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Autore: PGV 2    15/10/2020    1 recensioni
Salve a tutti!!
Questa sarà una serie di One Shot, tre per la precisione, dedicata ad alcuni rivali che Ash ha dovuto affrontare alla Lega Pokémon di Sinnoh.
Scopriremo ciò che hanno pensato tre degli avversari del ragazzo poco prima di doverlo affrontare ed il percorso che li ha portati ad arrivare a quella competizione dopo tanta fatica e dedizione.
Spero che queste tre One Shot siano di vostro gradimento!! :)
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Paul
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Salve a tutti!!! :)
Oggi si conclude ufficialmente la serie di One Shot dedicate ai rivali di Ash alla Lega Pokémon di Sinnoh, e stavolta la One Shot sarà interamente dedicata ad un pg importante per la saga, nonché il rivale principale… Paul!!
Se vi state chiedendo perché dedico un’intera One Shot a Paul… beh, la risposta è semplice: tra i rivali di Ash è uno dei miei preferiti, se non il mio preferito in assoluto, e volevo dedicargli almeno una piccola One Shot!! *_*
Lo ritengo un ottimo pg, e mi dispiace che dopo la Lega di Sinnoh sia sparito come tutti gli altri rivali a parte poche eccezioni come Gary e Ritchie, un vero peccato T_T.
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


OGNI VOLTA CHE…
ONE SHOT SU PAUL




Ogni volta che…

Queste parole continuano a riecheggiarmi nella mente.
Per quanto ci provi, per quanto mi ostini a volermene dimenticare, continuano a rimbombarmi nella testa come la cantilena di una sirena.
Tutto è partito quel giorno, quando sfidai la Campionessa di Sinnoh Camilla per dimostrare a me stesso che ero pronto per competere ai massimi livelli, ma venni sconfitti facilmente da lei.
Dovevo sentirmi affranto, non riuscivo ad accettare una sconfitta all’epoca. Le consideravo un’umiliazione a cui sottoponevo me stesso, ed una prova di debolezza dei miei Pokémon, non potevo assolutamente accettarla.
Eppure quel giorno passò in secondo piano, quando la Campionessa lesse quella frase scritta nella lingua degli Unown.
È da quel giorno che la mia prospettiva è cambiata. Prima non accettavo le critiche, mi comportavo in maniera molto severa con i miei Pokémon e pretendevo sempre troppo da loro.
Ma da quel momento tutto era cambiato… e questo solamente perché la Campionessa usò quella frase per descrivere il mio rapporto con quel ragazzino.
Quello sciocco saputello con la testa tra le nuvole.
Ash Ketchum.

Ogni volta che…

Ricordo ancora il nostro primo incontro.
Lui era da poco giunto a Sinnoh e doveva iniziare la sua avventura in questa Regione. Anche io ero appena tornato per provare a competere nella Lega Pokémon di questa Regione.
Il mio desiderio più grande era di poter diventare Campione della mia Regione di nascita, per mostrare che ero meglio di mio fratello Reggie.
Avevo già tentato di sfidare le Leghe Pokémon di Kanto, di Johto e di Hoenn, ma avevo fallito in tutte e tre.
Stavolta però sento che è la volta buona, la Lega di Sinnoh è mia e nessuno me la porterà via per nessun motivo al mondo!!
Ma a parte questo, quel giorno io e lui ci sfidammo ad un incontro tre contro tre, che terminò in un pareggio. Non me la presi molto per quel pareggio, era sempre meglio di una sconfitta.
Ricordo però la filippica che mi fece Ash quando liberai Starly perché lo ritenevo troppo debole. Questo è il mio modus operando, e lui non deve mettere becco nel modo in cui tratto i miei Pokémon.
O almeno, questo era ciò che pensavo all’epoca…

