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Autore: Felpie    27/10/2020    2 recensioni
Come si riconosce un eroe?
Certo per i figli dei Salvatori del Mondo Magico non deve essere facile reggere il confronto.
Possono definirsi eroi?
Alle prese con la Scuola di Magia e Stregoneria più famosa del mondo, genitori oppressivi quanto distanti, amori adolescenziali, segreti e tradimenti, anche la loro vita non è poi così facile. Però non c'è nessuna guerra, almeno non di quelle con incantesimi e morti.
Come possono trovare la loro strada senza rimanere nell'ombra dei genitori, i figli degli eroi?
[Long che fa parte della serie "I Figli degli Eroi"]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I figli degli eroi'
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E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent'anni portati così
Come si porta un maglione sformato su un paio di jeans
Come si sente la voglia di vivere
Che scoppia un giorno e non spieghi il perché
Un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è
(Farewell - Francesco Guccini)



Dominique si stringe la treccia che raccoglie i capelli biondi perfettamente pettinati e si guarda allo specchio per controllare di essere a posto. Perfetta, come le fa notare Louis, passato per caso in bagno per afferrare il pigiama lasciato lì fin dal mattino.

Suo fratello sarà anche un nanetto fissato con il Quidditch ma sicuramente sa fare i complimenti ed ha uno charme pazzesco dall’alto dei suoi tredici – quasi quattordici, come ci tiene sempre a precisare – anni.

Si sta preparando per il pranzo a casa di nonna Molly, il classico pranzo che si fa una volta al mese con tutta la famiglia – e si intende tutta la famiglia al completo, l’intero Clan Potter – Weasley – e dove, almeno questa volta, non ha la minima voglia di andare.

È successo tutto una settimana prima, quando Molly Junior è entrata senza bussare nella stanza di James Sirius Potter – durante un pomeriggio giochi a casa Potter – e aveva beccato il proprietario della camera teneramente abbracciato a Dominique, entrambi con capelli arruffati – più del solito, nel caso di James – guance accaldate e labbra rosse.


 
“James…” geme Dominique, non appena le labbra del cugino lasciano le sue “Non… non qui…”

“Perché no?” sussurra il ragazzo, afferrandole un fianco e stringendola ancora di più a sé “È camera mia questa… ed è decisamente più comoda delle cucine del Castello o dei banchi dell’aula del settimo piano”

“Metà della nostra famiglia è di sotto, Jamie…”

“La nostra famiglia vive al Castello con noi, Dom – Dom…”

“Non chiamarmi…”

“E tu smettila di preoccuparti” la zittisce James, posando le sue labbra su quelle della cugina e schiacciandola contro il muro con il suo corpo.

“James, dico davvero” riprende la ragazza, quando riesce a liberare le labbra “Lo sai che potrebbe salire chiunque… pensa se salisse lo zio Harry”

“Sei una guastafeste” brontola l’altro “Non ci può essere un momento sufficientemente romantico se tu tiri in ballo mio padre”

“Sì, perché è di sotto insieme al mio, di padre. È ovvio che io lo debba tirare fuori” protesta la ragazza, allontanandolo un po' da sé.

James la guarda e ridacchia, facendo accigliare Dominique.

“Cos’hai da ridere?”

“Sei spettinata”

“È questo il tuo commento intelligente in risposta a “mio padre è di sotto con il tuo”?”

“Sei bella anche spettinata” insiste James, provando a riavvicinarsi, ma viene fermato dalla mano esile ma decisa della cugina.

“Non ci provare, James. Non-è-il-momento-adatto” scandisce.

“Sei dannatamente bella anche quando fai la precisina perfettina”

“Non chiamarmi nemmeno così”

“Posso dire che sei la mia precisina perfettina?” la provoca il ragazzo, avvicinandosi di un altro passo e facendo toccare il suo bacino con quello della ragazza.

“No”

“E che sei la mia Dom – Dom?”

“No” ripete Dominique “Perché non sono tua. E non mi chiamo Dom – Dom”

“Io ti chiamo Dom – Dom da quando abbiamo tre anni” le fa notare il ragazzo, con un sorriso malandrino.

“Quello che stiamo facendo ora non è adatto a bambini di tre anni”

“Ora stiamo semplicemente parlando, mi sembra. Tu non vuoi fare altro”

Dominique lo guarda male, mentre il ragazzo aggiunge “Com’è che dovresti dire ora in francese? Ah sì, touché”

La ragazza cerca di trattenere una risatina, ma con scarso successo e anche James si lascia andare ad un altro sorriso, appoggiando la fronte su quella di Dominique: è un po' più alto di lei, quindi deve piegare la testa per farlo e ne approfitta anche per appoggiarle le mani sui fianchi.

