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Autore: Freaky_Frix    25/10/2020    0 recensioni
Dal testo: "Nessuno sa davvero cosa contenga la propria soffitta. Luoghi magici e dall’aura misteriosa, piuttosto piccoli e soffocanti, non vengono frequentati più di tanto dai proprietari, se non in casi particolari. Era quindi il posto più consono, secondo Sally, per compiere i suoi rituali."
Buona lettura!
Frix
[Questa flashfic partecipa al #writober2020 indetto da fanwriter.it!]
Genere: Introspettivo, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Vittima... Di uno stereotipo

Vittima… Di uno stereotipo

Nessuno sa davvero cosa contenga la propria soffitta. Luoghi magici e dall’aura misteriosa, piuttosto piccoli e soffocanti, non vengono frequentati più di tanto dai proprietari, se non in casi particolari. Era quindi il posto più consono, secondo Sally, per compiere i suoi rituali.

Sally Scott era una Wicca – una strega bianca che rispettava e venerava la natura. Una ragazza quindi innocua, che canalizzava le sue preoccupazioni e i suoi problemi adolescenziali nei piccoli riti che compieva giornalmente, al tramonto, quando si rintanava in soffitta e ringraziava la Terra per la giornata che volgeva al termine. Aveva anche fabbricato dei sacchetti di erbe per la sua famiglia, abilmente nascosti in punti strategici della casa, che fungevano da protezione contro le energie negative.

La polizia, però, non poteva sapere quanto virtuosa e amorevole fosse Sally. La vicina di casa – la signora Prentis – li aveva chiamati spaventata per dei rumori alquanto strani che aveva sentito provenire dalla casa a fianco. E, quando i due agenti inviati avevano fatto irruzione, trovando i corpi esanimi dei signori Scott in un lago di sangue, avevano proceduto ad ispezionare la casa. Erano stati attratti subito dalla scala della soffitta calata giù, e quando si erano trovati davanti l’altarino di Sally – addobbato con una foto di famiglia per un rituale di buona sorte – ne avevano dedotto che era la piccola Sally che dovevano cercare; che era mentalmente instabile e quindi pericolosa.

Avevano avvertito la centrale della “fuga di una sospettata”, che avevano descritto grazie alla foto di famiglia. Nemmeno mezz’ora dopo, la vita di Sally finiva su un marciapiede a qualche isolato più in là. La ragazza stava tornando a casa da scuola, spensierata come sempre, quando una volante le aveva sbarrato il passo.

Era bastato un gesto di troppo, ed era finita per terra, due fori sanguigni ad accompagnarla verso la fredda terra.

Da qualche parte, l’assassino guidava veloce verso il confine.

Non l’avrebbero mai preso.

Aveva la sorte dalla propria.


Angolo dell'autrice: buonasera! Venticinquesimo giorno del #writober2020 indetto da fanwriter.it :D Il prompt di oggi è "soffitta", e il risultato (quello che avete letto) è finito qui di getto. 
Grazie per aver letto e spero che abbiate gradito♥
Alla prossima!

Frix 

   
 
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