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Autore: Barby_Ettelenie_91    13/10/2020    17 recensioni
Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2022 indetti sul forum Ferisce più la penna
 
Per i Serpeverde ogni occasione è buona per fare un dispetto agli eterni rivali di Grifondoro. E un libro di Hermione finito per sbaglio tra le mani di Draco Malfoy di sicuro avrebbe portato un sacco di scompiglio. Nel vocabolario della Grifondoro però la parola arrendersi non esisteva, avrebbe di sicuro trovato il modo di vendicarsi.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Pacchetto di Rosmary

personaggi: a tua scelta, ma considerando il prompt mi piacerebbe che fossero almeno due e che non intercorresse grande simpatia tra loro

Prompt: un personaggio scopre un segreto imbarazzante di un altro personaggio (l'interpretazione di "imbarazzante" è libera!)

 

 

 

 

 

 

Per quanto trascorrere le vacanze natalizie a Hogwarts fosse un'esperienza bellissima, quell'anno Hermione decise di tornare a casa. L'estate precedente non era riuscita ad andare a trovare i nonni a Edimburgo perché aveva trascorso la maggior parte del tempo alla Tana, così accettò con piacere la proposta dei genitori, quando seppe che i nonni sarebbero stati loro ospiti per Natale.

Rientrata da poco nella Londra babbana ebbe un'altra piacevole sorpresa.

La sua migliore amica d'infanzia, che si era dovuta trasferire all'estero con la famiglia poco prima che lei iniziasse Hogwarts, era rientrata in città in pianta stabile.

"Maggie! Quando sei tornata? Sono anni che non ci vediamo!"

"Sono tornata a Londra alla fine dell'estate, per riprendere il nuovo anno scolastico qui. Sono così contenta!"

Le ragazze trascorsero insieme buona parte del tempo e si scambiarono anche un regalo di Natale poco prima della fine delle vacanze.

"Ma che bella collana, grazie!"

"Figurati! Invece il libro che mi hai regalato di cosa parla?"

"Ma come, non hai mai sentito parlare di Cinquanta sfumature di grigio? Ora va così di moda... Beh diciamo che è una storia d'amore un po' particolare... vedrai quando lo leggerai!"

"Non sono una grande amante delle storie d'amore nei libri, ma quando ho un po' di tempo libero lo leggerò, te lo prometto"

"Ecco, brava! Poi mi dirai cosa ne pensi, sono sicura che ti piacerà!"

*

 

Rientrata dalle vacanze Hermione ritrovò i suoi amici, con cui trascorreva la maggior parte del tempo a studiare. I professori non erano stati per niente clementi, nonostante fosse appena iniziato il semestre.

"Miseriaccia, mi mancano ancora 20 centimetri per finire il tema per Piton, non ce la farò mai ad arrivare a un metro per giovedì! E sabato abbiamo la partita e dobbiamo allenarci in questi giorni!" si lagnò Ron, abbandonando la piuma sul tavolo della Sala comune.

"Vedi di finirlo in qualche modo! Non puoi prendere un'altra S in pozioni, ma non puoi manco saltare gli allenamenti, ci manca che sabato le prendiamo dai Serpeverde!" gli rispose Harry abbandonando a sua volta i compiti.

Hermione guardò entrambi con sufficienza.

"Io il tema l'ho finito ieri, ho scritto ben 102 centimetri! Per quanto Piton non piaccia nemmeno a me, i compiti li dovete fare, mica potete pensare solo al Quidditch!"

"Ma Hermione! Se perdiamo la partita, rischiamo di scendere in classifica, Serpeverde non può di nuovo vincere la Coppa! Vedrai che Ron riuscirà a finire il tema..."

"Vabbè io ci rinuncio! Anzi, vado a letto, per sentire voi parlare di Quidditch preferisco finire di leggere il capitolo di Storia della magia per la prossima settimana!"

Harry e Ron la guardarono salire in camera, sbuffando contrariati. La loro amica non sarebbe mai cambiata.

*

 

Hermione aprì il baule con l'intenzione di prendere il libro di Storia della magia, quando si ritrovò per caso in mano Cinquanta sfumature di grigio. Sorrise pensando a Maggie, chissà cosa faceva al liceo babbano...

Alla fine decise che Storia della magia avrebbe potuto studiarla un altro giorno, così si mise a leggere.

Arrossì molto imbarazzata quando dopo poche pagine capì la vera natura del romanzo.