“James, sei il ragazzo più impossibile che abbia mai conosciuto”

“Spero che tu non ne abbia conosciuti tanti o sarei geloso”

“James Sirius Potter geloso?” lo prende in giro la cugina, rilassandosi un attimo “Questa sì che la vorrei vedere”

“So essere molto geloso” ribatte il ragazzo “Solo che non ho mai avuto motivo di esserlo”

“Dubito che ne troverai mai uno”

“Mi ferisce la tua scarsa fiducia in me”

“Non penso che riuscirei mai a scalfire l’ego immenso di James Sirius Potter”

“Perché continui a ripetere il mio nome completo Dominique Apolline Weasley?”

“Perché ha un che di solenne”

“Più di Dominique Apolline Weasley?”

“Porti il nome di due Malandrini di fama mondiale”

“E tu quello di una canzone e di Apollo, dio delle arti e del sole. Vuoi sul serio continuare la conversazione?”

“Vorrei sul serio tornare di sotto, prima che qualcuno ci scopra”


 
Come si suol dire, le ultime parole famose.

Molly era entrata come una furia, li aveva beccati tutti abbracciati, accaldati – e, ammettiamolo, leggermente eccitati – ed era rimasta a guardarli come uno Snaso di fronte ad una montagna di galeoni apparsi per magia nella sua tana.

Non che avesse visto chissà che – almeno erano solo avvinghiati – ma la situazione era difficilmente equivocabile ed era subito uscita, rossa come i suoi capelli, senza aggiungere altro.

Poi Dominique aveva preso a male parole James, era uscita dalla sua camera sbattendosi la porta alle spalle, aveva visto Molly confabulare con Rose e Lucy spaventosamente vicina a loro e con l’atteggiamento di chi sta disperatamente cercando di origliare e se ne era andata il più velocemente possibile, con la scusa di alcune ripetizioni di Trasfigurazione da dare a Lorcan e Lysander Scamander.

Si aspettava un putiferio in seguito all’episodio, ma in famiglia era rimasta calma piatta e lei aveva potuto rinchiudersi in casa – o meglio, evitare qualsiasi membro non stretto della famiglia – per una settimana, fino a questo dannato pranzo.

Avrebbe evitato volentieri anche questo, ma Victoire e Teddy hanno una grande notizia da dare a tutta la famiglia ed hanno invitato perfino la zia Gabrielle con il figlio Thomas, che hanno preso un aereo dalla Francia per essere presenti a questo dannato pranzo.

Roxanne l’aveva anche invitata a dormire da nonna Molly il sabato, per essere già lì pronte per dare una mano la domenica e Dominique non sapeva più come tirarsi fuori da tutti gli impicci, continuando a maledire il giorno in cui aveva baciato la prima volta James Sirius Potter.

Alla fine ha rinunciato ad andare a dormire alla Tana la sera prima perché ha girato per la Londra Babbana insieme a Victoire e alla madre per una giornata intensa di sole donne ed è arrivata alla sera talmente sfinita che la sola idea di una nottata di chiacchiere con Roxanne le sembrava impensabile. Non che la cugina ci sia rimasta male, in realtà, è riuscita a reclutare il gemello e hanno organizzato una partita di Quidditch in famiglia insieme al padre, alla madre, a Louis, a James, a Hugo e allo zio Ron, rimanendo poi a cena tutti insieme lì. Quindi Dominique non si è sentita troppo in colpa a rimanere con Victoire a guardare “Amore ed altri rimedi” che passava alla televisione, film preferito di entrambe da anni.

E papà Bill ha portato alle figlie il gelato vaniglia e caramello che amano, per cui la serata non si può definire in altro modo se non piacevole.

“Domi, mon amour, sei pvonta?” le chiede Fleur da sotto le scale.

“Oui, maman” risponde la figlia di mezzo, passandosi in fretta e furia un po' di mascara sulle ciglia e infilandosi i sandali con un po' di tacco; prende la borsetta e scende di corsa.

“Tu es très belle, cherie”

Fleur deposita un leggero bacio sulla guancia candida di Dominique, proprio mentre Bill appare sulla porta della cucina.

“La mamma ha ragione, Domi. Vieni qui, fatti guardare”

Bill le prende dolcemente la mano e le fa fare una giravolta, in modo da poter osservare bene il top a righe bianco e nero che le lascia la pancia leggermente scoperta e i pantaloncini bianchi corti e un po' a palloncino con una cinta nera che li tiene fermi al punto giusto.

