Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: PGV 2    29/10/2020    1 recensioni
Salve a tutti!! :)
Questa è una serie di tre One Shot interamente dedicate a tre personaggi specifici della serie di Once Upon a Time.
Verrà narrata la storia di questi personaggi prima di un determinato evento, che li ha spinti a ripensare alla loro vita ed a cosa li ha portati a diventare quello che sono, dei cattivi.
Spero che queste tre One Shot vi piacciano alla fine!! :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Peter Pan, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti!!! :)
Oggi si concludono in via ufficiale le One Shot che ho scritto dedicate ad Once Upon a Time – C’era una Volta!! :)
L’ultima One Shot di questa serie televisiva ho deciso di dedicarla a Malcolm/Peter Pan, e questo per un motivo ben specifico… è il mio villain preferito di Once Upon a Time, senza alcun dubbio!! *_*
Ritengo inoltre che l’inizio della “fine” della serie, o almeno della sua fase calante, sia iniziato proprio dopo la prima metà della terza stagione, quando si era raggiunto un picco che secondo me non sono riusciti a replicare, neppure alla fine della sesta e della settima stagione.
Però naturalmente sono opinioni personali ;). L’importante è che anche questa One Shot vi piaccia alla fine, ed è inutile dire che sarà strutturata proprio come le due venute prima, tuttavia immagino che questo l’aveste già intuito :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


ED ORA…
ONE SHOT SU MALCOLM/PETER PAN




Ed ora…

Durante quasi tutta la mia vita sono sempre stato considerato un perdente.
Un codardo che scappa dalle situazioni e che truffa il prossimo per sopravvivere. Ed in parte avevano anche ragione, quando ero adulto quello era l’unico modo che avevo per vivere.
Avevo perso l’amore della mia vita per colpa di mio figlio, e dovevo pure mantenerlo.
Ero infelice della mia vita, ma poi tutto è cambiato. Sono divenuto ciò che sono voltando le spalle a tutto quello che avevo.
Non mi era mai importato nulla della mia vita, volevo solamente voltare pagina e ricominciare. E quando arrivai sull’Isola che Non C’è, questo avvenne.
Abbandonai per sempre mio figlio. Abbandonai Tremotino.
Lasciai Malcolm… e divenni Peter Pan!

Ed ora…

Ma neanche in questa forma purtroppo sono quello che sono.
Il mio tempo era limitato e dovevo agire se volevo sopravvivere. La mia vita dipendeva solamente da quanto in fretta avrei trovato quello di cui avevo bisogno.
Da quanto in fretta avrei trovato il Cuore del Vero Credente.
Tutto era cominciato quando ancora vivevo nella Foresta Incantata. Mi ero innamorato di Fiona, una bella donna, ed insieme ero convinto che saremmo stati una famiglia felice.
Ma mi sbagliavo.
Lei mi abbandonò, per colpa del figlio che portava in grembo. Era tutta colpa sua se lei mi aveva abbandonato, per questo gli detti quel nome orribile.
Tremotino.
Da allora gli anni passarono ed io, quando ancora mi facevo chiamare Malcolm, cercavo di sopravvivere come potevo. Ero costretto a truffare per sopravvivere, con il gioco delle tre carte.
Se ripenso ora a quello che ero mi viene quasi il voltastomaco. Ero un perdente, un fallito, e tutto per colpa di quel moccioso di cui non mi importava nulla.
Lui era stata la causa della mia rovina, e mi stava ancora rovinando la vita.
Però… devo ammettere una cosa.
È anche grazie a lui se sono diventato quello che sono ora.
Se sono… Peter Pan.

Ed ora…

Un giorno, si presentò da me con un oggetto particolare.
Un Fagiolo che era in grado di viaggiare tra i mondi. Non ne avevo mai visto uno, ma Tremotino propose di fuggire in un mondo dove la mia reputazione non mi avrebbe seguito.
Quale momento migliore c’era per cambiare vita?
Sapevo già dove dovevo andare. Avevo sentito parecchie storie sull’Isola che Non C’è, e da bambino sognavo spesso di andarci. Perché non ricominciare proprio nel luogo preferito della mia infanzia?
C’era solamente un piccolo problema che non avevo calcolato.
L’unico abitante di quel luogo, l’Ombra, mi avvertì che se avessi voluto rimanere in quel luogo avrei dovuto rinunciare per sempre a tutto quello che avevo. Incluso mio figlio.
Forse me lo disse convinto che io non avrei mai rinunciato a lui. Ma si sbagliava di grosso.
Quel bambino era stato la causa di tutti i miei problemi, e non avevo alcuna intenzione di rinunciare al mio sogno per lui.
Avevo già rinunciato a fin troppo per quel moccioso. Era arrivato il momento di abbandonarlo alla sua vita.
L’Ombra si sbarazzò di mio figlio, ed io tornai ad essere un semplice ragazzino. Il mio sogno si era realizzato. E per confermare il tutto decisi di cambiare nome.
Scelsi il nome di quella bambola che Tremotino si portava sempre con sé. Sarebbe stato un buon modo per non dimenticare il passato ed al tempo stesso concentrarmi sul futuro.
Malcolm quel giorno morì.
Peter Pan quel giorno nacque.

