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Autore: Kim WinterNight    09/11/2020    4 recensioni
Prima di partire in tour, i componenti dei Faith No More decidono di regalare al loro cantante qualcosa di cui non potrà più fare a meno...
Dal testo:
Il cantante scuote il capo e si gratta il mento. «Non è una bomba, vero?»
Roddy sospira e alza gli occhi al cielo. «Se fosse una bomba, pensi che saremmo così tranquilli?»
Mike ride e si china sul regalo avvolto in carta verde fluorescente, la quale si abbina perfettamente alle sneakers che indossa; strappa via il nastro argentato e si adopera per rimuovere l’involucro colorato, per poi fissare lo scatolone e la massiccia dose di nastro adesivo che lo tiene ben chiuso.
«Questo lo tolgo con le unghie?» domanda confuso.
Puffy si stringe nelle spalle. «No, con i denti.»

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Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Gould, Jim Martin, Mike Bordin, Mike Patton, Roddy Bottum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mai più senza
 
 
 
 
 
 
La vita è un bellissimo e interminabile viaggio alla ricerca della perfetta tazza di caffè.
[Barbara A. Daniels]
 
 
 
 
 
 
«Che cazzo mi avete regalato?» chiede Mike, osservando con fare scettico l’enorme scatolone che i suoi compagni di band gli hanno appena piazzato di fronte.
I ragazzi si scambiano occhiate complici e sghignazzano tra loro.
Bill picchietta sul cartone. «Aprilo e lo scoprirai, no?»
Il cantante scuote il capo e si gratta il mento. «Non è una bomba, vero?»
Roddy sospira e alza gli occhi al cielo. «Se fosse una bomba, pensi che saremmo così tranquilli?»
Mike ride e si china sul regalo avvolto in carta verde fluorescente, la quale si abbina perfettamente alle sneakers che indossa; strappa via il nastro argentato e si adopera per rimuovere l’involucro colorato, per poi fissare lo scatolone e la massiccia dose di nastro adesivo che lo tiene ben chiuso.
«Questo lo tolgo con le unghie?» domanda confuso.
Puffy si stringe nelle spalle. «No, con i denti.»
«Spiritoso. Avete un coltello?»
I quattro musicisti si frugano nelle tasche, ma l’unico che sembra trovare un oggetto tagliente è il bassista: Bill, infatti, porge al cantante un coltellino svizzero e gli sorride sornione.
«Scommetto che l’hai portato apposta per aiutare Patton ad aprire il regalo» lo punzecchia Jim, appoggiandosi alla spalla del cantante.
«No, è che sono un uomo previdente e nessuno lo capisce!» si difende Bill.
«Ma soprattutto un uomo» sottolinea Mike, scrollandosi di dosso il braccio del chitarrista.
«Insomma, ti decidi o no ad aprire questa cazzo di scatola?» gracchia Roddy, sempre più curioso di scoprire la reazione del cantante alla vista del loro regalo.
Mike sospira e comincia ad armeggiare con il coltellino, impugnandolo saldamente con la mano sinistra. Taglia in fretta e furia sotto lo sguardo attento e divertito dei colleghi, per poi spalancare occhi e bocca alla vista di un mastodontico trolley nero.
«Una valigia?!» sbotta confuso.
«Esattamente» conferma Puffy, ghignando tra sé e sé. «Perché non la apri per vedere quanto è spaziosa?» suggerisce poi, sistemandosi qualche dreadlock sfuggito all’intricata acconciatura che gli circonda il viso.
«Voi siete malati… sì, dev’esserci una bomba qui dentro» bofonchia il cantante, tirando con estrema cautela la zip che tiene chiuso il trolley.
Gli altri quattro faticano a trattenere le risate: la faccia del cantante è impagabile! Le sopracciglia aggrottate e lo sguardo impaurito lo rendono estremamente buffo, complici anche i capelli scuri e scarmigliati che ricadono scomposti attorno al viso dai lineamenti marcati.
I suoi colleghi l’hanno buttato giù dal letto di buon mattino, annunciandogli che avevano un regalo per lui, senza dargli neanche il tempo di lavarsi la faccia ed eliminare la cispa incastrata tra le ciglia.
Quando finalmente Mike apre la valigia, il suo stupore aumenta vertiginosamente, tanto da portarsi una mano tra i capelli e grattarsi la nuca.
«Beh, che te ne pare?» domanda Roddy, mentre Bill e Puffy se la ridono senza più contenersi.
«Mike, vedi… è una caffettiera gigante, con tanto di trolley per poterla trasportare ovunque! Te la puoi trascinare dietro in tour, ha un serbatoio di due litri, così non rimarrai senza caffeina! Contento?» lo canzona Jim, picchiettandogli sul braccio.
Il cantante fa un rapido calcolo mentale: due litri di caffè sicuramente gli basterebbero per una giornata intera; in questo modo potrebbe avere sempre il suo carburante preferito a portata di mano e non rischierebbe di rimanere sprovvisto a lungo. In questo modo potrà dedicarsi al suo lavoro di composizione senza interrompersi troppo spesso.
«Ragazzi…» Mike si apre in un enorme sorriso colmo di gratitudine. «È il miglior regalo che potessi ricevere!» esclama entusiasta, con gli occhi che brillano per l’emozione.
Gli altri scoppiano a ridere e in breve si ritrovano travolti da improvvisi abbracci ed effusioni da parte del cantante, il quale è talmente gioioso che non si rende nemmeno conto di aver addirittura stretto forte Jim, anche se tra loro due le cose non vanno poi tanto bene.
«Perché questa sorpresa? Non è il mio compleanno!» esclama poi, prendendo le mani di Bill tra le proprie.
«Beh, dobbiamo partire in tour con i Guns N’ Roses… penso che ne avrai bisogno» replica il bassista.
Mike annuisce e fa un altro giro di inaspettati abbracci, felice come non mai.
 