“Nonno Arthur sarà contento di vederti. Ti riempie sempre di complimenti”

“Sono vestita normalissima, papà” Dominique sorride, scuotendo la testa “E tu sei di parte”

“Ma non è mica colpa mia se mi sono state date due figlie meravigliose”

“E la star della giornata oggi è Victoire con la sua grande notizia”

“C’est vrai” interviene Fleur “Dov’è Louis? Dobbiamo andare, siamo già en retard”

“Lo vado a chiamare, maman” si offre la ragazza, salendo nuovamente le scale per andare nella camera del fratello, dove bussa alla porta con insistenza.

“Louis! Sei pronto? Siamo in ritardo!”

“Aspettami giù” urla di rimando il ragazzino, dall’altra parte della porta.

Dominique alza gli occhi al cielo: che starà combinando quel nanerottolo? Scommette contro sé stessa che deve finire di leggere un articolo che parla del Puddlemore United, ultimamente ne è ossessionato (e sta tradendo i Tornados, oltretutto). Colpa di Hugo, sicuramente. E di conseguenza colpa di zio Ron.

“Ha detto che scende subito” riporta ai genitori ed effettivamente, dopo un minuto esatto, Louis Weasley appare con l’eleganza di cui tutti e tre sono naturalmente dotati, con l’aria annoiata e l’espressione di chi ha atteso e non di chi si è fatto attendere.

“Vogliamo andare?”

“Come hai lasciato ta chambre?” lo interroga la madre, con uno sguardo severo.

“Perfettamente, maman” risponde prontamente e a tono il figlio, prima di cambiare argomento “Ci sarà anche tante Gabrielle?”

“Oui, elle arrivé hier avec Thomas” annuisce Fleur “Ma se non andiamo immédiatement Molly si lamenterà”

Escono di casa tutti e quattro e Bill prende la mano di Louis, mentre Dominique e Fleur si Smaterializzano da sole; è Dominique la prima ad arrivare, seguita subito dal rumore tipico della Smaterializzazione.

“Ti ho battuto anche questa volta, papà” ridacchia la ragazza.

“Dovevo aiutare tuo fratello” ribatte Bill, andando verso la Tana.

In tutti quegli anni la Tana non è cambiata di una virgola: sempre un po' sgangherata all’esterno, con il tetto a volte pendente e a volte senza una tegola, con le finestre ansiose di una bella mano di vernice e i fiori in ogni balcone. Non è granché, ma è casa.

L’odore di cucina arriva fin fuori, così come le chiacchiere di tutti gli ospiti della casa: è incredibile come così tante persone riescano a stringersi in quell’ambiente già ingombro di cose, dove per muoversi da una parte all’altra bisogna evitare di colpirsi a vicenda. È stato allestito un tendone bianco fuori, ma è ancora vuoto, tutti dentro a preparare il pranzo – le donne – o a scambiarsi aneddoti – gli uomini.

In quel momento dalla porta principale escono Teddy, James e Fred, carichi di piatti, bicchieri e posate e con Lucy e Roxanne al seguito.
Vedendo i capelli mossi di James e sentendo la sua risata, Dominique si irrigidisce di scatto, mettendo su la sua solita espressione algida: l’ultima cosa che si aspettava era scontrarsi con James così, fuori dalla Tana e con papà e maman dietro di lei.

“Domi!” esclama Teddy, appena la vede, e appoggia rapidamente i piatti sul tavolo più vicino per avvicinarsi e stringerla tra le braccia.

“Teddy!” risponde la ragazza, cercando di mettere sufficientemente entusiasmo nella voce: se c’è una cosa in cui Dominique Weasley è brava è nascondere le proprie emozioni al pubblico e anche questa volta non fa eccezione. Nonostante l’ansia, la rabbia e tantissime emozioni che non sa nemmeno nominare – alla faccia del famoso cervello Corvonero per cui tutti la lodano sempre, perfino zia Hermione – riesce a mantenere un aspetto calmo e distaccato, mentre il cognato la stritola in un abbraccio.

E suo cugino James ha ormai imparato a capire che più Dominique sembra tranquilla e rilassata all’esterno, più in verità è vicina a scatenare tutti gli insulti che conosce contro colui che l’ha portata in quello stato. Il tutto mantenendo una calma ed un’eleganza invidiabile.

“Domi…” la saluta, infatti, il ragazzo, avvicinandosi lentamente.

“Ciao James” taglia corto subito la ragazza, prima di concentrarsi su Albus, Lily e Hugo che, incuriositi, stanno facendo capolino dalla porta.