Ogni volta che…

Seguimmo un percorso molto simile.
Sfidammo le prime Palestre quasi nello stesso momento, al punto tale che incrociai quell’Allenatore quando andai a sfidare Pedro, il Capopalestra di Mineropoli. Voleva addirittura sfidare il Capopalestra prima di me, che ero arrivato prima di lui.
Che presunzione, ma non dovrei sorprendermene da parte sua…
Riuscii a vincere la sfida contro Pedro ed ottenni la sua Medaglia. Rimasi anche per assistere al duello di Ash per pura curiosità, ed alla fine perse.
Non me ne sorpresi allora, ero convinto che il suo modus operandi fosse quello di un Allenatore debole e che non avrebbe fatto molta strada a Sinnoh.
Allora ero ancora convinto che sarei stato il migliore indiscusso di tutta la Regione, dovevo ancora sbattere contro il muro che mi si stava per piazzare davanti.
Non rimasi neppure per assistere al secondo combattimento di Ash nella Palestra di Mineropoli, anche se seppi che riuscì a vincere e ad ottenere la sua Medaglia.
Ma in fondo questo a me importava poco. Contava unicamente il mio percorso, ed arrivati a quel punto dovevo fare soprattutto una cosa…
Tirare fuori il vero potere di Chimchar.

Ogni volta che…

Le provai tutte per riuscire a tirare fuori il potenziale del mio Pokémon, quello che aveva mostrato il giorno che l’avevo convinto a seguirmi.
Anche dopo la sconfitta con Camilla, quella che mi convinse a cambiare leggermente atteggiamento, le provai tutte.
Mi iscrissi alla Gara a Coppie di Cuoripoli per avere degli avversari all’altezza. Non avrei mai immaginato che sarei capitato in coppia proprio con lui…
Ancora quell’Ash Ketchum.
Quel ragazzo era davvero una palla al piede, ma dovevo accettarlo se volevo allenare il mio Chimchar, per cui dovetti mandare giù il boccone.
Peccato solamente che Chimchar si rivelò più debole di quello che pensavo. Non riusciva a tirare fuori la sua forza latente. Mi era inutile in quelle condizioni.
Per questo decisi che era arrivato il momento di disfarmi di lui, e lo liberai.
Non avrei mai pensato che quell’Allenatore l’avrebbe accolto tra le sue fila. Ash Ketchum decise di prendere con sé il mio Chimchar.
Bah, potevano fare quello che volevano per quanto mi riguardava. L’importante era che non mi stessero tra i piedi.
E poi, dovetti ammettere che rimasi più piacevolmente colpito dall’evoluzione del mio Elekid in Electabuzz durante la finale della Gara a Coppie di Cuoripoli. Lui sì che era il Pokémon che faceva al caso mio, non come quel Chimchar.
Nonostante lo vidi crescere e diventare un Monferno mentre era insieme a quell’Ash, non provai pentimento per averlo abbandonato neanche un singolo momento.
Era un debole. Era veramente patetico.
Questa era la verità.

Ogni volta che…

Terminato quel Torneo, decisi di recarmi nella mia città natale, Rupepoli, per affrontare la Capopalestra locale e vincere un’altra Medaglia.
Fu una vera delusione.
Riuscii a rimpiazzare facilmente Chimchar con un Magmar, e con il suo aiuto sbaragliai quella Marzia in poco tempo. E lei era la Capopalestra della mia città natale?
Patetico. La sua Medaglia valeva poco tanto quanto lei, ma mi serviva per accedere alla Lega Pokémon di Sinnoh, ed anche per questo la accettai.
Ma solo per questo. Il suo valore per me era meno di zero.
Pure Ash era riuscito a vincere quella Medaglia stando a mio fratello Reggie. Ma non me ne sorprendo, non si tratta di certo di un’immensa impresa vincere nella Palestra di Rupepoli.
Ciò che mi sorprese veramente in quella chiamata fu sentire che mio fratello maggiore apprezzava molto quel ragazzino.
Ma davvero? È seccante oltre ogni immaginazione, un impiccione della peggior specie e, come se non bastasse, un inguaribile ottimista. Veramente patetico.
Come faceva ad apprezzare tutte quelle caratteristiche in lui?!
Bah. Rispetto molto mio fratello, ma devo anche dire che è un tipo strano…

