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Autore: sweetnight87    04/11/2020    4 recensioni
In questa one shot ho voluto approfondire un legame che meritava più risalto.
Quello tra Emma e il suo fratellino, Baby Neal.
Ampliando dei momenti che sono stati parte della serie e aggiungendone qualcuno, ho voluto raccontare di Emma e del piccolo Neal, del loro legame profondo e speciale, anche però di come Emma abbia appreso e metabolizzato la notizia dell’arrivo di questo fratellino, notando come il piccolo avrebbe avuto tutto ciò di cui lei invece a causa del sortilegio oscuro è stata privata.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Hope Jones, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un batuffolo profumato.

Un batuffolo dal cappellino blu. Il suo fratellino, Neal. Baby Neal Charming.

Ricordava ancora perfettamente quando l’aveva visto poco dopo la sua nascita. Era così piccolo, così pacifico e buffo nelle sue espressioni, soprattutto quando dormiva con le labbra arricciate.

Era il suo fratellino e sentiva il cuore scoppiarle dalla gioia.

 

 

Quando Emma era tornata  a Storybrooke e aveva scoperto che sua mamma fosse incinta era stato un colpo duro da mandare giù. Aveva però provato a non dare a vedere la sua tristezza.

Emma in un attimo aveva avvertito il cuore spaccarsi a metà. Non era gelosa. Erano solo riemersi i ricordi dolorosi della sua infanzia.

Il suo fratellino sarebbe cresciuto a differenza di quanto accaduto a lei con i loro genitori dall’inizio, lei invece li aveva incontrati ventotto anni dopo e le era servito del tempo prima di riuscire a costruire un rapporto, di fidarsi di loro  e prima di poterli chiamare mamma e papà.

Tutto però era stato presto dimenticato. La famiglia ricostruita.

Quando per la prima volta aveva tenuto Neal tra le braccia aveva avvertito solo gioia e istinto di protezione. Era il suo fratellino.

In realtà avrebbe potuto essere benissimo suo figlio. Il loro mondo riservava sorprese come quella.

Di una cosa era certa, non avrebbe mai permesso a nessuno di portarlo via dalla famiglia e fargli provare ciò che aveva vissuto lei.

Non si sarebbe mai sentito rifiutato o solo. Mai. Era la sua promessa da sorella maggiore.

L’avrebbe protetto a costo della vita, esattamente come avrebbe fatto per Henry se qualcuno l’avesse minacciato.

Adesso aveva la sua famiglia e nessuno li avrebbe mai più separati. Era la Salvatrice, era suo preciso compito proteggere la sua famiglia.

 

In realtà oltre alla gioia e all’istinto di protezione, la prima volta che l’aveva tenuto in braccio si era sentita nervosa e insicura. 

Come se avesse potuto romperlo. Non aveva mai provato un’esperienza simile, non aveva mai tenuto in braccio un neonato, aveva rinunciato a Henry non appena nato senza neppure tenerlo per un solo istante tra le sue braccia.

 

Quando a causa della sua magia fuori controllo era successo tutto quel gran caos, non aveva  più toccato Neal,non ne aveva il coraggio la paura era troppa. Anche quando tutto si era risolto e i suoi le avevano detto espressamente che avevano fiducia in lei, aveva continuato a guardarlo da lontano, incapace di superare la paura di fargli del male. Ricordava fin troppo bene lo sguardo di sua madre quando un pomeriggio al nido stava per prenderlo in braccio, poi improvvisamente le mani avevano iniziato a brillare e Snow si era allontanata stringendo a sè il piccolo.

Sapeva che era stata una reazione istintiva, che non aveva nulla contro di lei, che si fidava, ma come darle  torto, era madre anche lei adesso e avrebbe fatto lo stesso con Henry.

La contro prova della fiducia che i suoi nutrivano per lei l’aveva avuta poco dopo con l’incantesimo degli sguardi infranti, quando Snow le aveva affidato il suo fratellino, nessuno avrebbe potuto prendersi cura di lui meglio di Emma.

Dopo quel periodo i pomeriggi passati con il suo fratellino erano aumentati a dismisura, ogni scusa per i suoi genitori era buona per affidarlo a Emma.

Certo non era esattamente una scheggia a cambiare pannolini, ma amava passare del tempo con il piccolo Neal.

Spesso quando si trovava a fare la baby sitter, Henry la raggiungeva e passavano del tempo tutti insieme e Henry si divertiva un mondo nel vedere la sua mamma alle prese con i pannolini di suo zio.

Emma lo minacciava di farli cambiare a lui e alla fine era successo, madre e figlio si erano sfidati, Henry era stato bravissimo e veloce lasciando sua mamma di sasso.

“Devi esercitarti!  Come  farai quando tu e Killian avrete dei bambini? Non potrai mica contare su di me che ti tolga dai guai”

Emma in un primo momento era letteralmente sbiancata all’affermazione fatta da suo figlio, lei e  Killian e dei bambini loro... Che pensiero assurdo!

“Ragazzino cosa dici? Cosa ti fa pensare che tra me e Killian possa esserci qualcosa del genere?”

“Mamma se ci fosse un ottavo nano chiamato Tontolo lo capirebbe anche lui che tra voi c’è qualcosa, non fate  altro che cercarvi con lo sguardo, lo fate in continuazione e non siete per niente discreti.”

Per fortuna Neal proprio nel bel mezzo di quella discussione aveva deciso di reclamare l’attenzione di Emma.

“Salvata in corner mamma!” Henry aveva notato l’espressione di sollievo della sua mamma quando suo zio aveva reclamato attenzione, anzi più precisamente il biberon e aveva voluto  comunque specificare che la discussione non sarebbe finita lì, avrebbero ripreso l’argomento.