“Dominique!” esclama Hugo, correndole incontro ed abbracciandola “Perché non sei venuta anche tu a giocare a Quidditch, ieri? Mi hai promesso che avremmo giocato insieme una volta, prima della fine dell’estate”

“Manterrò la mia promessa, Hugo” Dominique sorride dolcemente al cuginetto “Ma perché vuoi giocare con me? Non sono così brava”

“Perché Louis dice che voli benissimo ed io voglio assolutamente imparare a volare meglio o non verrò mai preso in squadra” dichiara Hugo, prima di aggiungere a bassa voce “E se venissi preso non voglio che si pensi che sia stato perché mio cugino è il capitano della squadra”

“Il tuo capitano ti prenderà perché te lo meriti, non preoccuparti” lo rassicura la ragazza “Anche se non penso che vincerete mai contro la nostra squadra”

“Eh no, Dominique, Dorcas quest’anno non avrà scampo” interviene Fred “Non ci pensare nemmeno, James non perderà contro di lei”

“Domi, ti prego, almeno tu non iniziare a parlare di Quidditch” esclama Lily Luna Potter “È tutta la mattina che sento Roxanne, James e Fred parlare della partita dei Cannoni di Chuddley di ieri e non ne posso più. Lo sai che adoro il Quidditch, ma dopo un po' è troppo”

La ragazza sorride, abbracciando la cuginetta “Non preoccuparti, Lily, io e te parleremo fino allo sfinimento della grande notizia che deve darci Victoire, d’accordo?”

“Ecco, questo mi interessa molto di più” concorda la ragazzina dai capelli rossi, girandosi verso Teddy “A proposito, quando ci darete questo grande annuncio? Ormai siamo tutti qui”

“Ma se loro sono appena arrivati! Non hanno salutato ancora nessuno dentro” protesta Teddy “Ogni cosa a suo tempo. Concentriamoci sul pranzo prima”

“Domi, c’è Thomas che non vede l’ora di salutarti, comunque” interviene Albus “È dentro che sta aiutando mamma a preparare il dolce”

La ragazza annuisce e segue il cugino dentro – Louis, Bill e Fleur sono già entrati – dove viene subito riempita di feste da tutti i componenti della famiglia: Ron la stringe in uno dei suoi soliti abbracci da orso, George la stritola come se non la vedesse da un anno, Angelina le batte un cinque, Hermione e Ginny hanno le mani immerse nella farina quindi si limitano a farle un grande sorriso, Harry le fa un complimento.

Quando è il turno di zia Gabrielle di stringerla, Dominique non può non notare lo sguardo che Molly – che sta spennellando della carne con il sugo – le rivolge, ma decide di ignorarla: non ha alcuna intenzione di farsi rovinare il pranzo di famiglia da una situazione che avrà creato castelli per aria nella mente fin troppo pudica della cugina.

“Ma chérie, come sei cvesciuta” esclama la zia “Tu es de plus en plus belle”

“Merci, tante. Tu m’as manqué”

“Anche tu, chérie. Hai saputo la nouvelles?”

“Quale novità?” domanda Dominique e la zia le rivolge un sorriso furbetto.

“Penso che la nouvelles sarei io” interviene Thomas; la cugina gli rivolge un lungo sguardo: non si vedono ormai da un anno e mezzo e il ragazzo si è alzato molto, perdendo gran parte dei lineamenti infantili che aveva. Gli occhi chiarissimi sono nascosti dalla folta chioma di capelli scuri – no, sul serio, in questa famiglia qualcuno sa cos’è una spazzola a parte lei? – ed ha una maglietta bianca che gli fascia il bel fisico tonico da adolescente.

“Thomas!” esclama Dominique, abbracciandolo “Non ci vediamo da…”

“Un siècle” conclude per lei il cugino, baciandole entrambe le guance.

“E qual è questa grande novità?”

“Quest’anno frequenterò anche io Hogwarts”

La ragazza sgrana gli occhi “Non ci credo! Ma è possibile cambiare così?”

“Oui, la professoressa McGranitt ha già organizzato tutto”

“Louis lo sa? Sarà felicissimo di saperlo!”

“Cosa so?” interviene il fratello, comparendo anche lui magicamente.

“Che Thomas frequenterà Hogwarts quest’anno”

“Cosa?! Ma è fantastico! E in che Casa starai? Spero tanto che tu sia Corvonero come me e Domi”

“Calmo, Louis. Je dois encore résoundre le faccende burocratiche. Ma avrai il compito di farmi vedere tutto il castello, d’accordo?”

“Ci penso io, Tommy, sono una guida eccezionale”

“E tu, Dominique? Tu n’es pas content che verrò ad Hogwarts?”

“Ma certo che sono contenta, Tommy” Dominique sorride dolcemente “Almeno ci vedremo molto di più di adesso”

“Quindi mi abbandonerai malamente per il cugino francese, ora? Perché non mi hai ancora salutato” la voce allegra di Roxanne interrompe la conversazione e Dominique si gira con un sorriso verso la cugina, che ha i capelli scuri tenuti in due trecce tipo Pippi Calzelunghe, le braccia sui fianchi in una posa arrabbiata e gli occhi verdi che tradiscono l’aria allegra.

