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Autore: PGV 2    05/11/2020    3 recensioni
Salve a tutti!!
Sono qui per portare alla vostra attenzione due One Shot dedicate a due rivali del gruppo protagonista dei Bladebreakers, che sono tra l'altro due avversari finali di serie, ossia Brooklyn e Yuri Ivanov!!
Con queste due One Shot, che hanno l'unico scopo di omaggiare questi due personaggi, indagheremo sulla loro vita, sui dolori che hanno dovuto patire e su cosa li ha spinti alla fine là dov'erano alla fine della serie G-Revolution.
Spero che queste due One Shot saranno di vostro gradimento! :)
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Yuri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti!!! :)
Oggi sono qui per presentarvi una breve serie di One Shot dedicate al mondo di Beyblade!!
Perché questo mondo? Molto semplice, perché sono affezionato moltissimo a questo anime, soprattutto alla terza serie G-Revolution che ho nel cuore e che porterò sempre lì, e volevo omaggiarlo con queste brevi storie.
Le dedicherò agli unici due pg della serie che avrei voluto trattare all’interno delle mie fic passate ma che per ragioni di tempo e di spazio non ho potuto T_T la loro identità la potete vedere nella sezione Personaggi di questa fic, di conseguenza non c’è bisogno che parli XD ;).
La prima di queste due One Shot sarà quella dedicata a Brooklyn, una scelta che forse potete ritenere strana ma che ho deciso di fare perché lo ritengo un pg molto interessante, oltre che ottimo ed affascinante, e volevo scrivere qualcosa su di lui :).
Piccolo avvertimento: la One Shot non è letteralmente nulla di che, solamente un breve riassunto della sua vita narrato dal suo punto di vista mentre rivive tutto all’inizio della fase finale della sua lotta contro Takao, di conseguenza non aspettatevi nulla di ché da essa ;).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


D’ACCORDO TAKAO…
ONE SHOT SU BROOKLYN




D’accordo Takao…

Non ho mai avuto una vita facile.
Non per il mio talento naturale. Non perché fossi un asso in questo gioco di trottole. Non perché amavo unicamente la natura.
Ma perché sono sempre stato escluso da tutti.
Nella mia vita non sono mai riuscito a farmi dei veri amici. Tutti mi tenevano ai margini e cercavano di evitarmi come potevano. Perché avevano paura di me.
Avevano paura di ciò che fossi in grado di fare con queste trottole che loro chiamano Beyblade. Avevano paura del mio talento naturale.
Anche per questo ho sempre preferito stare da solo. Stavo bene da solo, senza nessuno che potesse rifiutarmi, con la natura come mio unico amico.
Stavo bene. Ero felice.
Ma poi tutto è andato in malora, per causa sua…

D’accordo Takao…

La mia infanzia non è stata delle migliori.
Sono sempre stato bravo a giocare con le trottole. Qualunque cosa facesse il mio avversario, qualunque strategia adottasse, io alla fine vincevo.
Vincevo facilmente, senza mai dovermi impegnare realmente.
Nessuno voleva giocare con me proprio per questo motivo, e mi esclusero forzatamente dalle loro attività. Ma non ne farò una tragedia. Non più.
Mi basta essere amico della natura e degli animali a cui voglio bene. Ed anche loro vogliono tanto bene a me.
Costantemente gli uccellini e gli insetti vengono a giocare da me, ed io sono felice. Forse l’unico momento della giornata in cui sono davvero felice.
Per il resto, le mie giornate sono una noia incredibile. Se prima mi struggevo per essere da solo, ora ho accettato questa condizione e cerco di non pensarci.
Non possiamo cancellare i nostri demoni, possiamo solo imparare a conviverci. Ed è ciò che ho fatto io.
Vivo ogni giorno con la consapevolezza che non sarò mai accettato. Ed a me va bene così, ormai mi sta bene questa condizione.
Per anni ho continuato a adoperare questa filosofia, ormai ho sedici anni e continuo a preferire la natura agli umani che mi hanno deriso e scacciato.
L’unica altra cosa che so fare bene, giocare con quelle trottole, la adoperavo unicamente per passare il tempo, perché col tempo non avere un avversario alla mia altezza mi stancava.
Fino a quando non incontrai lui. Un uomo che ha indirettamente cambiato la mia vita.
Vladimir Vorkov.

