05/11/2020
1 recensioniNeve tiepida
Wei WuXian si sveglia e si stiracchia pigramente.
Sente freddo, è stato quello ha svegliarlo, e si rannicchia portando le gambe al petto, stringendosi addosso la coperta.
Si mette seduto, avvolto nella coperta, la testa incassata nelle spalle.
Il suo corpo dolorante protesta: i muscoli delle gambe e delle braccia fanno male, ha graffi lungo la schiena, morsi sulle spalle e i fianchi.
Sorride sornione al pensiero della notte precedente, e cerca Lan Zhan con lo sguardo: ovviamente l’uomo non è a letto con lui, si è svegliato ore prima.
Sperava almeno di trovarlo nel jingshi, invece non sembra esserci traccia dell’uomo.
Non importa, si vedranno dopo. Infondo hanno tanto tempo davanti a loro, no?
Forse.
Non riesce ancora a essere ottimista, a convincersi di poter essere davvero felice.
L’uomo si stringe maggiormente nella coperta alla ricerca di un calore che quel tessuto non può dargli.
<< Wei Ying? >>
Sobbalza.
<< Lan Zhan, sei qui! >>
<< Qualcosa non va, Wei Ying? >> l’uomo gli si avvicina, un vassoio col tè fra le mani. << Ti sei svegliato presto, >> aggiunge.
<< Ah…volevo solo un po' di freddo. >>
Lan Zhan gli si avvicina, poggia il vassoio su un tavolino basso, e si sistema accanto a lui << ha iniziato a nevicare, >> spiega indicando la finestra. Gli porge una tazza che WuXian stringe delicatamente fra le mani per scaldarsi: è colma di tè profumato e fumante.
La coperta scivola lasciandogli scoperta una spalla, e Lan Zhan gliela sistema con movimenti lenti.
Il cielo è di un blu livido, coperto da nubi grigie.
Il mondo fuori dal jinshi è bianco e silenzioso, morbidi fiocchi di neve volteggiano nell’aria per poi posarsi a terra, sui tetti, sugli alberi.
Wei WuXian struscia il volto contro il petto di Lan Zhan, e l’uomo lo lascia fare in silenzio, poi gli prende il mento fra due dita per sollevargli il volto e si china a baciargli la fronte.
Wei WuXian socchiude gli occhi.
Come può, dopo tutto quello che è successo, trovarsi lì a vivere, a vivere quella vita? È talmente felice che il cuore potrebbe esplodergli nel petto.
<< Lan Zhan! Lan Zhan! C’è tanto freddo oggi: non potrei rifugiarmi nel tuo abbraccio, mh? >>
Le orecchie dell’uomo assumono una vivace sfumatura rossa mentre allarga le braccia per accogliere il marito. Lo stringe a sé e poggia il mento sopra la sua testa.
I fiocchi di neve danzano nell’aria imbiancando i Meandri della Nuvola, immersi in un silenzio più etereo della solita, austera quiete che regna in quel luogo.
<< Lan Zhan! Lan Zhan! Ho davvero tanto freddo, >> si lamenta << è questo letto è così grande e vuoto… non ti andrebbe di farmi compagnia? Non lasceresti mai il tuo povero marito a morire di freddo, solo e dimenticato. Vero? >>
L’altro non risponde, l’espressione composta e le orecchie rosse.
Con un delicato fruscio le candide vesti scivolano a terra, e due corpi si incontrano nel calore del letto, fra gemiti e sospiri.