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Autore: rosy03    28/10/2020    1 recensioni
*Storia partecipante alla Challenge Just stop for a minute and smile di Soul_Shine sul forum di Efp*
Dopo lo spiacevole incidente con le anatre, Nadja si ritrova a dover affrontare un nuovo tipo di minaccia. Chissà se la razza degli uccelli malvagi la lascerà mai in pace...
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'M&M's'
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Not Just the Ducks
 




C’era un limite alla cazzate che poteva sopportare. Nadja era, dopotutto, una persona semplice, era una studentessa di medicina con le palle che non aveva paura di esternare i suoi pensieri (che fossero legali, illegali, perversi o stupidi) e, in generale, non aveva paura di nulla. Davvero. Proprio di nulla.
I film horror la facevano ridere, trovarsi chiusa in un recinto assieme a un cane rabbioso alto il doppio di lei su due zampe non le trasmetteva altro se non una... piccola scossa di adrenalina. Non le facevano impressione i ragni, i vermi, qualsiasi tipo di insetto, paradossalmente, attirava la sua attenzione e finiva per studiarlo a oltranza dimenticandosi di ciò che stava facendo fino a pochi secondi prima.
Certo, le anatre assassine erano tutt’altro discorso...
Comunque Nadja andava fiera del suo sangue freddo. Poi capì il suo problema: gli uccelli.
Perché quando lo vide, appollaiato sul tavolo della sua cucina cacciò un grido che fece strillare anche Mallory seduta in soggiorno. Giusto per terminare in bellezza e nel tentativo di scappare via da quella cosa, Nadja urtò prima la spalla di Matthias, poi lo stipite della porto e si ritrovò a terra con un ginocchio dolorante.
«Tutto bene?» si azzardò a chiedere lui, ma impallidì una volta incontrato il suo sguardo.
«Ti sembra che vada tutto bene?»
A quel punto Mallory spuntò da dietro la spalle di suo fratello (non senza difficoltà visto che Matt era alto quasi un metro e novanta senza scarpe) e le rivolse un’occhiata preoccupata: «Che è successo? Mi hai fatto prendere un colpo!»
«Il colpo me lo sono preso io!» esclamò, rimettendosi in piedi.
Poi indicò la bestia sul tavolo. «Cosa diamine è quello?»
Matthias accennò un sorriso. «Oh, quello è un gufo. Serve per spaventare i piccioni che altrimenti cagano sul vostro terrazzo» disse, poi il suo tono divenne leggermente più alto e con orgoglio aggiunse: «L’ho trovato scontato, non potevo lasciarmelo sfuggire! E poi Mal mi ha detto che tu ci litighi ogni volta che stendi la biancheria.»
«Con chi litigo non è un problema vostro... ma quel gufo fa paura!»
E a quel punto, Matt osò proferire parola: «Su, non fare la melodrammatica»
Nadja, dal canto suo, era in procinto di saltargli addosso e ucciderlo ma Mallory si interpose tra i due con un sorriso tirato. «Non lo trovi carino?»
«Assolutamente no» rispose, lanciando un’occhiata alla cosa. «E poi detesto gli animali impagliati.»
«Ma non è impagliato, è di plastica!» esclamò ancora Matthias.
Nadja si portò le mani al viso, ricordandosi di non essersi ancora truccata e di stare indossando il suo pigiama corto color salmone. Sospirò, era già stanca morta e la giornata non era neanche iniziata. «Sei venuto qui stamattina solo per portarci quell’obbrobrio?»
«In verità volevo anche invitarvi alla mostra d’arte di venerdì prossimo. Ci sarà anche Darren, voi ci sarete, giusto?»
Mallory annuì entusiasta ancora prima di chiedere conferma alla sua coinquilina ma Nadja non sembrò essersi neanche offesa. Lei guardava il rapace. Guardava il rapace e poi spostava gli occhi su Matthias, la causa di tutto.
Quest’ultimo sembrò infischiarsene del suo sguardo assassino e tornò a parlare sorridente come non lo era mai stato: «Bene, allora torno in atelier. Ci vediamo nel pomeriggio, ciao Nadja!»
«Non salutarmi, stronzo! E portati via quel gufo, non lo voglio!»
«Ma ne abbiamo bisogno» tentò di dire Mallory.
Di tutta risposta, Nadja le prese la faccia e la spintonò indietro cosicché potesse fronteggiare Matthias con il suo ridicolissimo metro e sessantasette. «Portati via quella bestia, Matt, o giuro che te lo tiro dietro.»
«Non avrai paura di un uccello finto?»
«Ovviamente no!» esclamò.
Matthias strinse le labbra per non ridere, ciò gli fece guadagnare un pugno sul petto. A quel punto Mallory roteò gli occhi al cielo e tornò in soggiorno dove aveva lasciato il suo diario annotandovi i fatti accaduti quella mattina con un sorriso sulle labbra.
Poi vide Matthias scappare verso l’ingresso e chiudersi la porta alle spalle.
«Quel codardo di tuo fratello è fuggito» asserì Nadja raggiungendola.
«Sarai una zia acquisita fantastica!» esclamò a un certo punto la bruna.
L’altra si accigliò davanti a un sorriso tanto smielato per poi abbassarsi quel tanto che bastava per avvicinare il viso al pancione di Mallory e sussurrare: «Quando diventerai abbastanza grande, io e te faremo dannare lo zio Matt fino a che non mi chiederà scusa per tutte le stronzate che ha fatto, che fa e che farà nel corso della sua inutile esistenza, sì?»
«Non la traviare già da ora, poverina...»
«È una cosa seria, Mal. Non ti intromettere, sono cose che riguardano solo me e lei» disse.
Mallory annuì, arresa davanti all’evidenza dei fatti per poi alzarsi con l’intenzione di andare a fare una passeggiata.
«Prima che te ne vada sbarazzati di quella cosa, grazie!» le gridò dietro, accendendo la tv.
«Non puoi farlo da te, scusa?»
Nadja sbuffò irritata. «Io non prendo in mano un gufo che mi fissa!»
Assolutamente, non aveva paura di niente. Lei non era fatta per avere paura.
Proprio no.
 

[838 parole]










Prompt 06: «L'ho trovato scontato, non potevo lasciarmelo sfuggire!»
Prompt 38: «Prima sbarazzati di quella cosa, grazie!»






#OKAY, io ho avuto la sua stessa reazione davanti a quel maledettissimo gufo! Cioè... è fatto benissimo, sembra vero... ci credo che poi i piccioni scappano via, quel coso spaventerebbe chiunque e qualsiasi cosa!
Comunque... mi pare chiaro che Nadja abbia dei problemi. Come si dice? Tale autrice tali figli... bene, per oggi la chiudo qui. Alla prossima *^*

rosy


 
  
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