Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Marc25    26/10/2020    1 recensioni
trama:
Un ragazzino ingenuo non si ricorda niente del suo passato, si ricorda solo di essersi risvegliato un giorno nella città di Roscow, nel continente pacifico del mondo di Albadros, una strega gli ha detto che troverà risposte nella città di Alcius, pericolosissima città dove sono tenuti i peggiori criminali. A Roscow incontra un ragazzo, Ichigo, che deve salvare sua madre, un incontro che sarà destinato a cambiare le loro vite e ad aiutarsi a vicenda per raggiungere i rispettivi obiettivi.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Cap 8 – Storie del passato

Lily aveva delle capacità persuasive sovrannaturali ma il governatore Hime non era certo una persona facilmente ingannabile, gli aveva già fatto dimenticare per quel giorno il colpo al cuore subito dal venditore dei fiori, Halus.
In fondo era solo una chiacchierata informale, eppure temeva che Hime volesse chiedere qualcosa, sapeva di avere un certo tipo di fascino e una capacità dialettica non indifferente, e sapeva che anche Hime era colpito da lei, tuttavia aveva sempre notato anche un substrato di diffidenza da parte del governatore.
Per fortuna loro bevevano come gli umani e bere vino, non faceva differenza, anzi a Lily piaceva molto, sperava solo fosse vino di qualità.
Quando Lily entrò in quella grande sala vide un tavolo molto lungo, Hime la invito a sedersi a capo tavola e come un signore sposto la sedia per agevolare la seduta della signora Arluan.
Hime: Mi sono permesso di scegliere personalmente il vino, è il vino più prestigioso di tutto il continente, o forse il secondo più prestigioso, non ricordo.
Lily: Sarà sicuramente buonissimo
Hime: Spero proprio che le piaccia
Detto ciò Hime sollevò da un punto del tavolo una brocca dorata e servì personalmente il vino a Lily.
Lily: Che onore essere servita dal governatore in persona
Hime: È il minimo. Nessuna guerra con Hurdan e adesso ho evitato di giustiziare un innocente e di rinchiuderne un altro
Lily: Andiamo, per la guerra ormai è passato tanto tempo e per quanto riguarda oggi, mi sono solo trovata nel posto giusto al momento giusto
Hime: Pare che la sua vita sia condizionata da questo elemento
Lily: Cosa intende dire?
Hime: Beh, si, insomma, pare che lei fosse una povera orfana, è una fortuna che la abbia adottata una famiglia nobile come gli Arluan, considerato che erano anche i governatori, è un vero peccato che poi dopo pochi mesi siano morti, eppure trovare informazioni su una figlia adottata è quasi impossibile
Lily bevette una buona parte del bicchiere di vino abbastanza nervosamente, Hime lo notò, poi Lily parlò
Lily: Mi sta dicendo che ha cercato informazioni su di me?
Hime: Voglio semplicemente sapere con chi sto parlando solitamente, il fatto di non trovare notizie su una Lily Arluan è molto strano e questo rende solo ancora più affascinante la sua figura se possibile
Lily: D’accordo governatore ma questo mi rievoca alla mente quell’incidente in carrozza, è terribile,..io..vorrei solo godermi il suo ottimo vino.
Sul vino non mentiva, era molto buono, aveva un retrogusto fruttato che lei trovava al limite del sublime. Ma sul resto la voce spezzata era molto falsa, non poteva né sarebbe riuscita a piangere ma sperava di avere impietosito Hime.
Hime: D’accodo signora Arluan sono stato indelicato, ma facciamo così mi conceda di raccontarle una storia che ha delle similitudini con la sua.
Lily non doveva essere sospetta: D’accordo, mi dica pure, anche se ho finito il vino e forse è anche un po’ tardi
Hime si alzo e riempì di nuovo il bicchiere di Lily: La prego, rimanga almeno fino alla fine della storia, le prometto che è breve
Lily si limitò ad annuire e a sorridergli, poi prese elegantemente in mano il bicchiere
Hime: Dunque la protagonista di questa storia è una bambina povera che vagava per una città, improvvisamente questa bambina sembra essere notata da due signori che decidono di venderla, fortuna vuole che la bambina venga notata niente meno che dal governatore della città e da sua moglie. Ma purtroppo i signori notavano delle stranezze in quella bambina e loro non erano da meno, fuori da casa erano perfetti ma dentro, beh, malmenavano i figli, compresa la piccola e pare che il padre di famiglia abbia fatto anche l’inenarrabile sulla bambina.
Poi un giorno la famiglia non si fa più vedere, i giorni passano, alcuni soldati entrano nella casa privata del governatore e trovano la casa piena di sangue, il governatore e sua moglie erano solo lontanamente riconoscibili e purtroppo anche i bambini erano stai uccisi, tutti meno la bambina che non si trovò e fu data per morta. Ma qualcuno sostiene che la sanguinaria assassina che si aggirava per le città limitrofe in quegli anni fosse quella bambina.
Lily: Mi scusi governatore ma io noto pochissime similitudini con la mia storia
Hime: Certo, ha ragione signora Arluan, ma vede anche della sua vita da bambina ad un certo punto si perdono le tracce, le stesse notizie sull’incidente sono fumose, non faccia quella faccia, lungi da me insinuare qualcosa, le ho solo raccontato una leggenda, forse un po’ macabra per una signora?
Lily: No, no, era interessante, non la avevo mai sentita,…il sole è calato da un pezzo, governatore, domani devo partire per Chao.
Hime: Avete bisogno di un accompagnatore domani?
Lily: No, la ringrazio, sa, preferisco viaggiare da sola.
Hime: Come preferisce, allora le auguro una buona notte signora Arluan, è stato un onore averla ospite anche se per così poco tempo
Lily: L’onore è  stato mio governatore
Lily non vedeva l’ora di uscire da quella stanza
Hime: Ah, signora Arluan. La bambina della leggenda si chiamava come la sua serva, Hannah.