D’accordo Takao…

Quell’uomo mi fece una proposta.
Voleva che entrassi a far parte del suo progetto come Blader a tutti gli effetti. Si trattava di una società che avrebbe trasformato questo sport da agonistico a professionistico, e così solo i Blader professionisti avrebbero potuto gareggiare.
Ma in verità le sue intenzioni erano ben altre. Io l’avevo capito subito grazie al mio sesto senso.
Non mi fu difficile comprendere che in verità voleva solamente sfruttare la mia potenza per portare sempre più giocatori dalla sua parte. Non era difficile intuirlo, altrimenti perché tra tutti desiderava proprio me?
A me sinceramente la cosa non fece né caldo né freddo. Non avevo nulla da fare della mia vita a causa del fatto che tutti mi evitavano, magari sarebbe stata la volta buona che avrei affrontato dei giocatori alla mia altezza.
Anche per questo decisi di accettare la sua offerta. Ed inizialmente non fu neanche una pessima idea.
Trovai diversi cosiddetti Blader molto interessanti. I più forti erano tali Mystel, Moses e Ming Ming, ma nessuno di loro tre era in grado anche solo di impensierirmi. Solamente uno ci riusciva.
Si chiamava Garland, proveniva da una famiglia di professionisti e voleva diventare un Blader professionista.
Lui fu l’unico Blader tra tutti in grado di impensierirmi un po’… ma solamente un po’. Già, perché anche lui alla fine si rivelò un buco nell’acqua.
Ma in fondo c’è da sorprendersi?
Io sono un talento naturale. Nessuno è in grado di tenermi testa e nessuno può sconfiggermi. Io sono invincibile. Io sconfiggo chiunque.
O almeno, questo era ciò che credevo…

D’accordo Takao…

Il giorno dell’inaugurazione, vidi dei Blader piuttosto interessanti entrare nell’edificio base della società, la B.E.G.A..
Erano i Bladebreakers, a quanto pare erano i Campioni del Mondo. E vidi il più forte di loro, Takao, combattere contro Moses e sconfiggerlo, proprio come avevo previsto.
Era bravo, ma ancora niente che potesse anche solo interessarmi.
Sembrava che la mia ricerca di un Blader all’altezza delle mie aspettative fosse del tutto vana, e questo nonostante un insegnante decise di diventare il mio istruttore. Si chiamava Hitoshi, ed era bravo come allenatore.
Personalmente non ho mai creduto di avere bisogno di un istruttore, ero abbastanza talentuoso da cavarmela da solo. Ma lui insistette più e più volte per diventare il mio maestro.
Beh, se questo lo rendeva contento, chi ero io per impedirglielo?
In fondo non mi costava nulla allenarmi di tanto in tanto. Già, perché davanti alle mie potenzialità gli allenamenti non erano mai troppi, giusto qualche lancio e basta. Quindi non mi costava nulla.
Ma un giorno, quello della selezione dei cinque Blader che avrebbero rappresentato la società nella Justice Five, cambiò tutto.
La Justice Five era una sfida che avrebbe visto cinque di noi battersi contro cinque dei Bladebreakers. Se noi avessimo vinto, la B.E.G.A avrebbe prosperato, se avessero vinto i Bladebreakers, la nostra società si sarebbe dovuta sciogliere seduta stante.
Personalmente non mi interessava chi avrebbe vinto alla fine, in fondo un risultato valeva l’altro per me. Ma il mio istruttore insistette affinché mi battessi anche io, e di conseguenza non ebbi scelta che partecipare alla selezione.
Fu facile per me sconfiggere i primi Blader. Dovetti solo rimanere fermo e si eliminarono da soli, piuttosto semplice in fondo.
Il problema venne dopo, quando si presentò lui davanti a me.
Quel maledetto ragazzo.
Quello che mi sembrava un insetto… ed è invece diventato il mio incubo.
Kai Hiwatari.

D’accordo Takao…

Quel ragazzo fu il mio avversario nella finale del mio girone.
Eppure all’epoca non mi sembrava niente di ché. Un avversario come tanti, giusto un pochino più forte della media dei Blader che ero abituato a combattere.
Ma in sostanza non era all’altezza neppure di Garland, figurarsi di me. Fu molto semplice per me anticipare le sue mosse e copiarle.
Riuscì addirittura a farlo arrabbiare per uno stupido incontro tra Beyblade. Ammetto che in quel frangente mi sono davvero divertito, forse l’unico momento in tutta la lotta in cui mi sono divertito sinceramente.
Inutile dire che vinsi piuttosto facilmente.
Non aveva speranze contro di me. Il suo destino era segnato da prima ancora che solcasse il campo di battaglia, era ovvio che sarebbe stato sconfitto.
Non avevo idea di quello che sarebbe successo dopo a seguito di quella vittoria…
Naturalmente sconfiggere Kai mi dette la possibilità di accedere alla Justice Five come uno dei cinque Blader rappresentanti della B.E.G.A.. Non che il torneo in sé mi interessasse sinceramente, anzi mi annoiava.
Assistetti unicamente al primo incontro, quello dove Ming Ming combatté contro un ragazzino con i capelli rossi riuscendo a sconfiggerlo. Abbastanza noioso. Risultato prevedibile.
Saltai gli altri due della giornata, non ero interessato a combattimenti di cui sapevo già l’esito… o almeno, così credevo.
Già in quel momento accadde qualcosa di inaspettato. Ma non riuscì a cogliere i segnali.
Non riuscì a comprendere che cosa stesse succedendo. E quell’ignoranza mi avrebbe poi colpito.
Molto duramente…