"Storia d'amore particolare... col cavolo, questo è un racconto erotico! Razza di pervertita! Maggie e tutte le sue amiche che leggono sta robaccia!"

Hermione però, nonostante gli scrupoli di coscienza, non riusciva a staccarsi da quelle pagine. Fece sparire il libro solo quando rientrarono in camera le sue compagne di stanza.

*

 

Il giorno dopo Harry Hermione e Ron uscirono insieme dalla Sala Grande appena finito il pranzo.

"Visto che abbiamo il pomeriggio libero, andiamo in biblioteca a fare i compiti per i prossimi giorni?"

Prima che i ragazzi rispondessero a Hermione, li raggiunse Ginny, intromettendosi nel discorso.

"Noi oggi abbiamo l'allenamento!"

"Capitano" aggiunse poi rivolta a Harry "vogliamo sbrigarci? Mi sembra che ultimamente stai battendo un po' la fiacca, se non ci diamo da fare, finisce davvero che quelle serpi malefiche ci battono sabato!"

"In effetti hai ragione, andiamo subito a cambiarci!" esclamò Harry annuendo.

"Miseriaccia sorellina, essere la ragazza del capitano non significa diventare ancora più dispotica del solito!" si lamentò Ron, guardandola male.

"Ronald Weasley devi solo provarci a ripetere una cosa del genere! Che se fosse stato per le tue parate l'ultima partita con i tassi l'avremmo persa!"

Ginny lo fissò con sguardo truce, impedendo al fratello anche solo di aprire bocca.

Hermione sospirò scuotendo il capo. Non capiva cosa ci trovassero i suoi amici di tanto appassionante nel Quidditch.

Salutò tutti lasciandoli alle loro discussioni sportive, per poi andare a recuperare la cartella in dormitorio e recarsi in biblioteca.

*

 

Senza nessuno intorno a interromperla, Hermione finì in poco tempo i compiti scritti, seguiti dalla lettura dei capitoli per la settimana successiva. Visto che era ancora abbastanza presto e non aveva altro da fare, decise di rimettersi a leggere Cinquanta sfumature. In quel tavolo isolato nessuno l'avrebbe vista.

All'improvviso fu strappata bruscamente dalla lettura dalla voce concitata di Ginny.

"Hermione, Ron è caduto dalla scopa! È scoppiato un temporale all'improvviso, la pioggia forte l'ha fatto scivolare... credo si sia solo rotto un braccio, ora è in infermeria con Harry e gli altri."

Hermione, preoccupata, infilò alla rinfusa tutte le sue cose nella cartella per poi seguire l'amica in infermeria. Non si accorse però che nella fretta il libro che stava leggendo poco prima scivolò per terra, cosa che invece non sfuggì a Draco Malfoy, seduto un paio di tavoli più in là.

*

 

Hermione, Harry e Ginny stavano facendo colazione al tavolo dei Grifondoro, mentre Ron era ancora in infermeria. Quando si accorsero che Malfoy, insieme a Pansy Parkinson e i suoi scagnozzi Serpeverde al seguito, si stava avvicinando, cercarono di ignorarlo, non era il caso di attaccar briga con le serpi già di prima mattina.

Draco tirò fuori un libro dalla cartella stravaccandosi tra Harry ed Hermione, nel posto di solito occupato da Ron. La ragazza appena riconobbe il suo libro impallidì. Sapeva che di lì a qualche minuto sarebbe voluta scomparire, peccato solo che non ci si potesse smaterializzare fuori da Hogwarts.

"Malfoy sparisci subito dal nostro tavolo o giuro che ti Schianto!" lo minacciò nel frattempo Ginny.

Il Serpeverde ridacchiò in risposta, seguito dai suoi compagni.

"Non ti preoccupare Weasley, sono solo venuto a restituire un libro. Per Hermione, buon Natale da Maggie." recitò la dedica in prima pagina.

"Malfoy, ridammelo, ora!" ordinò Hermione con sguardo di fuoco.

I pochi Grifondoro seduti al tavolo si avvicinarono richiamati dal chiasso della discussione. Ogni scusa sarebbe stata buona per litigare con i Serpeverde.

"No mezzosangue, prima voglio far sapere ai tuoi amichetti quello che leggi!"

La ragazza ammutolì di colpo.

"Oh non glielo hai detto?" la canzonò volgendo poi lo sguardo a Harry e Ginny.

I due ricambiarono confusi.

