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Autore: Alibanana97    19/10/2020    0 recensioni
Crossover scritto a quattro mani con claudd97.
Immaginate se i personaggi di Glee facessero parte del mondo magico: all'improvviso, si ritrovano a doversi trasferire per un intero anno ad Hogwarts, dove conoscono i personaggi di Harry Potter. Cosa succederà? Quali amori nasceranno?
Dal testo: "Gli studenti, a partire dal quinto anno, verranno divisi nei vari gruppi dei laboratori e saranno mandati in varie scuole da ogni parte del mondo. [...] Precisamente, voi verrete accompagnati alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passò una settimana da quel giorno e la scuola cominciò ad essere in fermento per l’arrivo di San Valentino. Le coppie infatti cercavano di trovare qualcosa da fare con la loro metà per quel giorno speciale, mentre gli innamorati pensavano a come fare per dichiararsi al loro amato.


Quel lunedì pomeriggio, il professor Schuester aveva già in mente l’idea per festeggiare l’evento, così aveva convocato tutti i ragazzi del Glee in aula canto per annunciar loro il tema della settimana: le dediche. Il professore infatti aveva pensato che il tema perfetto per San Valentino fossero le canzoni d’amore da dedicare a chi si ama. I ragazzi furono entusiasti dell’idea e iniziarono tutti già a parlarsi pensando a cosa cantare.


Subito dopo che il professore ebbe detto il tema della settimana, Hunter si era girato verso Trent e l’aveva guardato istintivamente, facendolo arrossire: era da qualche giorno che il Serpeverde aveva ricominciato a lanciargli occhiatine e a cercare di riattirare la sua attenzione. Quando tutti iniziarono ad uscire dall’aula, anche Trent si alzò e andò verso la porta, ma fu fermato da Hunter, che bloccò l’uscita davanti a lui. “Possiamo parlare?” gli domandò guardandolo negli occhi. Trent lo guardò titubante. “Di che cosa vuoi parlare?” chiese cercando di sostenere il suo sguardo. “Oh niente di particolare, solo parlare… Da soli” rispose il Serpeverde. Trent sgranò gli occhi a quelle parole, non se lo aspettava in quel momento. “Scusa, ma adesso… ho un impegno” mormorò, girando la testa dall’altra parte per non guardarlo negli occhi mentre gli stava mentendo, per poi allontanarsi. “Prima o poi dovremmo parlare, non potrai evitarmi per sempre!” esclamò Hunter guardandolo andare via.


Trent era immerso nei suoi pensieri mentre camminava via il più lontano possibile da Hunter quando si scontrò nel corridoio con Neville. “Oh scusa Neville, non guardavo dove stavo andando” mormorò Trent non appena si accorse dell’altro. “Tranquillo Trent…. Piuttosto, sei sicuro di star bene? Ti vedo un po’ sovrappensiero” rispose l’altro guardandolo. “Non ti preoccupare, ho solo molto a cui pensare…” “Oh ok, se vuoi un consiglio, magari posso esserti d’aiuto. Non sarò Hermione, ma magari un parere esterno ti può essere d’aiuto” propose Neville sorridendogli. “Uhm, effettivamente un’opinione diversa dalla mia potrebbe essermi utile… Ecco, vedi, mi stavo sentendo con questo ragazzo, siamo usciti un paio di volte assieme l’anno scorso e anche quest’anno, però lui non voleva rendere la storia pubblica, così mi sono allontanato. Solo che adesso lui mi ha detto di volerci riprovare e in effetti anche io vorrei, perché mi manca, ma ho paura che non cambi niente e non so cosa dirgli.” confessò Trent, stufo di tenersi tutto dentro. “Accidenti, è una situazione parecchio complicata, però secondo me si può affrontare. Probabilmente, dovresti accettare la sua proposta e uscirci insieme, vedendo come va. Una seconda possibilità non si nega a nessuno, no? E poi se lui ti fa stare così bene e ti manca dovresti riprovarci seguendo il tuo cuore. Mal che vada, se non cambia niente, puoi sempre dirgli di no più avanti, non credi?” “Sì, forse hai ragione… Ci penserò su. Grazie Neville” rispose Trent sorridendogli grato, poi salutò il Grifondoro e tornò nel suo dormitorio.