Lily bussò nella stanza di Hannah, non ricevette risposta, andò nella sua stanza e la trovò là.
Lily: Ah, sei qui, mi stavo preoccupando
Hannah: Signora, sta bene?
Lily: Si, si, sto bene.
Lily si avvicinò ad un mobiletto dell’acqua, oltre alla brocca d’acqua, c’era fortunatamente quello del vino, non si poteva dire che Hime non si preoccupasse degli ospiti, riempi il calice e bevve tutto in una volta, era proprio il vino prestigioso appena assaggiato.
Hannah: Signora Arluan che le è successo?
Lily: Il governatore sa troppe cose..sul passato.
Hannah: Vuole che me ne occupi?
Lily: La storia del mercante di fiori passerà sottotraccia, ma se il governatore morisse entreremmo persino noi nei sospettati, non possiamo permettercelo, domani ce ne andiamo.
Hannah: Allora, io torno nella camera affianco, per qualunque cosa..

Ma Lily afferro la mano dell’amica e poi la abbracciò: Dormi con me oggi Hannah
Hannah si stacco delicatamente dall’abbraccio, la guardò negli occhi, sorrise e disse: Va bene, Lily.


 
Ormai Hurdan non era lontana, erano passati 2 giorni da quando avevano lasciato Bourabia, ogni volta che si accampavano era un rischio, Vicies era lontano? Aveva intuito che loro stavano facendo il percorso delle città? Questo pensava Ichigo Usaka dopo aver appena finito di schivare i colpi di Kaito col bastone, il loro allenamento era ripreso e quel giorno era migliorato rispetto ai precedenti, Kaito lo avrebbe colpito solo 3 volte in un’ora. Ichigo decise di fare un passo avanti
Ichigo: Kaito, da domani puoi non dirmi dove mi vorresti colpire, voglio vedere se riuscirei a prevedere le tue mosse senza sapere da dove mi colpiresti.
Kaito: Ma adesso posso anche colpirti?
Ichigo: No, non voglio morire
Kaito non capiva: Ma non lo farei mai
Ichigo: Già, non volontariamente, ma devo sempre spiegarti tutto? Disse esasperato, poi continuò: E ora muoviamoci, più stiamo fermi in un posto, più è probabile che Vicies o i suoi ci scovino.
Kaito: Ichigo?
Ichigo: Si?
Kaito: Posso chiederti perché Vicies ti odia?
Ichigo: Il perché, già, bella domanda. Me lo chiedo anch’io.
Kaito: Uhm?
Ichigo: Che ne dici se ti racconto come ho conosciuto Vicies? Ti va?
Kaito: Si, mi interessa, grazie.


