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Autore: Kim WinterNight    06/11/2020    4 recensioni
[Scritta per Carmaux_95, per festeggiare i suoi primi dieci anni su EFP ♥]
Phil, stravaccato sul divano con una busta di patatine tra le mani, si stava godendo una tranquilla domenica di fronte al televisore. [...]
Aveva abbandonato il cellulare sul tavolo della cucina e si era perfino dimenticato di alzare il volume della suoneria – forse inconsciamente la sua mente si era resa conto di volersi estraniare dal mondo circostante. Così, quando il campanello suonò, sollevò gli occhi al cielo e maledisse chiunque lo avesse interrotto sul più bello di una delicata operazione cardiochirurgica del dottor Rhodes.

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Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dominic Craik, James Price, Philip Blake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Carmaux!
Tanti tanti auguri e complimenti per i tuoi primi dieci anni su EFP *-*
Ti auguro ancora infiniti decenni di scrittura e creatività,
non perdere mai questa passione perché ti rende speciale!
 
 
 
 
 
 
 
 
La maratona della domenica
 
 
 
 
 
 
Phil, stravaccato sul divano con una busta di patatine tra le mani, si stava godendo una tranquilla domenica di fronte al televisore.
Aveva pensato di invitare i suoi amici a casa per un pranzo in compagnia, ma quando quella mattina aveva acceso la tv, una maratona di Chicago Med l’aveva catturato e non era più riuscito a staccare gli occhi dallo schermo. Non era solito appassionarsi di serie ospedaliere, ma quella in particolare aveva compiuto un rapido lavaggio del suo cervello.
Aveva abbandonato il cellulare sul tavolo della cucina e si era perfino dimenticato di alzare il volume della suoneria – forse inconsciamente la sua mente si era resa conto di volersi estraniare dal mondo circostante. Così, quando il campanello suonò, sollevò gli occhi al cielo e maledisse chiunque lo avesse interrotto sul più bello di una delicata operazione cardiochirurgica del dottor Rhodes.
Abbandonato il sacchetto di patatine sul tavolino di fronte al divano, si diresse verso l’ingresso e aprì la porta con uno sbuffo.
«Ah, allora ci sei!» esclamò un Dom infreddolito e irritato, irrompendo in casa sua come una furia.
Phil piegò la testa di lato e lo incenerì con un’occhiata. «Cuginetto, che fai qui?»
«Visto che hai ignorato i miei messaggi, i vocali, le chiamate e i piccioni viaggiatori, sono passato direttamente» sproloquiò il chitarrista, aggirandosi per l’appartamento come fosse il suo.
«Non avevo visto nessun messaggio e nessun…»
«Non avevi visto il messaggio? Ma se hai sempre il telefono in mano, Blake!» gracchiò il nuovo arrivato.
Phil richiuse la porta e tornò ad accomodarsi sul divano, ignorando il cugino e provando a riagganciarsi alla trama del telefilm. «Oggi l’ho mollato da una parte…» biascicò.
«Oddio, che cazzo stai guardando?» chiese Dom, buttandosi sul divano accanto a lui, per poi afferrare alcune patatine dal sacchetto e ficcarsele in bocca.
«Chicago Med. È figo.»
«Ah. È tipo Dr. House?»
Phil scosse il capo e sospirò, voltandosi a fissare il cugino negli occhi. «Si può sapere perché sei qui?»
«Mi annoiavo a casa da solo.»
«E Conor?»
«Sono fuggito perché il mio coinquilino voleva farmi pulire la casa da cima a fondo, sai che palle!»
Phil sbuffò. «Non ha tutti i torti! Comunque, se vuoi stare qui, chiudi il becco e lasciami seguire Chicago Med. Chiaro?»
Dom si strinse nelle spalle e ghignò. «Però mi lasci mangiare tutte le patatine.»
«Affare fatto» concesse il padrone di casa, tornando a prestare attenzione allo schermo.
 
