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Autore: LadyPalma    05/11/2020    11 recensioni
Prima classificata al Contest “Torneo Tremaghi” indetto da Artnifa sul forum di EFP.
Tra lo stupore generale, Narcissa Black è stata scelta per partecipare al Torneo Tremaghi. Riuscirà a superare le tre prove e vincere il Torneo?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, Narcissa Malfoy, Sorelle Black, Xenophilius Lovegood
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La sorella non ridicola



 
 
Ero certo che uno dei Black sarebbe stato scelto, aveva affermato il suo capocasa con un sorriso di trionfo sotto i baffi grigi prima di salutarla.
Cerca di tirare fuori un po’ di fegato, va bene?, le aveva detto Andromeda a mo’ di incoraggiamento, senza nascondere però una nota di scetticismo.
Vedi di non morire, Cissy, le aveva scritto Bellatrix dalla casa dei Lestrange di cui era ormai la padrona.
Ma l’hai vista la tipa di Hogwarts? Non è mica un concorso di bellezza!, aveva bisbigliato l’imponente campione di Durmstrang a quello brillante di Beauxbatons.
Tutte quelle parole le si erano annidate dentro: solo una dei Black, solo una vuota bellezza, senza coraggio e senza neanche la capacità di sopravvivere… era questo tutto ciò che era? Aveva sentito le lacrime pizzicarle gli occhi; mentre entrava nel Campo da Quidditch dove si sarebbe svolta la prima prova del Torneo Tremaghi, la sua testa era da tutt’altra parte. Era triste, ecco tutto, e adesso anche sola, in mezzo a una folla troppo lontana.
Fu solo quando il Preside annunciò l’inizio della sua prova che Narcissa tentò di recuperare la concentrazione. Bene, cosa doveva fare? Non una partita di Quidditch, sperava, in quel caso sarebbe stata del tutto spacciata. Per questo, il suo primo istinto fu di sospirare di sollievo quando vide un armadio materializzarsi proprio davanti a lei. Un Molliccio, tutto qui. Sapeva già cosa avrebbe visto: se stessa con i capelli bianchi, i denti neri e il volto coperto di rughe. Era quello che ci aveva visto durante una delle lezioni della professoressa Jacobs due anni prima, e in quell’occasione non aveva perso tempo a modificare la sua faccia con quella di Molly Prewett facendo ridere tutta la classe.
Si avvicinò dunque all’armadio con la bacchetta stretta in pugno e un mezzo sorriso sulle labbra. Presto sarebbe uscita una donna vecchia e… E invece, dall’armadio sbucarono due donne, entrambe giovani, entrambe con i capelli neri.
“Ecco la nostra patetica sorella” esclamò la prima figura con una risata cattiva. “Sei così debole, Cissy!”
“Almeno tu hai carattere, Bella” aggiunse la seconda, scuotendo la testa con disapprovazione. “Tu invece sei così banale, Cissy!”.
Presto le due voci si accavallarono: Bellatrix iniziò a pronunciare di continuo la parola debole, Andromeda invece la parola banale, finché non finirono per trovare un accordo nel formulare la stessa accusa ripetuta all’infinito. Tu sei niente, Narcissa. Niente, niente, niente.
La paura sottile che l’aveva presa proprio prima di mettere piede nel campo adesso aveva assunto un suo preciso volto – anzi due, così simili eppure così diversi. Uno sguardo animato solo dal disprezzo, l’altro dalla delusione, e lei non riusciva proprio a decidere quale fosse il peggiore. Narcissa era paralizzata dalla paura, mentre le lacrime scendevano ora copiose sulle sue guance. Più tardi non avrebbe saputo dire cosa le diede la forza di alzare la bacchetta, eppure è quello che fece quando oltre alla tristezza si sentì invadere da un altro sentimento a lungo represso: la rabbia.
“Io non sono niente” disse più volte, prima in un sussurro incerto e poi via via a voce sempre più alta e sicura. Non arrivò a urlarlo però, ciò che gridò fu altro.
“Riddikulus!”
Le due figure restarono lì impalate davanti a lei senza neanche zittirsi, anche se improvvisamente il contenuto delle loro parole mutò. Non erano più accuse, ma implorazioni.
“Ti prego, Cissy, devi capirmi. Ho perso del tutto la testa per Arthur Weasley e voglio fuggire con lui! Non dire niente a mamma e papà!” strillava Bellatrix con un tono esageratamente sentimentale.
“Ti prego, Cissy, rompi il fidanzamento con Malfoy, voglio sposarlo io! Voglio essere una mogliettina purosangue, è quello che è giusto!” le faceva eco Andromeda con un’aria solenne che non le aveva mai visto addosso.
Narcissa scoppiò a ridere, non poté farne a meno, e continuò a farlo anche quando il Molliccio tornò nel suo armadio, beandosi più della vittoria in sé che dell’applauso della folla. Forse perché aveva superato non solo la paura del momento, ma stavolta la paura di una vita. Non quella di perdere la bellezza, ma il terrore che anche la bellezza non potesse essere abbastanza per farla emergere.
Si era sentita sempre poco all’altezza delle sue due sorelle tanto speciali; ora però aveva visto quanto potessero essere grottesche a parte invertite, e aveva capito che forse non c’era niente di male a restare nel mezzo, a non distinguersi troppo e a non essere ridicola con una presa di posizione troppo netta.
Non c’era niente di male, in fondo, a essere semplicemente Narcissa.