Ed ora…

Ma non potevo vivere per sempre. Anche se mi trovavo sull’Isola che Non C’è.
Avevo sovvertito le regole, nessuno si era mai fermato a vivere sull’isola prima di me. Ed a testimonianza di ciò, si creò la Roccia del Teschio. Un luogo inedito dell’isola che si era creato quando avevo deciso di rimanere lì.
Al suo interno vi era una clessidra, che scandiva quanto mi rimaneva ancora da vivere. Avevo solamente un modo per salvarmi. Un unico e semplice modo.
Trovare il Cuore del Vero Credente.
Fu allora che mi misi alla ricerca del bambino che possedeva quel cuore. Conoscevo perfettamente il suo aspetto, ma non sapevo quando sarebbe nato e neppure in quale mondo si sarebbe manifestato.
Proprio per questo decisi di cominciare a rapire i bambini.
Li portai sull’Isola che Non C’è, dove alcuni divennero miei fedeli sottoposti ed altri i miei schiavi. Non mi servivano, se non per trovare il Cuore del Vero Credente.
In fondo l’unica cosa di cui necessitavo era di quel bambino. Di tutti gli altri mi sarei potuto sbarazzare tranquillamente quando avrei trovato lui.
Non avrei mai pensato che, a parte me ed i Bimbi Sperduti come li avevo chiamati, anche altri sarebbero venuti a vivere sull’Isola che Non C’è.
Venne una certa Trilli, con cui strinsi anche amicizia, e persino Uncino con la sua ciurma. Desiderava trovare un modo per uccidere mio figlio, ed era venuto qui per avere il tempo necessario per trovarlo.
Avrei potuto cacciarlo via, ma a quale scopo?
Desiderava sbarazzarsi di quella palla al piede, mi avrebbe fatto solamente un favore. L’unica cosa che gli chiesi fu di pagarmi tributo ogni volta che andava via dall’isola e ritornava. In cambio sarebbe potuto rimanere quanto voleva.
Non era neanche la prima volta che l’incontravo. Già in passato era giunto sull’isola insieme a suo fratello Liam alla ricerca del Rubus Noctis, il veleno mortale dell’Isola che Non C’è.
Il loro Re gli aveva detto che aveva proprietà curative. Li aveva ingannati per bene, come faccio io di solito. Lo ammiro per questo, anche se rimane un tiranno sadico.
A quanto pare Killian non mi dette neppure retta quando gli dissi che curare suo fratello dal Rubus Noctis avrebbe significato pagare un prezzo salato. Appena abbandonarono l’isola, lui morì.
Non che me ne importasse, ma anche per questo ritrovare Uncino totalmente cambiato sull’Isola che Non C’è era stato strano.
E soprattutto così desideroso di vendetta verso mio figlio…
Un figlio che avevo rincontrato in un’occasione.

Ed ora…

Certe volte mi dirigevo nella Foresta Incantata per trovare i bambini che mi servivano.
Li attiravo suonando il mio flauto di pan e li ipnotizzavo, conducendoli poi sull’Isola che Non C’è. Divenni presto conosciuto per quello che facevo. Mi chiamavano il Pifferaio Magico.
In un’occasione finii per ipnotizzare mio nipote Baelfire, il figlio di Tremotino, e suo padre lo seguì a ruota.
Evidentemente era diventato un codardo, come immaginavo. Lo sfidai a far scegliere a Baelfire se venire con me o rimanere con il padre, e lui lo portò via senza lasciarlo scegliere.
In questo modo perse la fiducia di Baelfire. Lo so perché me lo disse lui stesso.
Rincontrai mio nipote quando si fece rapire al posto di Wendy, una ragazza che desiderava tanto recarsi sull’Isola che Non C’è.
Aveva trovato rifugio sulla nave di Uncino, ma lui saggiamente me lo consegnò. Da allora Baelfire è stato mio prigioniero, forse per secoli interi, fino a quando non riuscì a fuggire.
O almeno, credette di essere fuggito da solo.
Fui io a consentirgli di andarsene a sua insaputa. Volevo che tornasse nel suo mondo perché poteva essere la chiave per trovare il Cuore del Vero Credente a cui tanto ambivo.
Feci la stessa cosa anche con Uncino. Sacrificò la sua ciurma per tornare nella Foresta Incantata ad assassinare Tremotino.
Mai mia scelta fu più giusta.
Lasciandolo fuggire, Baelfire poté generare Henry. Colui che possedeva il Cuore del Vero Credente. Il figlio della Salvatrice.
L’obiettivo che avevo cercato per secoli interi, era finalmente a portata di mano.