“Ciao Roxy” la saluta Dominique, prima che l’altra la stritoli – con più o meno lo stesso entusiasmo del padre – in un abbraccio.

“Ti ho detto mille volte che odio il nome Roxy” risponde la ragazza, con il suo solito entusiasmo, molto più naturale rispetto ad un’espressione arrabbiata “Chiamami Ann, chiamami Rox, chiamami come ti pare ma non Roxy. Fa troppo brava ragazza”

“A te non basta un nome da brava ragazza, rimani comunque una teppista, sorellina” interviene Fred, guadagnandosi subito un’occhiataccia, ma facendo scoppiare a ridere tutti.

“Fatemi salutare i miei nipoti!” esclama Arthur, avvicinandosi e facendosi spazio tra tutti: ha una camicia a scacchi bianchi e rossi e dei pantaloni verdi di velluto, ma il nonno è così, ha uno stile tutto suo e Dominique si sente sempre a casa quando lo vede in questo modo, con accostamenti di colori improbabile e camicie di flanella.

Stringe sia lei che Louis contro il suo petto, ripetendo quando sono cresciuti nell’ultimo mese, quanto sono abbronzati e quanto sono belli. Quando qualcuno della famiglia vuole una bella dose di complimenti nonno Arthur è la risposta al problema.

“Forza, andate a salutare nonna Molly. Ha preso possesso della cucina e non fa avvicinare nessuno, come vedete, se non per dare ordini” spiega, indicando chi sta impastando o spennellando sul tavolo della sala “Ma credo che per salutare voi farà un’eccezione”

I due ragazzi vanno in direzione della cucina, dove nonna Molly sta dando disposizioni a Lucy e Victoire per apparecchiare la tavola e disporre le pietanze.

“Ciao nonna” la saluta Louis, avvicinandosi; la donna appoggia subito il mestolo per abbracciare il nipote e baciargli le guance.

“Louis, tesoro mio, finalmente siete arrivati, mancavate solo voi”

“Ciao nonna, possiamo aiutarti?” domanda la ragazza, dopo aver baciato la sorella.

“Louis, tu puoi aiutare i tuoi cugini ad apparecchiare” ordina subito la donna “Mentre tu, Dominique, mi servi qui: nessuno sa fare le palline di cocco e cacao come te”

La ragazza sorride, schiocca un bacio sulla guancia alla nonna e si mette subito ad aiutarla – alquanto fiera di essere l’unica che Molly Weasley vuole accanto a sé in cucina – mentre Lucy viene mandata a recuperare i piatti che stanno preparando Hermione e Ginny e Rose e Molly.

La cucina non è una delle passioni di Dominique, anche se ha una predilezione per i dolci, e difficilmente si ritrova a cucinare – anche perché, se non è ad Hogwarts e Bill è in casa, a lui fa piacere preparare i pasti per tutti – ma la vecchia cucina della nonna è un po' come lo stile inconfondibile del nonno: una sensazione di casa.

Mentre prepara le palline, con una precisione ed un’accuratezza molto apprezzate da nonna Molly, vede passare in cucina chiunque: zia Angelina, zio Ron – malamente cacciato, zio Harry, Lily, Teddy… li osserva correre avanti ed indietro, non potendo fare a meno di pensare quanto questa scena sia simile ogni volta.

“È pronto!” esclama nonna Molly, portando fuori un pentolone pieno; tutti la seguono, in un perfetto schieramento, fino al tendone bianco fuori dalla casa, portando le varie stoviglie colme di pietanze. Dominique è l’ultima ad uscire, mettendo il suo dolce in frigo e sciacquandosi le mani; mentre sta varcando la soglia della porta della cucina, va a sbattere contro il petto di qualcuno. Non gli ci vuole molto a riconoscere di chi si tratta.

“Non sei venuta a dormire qui ieri sera”

“No, ho guardato un film con Victoire”

“E hai mangiato il gelato vaniglia e caramello, scommetto”

Dominique assottiglia lo sguardo, come fa sempre quando è contrariata da qualcosa “Può darsi”

James la osserva, guardandola dall’alto in basso nonostante i pochi centimetri di differenza.

“È pronto il pranzo, James” gli fa notare la cugina, aggiungendo un cenno con la testa in direzione della porta d’ingresso.