"Allora, vediamo un po'..." proseguì Malfoy sfogliando il libro. "Io non faccio l'amore, io ti fotto senza pietà! Anastasia urlò in preda a un orgasmo violento, non aveva mai provato niente di simile in tutta la sua vita... Christian accarezzò la sua natica per poi schiaffeggiarla con forza, mentre Anastasia, gemendo, ne chiese ancora... Potrei andare avanti per parecchio!"

Risatine e sguardi increduli si fecero largo tra tutti i presenti, mentre Hermione divenne paonazza.

"Chi se lo aspettava che la mezzosangue avesse certi gusti! Granger vuoi che ti regaliamo un frustino? E poi con chi lo usi, con Potter o con Weasley?" sghignazzò Pansy seguita dagli altri Serpeverde.

Ginny prese le difese dell'amica sguainando la bacchetta.

"Parkinson fatti frustare tu da Malfoy o da Zabini! Ora, Malfoy molla quel libro e sparisci insieme ai tuoi amici se non vuoi che m'incazzi davvero!"

"Tranquilla, tanto ce ne stavamo andando!" rispose il ragazzo lasciando il libro sul tavolo e allontanandosi dalla tavolata con gli amici al seguito.

Hermione riprese il libro con mani tremanti e lo infilò in borsa.

Harry e Ginny cercarono di tranquillizzarla, ma anche tra i Grifondoro cominciarono a diffondersi risatine e sguardi maliziosi, seguiti da malcelati pettegolezzi.

"No ragazzi, io me ne vado! A più tardi! Harry ci vediamo a lezione!"

*

 

Hermione lasciò la Sala Grande a passo di marcia, sentendosi ancora addosso gli sguardi e le risate dei compagni, soprattutto mentre passava davanti al tavolo di Serpeverde, che si trovava proprio davanti all'uscita.

"Giuro, se solo potessi, trasformerei quello stronzo di Malfoy di nuovo in un furetto! E manderei una strillettera a Maggie, lei e quello stupido libro, se solo fosse una strega pure lei! Però in fondo è anche un po' colpa mia che l'ho perso... che cosa caspita posso fare?"

Una folata di aria gelida la fece rabbrividire strappandola ai suoi pensieri mentre usciva dalla scuola per dirigersi verso la serra dove si sarebbe tenuta la lezione di Erbologia con i Tassorosso.

Salutò Hagrid, impegnato a dar da mangiare ad alcuni animali sul retro della sua casetta, poi raggiunse Harry, che vide arrivare in lontananza. I due ragazzi restarono silenziosi, tenendosi alla larga dai compagni fino all'arrivo della professoressa Sprite.

Hermione rimase più defilata del solito, non rispose a nessuna domanda della prof rivolta alla classe, ma, nonostante questo, le occhiate e i bisbigli rivolti nella sua direzione erano onnipresenti.

Quando si trovò a potare una grossa pianta di Tentacoli velenosi insieme ad Hanna Abbott di Tassorosso, l'altra ragazza sembrava un pochino a disagio.

Hermione esasperata scoppiò.

"È vero, io ho letto un libro erotico nel tempo libero, ma almeno non ho fatto sesso con Draco Malfoy nei bagni dei Prefetti! Ringrazia Ron che mi ha trattenuto quando eravamo di ronda, se era per me, voi due finivate entrambi in punizione!" sibilò puntandogli contro le cesoie che teneva in mano.

Hanna, colta di sorpresa, arrossì con aria colpevole, balbettando qualche parola di scuse.

"Non m'interessa, basta che la smetti di guardarmi come se fossi un alieno! Ora stai zitta e finiamo questo lavoro!"

*

 

All'ora di pranzo il malumore di Hermione scomparì quando vide Ron al tavolo di Grifondoro, rientrato finalmente dall'infermeria.

"Ron, come stai? Il braccio tutto a posto?"

"Tutto a posto dai! Con il volo che ho fatto, poteva andarmi peggio! Ho solo le ossa un pochetto indolenzite, penso sia normale..."

"Ron guai a te se ti lamenti! Allock me le aveva fatte sparire tutte, farle ricrescere è stato molto peggio!" s'intromise Harry ridacchiando.

Hermione sospirò.

"Non capirò mai come fa a piacervi il Quidditch, rischiate di ammazzarvi tutte le volte!"

Ginny prese le difese dei ragazzi.

"Hermione, ma che razza di Grifondoro sei?!" esclamò facendo ridere tutti.

All'improvviso Harry e Ginny si rabbuiarono.