 
«Allora, vediamo un po’… due litri d’acqua, grazie» proclama Mike, il foglietto delle istruzioni stretto in mano e il tono di voce solenne, come quello di un chirurgo in sala operatoria.
Roddy, in piedi accanto a lui, gli porge una bottiglia. «A te, capo!»
«Bene. Il caffè l’ho già messo…» elenca Mike con fare pensoso, per poi accostare l’accendino al fornello e ruotare con l’altra mano la manopola per accenderlo.
Puffy, Bill e Jim osservano la scena, comodamente seduti sui sedili del tour bus. Mike sta inaugurando il regalo che gli hanno fatto qualche giorno prima; il cantante, dopo aver fatto bollire per ben due volte la moka gigante, sta provando a fare i suoi primi due litri di caffè.
«Ehi, ce ne offri una tazza?» chiede Jim.
«Scordatevelo, me lo bevo tutto io!» replica acido il cantante, sistemando per bene la caffettiera sul fuoco.
Roddy gli molla una gomitata e lo guarda storto. «Mi tratti così dopo che ho fatto il tuo aiuto cuoco per tutto questo tempo?» gracchia.
Mike ci riflette su, poi annuisce appena. «Va bene, tu puoi prenderne un po’» concede con fare altezzoso.
«Ma che pezzo di merda, la prossima volta non ti regaleremo un bel niente!» strepita Bill, sbuffando e incrociando le braccia sul petto.
«Lascialo perdere, quando si distrae glielo rubiamo» mormora Puffy.
«Guarda che ti ho sentito» lo intercetta subito il cantante.
Il batterista scuote il capo e scoppia a ridere. «Volevo che mi sentissi» chiarisce, giocherellando con uno dei suoi dreadlocks.
Intanto la grande caffettiera pian piano si riscalda e comincia a bollire; Mike sta ritto in piedi di fronte al piccolo piano cottura, le mani puntate sui fianchi e gli occhi fissi sul suo preziosissimo produttore di carburante.
Roddy lo indica al resto della band e ridacchia. «Non è ridicolo?»
Poco dopo riceve uno scappellotto che lo fa piegare in avanti.
«Ahi!»
«Così impari…»
«Ehi, Roddy, se continui così non avrai neanche tu una tazza dello speciale caffè Patton, preparato con tanto amore dal cantante più bravo e talentuoso del globo terracqueo!» esclama Bill, sollevando il dito medio in direzione di Mike.
«Taci, Gould! Il caffè sta salendo!» tuona il cantante all’improvviso.
Il silenzio cala nel piccolo ambiente, mentre il cantante accosta il viso alla moka e solleva appena il coperchio per controllare a che punto è.
Roddy, previdente, afferra un paio di tazze, dei cucchiaini e un cucchiaio per rimestare il liquido scuro all’interno del serbatoio, prima di versarlo.
Mike spegne il fornello e versa un po’ di caffè per entrambi, per poi porgerlo al tastierista e sorridergli radioso. «Assaggiamo il capolavoro dello chef!»
Roddy mette un po’ di zucchero, lo scioglie con il cucchiaino e sorseggia piano. Il suo viso si distorce in una smorfia, poi si accosta al lavabo e vi sputa dentro il caffè che ha appena assaggiato.
«Ma che fai?!» chiede Mike allarmato.
«Ha un sapore orribile, fa cagare!» esclama il tastierista disgustato, mollando la tazza in mano al cantante. Poi si volta a guardare gli altri componenti della band e sorride. «Sapete una cosa? forse è meglio se se lo tiene, il suo delizioso capolavoro da chef!» conclude, andando a sedersi tra Bill e Jim sul sedile.
Mike li fulmina con un’occhiataccia, per poi assaggiare a sua volta il caffè. Storce il naso e lo manda giù a fatica, stringendosi nelle spalle. «Beh, non è poi così malvagio, dai…»
I colleghi lo fissano insistentemente.
Il cantante sbuffa. «E va bene, è una merda! Devo soltanto esercitarmi e trovare le giuste proporzioni!»
I quattro musicisti scoppiano a ridere e continuano a prenderlo in giro per un po’, mentre lo osservano fare il secondo esperimento.
Roddy si sbatte una mano sulla fronte. «Oddio, sta sprecando quintali di caffè…»
Bill lo guarda in preda allo sconforto. «Forse abbiamo sbagliato regalo…» esala.
 
