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Autore: PGV 2    12/11/2020    2 recensioni
Salve a tutti!!
Sono qui per portare alla vostra attenzione tre One Shot che ho scritto questa estate interamente dedicate a tre pirati del franchise di "Pirati dei Caraibi"!
Si tratta dei miei tre personaggi preferiti della serie cinematografica, che ho voluto omaggiare con queste One Shot che raccontato la loro vita dal loro punto di vista perché non ho mai avuto occasione di inserirli all'interno delle mie altre fic e volevo scrivere di loro almeno una volta.
Spero che le One Shot vi piacciano alla fine!! :)
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davy Jones, Hector Barbossa, Jack Sparrow
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!!! :)
Oggi sono qui da voi per presentarvi tre One Shot, tre brevi racconti dedicati a quelli che credo concordiate tutti siano i tre pirati più famosi di “I Pirati dei Caraibi”!! :)
Il mio intento con questa serie di One Shot è molto semplice: omaggiare quei personaggi che sfortunatamente non sono mai riuscito ad inserire all’interno delle mie storie seppur abbia desiderato tanto farlo T_T.
È un modo per rendergli omaggio e poter scrivere di loro almeno una volta :) e preferisco avvertire subito che le One Shot non sono niente di ché, sono solo i racconti della vita dei personaggi dal loro punto di vista, ma spero che possiate comunque apprezzarli ;).
Come ho già detto, le One Shot riguarderanno tre personaggi nello specifico, che vi rivelerò piano piano che pubblicherò le storie, ma che al tempo stesso potrete scoprire chi sono già leggendo la sezione Personaggi della fic, di conseguenza questo mistero non serve a nulla XD ;).
Il personaggio da cui ho deciso di partire è Davy Jones, per un semplice motivo… è il mio pg preferito di “I Pirati dei Caraibi”!! *_*
Lo adoro troppo come pg, è un ottimo villain, ha una grandissima caratterizzazione ed ha una presenza scenica paurosa, per questo l’ho voluto omaggiare con questo breve racconto sulla sua vita, mi sembrava doveroso farlo :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


TEMI TU LA MORTE?
ONE SHOT SU DAVY JONES




Temi tu la morte?

Questa domanda è stata posta così tante volte che ormai ha perso ogni significato per me.
Prima indicava il potere che possedevo. Il controllo sulla vita e sulla morte che mi era stato donato da lei. Che mi consentiva di allargare gli orizzonti della mia ciurma.
Ora quella frase si è ribaltata contro di me.
Anche io, che non ho mai avuto paura della morte a causa della mia condizione, ho finito per temerla come tutti gli altri.
Che grandissimo smacco per me.
Sono fragile, come tutti gli altri. Sono debole, come tutti gli altri. Sono mortale, come tutti gli altri.
Se solo fossi stato più attento. Se solo avessi badato ai miei nemici piuttosto che a me stesso, e se non fossi stato così egocentrico… forse ora non sarei in punto di morte.
Sto morendo… a causa del mio unico punto debole.
E come se fosse un lampo improvviso, sto rivedendo tutta la mia vita. Tutto ciò che mi ha portato ad essere il mostro tanto temuto negli Oceani e che ha finito per essere controllato da un lord inglese ed essere pugnalato al cuore da dei pirati.
Io, Davy Jones, ho vissuto una vita da prigioniero.

Temi tu la morte?