D’accordo Takao…

Il secondo scontro venne vinto da Moses, come avevo previsto.
Avevo visto che a vincere il terzo duello sarebbe stato Mystel, ma sorprendentemente tutto cambiò. Durante il combattimento il futuro divenne incerto, e il risultato fu diverso.
Max riuscì a pareggiare il combattimento, aveva ribaltato il pronostico che avevo visto. Era riuscito… a fregare i miei sensi.
Non gli detti peso allora, credevo fosse solamente un caso isolato e lo ignorai all’istante, complimentandomi pure mentalmente con lui. Non avrei mai pensato che due giorni dopo avrei dovuto affrontare quel demone io stesso…
Perché il quarto a scendere in campo fui io… e dovetti affrontare quel Kai Hiwatari che avevo sconfitto durante la selezione!
Ero convinto che sarebbe sceso in campo Garland, mi ero già messo d’accordo con lui. Ma Kai voleva me. Voleva solamente me.
E ci si mise anche l’allenatore, mi obbligò a scendere in campo per un duello che sapevo già sarebbe finito con la mia vittoria. Che stupido che ero stato.
Ed in effetti nei primi momenti l’incontro si svolse esattamente come il primo. Nulla era cambiato, come avevo visto. Kai era più agguerrito, aveva un nuovo Beyblade, ma non serviva a nulla.
Ero convinto che quei Beyblade fossero tutti uguali, evidentemente mi sbagliavo. Mi sbagliavo terribilmente.
Me ne accorsi quando Kai cominciò a comprendere la natura della mia abilità, del buco nero in grado di risucchiare qualsiasi cosa, ed iniziò ad imprimere la sua energia vitale all’interno della sua trottola.
In questo modo si stava solamente uccidendo. Che stupido, che aveva intenzione di fare?!
Era disposto a dare via tutto, compresa la sua vita, solamente per sconfiggermi.
Non comprendevo il suo comportamento, mi sembrava dannatamente insensato voler morire per uno stupido incontro tra Beyblade. Senza contare che parlava di cose che allora non riuscivo ancora a comprendere.
Amore. Amicizia. Passione.
Tutti concetti che mi erano estranei. E che mi condussero alla sconfitta.
Quel giorno, per la prima volta da quando avevo preso in mano un Beyblade, venni sconfitto. Per mano del mio peggior incubo.
Quel Kai era riuscito là dove tutti, Garland compreso, avevano fallito.
Aveva battuto un invincibile come me.

D’accordo Takao…

Quella sconfitta mi distrusse.
Mi polverizzò. Mi disintegrò. Mi abbatté al punto tale che mi isolai da tutto quanto.
Non volevo vedere nessuno, volevo solamente stare da solo. Volevo comprendere perché fossi stato sconfitto nonostante io avessi un potere che mi permetteva di sconfiggere chiunque.
Non riuscivo a comprenderlo. E quando il mio allenatore provò a parlarmi dell’amore e della passione sbottai completamente.
A quel punto la mia sanità mentale venne meno, ed impazzii del tutto.
Ero convinto fossero solamente delle sciocchezze, delle inutili cavolate. Una marea di baggianate, a cui io avrei messo un freno. Per sempre.
Era in programma uno spareggio per la Justice Five. Un unico incontro che avrebbe decretato il vincitore, e Vorkov decise di schierare me per la mia dote naturale.
Per me non ci furono problemi. Volevo schiacciarli tutti, dal primo all’ultimo. Avevano distrutto la mia imbattibilità, la mia reputazione, la mia vita. Dovevano pagarla.
Mi sfogai parecchio lanciando il mio Zeus a ripetizione, quasi come se fosse una sorta di allenamento. E quando venne il giorno ero pronto.
Gli avversari avevano schierato Takao Kinomiya, il Campione del Mondo che aveva sconfitto Garland nell’ultima sfida portandoci così allo spareggio, ma a me sinceramente non importava.
Chiunque si presentasse davanti a me era solamente un insetto che andava schiacciato.
Questo era il mio pensiero. E la mia filosofia.
Quel giorno, il giorno dello spareggio… era oggi!