 
 
 
 
 
😊 😊 😊
 
 
[Prompt 32: “È il miglior regalo che potessi ricevere!” / Prompt 45: “Ha un sapore orribile!”]
 
 
Ehm… lo so, va bene, questa storia è un delirio super demenziale, ma dovete capire che le persone da incolpare sono: Soul e i suoi prompt fenomenali, Juriaka e il suo contest meraviglioso e poi lo chef Antonino Cannavacciuolo XD
Okay, quest’ultimo tributo glielo devo perché da poco seguivo distrattamente una replica di Master Chef dell’anno scorso e a un certo punto Canna (lo abbrevio così per simpatia e perché ho imparato ieri a scrivere il suo cognome AHAHAHAH) ha portato fuori questo mega trolley con dentro una mega caffettiera gigante, che poi ha usato per fare un sacco di caffè che i concorrenti dovevano inserire in una ricetta :P
Beh, la mia mente malata – vista la passione smodata di Mike per il caffè e la caffeina in ogni sua forma – mi ha subito portato a elaborare questo testo delirante! Certo, potevo farmi sfuggire un’occasione tanto ghiotta? ^^”
E niente, per Juri dico solo che questa fissa di Mike per il caffè è verissima, io non ho fatto altro che portarla all’eccesso come al solito AHAHAHAHAHAH (mmh, ne siamo sicuri? :D)
Inoltre è vero anche che i Faith No More sono andati in tour con i Guns N’ Roses durante il loro Use Your Illusion Tour tra il 1992 e il 1993, e siccome i membri dei FNM non è che provassero troppa simpatia per Axl Rose in particolare, volevo dare questa spinta motivazionale (???) a Mike XD
Lascio infine la formazione dei Faith No More in quel periodo: Mike Patton (voce); Jim Martin (chitarra); Bill Gould (basso); Roddy Bottum (tastiere); Mike “Puffy” Bordin (batteria).
Sempre per Juri preciso che ormai mi rivolgo sempre a Mike Bordin con il soprannome Puffy innanzitutto per differenziarlo da Patton, e poi perché è il modo in cui è più conosciuto il batterista; quel nomignolo gli fu affibbiato da Jim per via della sua capigliatura fatta di dreadlocks ^^
Credo di non avere altro da dire, se non grazie a chiunque leggerà e/o recensirà, spero di avervi strappato un sorriso :3
Alla prossima ♥
  
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