A partire dal giorno dopo, i ragazzi del Glee iniziarono così a svolgere il tema della settimana, facendo le dediche ai propri amati. Finn decise di iniziare a cantare per primo e cantò “Miss Indipendent” di Ne-Yo a Rachel, subito dopo venne il turno di Ron, che dopo essersi congratulato con Finn, ormai suo amico, cantò “Your song” di Elton John a Hermione. Entrambe le ragazze furono estasiate dalle esibizioni inaspettate dei propri ragazzi. Nei giorni successivi tutti fecero le proprie dediche, tranne qualcuno, per esempio Sebastian, che però continuava a stuzzicare Thad mandandogli occhiate maliziose durante le esibizioni degli altri e dandogli fastidio al termine delle lezioni.


Il giorno prima di San Valentino, toccava alle ultime dediche e così Nick si presentò al centro dell’aula. “Vorrei dedicare una canzone al mio ragazzo.” esordì sorridendo “Jeff, questa è per te” affermò, per poi far partire la base e iniziare a cantare.


I found a love for me
Darling, just dive right in and follow my lead
Well, I found a boy, beautiful and sweet
Oh, I never knew you were the someone waiting for me
‘Cause we were just kids when we fell in love
Not knowing what it was
I will not give you up this time
But darling, just kiss me slow, your heart is all I own
And in your eyes, you’re holding mine



Jeff, già dalle prime note, si emozionò e guardò Nick con occhi sognanti mentre cantava. Nick a sua volta ricambiò lo sguardo per tutta la canzone, sorridendo.

Baby, I’m dancing in the dark with you between my arms
Barefoot on the grass, listening to our favorite song
When you said you looked a mess, I whispered underneath my breath
But you heard it, darling, you look perfect tonight



We are still kids, but we’re so in love
Fighting against all odds
I know we’ll be alright this time
Darling, just hold my hand
Be my boy, I’ll be your man
I see my future in your eyes



Dopo la seconda strofa, Nick si avvicinò a Jeff e lo prese per mano, per poi trascinarlo al centro dell’aula, facendolo ballare abbracciato a lui mentre cantavano insieme l’ultima parte della canzone.


Baby, I’m dancing in the dark, with you between my arms
Barefoot on the grass, listening to our favorite song
I have faith in what I see
Now I know I have met an angel in person
And he looks perfect
I don’t deserve this
You look perfect tonight



Alla fine della canzone, tutti applaudirono e Nick diede un bacio a Jeff, facendolo arrossire.


Finita la lezione, Trent tornò nel suo dormitorio pensieroso: la canzone di Nick e Jeff aveva smosso qualcosa dentro di lui e gli aveva ricordato di dover ancora dare una risposta ad Hunter. Appena arrivato al suo dormitorio, sentì il picchiettare alla finestra da parte di un gufo, così si avvicinò alla finestra, la aprì e notò nel suo becco un bigliettino, lo prese e, dopo aver visto volar via il gufo, si sedette sul suo letto e lo lesse; era un messaggio da parte di Hunter e c’era scritto: “Siamo stati molto lontani nell’ultimo periodo e mi manchi Trent, volevo parlarti per poter mettere le cose a posto. Ti andrebbe di passare San Valentino con me a Hogsmeade? Hunter” Trent rimase sorpreso da quel messaggio, non si aspettava una richiesta del genere da Hunter, forse a quel punto era davvero cambiato e voleva farsi vedere con lui. Sorrise leggermente a quel pensiero, così decise di accettare e gli scrisse un messaggio in risposta: “Hai ragione, è vero che siamo stati molto lontani in questo periodo… e mi sei mancato anche tu. Mi dispiace non averti dato modo di parlare con me, ma avevo bisogno di pensare. Non voglio più essere tenuto nascosto, come se ti vergognassi di me, però ho deciso di darti un’ultima possibilità, perciò accetto l’invito, ma sappi che se non cambia niente non avrà senso continuare. Ci vediamo domani pomeriggio davanti all’uscita. Trent”. Una volta scritto, lo mandò con il suo gufo ad Hunter. Nel frattempo, nel dormitorio dei Serpeverde, Hunter stava aspettando una risposta un po’ agitato per paura di un rifiuto da parte dell’altro, in piedi di fianco alla finestra, continuando a guardar fuori, sperando di vedere arrivare il gufo. In quel momento entrò nella stanza Sebastian, per recuperare una cosa dal suo armadio, quando notò il compagno attaccato alla finestra, lo guardò per un po’ e poi sorrise sornione. “Devi farli crescere ancora un po’ i capelli prima di poterli lanciare giù dalla finestra Rapunzel, se no il principe azzurro come ti raggiunge?” affermò ridacchiando. Hunter si girò sentendolo, accorgendosi di lui e lo guardò male. “Che vuoi?” gli domandò freddo. “Oh niente… Sembravi star aspettando qualcuno” “Fatti gli affaracci tuoi Sebastian” borbottò Hunter scocciato. Sebastian rise di nuovo, poi uscì dalla stanza. Poco dopo Hunter vide arrivare finalmente il gufo dalla finestra, così lo fece entrare, prese il biglietto nel suo becco e lo fece volar via. Appena ebbe il biglietto tra le mani lo lesse velocemente, cercando di metabolizzare cosa ci fosse scritto. Era sollevato dal fatto che Trent avesse accettato di uscire nuovamente con lui, anche se era preoccupato per quello che sarebbe potuto accadere il giorno seguente. Lui ci teneva veramente al Tassorosso e non voleva perderlo, sperava che il giorno dopo sarebbe stato perfetto per la loro uscita, anche se era ancora molto spaventato dall’idea di uscire allo scoperto, non per Trent, anzi, ma più per sè, non riusciva ancora ad ammettere agli altri di essere omosessuale, già aveva fatto fatica e ci aveva messo tempo ad ammetterlo a sé stesso… Però per Trent ci avrebbe provato.


