Writober fallito in partenza purtroppo.
3 ottobre, lista blank, Scultura.
pesonaggi Eren Jaeger e Reinr Brouwn 



Il professore gli aveva urlato per l'ennesima volta, e Eren era avvero stufo di quella storia; ogni volta veniva criticato per il lavoro che svolgeva, e stava davvero raggiungendo il limite. Eren era all'ultimo anno di università, e frequentava l'accademia di belle arti di Trost, e al momento iniziava a rimpiangere di aver scelto scultura come materia d'indirizzo.
“Jaeger! Quante volte te lo devo dire, smetti di scolpire giganti! Se chiedo un albero non puoi portare un gigante!” il professore lo stava ancora sgridando, aveva di nuovo sbagliato la consegna.
“A cosa mi serve scolpire un albero? Io voglio colpire solo giganti!” gli rispose alzando la voce.
“Sei in un università, e se il compito assegnato è di scolpire un albero, tu lo fai!” lo fulminò con lo sguardo “Continua cosi Jaeger e la laurea non la prenderai mai!” con la penna segnò sul libretto il voto, estremamente basso “se ti chiedi il perché, il motivo è semplice, non hai rispettato la consegna”.
Eren infuriato come pochi prese il suo dannatissimo libretto e la sua scultura e uscì dall'aula e poco dopo dall'università. Quel voto cosi basso e imbarazzante segnato a penna sul libretto bruciava, come se il professore glielo avesse tatuato sul corpo; odiava il professor Braun, lo considerava uno stronzo di prima categoria, molto probabilmente entrambi si dovevano esser odiati dal primo giorno. Il giorno seguente Eren si presentò in aula fregandosene altamente del fatto che fosse piena di studenti, e del professore che stava facendo lezione. Aveva lavorato tutto il pomeriggio e tutta la notte per poter entrare in quel luogo fiero del suo operato e di poter dimostrare al professore che sapeva fare anche altro oltre ai suoi amati giganti. Sbatté sulla scrivania un blocchetto di marmo e in aula scese il silenzio.
“Eccolo il suo fottuto albero, in marmo bianco come lo voleva!”
“Si bussa prima di entrare, lo sa questo Jaeger? E poi stavo facendo lezione, avrebbe potuto avere l'accortezza di aspettarne la fine.” il professore era rimasto impassibile, aveva capito che Jaeger era una testa calda, e che gli sarebbe bastato poco per farlo scoppiare, e se da un lato lo avrebbe voluto vederlo, dall'altro non era la sede più opportuna.
“...” il ragazzo non sapeva come rispondere, effettivamente aveva sbagliato a comportarsi cosi.
“Mi dia il libretto Jaeger...” il ragazzo gli diede il libretto al professore che l'aprì andando alla pagina dove era stato segnato il voto il giorno prima.
“Non posso darle più di 24 Jaeger, in primo luogo perché la consegna era ieri e non oggi, inoltre migliori il suo comportamento se vuole voti migliori” il professore chiuse il libretto e lo diede nuovamente al ragazzo.
“Jaeger, per il prossimo mese mi aspetto da lei almeno altri cinque alberi”.
Eren lo guardò decisamente male, gia di per sé rendere un albero in marmo è cosa decisamente ardua, figurarsi altri cinque; annuì e soddisfatto del voto ottenuto, prese la sua opera e uscì felice dall'aula dirigendosi verso il cortile dove lo attendeva il suo amico. Il mese prossimo gli avrebbe portato certamente i suoi cinque fottuti alberi; li avrebbe incorporati nella sua solita scultura di gigante, e molto probabilmente quel gigante avrebbe avuto le sembianze del professore.