"Ehi Granger, ho sentito che ti piace il sadomaso, io non sono schizzinoso come Draco, se vuoi ci possiamo vedere stasera!" esclamò Blaise Zabini, sghignazzando insieme a Theodore Nott, mentre passavano davanti ai Grifondoro per raggiungere il loro tavolo.

Ron schizzò in piedi per raggiungere i Serpeverde, ma per fortuna Harry e Ginny riuscirono a fermarlo.

"Mollatemi, giuro che quei due li affatturo! Come si permettono di dire cose del genere?!"

"Ron per favore smettila! Non è il caso che finisci in punizione per colpa di quei cretini! E poi la colpa è tutta di Malfoy..."

Hermione gli spiegò poi brevemente cosa era successo a colazione, chiedendogli di non fare stupidaggini.

*

 

Al pomeriggio la lezione di pozioni insieme ai Serpeverde sembrava davvero non finire mai.

Era già un miracolo se Piton non toglieva punti a Grifondoro normalmente, figuriamoci con Malfoy e gli altri che continuavano a ridacchiare e a fare battute nei confronti di Hermione.

Doveva assolutamente fare qualcosa.

A fine lezione prese da parte Harry chiedendogli di prestarle la Mappa del Malandrino, avrebbe trovato il modo di fargliela pagare a Malfoy.

*

 

L'idea arrivò il venerdì pomeriggio, mentre Harry e Ron erano a lezione di Divinazione. Hermione non frequentando il corso era a studiare in Sala comune, sprofondata sulla poltrona davanti al tempore del caminetto. Finiti gli esercizi di Aritmazia, tirò fuori la Mappa del Malandrino dando una pigra occhiata in giro. Gli altri Grifondoro del suo anno erano nell'aula di Divinazione al settimo piano, Ginny era a lezione di Trasfigurazione dalla McGranitt, Piton stava nel suo studio mentre Gazza pattugliava un corridoio con Mrs. Purr al seguito. I Serpeverde a quanto pare non avevano lezione, Tiger e Goyle erano nella loro Sala comune, mentre Pansy Parkinson stava in camera con Zabini ("Meglio non chiedersi cosa stiano facendo!" pensò vagamente imbarazzata). Ma dove diavolo era finito Malfoy?!

Guardando meglio la mappa notò che era fuori dal castello, nel prato situato tra la casa di Hagrid e il campo delle zucche. Cosa ci faceva, di gennaio, da solo, a passeggiare in un posto del genere? Doveva assolutamente scoprirlo.

"Fatto il smifatto!"

Hermione mise sciarpa e mantello, infilò la pergamena in tasca e uscì dalla Sala comune, diretta fuori dal castello. 

Una volta arrivata davanti alla casetta di Hagrid, si nascose dietro una grossa catasta di legna. Da lontano vide Malfoy seduto sulla staccionata che divideva il prato dall'orto, sembrava avesse qualcosa sulla spalla.

"Non è possibile!" esclamò sorpresa.

A uno sguardo più attento, notò che Draco aveva un piccolo snaso appollaiato sulla spalla, che sembrava mangiare con gusto alcuni biscottini che il ragazzo gli porgeva.

"Ehi cosa ci fai nascosta lì dietro?"

Hermione fece un salto spaventata quando sentì una grossa mano sulla spalla.

"Hagrid! Mi hai fatto prendere un colpo!"

Il guardiacaccia notando la direzione del suo sguardo ridacchiò.

"Fuori fa freddo, vieni dentro che ti offro un tè!"

Seduti davanti a due tazze fumanti, Hermione gli raccontò quello che era successo a scuola e perché si trovava lì.

Hagrid rise di nuovo in risposta.

"Le solite ragazzate! Comunque, se vuoi saperlo, Malfoy non è la prima volta che viene qua. Dopo che ho presentato gli snasi a lezione, sembra che si sia affezionato a quel piccoletto, ogni tanto lo vedo che gli regala dei tappi argentati o gli porta da mangiare. Solo che si vergogna di dirlo, i suoi amici Serpeverde poi lo prenderebbero in giro!"

"Sarà così ancora per poco!" rispose allegra.

Hermione finì il suo tè ringraziando Hagrid, per poi ritornare a scuola. Ora doveva solo capire come sfruttare quel segreto.