Gli episodi si susseguivano uno dopo l’altro e in breve Dom, dopo aver sbuffato e borbottato, si addormentò sul divano.
Phil avrebbe voluto godersi quel momento in solitudine – complice anche il leggero russare del cugino – ma dovette arrendersi e accontentarsi di quella condizione. In fondo lui stesso sapeva quanto Conor potesse rivelarsi pedante quando, la domenica mattina, si trasformava in una casalinga disperata intenzionata a rivoluzionare ogni angolo dell’appartamento che condivideva con Dom.
A un certo punto dal televisore provennero delle parole che gli fecero drizzare le orecchie.
Scoppiò a ridere e si voltò verso Dom, scuotendolo con malagrazia per ridestarlo. «Svegliati, svegliati! C’è Price in tv!»
Dom si mosse di soprassalto e rischiò di dargli una testata sul mento, tanta fu la forza con cui sollevò il capo. «Price? Dove? Sta bene o è morto?»
Phil gli mollò un pugno sul braccio e gli indicò lo schermo. «Quel paziente si chiama James Price.»
Dom aggrottò la fronte e si stropicciò gli occhi. «Non gli somiglia neanche per idea» commentò.
«Già, è decisamente più vecchio.»
«E non ha quei suoi occhiali da nerd sfigato…»
Il padrone di casa sghignazzò e gli diede di gomito. «Se ti sente, te li fa mangiare i suoi occhiali!»
«Non gli conviene, poi non vede un cazzo.»
Phil scoppiò a ridere e si alzò per recuperare il cellulare. Oltre ai numerosi messaggi del cugino, trovò anche un vocale da parte di Conor – il quale strillava come un’aquila perché sapeva perfettamente che quell’idiota del mio coinquilino è lì da te e mi ha lasciato nella merda con le pulizie – e un altro di Price che gli chiedeva cosa stesse facendo e se gli andava di fare qualcosa insieme.
«Conor è incazzato con te, forse dovresti tornare a casa» suggerì a Dom.
«Non ci penso nemmeno! Piuttosto mi sparo.»
«Esagerato!»
«Chiama Price, digli di venire qui e di portare quattro birre. Questo cazzo di telefilm strappa coglioni mi ha rotto» sputò Dom, stiracchiandosi sul divano.
«Ehi, guarda che questa è casa mia e faccio quello che voglio! Se non ti piace quello che guardo, conosci la strada per andartene» lo rimbeccò Phil, facendo comunque partire in vivavoce una telefonata.
Dom stava per replicare, quando la voce di Price gracchiò dall’altoparlante dello smartphone.
«Price.»
«Perché rispondi come un poliziotto in servizio?» chiese subito Dom divertito.
«Craik, hai fottuto il cellulare a tuo cugino? Iscrivilo a un sito di incontri a sua insaputa!»
«Guarda che sono qui, genio» gli fece notare il bassista.
Price si schiarì la gola, fingendosi imbarazzato. «Ops… ehi, Phil, amico! Come va?»
«Ora che ti sento, va decisamente peggio di prima.»
Il batterista sbuffò. «E allora perché cazzo mi hai chiamato?»
«Dom mi ha obbligato a farlo, puntandomi una pistola alla tempia.»
«Price, vieni a salvarmi! Questo qui sta guardando uno di quei telefilm dove muoiono tutti…» lo supplicò Dom.
Price rise. «Phil, non dirmi che anche tu stai guardando la maratona di Chicago Med!» strillò entusiasta.
«Sì, perché? In che senso anche tu?» chiese il bassista stranito.
«Lo sto seguendo anche io!» esclamò Price euforico.
«Sul serio? Non sai quanto ti amo!»
Dom si sbatté una mano sulla fronte e scosse il capo, lasciandolo poi andare all’indietro sulla spalliera del divano.
«Hai visto che ci sono anche io in ospedale? Se finissi al Chicago Med, vorrei senz’altro una visitina da April…» commentò il batterista.
«A me andrebbe bene anche Natalie» commentò Phil con malizia.
Dom alzò le mani in segno di resa e roteò gli occhi al cielo. «Avete intenzione di tirarla ancora per le lunghe?»
«Taci, Craik» gracchiò ancora Price, poi riprese a sproloquiare con entusiasmo sulle prodezze dell’infermiera April Sexton e le sue manine prodigiose.
A quel punto, visto che anche il cugino lo stava deliberatamente ignorando, Dom si mise in piedi e decise che forse era meglio tornare a casa e farsi azzannare da Conor.
«Io, comunque, me ne starei andando» disse a voce alta, schiarendosi teatralmente la gola e cercando di sovrastare i dialoghi in tv e quelli tra bassista e batterista.
«Ah. Ciao» concluse Phil. Smise definitivamente di prestargli attenzione e rispose con enfasi ai commenti sconci che Price continuava a rivolgere all’infermiera dai capelli scuri e le labbra carnose tutte da mordere.
«Mi fate schifo!» sputò Dom offeso, poi abbandonò l’appartamento.
Intanto Phil e Price continuarono a chiacchierare amabilmente a proposito di quella nuova passione che avevano scoperto di avere in comune, commentando in diretta l’evolversi della trama.
«Non ti facevo tipo da Chicago Med» osservò il bassista in tono ironico.
«Perché no?»
«Beh, ci vuole un certo tipo di cervello per seguire una serie come questa.»
«E con questo cosa vorresti insinuare, Blake?» si inalberò subito il batterista.
Phil ridacchiò.
«Oh, ma che fine ha fatto Dom?» chiese all’improvviso Price.
«Se n’è andato… mi sa che si è offeso» disse Phil, guardandosi intorno e rendendosi conto che effettivamente il cugino aveva levato le tende.
«Povero cucciolo. Quando finisce la maratona, lo chiamo e lo porto fuori a cena» sghignazzò il batterista.
«Hamburger e patatine?»
«Ma certo. E una montagna di salse di ogni tipo. Almeno quando gli usciranno i brufoli sulle guance, non avrà più tempo per lamentarsi di Conor.»
Risero entrambi.
«Ti inviterei a vedere Chicago Med qui da me, ma poi finiresti per perderti almeno un episodio durante il tragitto» disse Phil.
«Possiamo seguirlo insieme in chiamata. Hai credito?»
«Minuti illimitati.»
Price schioccò la lingua. «Perfetto. Durante la pubblicità andiamo a prenderci una birretta dal frigo.»
 