Inizialmente non ero altro che un semplice pirata.
Uno dei tanti che cavalcavano il mare in cerca di avventure, fama e fortuna. Avevo la mia ciurma, avevo la mia vita, avevo il mio divertimento.
Non potevo chiedere di meglio a questo mondo. Mi stava bene come stavo vivendo fino a quel momento, non avrei potuto chiedere null’altro in più…
Fino a quando non conobbi lei. La donna che mi ha cambiato la vita per sempre.
La mia luce. Ed al contempo la mia maledizione.
La Dea del Mare. Calypso.
Era tanto affascinante quanto crudele, ma forse proprio per questo finì per attrarre la mia curiosità inizialmente ed il mio amore dopo. Era spietata e bella al tempo stesso, una combinazione letale per nemici e soprattutto amici.
Rimasi colpito da lei, e testardamente finii addirittura per innamorarmene. Io, un comune essere umano, mi ero innamorato di una Dea. Che povero stolto.
Non avrei mai pensato che lei avrebbe finito per ricambiare i miei sentimenti. Sembrava incredibile che io, un pirata come tanti, avessi attratto a me colei che governava su tutti gli Oceani.
Sembrava una relazione malata la nostra, mortale ed immortale che stavano insieme. Ma a noi due sinceramente non importava nulla. Avevamo noi, e tanto bastava.
Fu un periodo splendido per me, direi il migliore della mia vita. Fino a quando Calypso non mi fece quella proposta. Quella maledetta proposta.
All’epoca non sapevo che sarebbe stata la mia maledizione, che sciocco che fui…

Temi tu la morte?

Mi propose di diventare il nuovo Capitano dell’Olandese Volante, e mi affidò il compito di traghettare le anime di coloro che muoiono in mare dall’altra parte.
Inizialmente pensavo che sarebbe stato divertente vivere per sempre, visto che questo compito garantiva la vita eterna al Capitano dell’Olandese Volante. Tuttavia, Calypso ci tenne subito a precisare che c’era un enorme prezzo da pagare.
Dieci anni in mare. Un giorno a terra.
Questo era il prezzo per colui che traghettava le anime dall’altra parte. Era un enorme prezzo e fui il primo a dirlo, ma lei mi promise che saremmo comunque stati insieme quell’unico giorno in cui sarei potuto tornare a terra.
Non so che cosa mi spinse ad accettare. Forse la convinzione che stesse dicendo la verità, oppure l’amore che provavo per lei, o l’ebrezza di vivere per sempre.
Fatto stette che alla fine accettai la sua offerta, e divenni il nuovo Capitano dell’Olandese Volante. Il nuovo Davy Jones era appena nato, e mi piaceva.
Per dieci anni traghettai le anime dei morti in mare dall’altra parte, proprio come concordato con Calypso. Fu una grossa impresa, ma ciò che mi mandava avanti era il desiderio di rivederla quando finalmente sarebbe giunto il giorno a terra.
Furono dieci anni piuttosto lunghi, ma alla fine venne il grande giorno.
Potei scendere finalmente a terra per riabbracciare Calypso… ma lei non si presentò!
Scomparve nel nulla, non si fece vedere, e mi lasciò con un pugno di mosche. Fu allora che compresi che Calypso mi aveva ingannato. Mi aveva sfruttato per i suoi scopi.
Che ingenuo che ero stato a credere che potesse davvero avermi a cuore. Lei era una Dea, non sarebbe mai stata interessata ad un mortale come me, questa era la realtà dei fatti.
Dovevo solamente servire al suo scopo e basta, come avevo fatto a farmi ingannare in quella maniera?!
No, non sarebbe rimasta impunita. Avrebbe pagato per quello che mi aveva fatto, avrebbe pagato per avermi ingannato in questa maniera. E sapevo già come fare…

Temi tu la morte?