Ed ora…

Io sono un patito dei giochi.
Io ed i Bimbi Sperduti sosteniamo ogni genere di gioco sull’Isola che Non C’è. Loro preferisco quelli classici, io quelli strategici. Quelli che potevo applicare per raggiungere il mio scopo.
Esattamente quello che feci per portare Henry nel mio mondo.
Istituì i Sognatori, quelli che nel “mondo reale” dovevano essere i miei agenti segreti. A quel punto fu facile manipolare Greg e Tamara, due abitanti di quel mondo delusi dalla magia, in modo che tentassero di distruggere Storybrooke e mi portassero il Cuore del Vero Credente.
Portarono a termine il loro compito con molto rigore. Ed a quel punto persero ogni valore per me.
Dato che volevano così tanto tornare a casa al punto da non consegnarmi Henry, li feci uccidere dall’Ombra e dai Bimbi Sperduti. In questo modo il ragazzino fuggì, ma senza saperlo incappò in me.
Lo misi alla prova, ed esattamente come speravo dimostrò di essere colui che possedeva il Cuore del Vero Credente. Finalmente l’avevo trovato. Il mio obiettivo.
Ora dovevo solamente convincerlo a donarmi il suo cuore. Non potevo strapparglielo via come volevo, doveva essere lui a cedermelo volutamente. Una vera seccatura.
Ma non fu un problema per me. Il gioco sarebbe stato anche più interessante così.
Dovevo ammettere di trovare stimolante il dover convincere Henry ed al tempo stesso fermare gli invasori.
Già. Perché la Salvatrice ed il suo gruppetto decisero di provare a fermarmi venendo sull’Isola che Non C’è per recuperare Henry.
Poveri illusi. Magari li avrò sottovalutati, ma loro hanno sottovalutato me.
Provai a mettere l’uno contro l’altro la Salvatrice, Uncino, Biancaneve e il Principe, ed in parte ci riuscì anche. Ma il loro legame era più forte di quello che pensavo.
Provare a convincere Uncino ad uccidere il Principe e costringere tutti a rivelare i loro segreti più oscuri li mise l’uno contro l’altro solo temporaneamente.
Ed in tutto quello c’era anche un altro fattore da tenere presente…
Mio figlio.
Tremotino.

Ed ora…

Anche lui era venuto sull’isola per recuperare il nipote.
A quanto pareva voleva combattere la profezia secondo cui Henry sarebbe stato la causa della sua rovina. Povero figliolo, è rimasto lo stesso sciocco ragazzino che ho abbandonato secoli fa.
Alleandosi con Baelfire riuscì anche ad immobilizzarmi per un breve momento. Furono molto astuti, questo glielo devo riconoscere.
Ma io non fallisco mai. Peter Pan non fallisce mai.
Mi bastò poco per metterli l’uno contro l’altro e catturare Baelfire. Poverini, erano davvero convinti di avermi sopraffatto.
Ricordo ancora la faccia che ha fatto Baelfire quando gli ho detto che è fuggito dall’Isola che Non C’è solamente perché l’avevo voluto io. Era disperato, e questo mi piaceva.
Con fatica poi, convinsi Henry a cedermi il Cuore del Vero Credente.
Non fu molto difficile. Inizialmente opponeva resistenza, ma con una delle mie strategie sfruttai Wendy per fargli credere che darmi il suo cuore mi avrebbe consentito di salvare l’isola.
In verità volevo salvare solamente me stesso. Ma lui non lo sapeva.
E Tremotino provò ancora una volta a fermarmi. Povero illuso, stava davvero cercando di sconfiggermi con i miei stessi trucchi.
IO gli ho insegnato come barare, e con lo tesso trucco riuscì ad intrappolare lui nel Vaso di Pandora. Aveva fatto portare quell’arma da Storybrooke da una sirena di nome Ariel. A quanto pareva Gianni e Michele avevano fallito.
Li avevo incaricati di trovare il Vaso di Pandora e distruggerlo, ma in qualche modo non ci sono riusciti. Dovrò riconsiderare la loro posizione quando tutto questo sarà finito.
Sì. Perché anche se ho convinto Henry a donarmi il Cuore del Vero Credente, non ho ancora vinto.

