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Autore: GermanoMosconi95    10/11/2020    0 recensioni
SEQUEL
Salve a tutti, cari lettori! Questa fanfiction vuole essere un sequel a modo mio della meravigliosa fanfiction "Il nostro mare di guai".
Una notizia sconvolgente soffocherà all'improvviso l'amore appena ritrovato fra i due fratellastri maggiori.
Marco si troverà costretto a sposare Maya, pur non essendo più innamorato di lei.
Francesco, dopo la delusione con Alice, cadrà in una forte depressione, da cui faticherá a riprendersi... ma alla fine riuscirà a ritrovare l'amore.
Rudi proseguirà i suoi studi al DAMS, facendo inoltre successo con la sua band dei SenzaNome, continuando a coltivare il suo amore per Alice.
Tante novità e colpi di scena.
Spero che vi piaccia!
Le recensioni sono ben accette, sta positive che negative.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Quasi tutti, Rodolfo Cesaroni
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Doveva succedere,... sapeva che sarebbe accaduto; sapeva che prima o poi si sarebbe trovata nella cassetta della posta di casa sua quel biglietto: il biglietto col messaggio che faceva crollare per sempre  ogni possibilità di riconciliazione col fratellastro.

Queste erano le sensazioni di Eva, che si trovava nel tavolino dell'ingresso di casa a fissare tristemente quel messaggio; quello delle felicitazioni del matrimonio di Marco Cesaroni e la principessa Maya d'Oil Aldemburger, che si sarebbe celebrato tra un mese esatto presso la cappella di famiglia del palazzo reale di Lussemburgo.


                                                    "Marco Cesaroni & Maya d'Oil Aldemburger 
                                                         annunciano le loro nozze, che saranno
                                                         celebrate Giovedì 26 Ottobre 2016, ore
                                                      11:00, presso la cappella del palazzo reale 
                                                 di Lussemburgo (17, Rue du Marché-aux-Herbes)."


Lo sconforto che provava nel leggere quelle amare parole la facevano sentire crollare come in un baratro di sofferenza e rassegnazione; ricordava bene il testo di "Silenziosa Possibilità", a lei rivolta da Marco per tentare di recuperare il rapporto a seguito del tradimento di lui: "mani tese a porte chiuse".

Era proprio così: le sue mani si trovavano veramente tese verso una porta ormai chiusa da tempo; la relazione tossica tra Marco e Maya mandava in frantumi ogni speranza nel ricostruire la famiglia, una volta così felice e armoniosa. Non solo: ora l'imminente matrimonio reale avrebbe completamente serrato a chiave quella porta,... rendendo totalmente impossibile la sua riapertura.

"Non c'ë posto al mondo più per noi": un'altro testo di Marco; quello di "Ovunque Andrai", la canzone che l'aveva fatta innamorare come nessun altro. Anche se non sopportava quell'idea, era obbligata ad accettarlo e farsene una ragione una volta per tutte: la sua famiglia sarebbe rimasta divisa e spezzata per sempre,.. Marta non avrebbe vissuto una figura paterna... se non sporadicamente (così come anche il suo futuro fratellino),.. e lei stessa non avrebbe mai più ritrovato la serenità di una volta.

Ne era sicura: non si sarebbe mai più legata ad un uomo; non se questo non fosse stato il suo amato fratellastro,.. non avrebbe mai concesso a nessun altra persona di prendere il suo posto,.. MAI. Era decisa a vivere da sola,.. e a dedicarsi interamente alla sua piccola e al nascituro che a breve sarebbe venuto alla luce;.. ormai le uniche cose che le ricordavano lui.

Già le 7:45,.. ad ogni modo, non c'era ormai molto tempo per struggersi e disperarsi: era abbastanza tardi, e Marta era ancora a letto; alle 9:00 sarebbe dovuta essere all'asilo. Eva pose quindi il maledetto biglietto su quel tavolino, per poi recarsi in cameretta e iniziare a preparare la bambina: doveva farlo; doveva sforzarsi di andare avanti. Sarebbe stato estremamente difficile, ma doveva mettercela tutta.


                                                                                   *****


Erano passate alcune ore: presso la "Rignati Productions", l'omoimimo produttore si trovava all'interno dello studio di registrazione; aveva ben chiaro cosa fare con quel disco che aveva appena inserito nel pc,... era il primo passo della sua sottile rivalsa.

Quel cd conteneva una copia della sigla commissionata a "I Senza Nome": l'originale era già stata consegnata alla casa d'animazione; tuttavia, Rignati aveva intenzione di produrne un altra versione; o meglio... di rovinarne un altra versione.