Fu più semplice del previsto.
Mi bastò riferire al primo Consiglio della Fratellanza dei Pirati come sigillare Calypso in un corpo umano, e loro ci riuscirono abbastanza facilmente.
Calypso rimase intrappolata nel corpo di una donna chiamata Tia Dalma. Condannata a vivere come una mortale per il resto dei suoi giorni. Questa sarebbe stata la punizione per aver giocato con i miei sentimenti.
Archiviata questa pratica, ero consapevole che non avrei mai più dovuto cascare in un simile trucco, nelle insidie dell’amore. Erano troppo forti e prima o poi ci sarei potuto ricascare, per questo presi una decisione a dir poco drastica.
Mi cavai il cuore e lo rinchiusi in un forziere e, appena passarono altri dieci anni, lo seppellii su un’isola deserta ed inabitata. Là nessuno avrebbe potuto trovarlo, e così sarei stato immortale. Per sempre.
Da allora passarono molti secoli. Rinunciai per sempre al mio lavoro di traghettare le anime dei defunti dall’altra parte, ma lo feci con piacere.
Quel compito mi ricordava troppo lei, e non intendevo soffrire un’altra volta. No, questa volta non sarebbe successo, anche a costo di abbandonare quei poveri sventurati al loro destino.
Anche se non tutto il male veniva per nuocere…
In fondo avevo la vita eterna, e potevo concederla a chiunque divenisse un membro della mia ciurma… anche per questo, decisi di iniziare a sfruttare questi miei nuovi doni per degli scopi personali.
Per troppo tempo avevo eseguito degli ordini, era tempo di costruirmi la mia vita come meglio preferivo.
Per questo cominciai a raccogliere i naufraghi o chi stava per annegare, ponendo loro la fatidica domanda. Quella che per secoli era stata il mio cavallo di battaglia, nonché la frase che più mi rappresentava.
Temi tu la morte?
Molti accettarono l’accordo e divennero schiavi sulla mia nave, altri invece si rifiutarono e li gettai in pasto agli squali dell’Oceano. Non mi fu difficile reclutare gli sventurati, visto che avevo dalla mia parte la creatura più terrificante degli abissi.
Il Kraken.
Grazie ad esso, avevo il controllo totale sul mare un tempo appartenuto a Calypso. Ero diventato il nuovo dominatore degli Oceani, facevo il bello ed il cattivo tempo quando volevo, e nessuno poteva fermarmi.
O almeno, così ero convinto…

Temi tu la morte?

Tredici anni fa, feci un patto con un pirata.
Uno strano individuo, che a prima vista poteva sembrare un pazzo ma che in realtà era molto più intelligente di quanto apparisse.
Jack Sparrow.
Era appena stato affondato insieme alla sua nave, e così strinsi un patto con lui visto che ci teneva davvero tanto alla sua bagnarola. Per tredici anni sarebbe stato Capitano della sua nave, la Perla Nera, ed al loro termine sarebbe stato per cento anni sull’Olandese Volante, per iniziare.
Finii per accettare immediatamente. Evidentemente non aveva compreso la gravità del patto a cui aveva appena acconsentito, ma per me era solo uno dei tanti e non mi importava.
Mi ero garantito un nuovo marinaio entro tredici anni, solo questo contava.
Due anni dopo, trovai un altro marinaio che salvai dalle tempeste marine facendolo entrare nella mia ciurma. Tale Sputafuoco Bill Turner.
Era un ex compagno di Jack Sparrow. A quanto pareva erano bastati solo due anni prima che gli si ammutinassero i suoi sottoposti, e Sputafuoco fu l’unico ad opporsi all’ammutinamento.
Quell’idiota di Jack Sparrow si era fatto fregare come un pollo, e sapevo già che avrebbe usato quella scusa quando sarebbe stato il momento di pagare.
Ma non mi avrebbe fregato. Lui continuava a presentarsi come “Capitano”, e questo contava come Capitano di una ciurma pirata, che gli piacesse o meno.
Avrebbe dovuto pagare quando sarebbe stato il momento.
Non avrei mai pensato che l’avrei incrociato di nuovo undici anni dopo, nel momento in cui doveva pagare il debito, nella maniera più inaspettata possibile.
Avevo mandato Sputafuoco ad avvertire Jack Sparrow che era arrivato il momento di pagare il suo debito, e lui mi mandò un moccioso a pagare al suo posto.
Povero stolto.

Temi tu la morte?

