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Autore: Ghost Writer TNCS    17/10/2020    0 recensioni
Niflheim è sempre stato famoso per essere un pianeta tetro e ostile, ma questo non aveva fermato i coloni. Il loro spirito intraprendente e gli interessi economici di una grande multinazionale sembravano sufficienti per far fronte a qualsiasi avversità, ma si sbagliavano.
Il sogno si è infranto contro misteriose interferenze, e alla frustrazione ha fatto seguito la criminalità. Se per un amante degli esplosivi la situazione è particolarmente allettante, lo stesso non si può dire per le forze di polizia che cercano di ristabilire l’ordine, costrette a combattere un’organizzazione malavitosa più influente delle autorità ufficiali.
La sfida per la frontiera è iniziata e il più forte imporrà la sua giustizia.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '1° arco narrativo'
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18. Voglia di riscatto

Appena arrivò il suo turno, Freyja fece qualche passo avanti e si tolse il casco.

«La fata?» le chiese uno degli agenti di sorveglianza.

Lunaria si nascose dietro la spalla dell’orchessa.

«Lei è con me. L’ho salvata da uno spacciatore di organi e da allora mi segue.»

L’uomo scansionò entrambe per assicurarsi che non ci fosse nulla di strano. Volle controllare anche il generatore di tasche dimensionali di Lunaria, ma lo avevano già svuotato. Ovviamente avrebbero dovuto abbandonare tutti gli ordigni artigianali costruiti da D’Jagger, che ufficialmente dovevano servire durante la fuga.

Il commissario Mantina aveva già fatto richiesta di sbloccare il profilo di Freyja, temporaneamente nascosto per via della sua operazione sotto copertura, quindi non ci volle molto per trovare un riscontro nel database della polizia.

Una volta appurato che non c’era nulla di anomalo, finalmente ricevettero l’autorizzazione per entrare a Ziqi City.

Nonostante la difficile situazione in cui si trovava, l’orchessa non poté non rimanere molto colpita alla vista della colonia. Era poco più grande di quella occidentale, ma il suo stile era molto diverso e caratteristico.

Le linee degli edifici, tutti molto moderni e puliti, richiamavano lo stile sinuoso del logo del suo sponsor, così da enfatizzare questo legame. Anche i colori dominanti erano gli stessi del brand, e ovviamente non mancavano insegne luminose con il logo della Ziqi. L’orchessa notò che c’era perfino un albero i cui rami erano stati disposti in modo da rappresentare il marchio dell’azienda.

Era tutto fin troppo ostentato per i suoi gusti – la presenza dello sponsor le risultava quasi soffocante – ma avrebbe dato qualsiasi cosa per rendere così la colonia occidentale se questo significava far sparire il Sindaco e i suoi scagnozzi.

Dopo un momento si accorse che il flusso di colleghi si era improvvisamente interrotto. Guardò verso il posto di blocco e non si stupì nel vedere che stavano controllando D’Jagger.

«Mi spiace, abbiamo l’ordine preciso di non far entrare nessuno» affermò uno degli agenti. «Stiamo già facendo un’eccezione per voi. Far entrare un criminale è fuori discussione.»

«È un nostro informatore» ribatté Mantina. «Ci serve. E poi se torna alla colonia occidentale lo uccideranno di sicuro.»

L’uomo esitò davanti all’espressione severa del commissario. «Devo chiedere ai miei superiori.»

«Ci parlo io» affermò la donna, e lui non osò opporsi.

D’Jagger provò a consolare l’agente di Ziqi City: «Ehi, non prendertela: fa paura anche a me.»

Il poliziotto preferì non rispondere.

Dopo meno di un minuto il commissario Mantina restituì il comunicatore. «Ecco, problema risolto.»

L’agente ascoltò i nuovi ordini. «Sissignore, ricevuto.»

«Perfetto, tutto risolto quindi» disse il goblin, soddisfatto.

«A quanto pare abbiamo una cella libera per te alla centrale» rispose il poliziotto. «Tra poco una pattuglia verrà a prenderti.»

D’Jagger si voltò di scatto verso il commissario. «Ehi!»

«L’alternativa era lasciarti ammanettato fuori dalla colonia occidentale» affermò Mantina. «Vedi di non farmi pentire.»

«Sì, commissario. Volevo dire: no, commissario. Volevo dire: aaah…!» Preferì lasciar perdere prima di peggiorare ulteriormente la situazione.