La tattica era infatti quella di modificare, tramite l'uso di un audio-editor, la registrazione: in questo modo, avrebbe creato una seconda copia, di qualità molto peggiore, da mostrare ai componenti della band; usando quella prova, gli sarebbe bastato ciò per ottenere un bel risarcimento pecuniario dai cinque.


                                                                                   *****


Nel frattempo, alla villa di Lady Victoria, Marco si trovava in camera da letto, intento a perquisire la stanza, angolo dopo angolo; stava infatti cercando un oggetto di enorme valore affettivo, e a cui lui teneva molto.

Dopo qualche minuto di ricerca, il giovane fu sorpreso dall'irruppere della sua futura moglie: la principessa era infatti desiderosa di discutere con lui riguardo ad un argomento ben preciso, a proposito di un certo piccolo nuovo arrivato.

«... Maya,.. ciao.» accennò il Cesaroni, quasi con tono spaventato, che fortunatamente non fu notato da lei, che a quel punto cominciò ad esprimere i suoi dubbi.

«Ehi, amore! Senti,... posso chiederti una cosa?
Ti vedo piuttosto freddo e teso quando parli con Ryan: ma perchè? Non sei mai stato così timido.»

Il giovane non poteva certo sottrarsi dal fornire una spiegazione: sapeva benissimo che il vero motivo della sua riluttanza a costruire un rapporto con il figlio adottivo risiedeva nel suo amore finito per Maya; tuttavia, come al solito, decise di barcamenarsi con l'ennesima scusa,... alla quale la principessa però ribattè prontamente.

«... Beh, Maya,... cerca di capire: è una persona... piombata immediatamente nella mia vita, e completamente.. sconosciuta. È ovvio che ci sia... un po' di imbarazzo; ci... vorrà il suo tempo,.. non credi?»

«È qui da 5 giorni, Marco!» 

«Si, certo: e... bastano solo 5 giorni per diventare... improvvisamente un... padre dolce e amorevole.
Dai, Maya:... e poi, ti ricordo che... che questa decisione l'hai presa tu,.. senza nemmeno chiedere che cosa io ne pensassi!» replicò Marco, facendosi erroneamente sfuggire qualcosa, rinfacciando a lei 

Una risposta che fece ribollire di rabbia Maya, la quale cominciò ad accusare il giovane, minacciando inoltre di interrompere il periodo di prova; per quanto Marco avrebbe desiderato quell'eventualità, egli decise comunque di tranquillizzare la futura moglie, fingendo al meglio che poteva.

«... Quindi.. tu Ryan non lo volevi?... Quindi,... non sei contento di avere finalmente un figlio con me!... 
Beh, Marco, sai che ti dico? Scusami tanto: domani se vuoi lo faccio riportare alla casa famiglia. 
Scusa ancora,.. mi dispiace molto...»

«.. Ma no, Maya! No, no: che stai dicendo? Non devi nemmeno pensarle queste cose,... amore!!
Si,.. è vero: Ryan è arrivato all'improvviso,.. e io l'ho saputo a cose fatte,... ma ora mi.. piace.. il pensiero di averlo adottato assieme... alla mia futura moglie,... e alla... donna che.. amo. Tranquilla,.. cercherò di costruire un rapporto con lui: te lo prometto.»

«Si, certo...»

«Maya,.. Maya: dico sul serio! 
Non volevo dire quelle cose; è che mi hai preso in un brutto momento: ho appena perso il mio bracciale,.. quello d'argento. È stato il primo regalo di Eva durante l'X-Tour. Per me è un grande ricordo.
O-ora mi calmo e mi metto a cercarlo,... te lo prometto!» esclamò infine il Cesaroni, aggrappandosi all'ultima cosa che gli venne in mente; quest'ultimo tentativo ebbe buon esito

«... Va bene,.. ok: ti chiedo scusa se ho reagito così. 
Voglio solo che il piccolo si senta il più a suo agio possibile; ci tengo molto a lui. Grazie, Marco!»

Dopo essersi scusata, e aver rivolto un delicato bacio al giovane, Maya si voltò dirigendosi verso l'uscita della camera da letto,... quando si rigirò verso di lui, comunicandole una piccola novità che aveva ricevuto dal Principato.

«Ah,... quasi dimenticavo! Mi ha telefonato mio padre poco fa: sta organizzando una grande cena ufficiale a palazzo, in onore delle nostre nozze reali; tra qualche giorno dovremmo recarci a Lussemburgo, per partecipare alla serata. Non sei contento? È un segno che sta cominciando ad accettarti!»

