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Autore: inzaghina    05/11/2020    9 recensioni
A Hogwarts Charlie e Tonks si sono trovati e amati, anche se troppo brevemente, una volta diplomatisi hanno seguito le loro ambizioni, ritrovandosi saltuariamente visto che non era mai, davvero, tempo per loro.
Quando Charlie pensa che potrebbe esserlo, scopre che ormai è troppo tardi.
[Storia scritta per l'iniziativa "A scatola chiusa" indetta dal gruppo facebook "Caffè e calderotti"]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Nimphadora Tonks | Coppie: Charlie/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Storia scritta per l'iniziativa "A scatola chiusa" indetta dal gruppo facebook "Caffè e calderotti", con traccia ispirata alla bellissima canzone di Ligabue "Non è tempo per noi".
 

 
Fumo tra le dita
 
 
 
Non è tempo per noi che non ci svegliamo mai
Abbiam sogni però troppo grandi e belli sai”

 
 
Osservi il cielo tingersi di sfumature rubino appoggiato al faggio, unico spettatore di tanti vostri incontri, il profumo dell’erba umida in cui affondi le dita ti avvolge — e ti tranquillizza. Non hai mai amato essere rinchiuso in un’aula; hai bisogno di aria aperta: del sole che ti riscalda, così come del vento e della pioggia che ti sferzano.
“Scusa il ritardo,” esordisce, lasciandosi cadere al tuo fianco.
“Cominciavo a credere che non saresti venuta...”
I suoi capelli assumono la stessa tonalità del cielo che vi sovrasta, mentre scuote la testa. “Non avrei mai rinunciato ad assistere alla nostra ultima alba.”
“Quindi non mi detesti?”
“Non potrei mai chiederti di rinunciare ai tuoi sogni, Charlie.”
Dopo non c’è spazio per le parole. Esistono solo baci e gemiti soffocati, carezze e corpi che s’inarcano l’uno verso l’altro, nel tentativo di scolpirsi tutto nella mente.
 
L’aurora arriva, anche se non vorreste svegliarvi, portando con sé la consapevolezza dell’addio che incombe su di voi.
“Sii felice, Dora.”
“Anche tu.”
 
*
 
 
 
“Se un bel giorno passi di qua
Lasciati amare e poi scordati, svelta, di me”

 
 
È quasi Natale quando vi ritrovate ai Tre Manici di Scopa; il suo addestramento da Auror si è concluso da poco e tu sei a casa per le feste. Non è la prima volta che vi rivedete dopo il diploma, eppure è come se lo fosse.
Il suo abbraccio profuma di muschio bianco e Burrobirra, la sua risata contagiosa risuona nell’aria e i capelli sono una chiassosa miscela dei vostri colori: giallo e rosso.
Un brindisi tira l’altro ed è notte fonda quando vi ritrovate sotto al cielo invernale trapuntato di stelle; non hai voglia di salutarla, non dopo averla ritrovata.
“Potremmo aspettare l’alba,” le proponi quindi.
“Come ai tempi della scuola?”
Annuisci e lasci che smaterializzi entrambi nel suo minuscolo appartamento londinese, dove la sua goffaggine le fa perdere l’equilibrio. Intervieni per evitarle una rovinosa caduta, le vostre labbra sono separate da una manciata di centimetri prima che tu decida di annullare questa distanza — ed è come tornare a casa.
 
“Temevo che saresti sparito nella notte,” mormora assonnata il giorno dopo.
“Non l’avrei mai fatto…”
“Ma te ne andrai.”
“È meglio così, Dora.”
“Forse… ma non significa che non faccia male.”

 
*
 
 
“Troppo ingenui o testardi, poco furbi casomai
Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai”

 
 
Scopri che si è sposata da tuo fratello Bill. Sei tornato per fargli da testimone e avevi pensato, stupidamente, che vi sareste potuti concedere un ballo — o forse qualcosa di più.
 
Ride sommessamente, sicuramente a causa della propria goffaggine, mentre danza abbracciata al marito, nonostante i capelli biondi che ti sono sempre sembrati sbagliati. Vorresti essere tu l’uomo che la stringe, ma il vostro tempo è superato e te la sei fatta sfuggire come fumo tra le dita.
 
Non ti saresti mai immaginato un simile epilogo — non per voi.
Eppure, ti sembra felice e scegli di farti bastare questo.
 



Nota dell’autrice:
Dovete sapere che, mesi fa, avevo già imbastito una Charlie/Tonks per una challenge di Rosmary. Alla fine quella storia è ancora in bozza, in attesa di essere sistemata, ma la voglia di scrivere di questi due è rimasta — nonostante io ami alla follia Remus e Tonks.
La traccia dell’ultimo “A scatola chiusa” del gruppo “Caffè e Calderotti” è caduta davvero a fagiolo e mi ha dato il permesso di esplorare ciò che posso supporre sia successo tra questi due ragazzi, per cui non è mai davvero stato il momento giusto.
Non so bene se sono riuscita a caratterizzarli al meglio, né se sono riuscita a rimanere correttamente nel tema del gioco, so solo che mi è piaciuto esplorare questa coppia e che ho scelto di far terminare la storia con una Tonks felice tra le braccia di Remus — perché tanto l’epilogo orrendo che li aspetta lo conosciamo tutti quanti.
Spero che la flash vi sia paciuta, chiudo le note perché finiscono sempre con l’essere più lunghe della storia stessa.

 
 

 

 
   
 
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