Ogni volta che…

Il mio viaggio per Sinnoh proseguì incessantemente, ed ogni volta finivo per trovarmi tra i piedi quell’Ash Ketchum.
Evidentemente era il suo scopo rompermi le scatole durante la mia campagna per vincere la Lega Pokémon di Sinnoh, e questo nonostante lo abbia sconfitto più e più volte.
Già, quel pareggio non fu l’unica volta che ci scontrammo nel corso del nostro viaggio.
Riuscii a batterlo in totale tre volte durante i nostri combattimenti, e pareggiai con lui un’altra volta. Lui invece riuscii a battermi unicamente una volta, neanche in un incontro normale ad essere precisi.
Era una gara di PokéRinger, ed io adoperai il mio Honchkrow, che però venne sconfitto dallo Staraptor di Ash Ketchum.
Che delusione. Ma almeno il vantaggio delle sfide era ancora dalla mia parte. Quella fu l’eccezione che conferma la regola, non sarebbe più successo, questa era una promessa.
Me lo ritrovai persino a Nevepoli. Che gran seccatura che è.
Ma in quell’occasione la mia attenzione era concentrata verso altro, dato che qualcuno che desideravo sfidare era finalmente ad un passo da me.
Baldo. L’Asso del Parco Lotta.
Colui che aveva sconfitto mio fratello stroncando la sua carriera di Allenatore di Pokémon!!
Me lo ricordo ancora come se fosse ieri. Reggie aveva vinto le Medaglie di tutte le Regioni e quasi tutti i Simboli del Parco Lotta. Gli mancava vincere unicamente quello di Baldo, ma fu clamorosamente sconfitto.
Quella batosta lo costrinse a ritirarsi come Allenatore di Pokémon per diventare un Allevatore, qualcosa che non avevo mai accettato e che non riuscivo a digerire.
Forse il mio desiderio di non perdere mai deriva proprio dall’esperienza di mio fratello. Non voglio fare la sua stessa fine… e non la farò mai.

Ogni volta che…

Ne approfittai e decisi di affrontarlo in uno scontro non ufficiale.
Non mi interessavano i suoi Simboli, volevo solamente sconfiggerlo per dimostrare a me ed a mio fratello che ero migliore di lui e che non sarei caduto in basso come lui.
L’incontro fu un fiasco unico. Mi stracciò totalmente sconfiggendo tutti e sei i miei Pokémon. Io non riuscii neppure a sconfiggerne uno.
Aveva usato i tre Regi, teoricamente non avevo nessuna speranza di vittoria per questo… ma non mi interessava. Dovevo vincere. Dovevo assolutamente farcela…
Ed invece avevo fallito clamorosamente. Ero un perdente, proprio come mio fratello…
E dopo la mia sconfitta cosa venne in mente a Reggie?
Di organizzare un incontro sei contro sei tra me ed Ash!!
Bah, che stupida sfida. Come se dopo quello che era successo avessi davvero voglia di affrontare una sfida del genere.
Alla fine, però, decisi comunque di accettare, non compresi neppure io il motivo, ma tutto venne deciso. Non ci saremmo sfidati lì e subito, avremmo atteso qualche giorno e saremmo andati al Lago Arguzia.
Lì avrei battuto Ash una volta per tutte, sperando che non mi seccasse più da quel momento in poi…

Ogni volta che…

Inutile dire come andò a finire.
Il risultato era stato deciso ancora prima che iniziassimo a combattere, ed il pronostico non fu tradito. Distrussi i Pokémon di Ash e vinsi facilmente il duello.
Persi unicamente Weavile e Ursaring, tutti gli altri invece si dimostrarono più forti dei suoi Pokémon e li sconfissero, esattamente come avevo pronosticato.
L’unica vera sorpresa fu l’evoluzione del mio vecchio Chimchar in Monferno, come avevo già detto tra l’altro. Ma alla fine non fu un grosso problema neppure lui.
C’era davvero bisogno di una sfida per determinare che fossi più forte di quel rompiscatole?!
Però in parte è anche colpa mia. Io ho accettato la sfida esattamente come lui, quindi non sono esente dalle mie colpe.
Ed ancora mi sto domandando perché…
So di essere più forte di lui, non avevo bisogno di un sei contro sei per dimostrare a tutti che lo sono. Quindi perché ho accettato?
Forse perché, dentro di me, sono consapevole che le lotte contro di lui tirano fuori il meglio di me. Oppure volevo solamente tappargli la bocca momentaneamente.
Credo che questa domanda non troverà mai risposta. Ma in fondo non deve neanche trovarla.
Io avevo vinto, e potevo riprendere il mio viaggio senza più quell’impiccione tra i piedi.