Il giorno seguente a scuola erano tutti in fermento, ogni studente avrebbe voluto passare quella giornata con la persona che amava di più, ma non tutti erano così fortunati da poterlo fare. C’era infatti chi, per svariati e diversi motivi, era da solo e non era così contento del fatto che quel giorno fosse S.Valentino; vedere tutte le coppie innamorate o che si stavano formando non era infatti per tutti una gioia. Tra quelle persone afflitte da quel fatidico giorno c’era Thad, il quale, demoralizzato dagli ultimi eventi successi tra lui e Sebastian, era rimasto chiuso in camera, non scendendo neanche per la colazione.


“Su Thad, il sole splende, è una magnifica giornata! Non puoi rimanere in dormitorio tutto il giorno! C’è pure la gita ad Hogsmeade oggi, quindi non ti permetterò di fare la larva che sta rinchiusa tutto il tempo!” esclamò Jeff, dopo averlo visto ancora sdraiato sul suo letto, entrando in camera e avvicinandosi per spalancare le finestre e fare entrare la luce. Thad sospirò, mettendosi seduto sul bordo del letto. “Davvero Jeff? È una bella giornata?! Perché per me non lo è affatto” borbottò. Jeff si girò a guardarlo. “Sì, è una bella giornata, perché è esattamente come tutte le altre qui a Hogwarts! Devi alzarti da lì, vestirti e scendere, pronto per venire ad Hogsmeade con noi!” “Sai bene che non è una giornata come le altre, Jeff… E non ho nessuna intenzione di venire ad Hogsmeade a vedere tutte le coppiette felici che si sbaciucchiano a ricordarmi che io invece sono solo!” rispose il moro guardando male l’altro. “Le coppiette ci sono tutti i giorni, Thad, mi spiace dirtelo… E poi non sei da solo, sei con le persone più belle del mondo, i tuoi migliori amici, me e Nick! Quindi vedi di alzare il tuo culetto e di portarlo giù, che è da un po’ che non passiamo una giornata insieme noi tre” rispose a tono Jeff, tirandolo per le maniche del pigiama e facendolo alzare. “Grazie Jeff, ma non voglio rovinare la giornata di San Valentino a te e Nick con il mio umore nero” “Thad, io e Nick passiamo tutte le giornate insieme, non abbiamo bisogno di San Valentino per festeggiare! E poi mi rovineresti di più la giornata stando qua, dato che penserei soltanto a te che saresti qui da solo a deprimerti!” Thad alzò gli occhi al cielo. “Non smetterai di chiedermelo fino a che non accetterò, vero?” gli chiese poi guardandolo. Jeff sorrise e annuì. “Come mi conosci bene, Thad” mormorò il biondo ridendo. Thad sospirò per l’ennesima volta e si alzò. “Dammi cinque minuti che mi preparo… Ma vi concedo solo un paio d’ore, poi voglio ritornare qui!” esclamò poi, andando verso il bagno. Jeff esultò, poi uscì e decise di aspettarlo nella Sala Comune dei Tassorosso.
  
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