Una volta completati i controlli, i poliziotti feriti vennero portati in ospedale, tutti gli altri invece raggiunsero la caserma più vicina, dove finalmente ebbero modo di lavarsi e riposare.

La mattina seguente Freyja si alzò di buon’ora e ne approfittò per ascoltare le ultime news.

«La colonia occidentale sta sprofondando sempre di più nel caos» affermò l’annunciatore. «Nelle strade si diffonde la violenza e i cittadini sono tutti barricati in casa. Queste sono le immagini della centrale di polizia. Vi avvisiamo che sono molto forti.»

Dovevano essere rimasti pochi giornalisti, infatti il filmato seguente sembrava molto amatoriale.

L’orchessa avvertì un fremito nel vedere la centrale di polizia con dei cadaveri appesi alle finestre. Alcuni le sembrava di averli già visti: erano gli uomini incaricati di sorvegliare l’edificio. Il Sindaco doveva averli fatti uccidere per dare un esempio a tutti.

«Come saprete, gli agenti di polizia erano stati catturati dagli stessi criminali, ma pare che siano riusciti a evadere e che siano fuggiti dalla colonia occidentale. Diversi testimoni hanno visto delle persone in uniforme entrare a Ziqi City nel cuore della notte, ma al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali. Il dubbio per i cittadini della colonia occidentale resta comunque sempre lo stesso: ora che la polizia ha fallito, chi li potrà salvare?»

Il giornale proseguì, ma Freyja era troppo giù di morale per ascoltare oltre.

Sapeva già che loro, come forza di polizia, avevano fallito; i cittadini avevano tutto il diritto a sentirsi abbandonati e delusi, ma sentirlo dire da qualcun altro lo rendeva improvvisamente più reale, più doloroso.

Erano fuggiti come dei codardi, lasciando indietro le persone che avrebbero dovuto proteggere. Con che coraggio poteva indossare la sua uniforme? Con che coraggio poteva tenere in mano il suo distintivo?

Lunaria, che si trovava in stanza con lei, capì subito che l’orchessa era giù di morale, ma era ancora arrabbiata per il fatto che D’Jagger era finito in cella. Avrebbe voluto tenere il broncio ancora per un po’, ma alla fine decise di andare da lei per provare a consolarla. Alla fine non era colpa sua se avevano rinchiuso di nuovo il suo amico.

«Grazie, sei gentile. Speriamo che il commissario riesca a convincere il governatore di Ziqi City a fornirci un po’ di aiuto.»

Era ormai tarda mattinata quando Mantina tornò da Freyja e dagli altri poliziotti. Non sembrava di buon umore, ma l’orchessa sperò che fosse solo la sua consueta espressione.

«Mi spiace, ma a quanto pare dovremo cavarcela da soli» affermò l’insettoide. «Il governatore e il capo della polizia hanno detto che possiamo restare in città per riorganizzarci, ma non intendono aiutarci a combattere il Sindaco.»

Il malcontento si diffuse in un attimo tra gli agenti.

«Almeno possono fornirci qualche arma?»

Il commissario scosse il capo. «Come ho detto, dovremo cavarcela da soli. Vorrei poter dire che troveremo un modo, ma sapete che non mi piace mentire.»

Freyja avvertì lo sconforto crescere dentro di lei, e lo stesso sentimento era evidente anche sui volti dei suoi colleghi: avevano perso la loro ultima speranza. Ora che anche gli altri poliziotti avevano voltato loro le spalle, erano davvero impotenti.

Il desiderio di andare ad aiutare i cittadini della colonia non si era attenuato, ma farlo nelle loro condizioni avrebbe significato morte certa. Dovevano comunque provarci, anche se sapevano che non avevano chance di successo?

In quel momento qualcuno entrò nella stanza.

«Perdonatemi. Commissario Mantina, il governatore Glazkov desidera vederla.»

L’insettoide mugugnò qualcosa. Freyja ebbe la netta impressione di sentire un “ci mancava solo questa”, ma non voleva pensare male del suo superiore.

«Certo. Prego, mi faccia strada.»

In realtà il governatore della colonia occidentale era già lì fuori, e con lui c’erano diversi giornalisti. Sembrava essersi ripreso quasi del tutto dall’attentato: merito delle ottime cure ricevute alla capitale.

Freyja e gli altri agenti si accalcarono sulla porta per osservarli.

«Commissario» esordì il nano. «Mi rincuora sapere che lei e i suoi colleghi siete sani e salvi.»