*

 

Il lunedì pomeriggio Hermione si trovava sugli spalti del campo da Quidditch insieme a Colin Canon, Neville e Luna. La squadra di Grifondoro si stava allenando e, dopo che avevano vinto l'ultima partita, aveva promesso a Ginny che sarebbe andata a vederli.

Dopo mezz'ora buona di lanci e parate, presa dalla noia, tirò fuori dalla tasca la Mappa del Malandrino, guardandola distrattamente. Quando notò che Draco si trovava di nuovo dietro la casetta di Hagrid, le venne l'idea.

Strattonò Colin che per poco non fece volare per terra la sua macchina fotografica.

"Smettila di fotografare Harry! Vieni con me, ho bisogno del tuo aiuto!"

Meno di un'ora dopo i due ragazzi stavano rientrando al castello.

"Mi raccomando, voglio quella foto il prima possibile!"

"Quale foto?" chiese Harry che era appena comparso accanto a loro, di ritorno dall'allenamento.

"Lo vedrai..." rispose la ragazza elusiva.

*

 

Il giovedì a colazione Hermione salutò i suoi amici, ma invece di sedersi, proseguì fino al tavolo dei Serpeverde. Harry la raggiunse un attimo dopo perché chissà cosa aveva in mente l'amica.

"Ehi mezzosangue che cavolo vuoi?" esclamò Draco seccato, notando che la Grifondoro si era appena seduta di prepotenza tra Zabini e Nott.

"Niente di importante, volevo solo far conoscere il tuo piccolo segreto ai tuoi amici."

Un attimo dopo, diede una foto a Zabini, che la guardò incredulo ridacchiando per poi passarla a Nott. Nel giro di un minuto tutti i Serpeverde ridevano all'indirizzo di Malfoy.

"Ma che diavolo...?"

La frase gli morì in gola quando vide la sua versione cartacea seduta sulla neve che coccolava un piccolo snaso, facendogli i grattini sulla pancia.

"Ehi Draco, ma da quando ti sei rammollito così? Ma nemmeno Lenticchia fa cose del genere!" esclamò Blaise sghignazzando all'indirizzo dell'amico.

"La Granger qui ti ha fregato!" aggiunse battendole la mano sulla spalla.

Malfoy prese la foto e con rabbia la strappò.

"Mezzosangue sparisci! E tu Blaise da che parte stai? Se non la smetti giuro che ti affatturo!"

Hermione si alzò con un sorriso soddisfatto, lasciandolo a litigare con gli amici mentre raggiungeva Harry.

"Missione compiuta!" esclamò rivolta all'amico, mentre anche lui a malapena tratteneva le risate.

*

 

Un gufetto picchiettava con insistenza sulla finestra di una camera del dormitorio dei Serpeverde.

Draco lo fece entrare e rimase sorpreso quando lasciò una lettera per lui. Il suo sguardo però si rabbuiò quando notò un'altra copia della foto dello scandalo dentro la busta.

Anche se hai una reputazione da difendere, penso che ti sarebbe comunque piaciuto averla.

Il messaggio non era firmato, ma sapeva perfettamente chi glielo mandava. 

"Mi sa che Blaise aveva ragione..." pensò mentre un involontario sorriso apparve sul suo volto, osservando il piccolo snaso della foto che si arrampicava sul suo cappotto per poi infilarsi nella tasca alla ricerca di qualche tesoro luccicante.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Buonasera!

Parlando della storia, ho messo What if? e Sesto anno alternativo in quanto è una semplice commedia fine a se stessa, e ho ignorato completamente che in quel periodo scolastico ci fosse la Guerra Magica in corso, ma penso che questo sia abbastanza evidente. Ho voluto precisarlo in ogni caso che non si sa mai!

Per il resto... Torno  a scrivere su questo fandom dopo tanti anni, anche se non l’ho mai abbandonato e ho continuato a leggere un sacco di bellissime storie. Mi fa strano rimettere mano a personaggi che amo dopo così tanto tempo, ma sono comunque soddisfatta. Forse è un pelino trash, ma mi diverto un sacco a scrivere commedie, l’angst non fa proprio per me! Spero che questo sia solo l’inizio per un ritorno dell’ispirazione su questo fandom che amo fin da piccola. Di questo poi voglio ringraziare davvero di cuore Rosmary e il gruppo Caffè e calderotti per essere un’enorme fonte d’ispirazione con le sue attività! <3

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Infine voglio ringraziare di cuore kami per qesto disegno ispirato alla storia (editing mio) <3  

Alla prossima e… fatto il misfatto! ;)

Barby

   
 
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