Un giorno, avevo 7 anni, fui circondato da alcuni giovani lord di 2 anni più grandi di me, volevano punire la plebaia, così mi definivano, per aver picchiato uno di loro il giorno prima che stava maltrattando una bambina. Io avrei combattuto, ma erano 5 e avrebbero senz’altro avuto la meglio ma non c’è ne fu bisogno, arrivò Vicies, anche lui aveva 9 anni.
Vicies: Cosa sta succedendo qui?
Bullo 1: Stanne fuori Vicies, a meno che tu non voglia unirti a noi e punire questo plebeo.
Vicies: Facciamo così, facciamo un 2 contro 5, io e lui contro di voi
Bullo 1: Vuoi aiutare un plebeo?
Vicies: Sempre meglio dei codardi
Bullo 1: Non finisce qui! Andiamo ragazzi
I giovani lord se la darono a gambe, si, intendo dire scapparono, io mi avvicinai a lui e lo ringraziai
Ichigo: Ciao, grazie per prima, piacere, io sono Ichigo
Gli porsi la mano e lui ricambiò con vigore
Vicies: Figurati, piacere mio, anche se mi sarebbe piaciuto di più dargli una lezione
Mi disse sorridendo e anch’io sorrisi
Ichigo: Tu sei un lord?
Vicies: Si, è un problema?
Ichigo: No, sei diverso dagli altri.
Vicies: Grazie
Ichigo: Vuoi vedere un posto che conosco solo io?
Vicies: Sì, mi piacerebbe, ma io conosco tutta la città
Ichigo: Ma infatti, non è in città, è quasi sera, è il momento adatto.
Vicies: In realtà dovrei tornare…
Ichigo: Come vuoi..magari un’altra volta
Attesi un poco, lui si girò per andarsene, poi si rigirò, io ero rimasto fermo, lui sorrise, “mi hai convinto” mi disse.

Andammo nella boscaglia là vicino
Vicies: Ma io sono già stato qua, al centro di questa boscaglia c’è un lago, ammetto che in pochi..
Rimase a bocca aperta, vide i lucini, animali che uscivano dal lago ogni sera dopo il tramonto ed emanavano luce di un verde smeraldo.

Da quel giorno divenimmo inseparabili, eravamo quasi sempre insieme, a patto che i suoi non lo venissero a sapere, stranamente anche mia madre era in apprensione, probabilmente per il divario sociale, ma io non ero un servo e lui non era il figlio del governatore, non ancora, in realtà. E anche se lo fosse stato non ce ne saremmo curati o almeno così pensavo io. Quando volevamo stare soli, andavamo in quel posto, in breve tempo lui seppe tutto di me e io  tutto di lui, lui non amava molto suo padre ma amava tantissimo sua madre, soffriva del suo amore quasi per niente ricambiato, se non qualche raro gesto di affetto che lui mi raccontava nei minimi particolari, e io, non avendo mai conosciuto mio padre entrai subito in empatia con lui e quel minimo affetto raccontato da lui, beh, era come se rendesse partecipe anche me.
Certo sia io che lui avevamo altri amici, tra cui uno dei miei più cari era Amon ma posso dire tranquillamente che allora Vicies era il mio migliore amico.
Poi tutto cambiò, quando il governatore, il padre di Vicies, si insidio come tale, io avevo 11 anni e Vicies 13, il giorno prima parlammo del mio timore sul nostro rapporto e lui mi rassicurò  che non sarebbe cambiato niente. Invece so solo che da quel giorno sua madre non ci fu più nella sua vita, se ne andò via e non tornò e so anche molto bene che da allora mi odia.

