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Autore: Kim WinterNight    21/10/2020    3 recensioni
[Segue le dinamiche della serie "You're my flavor".]
Ogni mio bacio abbatte un piccolo frammento della sua resistenza.
Ogni suo bacio abbatte un piccolo frammento della mia lucidità.
Non l’ho mai baciato così – forse non lo farò mai più.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mike Patton, Roddy Bottum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'You're my flavor'
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So hug me and kiss me
 
 
 
 
 
 
Lo bracco come un cacciatore con la propria preda.
Non mi sono mai spinto al di fuori di una qualsiasi stanza d’albergo per stare con Roddy, ma ora che lui si trova nell’antibagno del locale in cui suoneremo non riesco a ignorarlo.
Non scambiamo una sola parola.
Lo afferro saldamente per le spalle e lo sbatto con forza contro la porta chiusa. Lo guardo negli occhi, ho soltanto voglia di perdermi in quel ragazzo capace di farmi andare fuori di testa con la sua sola presenza.
Non avrei mai pensato di arrivare a questo.
Faccio aderire le mie labbra alle sue e gli strappo baci ardenti e gemiti soffocati. Spingo la lingua nella sua bocca e mi godo quell’intenso abbraccio, mentre i nostri bacini si scontrano.
Gli passo un braccio dietro la schiena e lo premo maggiormente contro il mio corpo, mentre affondo con l’altra mano tra i suoi capelli morbidi.
Roddy mi circonda le spalle con le braccia e rovescia la testa all’indietro, mi offre completamente la sua bocca, lasciando che succhi piano la lingua calda e umida.
I nostri respiri si fondono e si spezzano, mentre le dita di Roddy corrono tra i miei capelli e sul mio viso.
Lo bacio a lungo, sempre più a fondo, perché desideravo farlo da quando ho scoperto che stanotte non condivideremo la camera come accadeva ultimamente.
Ci separiamo solo per riprendere fiato, ma subito torniamo a fiondarci l’uno sull’altro, vogliosi di assaporarci.
«Ehi, Mike…» ansima Roddy sulle mie labbra.
Un grugnito sfugge al mio controllo e le mie mani corrono a stringersi sui suoi glutei. Lo afferro con decisione e me lo premo addosso, ancora più forte, invadendo per l’ennesima volta la sua bocca con prepotenza.
Roddy si abbandona meglio contro la porta, mi abbraccia e cinge i miei fianchi con le gambe, facendo cozzare le nostre virilità eccitate.
Mi lascio scappare un gemito basso e torno con le mani sulle sue guance; le accarezzo lievemente, senza smettere di baciarlo ancora e ancora.
Roddy emette un mugolio quando prendo a mordicchiargli il labbro inferiore, mentre le sue dita si insinuano sotto la mia camicia.
«Mike…» geme piano, tra un assalto e l’altro.
Interrompo l’ennesimo bacio, gli prendo la testa tra le mani e scrollo appena il bacino, facendo così scivolare le sue gambe e permettendogli di tornare con i piedi per terra.
Rimango a guardarlo intensamente, immerso in quelle iridi blu notte che ardono di desiderio. Ci scrutiamo per un poco, io con le dita a sfiorargli il viso e lui a infuocare la pelle dei miei fianchi al di sotto della camicia.
«Che ti prende? Potrebbe arrivare qualcuno» dice Roddy in un dolce sussurro.
«Sta’ zitto e lasciati baciare» taglio corto, rituffandomi immediatamente su quelle labbra a cui adesso non posso rinunciare.
Non voglio scoparlo, non voglio parlare con lui, non voglio lasciarlo respirare.
Voglio soltanto divorare la sua bocca e sentirlo sgretolarsi tra le mie braccia.
Ogni mio bacio abbatte un piccolo frammento della sua resistenza.
Ogni suo bacio abbatte un piccolo frammento della mia lucidità.
Non l’ho mai baciato così – forse non lo farò mai più.
Ma per ora gli mordo le labbra, succhio la sua lingua, mi godo il suo sapore misto al mio.
E mi lascio amare.
 
 
 
 
 
 
♥ ♥ ♥
 
Eccomi con una piccolissima Pattum, facente parte della serie You’re my flavor ma che non è da considerarsi un sequel o prequel delle altre già pubblicate. Diciamo che l’ho contestualizzata in questa serie per le dinamiche della “relazione”, è ambientata durante il periodo in cui Mike e Roddy vivono la loro specie di tresca, nascosti nelle camere d’hotel che condividono ^^
Non ho tanto da spiegare: poco più di una flashfic nata durante un momento di delirio pre-sonno, scritta di getto e con l’unico intento di sfogare le millemila idee che continuano a venirmi in mente su questi due XD
Unica piccola nota: il titolo della storia è tratto dal testo di Zombie Eaters dei Faith No More, presente nell’album The Real Thing ^^
Grazie a chiunque continui a seguirmi in queste piccole follie sulla mia OTP Suprema, spero di non annoiarvi mai e, se così fosse, fatemelo pure sapere, non mi offendo :P
Lo so che ho rotto le palle con ‘sta Pattum AHAHAHAHAH XD
Alla prossima ♥
  
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