“Devo prendere l’acqua”

Dominique alza le spalle e lo supera con eleganza, passandogli accanto ma senza sfiorarlo; esce di casa e si va a sedere tra Thomas e Hugo al tavolo dei ragazzi, dove Roxanne, seduta davanti a lei e accanto al gemello, ha già iniziato a parlare del nuovo anno ad Hogwarts. Molly, Lucy, Lily e Rose sono sedute dalla parte del tavolo di Hugo, mentre Louis, Victoire, Teddy e Albus dalla parte di Thomas. E c’è proprio un posto libero davanti a Thomas, accanto a Fred. Merlino Santissimo.

Per tutto il pranzo, James le dà i calci, la guarda – la fissa – ma al tempo stesso non le dà importanza, parlando con Teddy, parlando con Fred, parlando con Hugo. Parlando con chiunque tranne che con lei.

Ma Dominique è troppo sveglia per non accorgersene e sufficientemente orgogliosa per fare finta di niente e chiacchierare allegramente con Thomas, che non vede da un anno e mezzo e con cui deve decisamente recuperare gli aneddoti.

“Ti dico che c’esta la vérité!”

“Non me la bevo, Tommy”

“Mais oui, ho conosciuto il Cercatore dei Tornados sul serio. Les gens célèbres vont aussi au bar”

“Sì, ma non si incontra un fenomeno di tale portata al bar!” commenta incredula Dominique, cercando di toccare il braccio di Louis per richiamarlo.

“Loius, questa la devi assolutamente sentire: Thomas ha incontrato il Cercatore dei Tornados in un bar!”

Sia Dominique che Louis sono fan sfegatati dei Tornados – nonostante zio Ron stia portando il più piccolo sulla strada del Puddlemore United – e non si perdono una notizia sulla squadra.

“Chi è che ha incontrato il Cercatore dei Tornados?!”

Sì, anche Roxanne è una tifosa dei Tornados e si accende una discussione così animata che il tavolo dei grandi si gira per controllare che sia tutto in ordine. In realtà Dominique l’abbandona presto, con la complicità di un sorriso rassegnato di Thomas, e riprende a chiacchierare con Lily – anche Hugo si è alzato per partecipare al dibattito – e con il cugino francese.

Si sente abbastanza tranquilla: Molly non dà cenni di voler rivelare la notizia e chiacchiera con la sorella delle altre pietanze previste da menù. Forse la faccenda non è così grave, forse basta solo fingere che non sia mai successo.

Ma quanto indietro deve andare per scordarsi di ciò che è successo? Sicuro non basta tornare ad una settimana fa.

Questi sono i pensieri che le passano per la mente, mentre va a prendere il suo dolce, dietro invito di nonna Molly.

“Mi ricordavo Thomas molto più simpatico” la voce la coglie di sorpresa e rischia quasi di far cadere un vassoio.

“Per Salazar, James!” sbuffa Dominique, rimettendo in ordine un paio di palline che si sono mosse con il movimento brusco “Mi hai spaventato”

“Mi sembrate troppo amichevoli voi due” insiste il ragazzo, ignorando il commento della ragazza.

“È mio cugino, James, è ovvio che siamo amichevoli”

“Anche io sono tuo cugino”

“E ha quindici anni”

“Sedici a breve, se ben ricordo”

“E quindi?” domanda Dominique, aggiungendo dell’altra polvere di cocco e di cacao sopra.

“Ne possiamo parlare, per favore?” mormora James, avvicinandosi a lei.

“Di che cosa?” la ragazza non si gira nemmeno, intenta nella sua occupazione.

“Di tutta questa situazione tra noi”

“Non c’è nessuna situazione tra noi” taglia corto Dominique, girandosi di scatto e afferrando i vassoi.

“No? E tu che esci da camera mia dicendomi che penso sia tutto un gioco come la chiami? Andiamo, Domi, sei più intelligente di così”

“Ho detto ciò che c’era da dire, non capisco che dovrei aggiungere”

La ragazza prova a passare, ma James le si para davanti, bloccandole la strada “Mi sembra che sia tu quella che sta giocando, ora. Io vorrei parlare”

“Stiamo parlando”

“Parlare di noi”

“Non c’è nessun noi all’infuori del nostro essere cugini”

“Siamo sempre stati più che cugini e lo sai benissimo, Domi! Sei la mia migliore amica da quando ho quattro anni, Santo Godric. Non ho ricordi da piccolo in cui non ci sia anche tu”

“Nemmeno io, James, ma questo non vuol dire nulla”

“Che intendi?”

“Che tu sei mio cugino e che abbiamo fatto delle cose sbagliate. E siamo andati dannatamente vicini all’essere beccati”

“Sono piaciute ad entrambi…” sottolinea James.