D’accordo Takao…

Inizialmente volevo solamente distruggere il mio avversario.
Lo attaccai con tutta la ferocia che possedevo, senza farmi scrupoli di giocare o di trattenermi. Stavolta non mi sarei risparmiato, avrei combattuto seriamente fin dall’inizio.
In questo modo avrebbero potuto capire quanto io sono pericoloso.
Ma lui continuava a resistere. Takao non mollava. Continuava a combattere.
Fu allora che non ci vidi più dalla rabbia e finii per scatenare l’immenso potere di Zeus. Creai addirittura un buco nero che risucchiò qualsiasi cosa finisse all’interno della sua forza di gravità.
Ero letteralmente esploso. Mi consideravo un uccello che volava alto nel cielo, mentre gli altri erano dei vermi che dovevano strisciare ai miei piedi.
Credevo che fosse arrivato il momento in cui mi avrebbero temuto. Io li avevo sempre ignorati, ma mi avevano umiliato, ed ora dovevano temermi.
Ma Takao non si arrese. Ancora una volta.
Provò a lottare contro di me con tutte le forze che gli erano rimaste. Da come parlava sembrava addirittura aver compreso quello che avevo passato quando ero bambino.
Ed i suoi amici lo aiutavano come potevano. Non mollavano neanche loro. Lo supportavano.
E questo dette più forza al suo Beyblade. Fu qualcosa di assurdo che non riuscì a comprendere all’inizio. Solo dopo, quando Takao lanciò il suo attacco, compresi.
Era questo ciò che stava cercando di dirmi Kai quando ci siamo affrontati la seconda volta.
Il supporto e l’aiuto dei suoi amici avevano reso Takao molto più forte di prima. Gli davano la carica, la grinta e la forza per affrontare una sfida impossibile come quella contro di me.
Era così che Kai mi aveva sconfitto.
Era così che Takao riusciva a tenermi testa.

D’accordo Takao…

Quindi è questo il vero spirito del Beyblade.
Finalmente l’ho capito.
Non c’ero mai arrivato perché, non avendo mai avuto bisogno di allenarmi, le battaglie duravano molto poco e tutti mi isolavano.
L’unione fa la forza. Questo Takao ha cercato di dirmi per tutto il tempo, e con lui anche Kai ed i suoi amici. Ed ora finalmente l’ho capito.
Aver affrontato due avversari alla mia altezza mi ha messo davanti alla verità, ed ora sono pronto ad accettarla. Sono pronto ad accoglierla. Sono pronto… a rimediare.
Ho commesso molti errori nella mia vita da Blader. Ho finito per vantarmi troppo e fare del male alle persone ed alla natura che tanto amo a causa di quel buco nero e di Zeus.
Ma ora non sarebbe più successo.
Takao vuole una sfida vera con me. Il nostro incontro non è ancora finito, i nostri Beyblade stanno ancora girando, e di conseguenza dobbiamo ancora stabilire chi è il vincitore.
Ed io sono pronto a lottare, ma stavolta per davvero.
Basta noia. Basta disinteresse. Basta pavoneggiarmi davanti al dominio.
Da adesso tutto sarebbe stato diverso.
Da oggi è nato un nuovo Blader.
Da oggi… è nato un nuovo Brooklyn!

D’accordo Takao, accetto la sfida!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Essendo Brooklyn apparso unicamente nella seconda parte di G-Revolution, che è anche l’ultima stagione della serie “classica”, non c’era moltissimo da dire sul personaggio, ma mi sono giostrato come potevo e spero che il risultato finale vi piaccia alla fine :).
Ho provato a descrivere le sue varie sensazioni come potevo, inventando anche alcune cose sul suo passato dovute a quel mini-flashback su di lui che abbiamo avuto nell’ultima puntata, ma ho cercato comunque di rimanere coerente con la sua caratterizzazione e spero di esserci riuscito ;).
La seconda One Shot sarà già più articolata dato che riguarderà un pg di cui sappiamo molto di più… che non spoilero chi è prima del tempo, ma che se leggete la sezione Personaggi di questa fic scoprirete subito chi è u.u XD ;).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo martedì 10 Novembre, tra cinque giorni, per la seconda ed ultima One Shot dedicata al manga/anime Beyblade!! ;)
   
 
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