 

“Neal, ti rendi conto che tuo nipote mi fa la predica?” Emma si era messa a parlare con suo fratello cercando chi la spalleggiasse, ma il piccolo gorgheggiava soltanto. In realtà le cose stavano diversamente, aveva sviluppato un senso materno che prima di allora mai aveva creduto di avere e il merito era del suo ragazzino che l’aveva condotta alla sua famiglia e del suo fratellino che tirava fuori di volta in volta un lato di lei completamente sconosciutole.

 

Il legame tra Emma e Neal si era sempre più consolidato diventando sempre più forte.

Infatti la prima parola del piccolo Charming era stata:”Ema”

Quando Snow e David avevano raccontato alla figlia l’accaduto, Emma si era profondamente commossa, le lacrime avevano inumidito le sue guance. Si era sentita importante, adesso era importante per la sua famiglia, questo compensava gli anni vissuti nella solitudine più totale.

Più il batuffolo cresceva più il legame con la sua Ema diventava sempre più forte.

Emma ricordava bene quando un piccolo Neal all’incirca sui tre anni aveva spinto Killian lontano da lei perché geloso.

“ Bai bia! Ema mia!”

D’altronde come dare torto al piccolo di casa. 

Nonostante l’abissale differenza di età, nonostante più che una sorella potesse essere sua mamma il loro rapporto era unico.

Tutte le mattine Emma l’accompagnava al nido dopo che aveva lasciato Henry allo scuola bus.

Stava davvero vivendo tutto ciò che non aveva vissuto con Henry a quell’età.

Se tutti in città non avessero saputo chi sono, avrebbero potuto scambiarli per mamma e figlio.

D’altronde per un breve periodo infatti il piccoletto aveva iniziato a chiamarla in quel modo.

Era successo quando Snow a causa di un breve periodo era dovuta restare in ospedale.

Emma si era presa cura di lui e Neal che era ancora piccolo aveva iniziato a riconoscere in lei la figura materna di cui sentiva la mancanza.

Quando Snow era rientrata a casa il piccolo per qualche altro giorno aveva continuato a cercare Emma e chiamarla mamma. Questo aveva provocato in Emma una situazione di disagio, sapeva bene come si sentiva sua madre per questa situazione. Il suo senso di colpa era accentuato, nonostante si fosse allontanata dal piccolo solo per motivi di salute. 

Per fortuna tutto si era risolto velocemente ed Emma aveva tirato un sospiro di sollievo. Sapeva che sua madre non era arrabbiata per la vicenda, anzi era felice del profondo legame tra i suoi figli e sapeva bene che qualunque cosa fosse capitato a lei e al marito il piccolo sarebbe rimasto in ottime mani, quelle della sua adorata sorellona.

Ogni qualvolta che il piccolo stava con Emma era sempre difficile poi riportarlo a casa, piangeva e si disperava perché lui voleva la sua “Ema”

Le cose non erano andate diversamente man mano il piccolo di casa era cresciuto, anzi quando Emma si era trasferita nella sua nuova casa, il piccolo Neal ne aveva risentito fortemente, nonostante stesse molto tempo con lei.

Per non parlare di Killian. Si sentiva messo da parte, come se visto la presenza di Killian lui potesse perdere l’affetto di Emma.

Era stato difficile rassicurarlo che per lui ci sarebbe stato sempre un posto speciale nel cuore della sorella, aveva una tremenda paura all’idea di perderla.

E se nonostante le difficoltà e i tentativi di Killian fatti per diventare amici la diffidenza del piccolo era sempre tanta.

Sembrava un piccolo David in miniatura, geloso e protettivo come il padre all’inizio della storia tra Emma e Killian.

Basti pensare che Neal chiamava Killian “blutto pilata”

Snow più volte gli aveva detto che non era cortese rivolgersi così a Killian, ma il piccolo non voleva sentire ragioni.

Quando le cose sembravano andare un po’ meglio! Ecco che qualcosa era pronta a sovvertire il naturale ordine creatosi. Emma aveva scoperto di essere incinta della piccola Hope. Di per sè dovrebbe essere una buona notizia, ma nuove ansie e nuove paure erano all’orizzonte, invece il piccolo Neal forse perché già più grande, alla notizia che sarebbe diventato zio era stato felicissimo. Pur precisando alcune cose ovviamente.

“Purché non ti dimentichi di me e non trascuri i nostri momenti tra fratello e sorella sono contento che arrivi questa bambina, anche se io avrei preferito un maschio, perché io con le bambole con lei non ci gioco però eh!”

Tutti i presenti erano scoppiati a ridere a quell’esclamazione del piccolo. Che poi ormai era un piccolo ometto di sei anni.

“Tranquillo Neal, ti prometto che avrai anche un nipotino tra qualche anno”

Killian aveva provato a rincuorarlo, ma il risultato era stato l’opposto “non lo so se mi vada bene che Emma abbia altri figli, per me ci sarebbe sempre meno tempo e spazio”

Commossa da quelle parole e nonostante la raccomandazione di non  fare sforzi, Emma solleva in braccio il suo fratellino e inizia a riempirlo di baci ovunque, provocandogli il solletico.

“Ok,ok! Ho capito, ho capito. Smettila ti prego di farmi il solletico”

Neal supplica Emma di smettere, ma lei continua per un altro po’.

“Quindi hai capito che non sarai mai messo da parte? Tu sarai il mio fidato aiutante con la tua nipotina, io ho bisogno del mio fratellino e del suo prezioso aiuto”

Neal la guarda serio, poi abbraccia forte, forte la sua sorellona. Sa che non gli mentirebbe mai. Che il loro legame resterà unico a prescindere da tutto.

 

 

 

 

 

  
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