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Autore: _Lightning_    13/10/2020    5 recensioni
Quando saranno al sicuro, potrà farsi spiegare da lei come appaiano, quei colori di cui non gli è mai importato molto. Da lei che li vede da tanto tempo, dice, ma che ancora si blocca estasiata in momenti impensabili per ammirare qualcosa che, ai propri occhi, risulta irrimediabilmente grigio.
[°Seconda classificata al contest 'Fast 'n' Flash writober' indetto da Carmaux sul forum di EFP // soulmate!colorblind!AU // Introspettivo // Azione // CaraDin]
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baby Yoda/Il Bambino, Carasynthia Dune, Din Djarin, Yoda
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tales of Two Space Warriors and Their Green Womprat'
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Seconda classificata al contest 'Fast 'n' Flash writober' indetto da Carmaux sul forum di EFP.
Pacchetto: 12. SERIE TV (Genere: Azione // Prompt: soulmate!AU)
Avvertimenti: colorblind!AU
Personaggi: Din Djarin, Cara Dune, il Bambino
Parole: 499
Let your colors bleed – and blend with mine
© Graphic: _Lightning_
“Oh, cover your crystal eyes
And feel the tones that tremble down your spine
Oh, cover your crystal eyes
And let your colors bleed and blend with mine”

[Crystals – Of Monsters and Men]
 

 
e foglie degli alberi accarezzano il cielo quasi bianco, e tappezzano il terreno quasi nero con infinite sfumature di grigio, più di quante ne abbia mai viste.

Ma vi fa a malapena caso, mentre i suoi stivali le calpestano correndo, tallonato dai sibili dei blaster che gli sfiorano l’elmo in scie incandescenti. Cara lo affianca, ricambiando il fuoco a turno con lui, e il Bambino è rannicchiato nella sacca, protetto. La Crest è vicina: mancano pochi filari di quegli alberi che Cara, quando sono arrivati su Orendil1, ha definito “bellissimi”, anche se lui non è riuscito a capirne il motivo.

Adesso, nel bel mezzo del combattimento, con una banda di cacciatori di taglie alle calcagna e il dito che preme il grilletto sperando di uccidere chi li vuole morti, gli sovviene che forse è per via dei loro colori.

Per lui sono tinti soltanto da una miriade di toni di grigio, rimescolati in un unico turbine sbiadito mentre corre a perdifiato con la vita del Bambino e di Cara annodata a doppio filo alla propria. Dopo, quando saranno al sicuro, potrà farsi spiegare da lei come appaiano, quei colori di cui non gli è mai importato molto. Da lei che li vede da tanto tempo, dice, ma che ancora si blocca estasiata in momenti impensabili per ammirare qualcosa che, ai propri occhi, risulta irrimediabilmente grigio come il beskar.

Quando inciampa e cade, impattando col visore contro le foglie crepitanti e bigie, è certo che quel momento non arriverà. Boccheggia, scalpita, e quando vede Cara che – folle – torna indietro, le tende la sacca col Bambino. Prima lui, le intima muto, sparando alla cieca dietro di sé.

Lei lo afferra, e poi gli offre la mano. Perde secondi preziosi.

Con una nitida lentezza dettata da paura e adrenalina, vede il colpo di blaster diretto alla testa di Cara, e il lampo atterrito che le illumina lo sguardo, specchio del suo. Della fine.

Il getto d’energia sembra bloccarsi a mezz’aria. E rimane , a pochi millimetri dal tatuaggio ribelle: il Bambino tende la minuscola mano a trattenerlo. Cara si scansa, rapida, crollandogli addosso. Poi il fiato gli si mozza in gola, quando quel vortice ancora sospeso di grigi si infiamma, lo acceca, gli brucia le retine in una vampa scottante che risale tambureggiando fino al cuore.

Rosso.