Notai ben presto che quelle rare volte che lo incrociavo sentivo occhi di disprezzo, così un giorno mi avvicinai e quando fui a un metro da lui, lui sguainò la spada e disse: Se ti avvicini un’altra volta, io ti massacro
Ichigo: Vic..
Vicies: Non dire il mio nome, sporco plebeo.
Con questo mi ferì profondamente ma lo disse solo per allontanarmi, se avesse voluto avrebbe potuto scatenarmi contro tutti i suoi coetanei lord che pendevano dalle sue labbra con uno schiocco di dita ma non lo fece mai.
Io avrei voluto parlargli ancora,  ma temevo la sua reazione, fino a quel giorno, da allora lo odiai anch’io.
Erano passati 2 anni, io avevo 13 anni e lui 15, io crescevo sano e forte, ma mai quanto lui, quel giorno, nella piazza più importante della città di Roscow era stato organizzato un mini torneo, in realtà non c’erano iscrizioni, una persona diceva chi voleva sfidare, se l’altra persona c’era tra la folla ed era d’accordo partiva la sfida. Con somma sorpresa di tutti e di me più di tutti tra quella folla c’era Vicies e quel girono disse: Io voglio sfidare Ichigo Usaka! Io non risposi subitaneamente ma non ero un codardo e volevo delle risposte, così dissi: ci sono! Ma accetto solamente che se vinco mi dici perché mi odi!
Vicies: Per me va bene
La folla specie spazio al centro.. fu un massacro, era velocissimo, fortissimo, ogni suo pugno mi avrebbe mandato a terra se non avessi fatto una resistenza mostruosa, finché non colsi uno spazio scoperto e boom! Riuscì a colpirgli la guancia destra, la folla esultò ma Vicies rispose a quel pugno con foga, mi buttò a terra in pochi secondi, poi due pugni in faccia che mi fecero sputare del sangue e io dissi una frase che oggi probabilmente non direi: Vi..cies, amico mio.. , quello lo fece infuriare, mi tirò un altro pugno ma più forte.. so solo che mi svegliai 5 giorni dopo tutto incerottato a casa mia, beh, mi è andata bene in fondo.
 Da quel giorno ho odiato Vicies tanto quanto lui ha odiato me o almeno così credevo, quello che ha fatto due settimane fa a Roscow io al posto suo non lo avrei mai fatto. Quanto mi può odiare e perché?


Ichigo era assorto nei suoi pensieri, da cui fu destato dallo sbadiglio di Kaito
Ichigo: Ti ha annoiato la mia storia, eh?
Kaito: No, certo che no, è solo un po’ triste. E io sono un bel po’ stanco.
Ichigo: Guarda davanti c’è una piccola distesa di vegetazione, dopo di ché saremo alle terme di Hurdan e all’entrata della città. Se troviamo un posto dentro questa piccola distesa, magari ci accampiamo e dormiamo, tanto oramai è notte.
Così fecero, trovarono un posto abbastanza confortevole, Ichigo aveva  a portata di mano la spada nel caso di presenza di animali feroci.
Kaito: Chissà se vedremo i lucini qua..
Ichigo: Sulla mappa non è segnato un lago e poi oramai è troppo tardi, loro si fanno vedere subito dopo il tramonto
Kaito: Magari un giorno andremo dove si vedono, insieme. Buona notte Ichigo.
Ichigo: Not…
Cosa? Si è già addormentato? Pensò Ichigo, vedendo divertito il suo amico dormire profondamente, decise anche lui di chiudere gli occhi e rispose a bassa voce alla affermazione di Kaito: Si, che ci andremo, te lo prometto.  

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Marc25