 
 
 
 
 
😊 😊 😊
 
[Prompt 19: “Non avevi visto il messaggio? Ma se hai sempre il telefono in mano!”]
 
 
AUGURI CARMAUX PER I TUOI DIECI ANNI SU EFP!!!! *______*
So che questa storia è un’enorme idiozia, ma del resto con tre personaggi come questi cosa ci si poteva aspettare? :D
Spero che ti sia piaciuta, carissima, o che almeno ti abbia strappato un sorriso!
Potevo non far comparire – anche se al telefono – il tuo caro maritino Price? AHAHAHAHAHAHAHAH!
Piccole note per quanto riguarda la serie tv Chicago Med: è una serie tv ospedaliera, appunto, che racconta le varie vicissitudini dell’ospedale di Chicago, del pronto soccorso, dei traumatologi d’emergenza e dei cardiochirurghi, dando però anche spazio al reparto di psichiatria della struttura.
Qui di seguito vi faccio vedere i volti dei personaggi che ho nominato.
Ho pensato che a Price potrebbe piacere l’infermiera April Sexton:
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Per Phil ho pensato invece alla dottoressa Natalie Manning:
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Ed ecco il nominato cardiochirurgo Connor Rhoades (il fatto che si chiami quasi come il cantante dei NBT è una bella coincidenza XD):
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Per quanto riguarda il paziente chiamato James Price, c’è stato davvero in un episodio ed è proprio da lì che nasce questa storia ignorante AHAHAHAHAH XD
Per quanto riguarda l’headcanon di Dom e Conor coinquilini, ho preso spunto da alcune storie di Soul, la quale ha immaginato l’unione vincente di loro due che condividono la casa, con Dom che è un casinista impossibile e Conor che è tutto l’opposto XD mi piaceva troppo questa dinamica per non inserirla!
Grazie a chiunque abbia letto questo raccontino, mi piace sempre scrivere idiozie sui NBT *-*
Alla prossima ♥
  
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