“Non lo sto negando” lo interrompe Dominique “E non lo farò mai. Ma dobbiamo smetterla. Anzi, per un po' forse è meglio se stiamo distanti, almeno Molly si dimenticherà ciò che ha visto”

“Molly non ha visto nulla”

“Molly ha visto benissimo ed è solamente troppo ingenua da capire ciò che è realmente successo. Ciò che succede realmente da tempo”

“Perché, dici che la nostra famiglia non si accorgerà che non ci parliamo? Quanti anni sono, esattamente, che non ci sediamo vicini ad un pasto?”

“Coincidenze”

“Ci sono alcune settimane in cui ci vediamo letteralmente ogni giorno e non parlo solo di quando siamo ad Hogwarts”

“Non credo che tu dica più a zio Harry con chi esci. Non tutti i giorni, almeno. E ad Hogwarts siamo in due Case diverse”

James fa per ribattere ancora, ma si trattiene, chiude la bocca e le dà le spalle.

“Fai come ti pare, Dominique. Non starò certo qui a perdere tempo per farti cambiare idea, non sono il tipo. Non parliamoci e non vediamoci, se vuoi, ma ti ricordo che siamo allo stesso anno ad Hogwarts e che la metà delle lezioni le abbiamo in comune. Non sarà così facile ignorarci allora”

“Lo vedremo”

Ma non appena James esce dalla porta della cucina, lasciandola da sola con il vassoio del dolce in mano, Dominique sente venire meno tutta la sua sicurezza e si appoggia al tavolo per essere più stabile sulle sue gambe.

Dannato James, perché deve farle quell’effetto?

Sente gli occhi pizzicare, ma si impone di non piangere – Dominique Weasley non piange mai – appoggiando il vassoio e sistemandosi i capelli sfuggiti alla treccia dietro le orecchie.

“Domi!”

“Arrivo subito” risponde, ma dopo un istante Lily entra in cucina.

“James è uscito da qui?”

“Sto arrivando” ripete Dominique, ignorando la domanda della cuginetta “Alcune palline non erano abbastanza fredde e ho dovuto fare un incantesimo...”

“Domi, ti devo confidare una cosa”

“A me?” la ragazza si immobilizza, senza riuscire a riprendere in mano il vassoio.

“Sì”

Dominique guarda confusa la cuginetta: Lily è una ragazza buona e dolce, senza mai particolari problemi o preoccupazioni, che parla con tutti e che non litiga con nessuno. Però non ha mai avuto particolari segreti o gossip da raccontare – o almeno non che Dominique sapesse – e generalmente parla di più con Rose, con cui passa anche più tempo.

“Dimmi”

“Te la devo far vedere”

“Porto il dolce di là, va bene? Aspettami qui”

Lily annuisce e l’altra porta rapidamente i vassoi a tavola, riceve i complimenti ascoltandoli distrattamente e torna in cucina dove ha lasciato la cugina; la più piccola tira fuori una lettera dalla tasca posteriore degli shorts.

“L’ho trovata nel mio baule in una busta profumata quando sono tornata a casa dalle vacanze”


 
Il giglio è simbolo di purezza e contende alla rosa il trono del regno dei fiori.


 
“Ti hanno scritto un bigliettino romantico?” domanda incredula Dominique e Lily annuisce.

“Sì, ma non so chi sia stato. Esiste un incantesimo che mi faccia rintracciare il mittente?”

“Forse sì, ma io non lo conosco”

“Tu sai tutti gli incantesimi, sei la più brava della famiglia! È anche per questo che ho chiesto aiuto a te”

“Anche?”

“Volevo dirlo a Rose, ma lei mi guarda sempre un po' storto quando gli parlo di cose “frivole” e non sembra mai troppo contenta. Dice che se le parlo di queste cose mentre studia le faccio perdere tempo ed io non voglio farle perdere tempo”

“Mi dispiace, Lily, ma non conosco l’incantesimo” si scusa la più grande “Conosco quello per rivelare chi è passato in una stanza o quello per rivelare l’ultimo incantesimo fatto da una bacchetta, ma non ho mai letto di qualcosa che possa dire chi è il mittente di una lettera”

Il viso di Lily si adombra, ma giusto per un attimo, prima che le torni il suo solito sorriso “Non importa, lo scoprirò”

“Hai un ammiratore segreto, cuginetta” ridacchia Dominique.

“Non ne avrò mai quanti ne hai tu, Domi”

“Ne ho così tanti?”

“Non serve che fai la modesta con me” sogghigna Lily, in un modo furbescamente malandrino “Le voci corrono anche tra i ragazzi del mio anno”

Dominique sorride dolcemente “Ti assicuro che nessuno viene mai a dirmelo in faccia”

“Davvero?”