Il colpo esplode e il bosco divampa: s’infiamma di rossi e arancioni, risplende di gialli e brilla di rari verdi, sormontato dalla cupola blu del cielo.

Cara si rialza, chiamandolo. Lui p
erde un battito – molti, sotto alla corazza di beskar. Non ha il tempo di raccogliere nello sguardo il suo volto, riempito da toni tenui e dal marrone caldo delle iridi, che si è già aggrappato a quella mano tesa ed è di nuovo in piedi, in corsa, col Bambino stretto al fianco e il turbinio di foglie che lo ubriaca di colori.

Mentre fuggono nella foresta tinta d’autunno, sa per certo che anche Cara, come primo colore, ha visto il rosso2.



 
 


Note al testo:
[1] Orendil è una fusione tra le parole gallesi oren (arancione) e deil (foglia). Volevo dare un tocco autunnale al pianeta anche nel nome!
[2] Riferimento all’Episodio 8 della prima stagione, in cui Cara si rende conto che Mando è gravemente ferito nel vedere il suo sangue sulla propria mano. In questa storia, è il suo momento di riconoscimento.

 

Note dell’Autrice:

Cari Lettori!

Questo contest autunnale si è rivelato una vera sfida, perché io mi voglio male e ho scelto il pacchetto “azione+Soulmate”. Io, che le cose sentimentali le vedo solitamente col cannocchiale e nemmeno amo troppo le soulmate. L’ho detto, che mi piacciono le sfide? :’)

Per chi non fosse ferrato (io stessa mi sono dovuta informare in merito), le soulmate hanno regole tutte loro spesso complesse, impossibili da condensare nel dettaglio in sole 500 parole se non sottraendone alla narrazione. Spero che la flash sia comprensibile così com'è, ma mi dilungo qui per chiarirne i meccanismi :)

Innanzitutto, ho scelto la tipologia di soulmate nota come colorblind!AU, nella quale le persone sono, a discrezione dell’autore, cieche, daltoniche o comunque con qualche difetto della vista finché non incontrano o riconoscono la propria anima gemella – qui, vedono in una scala di grigi. Per brevità, poiché sarebbe un discorso quasi filosofico, qui si sottintende che nel momento del riconoscimento si acquisisca anche coscienza di tutti i colori.
Anche le regole del riconoscimento sono le più disparate: io ho scelto quella dell’evento traumatico/intenso che coinvolge un colore e l’anima gemella in questione, ma a senso unico. Ovvero: Cara ha riconosciuto Din nel momento in cui ha visto il suo sangue, e dopo svariato tempo Din riconosce Cara in circostanze di pericolo simili, inconsapevole di essere già stato riconosciuto.

Ci tengo a sottolineare che il concetto di “anima gemella” è molto ampio, e per quanto mi riguarda non implica per forza un interesse romantico, anche se è la tipologia che va per la maggiore. Non ho avuto modo di farlo qui per via della brevità della storia, ma mi sarebbe piaciuto ampliare il concetto a indicare un “compagno di vita” che potrebbe essere un fratello, un amico, un genitore, un mentore e quant’altro. Quindi potete vedere Cara e Din nella luce che più vi piace: quella di non inserire sentimenti romantici è una scelta voluta. Io stessa, pur shippandoli e pronta all’infarto se dovessero diventare ship canonica, propendo per la badass bromance ♥

Ringrazio
Carmaux per aver indetto il contest con dei pacchetti così interessanti a tema autunnale ♥ e chiunque sia passato a leggere da queste parti e voglia lasciarmi un commento o impressione :)

-Light-

 
 
Disclaimer:
Non concedo, in nessuna circostanza, né l'autorizzazione a ripubblicare le mie storie altrove, anche se creditate e anche con link all'originale su EFP, né quella a rielaborarne passaggi, concetti o trarne ispirazione in qualsivoglia modo senza mio consenso esplicito.
Questa storia è scritta senza scopo di lucro.


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©LucasFilm
   
 
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