Quando lo raggiunsi, gli feci una proposta che fu obbligato ad accettare.
Se avesse voluto essere libero, avrebbe dovuto consegnarmi cento anime, quella che secondo me era la valuta della sua.
Non ebbe altra scelta e, mentre lui si scapicollava per recuperare marinai che potessero essere un buon tributo per me, io mi tenni il ragazzo come indennizzo, per essere certo che pagasse quando sarebbero scaduti i tre giorni che gli avevo dato.
Non avrei mai pensato che quel ragazzo fosse Will Turner, il figlio di Sputafuoco.
Questo però fu davvero molto interessante, avere entrambi i Turner a bordo dell’Olandese Volante inizialmente mi fece divertire, costrinsi anche Sputafuoco a punire il figlio quando aveva mancato di fare bene il suo lavoro.
Ma poi, quel ragazzo mostrò il vero motivo per cui era sulla mia nave. Doveva averlo concordato con Jack Sparrow, volevano fregarmi, ed allora ci riuscirono.
Tramite il gioco di dadi che era solito svolgersi sulla mia nave, Will Turner trovò la chiave del forziere dove avevo nascosto il mio cuore e riuscì a rubarla durante la notte. Ero stato uno stolto, avrei dovuto capire che c’era qualcosa che non andava quando mi aveva fatto quella proposta.
Puntava al mio cuore. Jack Sparrow voleva pugnalarmi per liberarsi dal debito, ma non glielo avrei mai permesso.
Li avrei fermati, a qualunque costo!!

Temi tu la morte?

Mi vendicai inizialmente con Sputafuoco, che aveva collaborato con suo figlio per rubarmi la chiave, e lo rinchiusi nelle segrete della nave. Lì lentamente sarebbe diventato parte della nave, e sarebbe stato mio per sempre.
Cercai anche quel ragazzo su una nave dove credevo si fosse rifugiato e mandai il Kraken a distruggerla, ma di lui non c’era traccia. Doveva essere andato su quell’isola, per questo scelsi di raggiungerla immediatamente.
Dopodiché mandai i miei uomini sull’isola a recuperare il forziere dove era rinchiuso il mio tesoro e, quando riuscirono a recuperarlo, mandai il Kraken ad eliminare tutti i miei nemici, che fortunatamente erano tutti radunati sulla stessa nave.
Da lontano assistetti alla distruzione della nave, ed alla morte del Capitano Jack Sparrow, inghiottito dal Kraken. Morendo, aveva assolto al suo debito e finalmente ero riuscito a prevenire la mia possibile morte.
Ma ancora una volta fui troppo ottimista.
Avevo sottovalutato quei maledetti, e rimasi fregato ancora una volta. Il mio cuore era stato rubato prima che i miei uomini recuperassero il forziere, e fu portato a Port Royal, che raggiunsi immediatamente per recuperarlo.
Però ormai era troppo tardi.
Il mio cuore era finito tra le mani di un lord inglese, Cutler Beckett, che aveva il controllo su di me e sull’Olandese Volante. Non ebbi altra scelta che inchinarmi davanti al mio nuovo padrone e, come ordinato da lui, far morire il mio Kraken lasciandolo essiccare sulla spiaggia.
Non avrei mai pensato che strapparmi il cuore si sarebbe rivelato controproducente per me.
Io, Davy Jones, colui che controllava le anime dei morti in mare e che dominava i mari, mi ero ritrovato nel giro di un giorno ad essere la marionetta di un nobile dittatore e dispotico. Ero caduto veramente in basso.
Non avevo altra scelta.
Dovevo stare in silenzio… ed obbedire…

Temi tu la morte?