“Sì, è una tale noia. Roxanne, Dorcas e Louis non fanno altro che ripetermi in quanti vorrebbero chiedermi di uscire, ma non succede quasi mai che qualcuno mi inviti. E quando lo fanno di solito sono tutte persone boriose ed arroganti”

“Sei uscita con Scorpius Malfoy una volta, vero?” domanda incuriosita la ragazza dai capelli rossi.

“Che ti avevo detto? Persone boriose ed arroganti” commenta Dominique, prima di correggersi “In realtà con lui mi ero divertita, ma non era un vero e proprio appuntamento. Dovevo stare con Al, si è aggiunto anche lui e a metà giornata tuo fratello si è ricordato che doveva finire un compito di Cura delle Creature Magiche. Ecco il mio grande appuntamento con Scorpius Malfoy”

“Quando sta con Albus secondo me è un po' insopportabile” le confessa Lily, sottovoce “Però Rose mi parla sempre bene di lui: dice che ci ha lavorato insieme ad un progetto di Pozioni e che lui è stato molto serio”

“Se non ricordo male anche tu vai forte in Pozioni, vero?”

“Mi piacciono molto, sì” ammette la più piccola “Papà dice sempre che ho preso da nonna Lily”

“Sembra che qui ognuno di noi è com’è perché i nostri genitori ci hanno trasmesso i loro talenti”

“Tu sei bella come la zia Fleur. Forse di più”

“E tu sei sicuramente più dolce di tutta la famiglia messa insieme” dichiara Dominique, appoggiandole il braccio sulle spalle e stringendola a sé “Ed io sono davvero curiosa di chi possa essere il tuo ammiratore segreto”

“Ti farò sapere se ci sono sviluppi”

“Me lo auguro” la cugina maggiore rivolge all’altra un sorriso dolce, prima di dire “Torniamo di là? Quegli infidi parenti non ci avranno lasciato nemmeno una pallina”

“Per te cosa ci devono dire Victoire e Teddy?” chiede Lily, mentre entrambe si incamminano verso il tendone “Tua sorella non ti ha detto nulla?”

“Andranno sicuramente a convivere o si fidanzeranno ufficialmente con tutta la famiglia”

“Io spero che avranno una casa grande con un giardino enorme e un cane”

“Manca solo un cane alla nostra famiglia, veramente. Poi siamo al completo” ridacchia Dominique.

Le due cugine si risiedono ai propri posti e Dominique si trova una pallina nel piatto.

“Te ne ho tenuta da parte una” sussurra Thomas, facendole l’occhiolino, e Dominique gli rivolge un sorriso, prima di addentarla.

“Merci”

“Possiamo avere la vostra attenzione?” urla a gran voce Teddy, sbattendo una forchetta contro il bicchiere.

In un attimo tutti si zittiscono, girandosi verso il ragazzo, che ha Victoire al braccio e un bicchiere di champagne nell’altro.

“Abbiamo un annuncio da fare…” inizia.

“Lo sappiamo! Lo stiamo tutti aspettando da ore” urla Hugo, in risposta, facendo ridere tutti.

Dominique si limita ad un sorriso, bevendo un sorso di champagne: Teddy è come al solito impacciato, anche per dire una cosa semplice e che tutti sanno.

“Sì, hai ragione. Quello che vi vogliamo dire è che…” Teddy guarda Victoire, che annuisce.

“Io e Teddy ci sposiamo a Capodanno”

Che cosa?!
 
 



 
Felpie’s Corner
Ciao!
Questa storia fa parte della serie “I Figli degli Eroi” e sarà una long incentrata su varie coppie della Nuova Generazione: ci saranno tutti i cugini possibili ed immaginabili, altri personaggi figli di eroi o meno eroi ed altri ancora totalmente nuovi (non tiene però conto dei fatti avvenuti ne "La maledizione dell'erede").
Insieme a questa long, nella serie ci saranno anche delle raccolte di One Shot, tra cui “I diari di Dominique” e “I messaggi di James” (di cui ho già pubblicato le prime storie). Ci sarà sicuramente una raccolta anche su Lily e poi… si vedrà! Non voglio anticiparvi troppo.
Spero di non cadere nel banale perché mi sono già innamorata dei miei personaggi (ma io potrei essere un po' di parte) quindi spero che vi incuriosiscano e che li amiate anche voi.
Chiedo scusa se ho commesso errori con il francese ma sono anni che non lo parlo più quindi mi sono un po' affidata al traduttore di Google.
Come sempre, Manzoni sperava di avere 25 lettori, io mi accontento anche di uno solo che ami e che sia cresciuto con Harry Potter come me.
Sto straparlando (come sempre pt.2) quindi forse è meglio lasciarvi in pace (sempre che qualcuno sia arrivato a leggere fino a qui).
A presto,
Felpie
   
 
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