risata. Jay continua a sbracciarsi e ridere sguaiatamente, in preda all’alcol che ha trangugiato da quando abbiamo messo piede a questa festa, attirando occhiate a destra e a manca.
“La vuoi smettere di fare il padre iperprotettivo?” L’espressione dipinta sul viso di Alexander mi fa tenerezza, il sussulto che lo coglie alle mie parole mi fa ridere.
“Non so di cosa tu stia parlando. È ridicola e la guardo come merita di essere guardata. E poi la guardano tutti.” Mi giro ad osservarlo: la vena sulla fronte leggermente ingrossata, gli occhi verdi arrossati dal fumo che impregna l’aria, la bocca contratta in una smorfia di pura stizza. C'è anche altro nel suo sguardo, ma non capisco cosa. Ma non sarebbe più facile ammettere di essere geloso?
 
POV Alexander
 
Ma che fa, balla con Louis ora? E menomale che era "a malapena accettabile" e "poco interessante"! Io non ci posso credere. È surreale. Dovrei rimanere fermo e lasciarla fare qualcosa di cui sicuramente si pentirà domani mattina. E invece non lo faccio, cretino io. Mi dirigo a passo fermo verso di loro e sono sicuro di avere un’aria buffa, dalle occhiate divertite che mi lanciano Joseph e gli altri. Cretino io, cretina lei, cretini tutti! Ma vaffanculo.
“Louis, me la presteresti un secondo?” Sorrido, ma sono abbastanza sicuro di avergli rivolto l’occhiata più minacciosa del mio repertorio. Prima che il mingherlino spasimante riesca a dirne una delle sue, Jay mi guarda. E mi guarda pure male! Reprimo uno sbuffo e la trascino (con estrema difficoltà: barcolla, la deficiente) in corridoio, lontano dal vociare, vicino alle stanze dove le coppiette vanno a scopare, per intenderci.
“Mi spieghi che cosa stai facendo esattamente?” Mi guarda qualche istante con sguardo vacuo. Dovrei forse ripetere la domanda…?
“Mi sto divertendo. Mi lascio andare… dovresti provarci anche tu, sai?” Ha la voce impastata e ansima leggermente per la danza che ho appena interrotto. Ha le gote arrossate e gli occhi liquidi, più scuri del solito. I capelli le si sono arricciati… belli.
Ma lei è tutta bellissima.
Troppo vicina.
Le guardo le labbra... Ma non voglio, è ubriaca.
“Ah, ti divertivi. Con Louis .” Tento di nascondere il mio turbamento con del sano sarcasmo, e lei pare infastidita.
“Ti ho forse concesso il diritto di decidere tu per me come o con chi divertirmi? Non mi risulta. Se hai finito con queste stronzate io tornerei di là. Ah, non mi interessano questi giochetti di potere inutili: tu mi ignori, io ti ignoro. Fine della storia.”

Ormai saranno due minuti buoni che fisso la porta davanti a me, cercando di ignorare i gemiti eloquenti che provengono dalla stanza. Jay si è congedata ed è tornata di là (e va bene, sì, mi ha piantato in asso). Non devo avere uno sguardo intelligente, ho la bocca mezza aperta e non riesco ancora a realizzare esattamente cosa mi ha detto: io ignorarla…? Ma se è almeno un’ora che non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
La guardo, già. Perché? Per un capriccio, ovvio. Mi ignora volutamente e le sue parole lo confermano. Mi ferisce nell'orgoglio, ecco l’unico motivo per cui la guardo.
L’unico, eh?

Alex? Oh cielo, finalmente ti ho trovato! Ma che fine avevi fatto!” Una risata caricata mi riporta alla realtà.
Solo questa mi mancava stasera.
Charlotte West, senza infamia e senza lode, priva di interessi, un po' troppo accondiscendente per risultare gradevole...
Ma sì, dai, una distrazione da una serata del cazzo, niente di più.
Divertirmi, lasciarmi andare: dovevo provarci anche io, no?
   
 
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