Ogni volta che…

Finalmente riuscii a vincere tutte le Medaglie che mi mancavano e ad accedere alla Lega Pokémon di Sinnoh.
Confesso però che l’ultima mi aveva fatto alterare parecchio. Quella della Palestra di Arenipoli.
Non aveva neanche voluto sfidarmi, mi aveva consegnato la sua Medaglia e basta, come se fosse un self-service comune. Che razza di patetico Capopalestra farebbe una cosa del genere?!
Ed un tipo l’aveva pure definita la migliore Palestra, che razza di presa in giro era?!
Quel tipo comunque, quel Barry, è un tipo alquanto strano. Si definisce un mio ammiratore, ma a me sinceramente di questo non importa. Basta che non mi secchi ed a me va bene tutto.
Comunque sia, dopo aver ottenuto le ultime Medaglie sono finalmente arrivato alla Lega Pokémon di Sinnoh, la Lega del Giglio della Valle.
La mia meta finale. Il mio obiettivo. La mia imminente vittoria.
E chi mi ritrovai tra i piedi anche alla Lega Pokémon?
Ash Ketchum, naturalmente…
Va beh, in questo caso non me ne sorpresi. Me l’aspettavo che ce l’avrebbe fatta visto che l’ultima volta che l’avevo incontrato gli mancava unicamente una Medaglia.
Speravo solamente di non incrociarlo durante il Torneo…
Speranza vana, naturalmente…

Ogni volta che…

I miei primi due avversari dei Trentaduesimi e dei Sedicesimi furono delle schiappe. Me ne sbarazzai rapidamente.
Anche l’incontro degli Ottavi di Finale fu più semplice di quello che temevo. Dovetti combattere contro Barry, il mio cosiddetto ammiratore.
Riuscii a sconfiggere i suoi tre Pokémon rapidamente, però devo ammettere che mi mise non poco in difficoltà. Per poco il suo Hitmonlee non sconfisse il mio Ursaring.
Fortuna volle che attivasse l’abilità speciale del mio Ursaring. Anche grazie a questo ho vinto senza perdere nessuno dei miei Pokémon.
È stato bravo, e gliel’ho anche fatto sapere. Ma alla fine ho vinto ed è solamente questo l’importante.
Ed adesso, ai Quarti di Finale, sono proprio contro di lui.
Ash Ketchum.
Quello sciocco che all’inizio della competizione era convinto che mettercela tutta sarebbe bastato per vincere. Veramente patetico. Tutti gli Allenatori qui hanno otto Medaglie, sono tutti forti, bisogna impegnarsi per riportare la vittoria. Questa è la verità.
Ed il bello è che so già che cosa farà.
Adopererà sicuramente i sei Pokémon che hanno perso contro di me al Lago Arguzia. Sfrutterà la loro sete di vendetta contro di me. Patetico.
La sconfitta con Camilla mi ha cambiato. Questo viaggio mi ha fatto maturare. Ma sono ancora abbastanza cinico da sapere che una strategia del genere non servirà contro di me.
Se vuole una strategia, lo accontenterò. Studierò una tattica che lo metta all’angolo dopo avergli fatto credere di avere la situazione in pugno.
Siamo già nell’Arena. Uno di fronte all’altro. Pronti a adoperare il primo Pokémon per quella che suppongo sarà la nostra ultima sfida.
Mi sbarazzerò definitivamente di lui, di Chimchar, dello spettro di mio fratello e del fardello della sconfitta subita contro Baldo.
Tutto questo… finisce oggi!

Ogni volta che una vita incontra un’altra vita nasce qualcosa di nuovo.


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Fortunatamente di Paul c’era molto di cui parlare, a differenza che di Nando e di Conway, grazie al fatto che è comparso spesso all’interno della serie, e spero che il modo in cui è stato trattato nella One Shot vi sia piaciuto alla fine *_*.
Tra l’altro Paul è anche uno dei pg secondari maggiormente approfonditi, a parere personale, della serie animata di Pokémon, di conseguenza a livello di pensieri e sensazioni per lui c’era solo l’imbarazzo della scelta :)…
Anche se ho dovuto comunque fare dei tagli per far rientrare tutto nell’ottica della One Shot e non allungarla troppo T_T ma va beh, spero comunque che si capisca abbastanza bene il contenuto e ciò che ha provato Paul durante le varie vicende :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo giovedì 22 Ottobre, tra una settimana, per la prossima serie di One Shot dedicate ad Once Upon a Time – C’era una Volta!! ;)
   
 
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