Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Nereisi    23/10/2020    0 recensioni
Joseph da' retta all'istinto e si intromette nel combattimento tra Caesar e Wamuu.
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Partecipante al #pumpFIC indetto da Fanwriter.it per il #writober
Day 23 - Fix-it Fic
Genere: Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caesar Anthonio Zeppeli, Joseph Joestar
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Writober 2020 - PumpFIC'
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For want of a clacker

 


Joseph non seppe cosa lo spinse a muoversi. O forse lo sapeva. Caesar stava andando al suicidio e lui non poteva rimanere fermo senza fare nulla.

Conosceva meglio di tutti la forza del suo amico. Per quanto non fosse comparabile alla propria - era anche vero che Joseph aveva un talento innato nel combattimento e una riserva immensa di Hamon – Caesar eccelleva in ciò che lui peccava di più: la tecnica. Caesar gli era superiore – e Joseph non aveva problemi ad ammetterlo - per la tecnica sopraffina e la grazia che utilizzava contro i suoi avversari.

Ma Caesar era arrabbiato. Era fuori di sé per la furia e per il dolore del loro litigio, per il sacrificio apparentemente non apprezzato della propria stirpe, per la famiglia che aveva perso e si era lanciato all’attacco. Se fosse stata uno scontro normale, Joseph non si sarebbe preoccupato così tanto; ma i loro avversari erano quasi divini nella loro forza e il giovane Zeppeli non ragionava con lucidità. Nemmeno Joseph poteva vantare una calma serafica durante i suoi combattimenti, ma riusciva sempre a pensare fuori dagli schemi anche sotto pressione. Caesar non era quel tipo di persona. Era passionale e infuocato come il sangue che gli scorreva nelle vene e quando perdeva il raziocinio finiva sempre per subire molte più ferite del necessario.

Si avvicinò allo squarcio nella parete dell’edificio e quello che vide gli spezzò il fiato. Caesar aveva messo all’angolo Wamuu, le sue bolle che riflettevano la luce del Sole come una miriade di specchi, facendola convergere sull’uomo del Pilastro. Joseph si rilassò. Forse si era sbagliato. Caesar sembrava avere tutto sotto controllo.

Il giovane Zeppeli era a un paio di metri da lui, ferito ma ancora nel pieno delle sue forze. La sua voce arrivò affaticata ma chiara: “Stai cercando di innalzare la tua barriera? Non te lo permetterò!” Ringhiò l’italiano, preparandosi a sferrare un attacco ravvicinato.

Joseph si sentì gelare. Se avesse tentato di attaccare corpo a corpo, la sua ombra avrebbe oscurato il suo stesso attacco, rendendo vani i progressi fatti finora e lasciandolo scoperto ad un possibile colpo letale. Che diavolo aveva per la testa?

Rabbia e orgoglio, ecco cosa. Joseph si diede dello stupido da solo. Agì velocemente, prima che quello pazzo del suo amico corresse verso morte certa. Tirò fuori i suoi clacker dalla tasca dei pantaloni, non scomodandosi nemmeno a infondere dell’Hamon, e mirò dritto alle caviglie dell’amico. Colpì Caesar proprio mentre questi stava scattando in avanti, facendolo cadere di faccia con un gridolino di sorpresa e dolore ai malleoli. Solo a immaginarlo, Joseph fece una smorfia.

Sentì un verso frustrato e alzò lo sguardo per vedere Wamuu che, indebolito, estingueva sul nascere uno dei suoi attacchi elementali. Come se avesse previsto che Caesar avrebbe tentato di dargli il colpo di grazia di persona. Un brivido gli corse giù per la schiena. Se non fosse intervenuto, se non si fosse impicciato, Caesar sarebbe morto. E tutto per uno stupido litigio.

“Jojo! Come osi intrometterti nel mio combattimento?!” Ringhiò Caesar, dimenandosi sul pavimento. Incazzato come una biscia e ancora offeso, certo. Ma vivo.

Con ancora il cuore che gli batteva come un tamburo nel petto, Joseph gli si parò davanti e gli tese una mano. Era un fascio di nervi. Caesar si placò improvvisamente, guardandolo negli occhi e probabilmente intuendo il suo tumulto interiore. Il suo compagno era molto più sensibile di lui, dopotutto. Dopo un momento infinito, il giovane Zeppeli accettò quella mano tesa e gli strinse il braccio. Joseph non esitò un momento e se lo tirò addosso, stringendolo con un braccio. Caesar fece un verso sorpreso e ricambiò il gesto con un po’ di imbarazzo.

Si scambiarono un sorriso d’intesa, mettendosi schiena contro schiena con familiare semplicità. “Sei pronto Caesarino?” Disse, guadagnandosi un’occhiataccia esasperata

“Idiota. Quando vuoi, Jojo!”
 

Note autrice: Mi spiegate che senso ha far resuscitare Stroheim ventimila volte e seccare Caesar con un sasso grosso? Nessuno. Non accetterò mai il finale di BT, per me Caesar è invecchiato con Joseph e si è unito ai Crusaders. A questo proposito, min0uze ha delle fanart molto carine di Caesar da vecchio, una l’ha fatta addirittura con la famosa foto della gang!
PumpFIC day 23– Prompt: Fix-it Fic




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