L’insettoide accettò la stretta di mano in favore di telecamere. «Anche per me è un sollievo vederla di nuovo in piedi.»

«Come ho già detto, l’attentato ai miei danni è stato un atto vile e ingiustificabile. Ma quello che è successo dopo è ancora peggio.» La sua espressione contrita enfatizzò tutto il dolore che aveva provato negli ultimi giorni. «Vorrei anzi approfittare di questo momento per fare un annuncio a tutti i miei amati concittadini. Dovete resistere, perché presto sarà tutto finito. Il criminale noto come “Sindaco” ha le ore contate: non avrò pace finché non sarà stato assicurato alla giustizia!»

«Governatore, vorrei poter condividere la sua sicurezza, ma al momento non abbiamo i mezzi per contrastare il Sindaco» gli fece notare il commissario, lapidaria.

«Beh, li troveremo. Investirò i miei fondi personali se sarà necessario! Come ho detto: non avrò pace fino a quando il criminale noto come “Sindaco” non sarà stato assicurato alla giustizia!»

A sentire tale dichiarazione, i poliziotti cominciarono a parlottare tra loro.

«Ehi, questa è una buona notizia, no?»

«Mmh, io non mi fido molto di quel tipo.»

«Secondo me sta facendo il possibile, si è solo trovato una colonia di merda.»

«Di sicuro al commissario non piace.»

Freyja all’inizio pensava che il governatore fosse un po’ uno sprovveduto, ma doveva ammettere che si stava impegnando molto per il bene dei cittadini, a maggior ragione ora che la questione era diventata così personale. Certo aveva fatto dei casini, ma non aveva mai visto un politico mettere dei soldi di tasca propria per aiutare gli altri.

I giorni seguenti furono di febbrile attività. Dovevano acquistare gli equipaggiamenti necessari, pianificare le loro mosse e prevedere le contromosse del Sindaco, il tutto compartimentalizzando le informazioni per evitare fughe di notizie. Il commissario Mantina in particolare era sempre impegnata a organizzare le spedizioni o in qualche riunione strategica.

Grazie al governatore trovarono un accordo per usare i dispositivi per le intercettazioni di Ziqi City ed ebbero conferma che il Sindaco si trovava nella sua fortezza. Quello era senza dubbio il luogo più sicuro dell’intera colonia occidentale, tuttavia i suoi uomini erano sparsi per la città, quindi forse avevano qualche speranza di riuscire a entrare.

Mentre loro si preparavano, i colleghi in ospedale ebbero modo di riprendersi e nel giro di un paio di giorni vennero dimessi tutti quanti. Nonostante ciò il loro numero restava esiguo, quindi avrebbero dovuto puntare tutto sul fattore sorpresa, rinunciando completamente all’idea di evacuare i civili.

Era notte fonda quando Freyja venne bruscamente svegliata da Smidr: «Svelta, ci muoviamo!»

«Ma… credevo che l’attacco fosse programmato per domani.» Sbadigliò. «Non abbiamo nemmeno i veicoli ancora.»

«Cambio di piano» tagliò corto il gigante di ghiaccio. «Sbrigati!»

L’orchessa capì che quello era un modo per mettere i bastoni fra le ruote alla spia del Sindaco, sempre ammesso che ce ne fosse una.

Si vestì più in fretta che poté, afferrò una barretta energetica e uscì dalla stanza. Sapeva che la loro era un’impresa estremamente rischiosa, eppure nessuno si era tirato indietro. Erano pronti a dimostrare che una ventina di poliziotti possono davvero cambiare le cose.

Era carica e pronta a combattere, ma appena arrivò in strada le emozioni la sovrastarono: qualcosa era cambiato.


Note dell’autore

Ben ritrovati ^.^

La situazione nella colonia occidentale continua a peggiorare, ma forse c’è ancora una speranza: il governatore ha deciso di giocarsi il tutto per tutto e il commissario Mantina ha anticipato i piani per ottenere il vantaggio della sorpresa. Basterà? Ma soprattutto cos’ha visto Freyja una volta scesa in strada?

E non dimentichiamoci che il pover D’Jagger è finito (di nuovo) dietro le sbarre. Cosa ne sarà di lui adesso?

La nota positiva è che Freyja ha deciso di prendersi cura di Lunaria e la fata sembra stia legando con lei sempre di più.

Come sempre le risposte arriveranno il primo weekend di novembre. Non mancate! ;D


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