«... Si,.. anch'io volevo organizzare una specie di festa fra un po' di giorni, a casa di mio padre: che dici? 
Ma... dobbiamo proprio andarci.. a questa cena?» chiese Marco, terrorizzato dall'idea di dover sostenere una finzione anche davanti al padre della principessa, il quale avrebbe sicuramente tentato di sfruttare ogni suo minimo passo falso a proprio favore.

«... Marco: è una cena in onore del nostro matrimonio! Non possiamo certo mancare: ma che cosa stai dicendo??.. Ci saranno un sacco di ambasciatori e autorità europee; e poi, pensaci: potrai rivedere dopo tanto tempo anche i tuoi nuovi amici. Ti ricordi? Ethan e Conrad.» replicò a quel punto lei, stupita della titubanza di lui.

"Amici":... esatto; le aveva fatto credere veramente che quelle due teste coronate fossero diventate suoi amici... 
L'aveva fatto per non darle dispiacere,.. ma sapeva benissimo di non sopportarli affatto, e di non essere per nulla stimato da loro; al contrario, quei due, dietro a finti sorrisi compiaciuti, non perdevano mai tempo e occasione per lanciargli simpatiche frecciatine fargli notare quanto fosse inferiore agli altri della corte, rendendo l'atmosfera irrespirabile.

«... Vabbé,... è che ho ancora molta preoccupazione per tuo padre:.. non vorrei mandare all'aria tutto..»

«Non preoccuparti,.. non preoccuparti: ci sono io a difenderti!.. E in fondo, prima o poi dovremo tornare a vivere a Lussemburgo per sempre: devi riabituarti a vivere a palazzo,.. e questa cena sarà un occasione per farlo, no?»

La principessa non demordeva,... ed il giovane non potè ovviamente fare altro che arrendersi, rassegnandosi a dover trascorrere anche una serata di finzione davanti a palazzo.

«Si,.. ok: grazie,.. Maya, davvero. Ti,.. amo.»

«Ti amo anch'io, Marco! 
Dai, andiamo adesso: è ora di cena. Vado a chiamare Ryan. A dopo!»

«Ci vediamo,.. Maya.»

A seguito della discussione, Maya si diresse verso l'ampio corridoio, per richiamare il piccolo e scendere al piano di sotto; nel frattempo, il giovane rimase in camera a proseguire con le ricerche del suo prezioso ricordo.


                                                                                   *****


Era solo: leggeva quelle orrende frasi su quel biglietto, ed era solo; era solo: aveva appena ricevuto l'ennesimo colpo,... il colpo di grazia sul suo tunnel di depressione, ed era solo.

Aveva lasciato il suo lavoro a Boombay, si era isolato dai suoi più cari amici e li aveva rifiutati; la droga,.. l'alcool,.. il disperato tentativo suicida,.. il rigetto della psicoterapia di quella sconosciuta Emma Di Stefano;.. tante umiliazioni, tanta sofferenza,.... ed ora la ferita più grande di tutte: degna conclusione della sua vita fallita.

L'aveva persa per sempre;.. anzi.. l'aveva ceduta per sempre: era stata quella serata al parco della Garbatella, mentre Marco cantava la sua nuova canzone assieme a Nathalie, che aveva notato gli sguardi intensi e commossi di Maya rivolti al suo vecchio amico; amaramente, aveva deciso di non mettere i bastoni fra le ruote a quel profondo sentimento che stava nascendo fra i due.

Sapeva benissimo cosa il Cesaroni aveva passato in quei mesi, tornato da Parigi a seguito del presuto tradimento della sorellastra: quest'ultimo aveva ora la possibilità di rifarsi una vita e ritrovare l'amore; non se la sentiva di rovinare tutto ciò,.. consapevole anche del recente rifiuto della principessa.

Rassegnato a perdere Maya, aveva trovato in Alice un'amica fidata e particolarmente intima: decise quindi di forzare quel rapporto in una relazione di coppia, ben a conoscenza dell'attrazione che la ragazza nutriva verso di lui, allo scopo di trovare almeno un po' di evasione.

Ed ora, abbandonato anche da Alice, e vedendo sfumate tutte le sue possibilità con la principessa, non gli rimaneva altro che isolarsi nel suo appartamento, disperato e divorato dal dolore: in quel preciso momento, sentiva davvero di aver toccato il fondo.

Chissà, probabilmente dopo aver toccato il fondo, avrebbe potuto anche risalire... 
   
 
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