 
(E poi, era lei la sorella Black che aveva appena superato la prima prova del Tornero Tremaghi, non era così?)





















 

NDA: Lo scopo del contest è quello di mostrare un personaggio a nostra scelta alle prese con le prove del Torneo Tremaghi e la mia scelta è ricaduta su Narcissa, una Narcissa che ho immaginato essere al suo quinto anno a Hogwarts.
Ho lasciato i rapporti di età tra le sorelle più o meno inviariati: Bellatrix, più grande di quattro anni, ha già concluso gli studi ed è sposata con Rodolphus per cui le scrive da lontano; Andromeda, invece, è al suo settimo anno e – anche se non è ancora fuggita con Ted – la sua relazione con lui è già conosciuta e quindi il suo atto di ribellione comincia a farsi sentire.

 
Ora, secondo me il Molliccio di Narcissa da adulta sarebbe il cadavere di Draco, ma la Narcissa givoane è più complicata. Inizialmente ho pensato alla paura di invecchiare: la bellezza è una forse delle sue qualità principali, quindi perderla avrebbe potuto spaventarla soprattutto da piccola – e infatti è la forma del suo primo Molliccio nelle lezioni di Difesa del terzo anno (la professoressa Jacobs è una mia invenzione). A tal proposito la menzionata Molly, coetanea di Bellatrix, frequentava ancora il settimo anno durante il terzo anno di Narcissa e il motivo per cui ho scelto lei come effetto del Riddikulus rende semplicemente conto della tipica antipatia Grifondoro-Serpeverde.

Tuttavia, nel frattempo, le cose cambiano: Bellatrix acquista sempre più potere/importanza e Andromeda inizia i suoi moti di ribellione. In questo quadro, credo che Narcissa si sia sentita tirare da una parte e dall'altra, e in un certo senso anche diventare quasi invisibile rispetto alle altre due. Ecco perché la sua paura non è non essere bella, ma che neanche la bellezza possa più essere abbastanza. Il suo essere in mezzo, il suo non prendere posizione la terrorizza, perché le sembra di essere lasciata indietro e di diventare anonima. Allo stesso tempo, però, come dimostra il Riddikulus, questa non presa di posizione la salva un po' dall'esere "ridicola" che invece colpisce le sue sorelle nel loro estremismo.

Narcissa dovrà affrontare ancora altre due prove, che verranno svelate dal giudice più o meno ogni mese. Si tratta di una sfida a eliminazione, quindi Narcissa potrebbe essere eliminata prima; tuttavia, cercherò comunque di completare la raccolta da fuorigioco.

Spero l'idea vi sia piaciuta^^
   
 
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