25/10/2020
12 recensioni“Questa storia partecipa a Una Challenge in Zucca indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp”
PROMPT 61: Sentire la lama di un coltello dietro la schiena.
Il getto dell’acqua calda era un toccasana per la sua schiena dolorante. Quell’estenuante giornata lavorativa lunga dodici ore, trascorsa interamente con le décolleté ai piedi, l’avevano letteralmente distrutta. Buon compleanno si disse mentalmente, mentre farciva ogni singola lettera di improperi rivolti al proprio capo, che non le aveva concesso un giorno di ferie, anzi l’aveva costretta agli straordinari, facendo saltare la cena con il suo ragazzo. Si massaggiò delicatamente la nuca, un senso di sollievo le percorse tutto il corpo. Mentre lentamente si insaponava, sentì una mano massaggiarle la schiena. Un massaggio lento, rilassante, sensuale. Quando il suo cervello registrò quell’informazione, per lei fu troppo tardi. Una mano le serrò la bocca, mentre sentì chiaramente la lama di un coltello puntata verso la sua schiena. Si sentì trascinare di peso. Provò a divincolarsi, ma ogni tentativo fu vano, chi la stava trascinando era troppo forte. Venne gettata malamente sul letto. Lo vide avvicinarsi al suo orecchio. Le sussurrò qualcosa; poi, con la coda dell’occhio, vide la lama che velocemente si avvicinava al suo costato. Chiuse gli occhi, pronta ad affrontare il dolore. Rimase in quello stato per diversi secondi, finché non sentì una risata riecheggiare per tutta la stanza. L’avrebbe riconosciuta tra mille. Il suo cervello, che finalmente aveva ricominciato a funzionare, ricostruì le parole precedentemente sussurratele: Buon compleanno, mozzarellina! Finalmente libera di muoversi, con un impeto di rabbia, strappò il passamontagna al misterioso assalitore. Era quello stronzo del suo ragazzo. Sentì il sangue salirgli al cervello. Stava per dirgliene di tutti i colori ma, prima che potesse aprire bocca, la bloccò con un bacio.
«Questa, è la mia personale vendetta per avermi rapito il giorno del mio compleanno e costretto a festeggiarlo.» Lo vide ghignare malignamente prima di chinarsi verso i punti deboli, che da lì a poco l’avrebbero condotta sulla strada della perdizione.
Buon compleanno si ripeté mentalmente, tra un ansimo e l’altro.
PROMPT 61: Sentire la lama di un coltello dietro la schiena.
Il getto dell’acqua calda era un toccasana per la sua schiena dolorante. Quell’estenuante giornata lavorativa lunga dodici ore, trascorsa interamente con le décolleté ai piedi, l’avevano letteralmente distrutta. Buon compleanno si disse mentalmente, mentre farciva ogni singola lettera di improperi rivolti al proprio capo, che non le aveva concesso un giorno di ferie, anzi l’aveva costretta agli straordinari, facendo saltare la cena con il suo ragazzo. Si massaggiò delicatamente la nuca, un senso di sollievo le percorse tutto il corpo. Mentre lentamente si insaponava, sentì una mano massaggiarle la schiena. Un massaggio lento, rilassante, sensuale. Quando il suo cervello registrò quell’informazione, per lei fu troppo tardi. Una mano le serrò la bocca, mentre sentì chiaramente la lama di un coltello puntata verso la sua schiena. Si sentì trascinare di peso. Provò a divincolarsi, ma ogni tentativo fu vano, chi la stava trascinando era troppo forte. Venne gettata malamente sul letto. Lo vide avvicinarsi al suo orecchio. Le sussurrò qualcosa; poi, con la coda dell’occhio, vide la lama che velocemente si avvicinava al suo costato. Chiuse gli occhi, pronta ad affrontare il dolore. Rimase in quello stato per diversi secondi, finché non sentì una risata riecheggiare per tutta la stanza. L’avrebbe riconosciuta tra mille. Il suo cervello, che finalmente aveva ricominciato a funzionare, ricostruì le parole precedentemente sussurratele: Buon compleanno, mozzarellina! Finalmente libera di muoversi, con un impeto di rabbia, strappò il passamontagna al misterioso assalitore. Era quello stronzo del suo ragazzo. Sentì il sangue salirgli al cervello. Stava per dirgliene di tutti i colori ma, prima che potesse aprire bocca, la bloccò con un bacio.
«Questa, è la mia personale vendetta per avermi rapito il giorno del mio compleanno e costretto a festeggiarlo.» Lo vide ghignare malignamente prima di chinarsi verso i punti deboli, che da lì a poco l’avrebbero condotta sulla strada della perdizione.
Buon compleanno si ripeté mentalmente, tra un ansimo e l’altro.
Note autore:
Ciao a tutti.
Grazie per aver letto. Una vostra opinione mi farebbe veramente piacere.
Se volete sapere cosa ha combinato la ragazza, potete andare qui L'abbraccio di un traditore .