Ed ora…

Ero sicurissimo che il gioco fosse finito a mio favore. Ma avevo sottovalutato Regina.
Ero convinto che lei, così come Biancaneve e la Salvatrice, avessero dei rimorsi nella loro vita che le avrebbero tenute bloccate come volevo. Ma non era così.
Regina non si era pentita di nulla nella sua vita, perché ogni sua azione l’aveva portata a conoscere Henry. E grazie a questo riuscì a strapparmi il suo cuore.
Avevo fallito perché l’avevo sottovalutata. Ma non sarebbe più successo. Sapevo già che cosa avrei dovuto fare.
Dovevo solamente riprendere il Cuore del Vero Credente in un modo o nell’altro. Ho aspettato secoli per trovarlo e non intendo gettare tutto alle ortiche per colpa di una stupida regina.
Per questo mi imbarcai sulla nave di Uncino mentre tutti stavano abbandonando l’Isola che Non C’è per provare a rubare il cuore ad Henry. Ma ormai era tutto inutile.
Doveva concedermelo volutamente, ma ormai avevo perso il suo favore. Sapeva quello che volevo fare, e non intendeva più aiutarmi.
Poco male, gli avrei strappato l’Ombra e l’avrei ucciso. Non gli avrei mai permesso di andarsene dall’Isola che Non C’è condannandomi così a morire.
Tuttavia, mio figlio riuscì a bloccarmi di nuovo, intrappolando il mio corpo all’interno del Vaso di Pandora.
Sì. Avete capito bene. Il mio corpo.
Ancora una volta riuscì a fregarli tutti. Peter Pan non fallisce mai. Ormai avrebbero dovuto capirlo.
Scambiai la mia anima con quella di Henry, così presi possesso del suo corpo. Lui invece finì dentro al mio… intrappolato nel Vaso di Pandora per sempre.
Era inutile che ci provassero. Il gioco non era ancora finito.
Potevano sovvertire i miei piani quanto volevano. Potevano provarle tutte, ma alla fine io vinco sempre. E se ne sarebbero accorti presto.
Molto presto.

Ed ora…

Adesso sono qui.
Sulla nave di Uncino insieme a tutti gli altri, diretto verso Storybrooke a quella che dovrebbe essere una festa in onore della vittoria su di me e del salvataggio di Henry.
Il corpo di questo ragazzino non è male, lo devo riconoscere. Ma ormai del suo cuore non mi interessa più. Non potrò mai più ottenerlo, quindi è inutile che continui ad inseguirlo.
Ma so già che cosa fare. Ho ideato il mio piano di riserva.
Una volta a Storybrooke, ingannerò Regina e mi farò consegnare il Sortilegio Oscuro. Dopodiché, lo lancerò e trasformerò Storybrooke nella nuova Isola che Non C’è.
Se non posso avere il Cuore del Vero Credente, almeno distruggerò il loro mondo.
E per il sacrificio non è un problema. Proprio adesso sto parlando con Felix, l’unico Bimbo Sperduto che mi è rimasto fedele. Per me la fedeltà è sacra, lui sarà il sacrificio perfetto.
Nessuno sta sospettando nulla. Nessuno ha capito che Henry sono io. E questo gioca tutto a mio vantaggio.
Una volta gli è andata bene, ma non gli andrà bene la seconda volta. Stavolta nessuno li avrebbe salvati. Il gioco si sarebbe evoluto, ed io avrei vinto alla fine.
Perché io sono Peter Pan.
E Peter Pan non fallisce mai.

Ed ora… comincia il vero gioco!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Fortunatamente, a differenza che con Tremotino ed Uncino venuti prima, su Peter Pan non c’era moltissimo da scrivere, e di conseguenza mi sono potuto amministrare meglio con gli eventi che l’hanno coinvolto :).
Naturalmente anche in questo caso non ho riportato tutto quanto, perché ho saltato direttamente la maggior parte del pezzo legata alla sesta stagione e che lo riguardava (che non spoilero per chi magari non l’ha ancora vista) perché ho concluso solamente da poco la sesta stagione, ma spero comunque che la One Shot vada bene lo stesso ;).
Anche se qui, essendo qualcosa di molto corto rispetto a Tremotino ed Uncino, ho potuto aggiungere qualcosa direttamente dalla sesta stagione, certo non tantissimo ma comunque qualcosa, e spero che vi basti alla fine ;).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo giovedì 05 Novembre, tra una settimana, per una nuova serie di One Shot che sarà pubblicata all’interno della sezione di Beyblade!! ;)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: PGV 2