Non so quanto tempo passò da quando quel Beckett prese il controllo su di me e sulla mia nave, ma giuro che mi sembrano passati dei mesi interi.
Ho passato secoli a controllare io i marinai che si univano alla mia ciurma, ed ora ero io ad essere quello controllato per il tornaconto personale di qualcun altro. Quando si dice l’ironia della sorte.
L’ironia si toccò anche quando quel Beckett decise di tenere il mio cuore prigioniero sulla mia stessa nave, assegnandomi l’Ammiraglio come guardia. Un modo per dimostrarmi che poteva fare di me ciò che voleva e quando voleva.
Maledetto. Non aveva idea che sarebbe bastato un singolo movimento sbagliato affinché cercassi di riappropriarmi di ciò che era mio. Ed il giorno in cui ciò sarebbe accaduto… sarebbe stato anche il giorno in cui si sarebbe pentito amaramente di essere nato!
Fino ad allora, dovevo comunque obbedire ai suoi ordini, e per questo attaccai la nave di uno dei pirati del Consiglio della Fratellanza, Sao Feng, e resi la sua ciurma mia prigioniera.
Non avrei mai pensato che l’Ammiraglio si sarebbe schierato con i pirati e li avrebbe liberati, ma se non altro Sputafuoco si rese utile e lo eliminò. Rinchiuderlo nelle segrete aveva sortito l’effetto desiderato, ora era mio per l’eternità…
Prima che morisse, posi la fatidica domanda all’Ammiraglio. James Norrington rimaneva comunque uno spadaccino provetto, mi avrebbe fatto comodo nella mia ciurma.
Sfortunatamente preferì la morte piuttosto che unirsi a me, cercò addirittura di trafiggermi all’altezza del cuore. Povero stolto. Però rimaneva comunque un buon guerriero, un peccato che dovetti lasciarlo morire…
Al suo posto, subentrò un altro damerino a guardia del mio cuore, ed era pure convinto di essere il proprietario indiscusso dell’Olandese Volante.
Per adesso. Fu ciò che gli dissi quando me lo fece notare.
Era fortunato che in quel momento avevo ben altro in mente. Beckett aveva individuato il covo del Consiglio della Fratellanza, ed era lì che si trovava lei.
Colei che aveva dato inizio a tutto. Colei che mi aveva rubato il cuore e poi mi aveva maledetto per l’eternità.
Tia Dalma.
O meglio, Calypso.

Temi tu la morte?

Andai a trovarla immediatamente.
Era incarcerata nella Perla Nera. Che ironia anche in questo caso, lei mi ha reso prigioniero per tanto tempo, ed ora era lei ad essere prigioniera.
Provò a farmi credere che quel giorno non si era presentata perché era la sua natura, che la amavo proprio perché era fatta così e che, quando sarebbe stata liberata, avrebbe distrutto il Consiglio della Fratellanza che l’aveva intrappolata.
Sinceramente non seppi se crederle o meno, ma se avesse ucciso tutti quei pirati miei nemici mi avrebbe fatto un favore. Una volta uccisi loro e quel ragazzo, Will Turner, il mio segreto rimarrà custodito solo ed esclusivamente da me.
Prima di andare a trovare Calypso, rivelai a Beckett ed a quel moccioso quello che avevo fatto secoli fa, loro due sono tra i pochi a conoscere questo segreto, ma mi assicurerò di tappargli la bocca a dovere quando avrò finito con il Consiglio della Fratellanza.
Durante quella riunione però, seppi anche un’altra cosa che mi lasciò basito.
Jack Sparrow era sopravvissuto. Era sfuggito al mio Scrigno ed era tornato nel mondo dei vivi.
Questo rendeva il debito per nulla saldato, sarebbe dovuto tornare da me immediatamente. E fortunatamente la Regina dei Pirati eletta democraticamente dal Consiglio della Fratellanza me lo regalò con gentile concessione.
In cambio voleva solamente quel Will. Come desiderava, tanto sarebbe morto con lui quando sarebbe stato il momento.
In questo modo, Jack Sparrow tornò da me. Ero convinto di avere io il coltello dalla parte del manico, ma in verità tutto si era svolto proprio come desiderava quel damerino. La sua mente era perversa molto più della mia, devo riconoscerlo.
Si era fatto imprigionare da me solamente per poter sgraffignare il mio cuore, pugnalarlo e diventare il nuovo Capitano dell’Olandese Volante. Molto astuto da parte sua, questo glielo devo riconoscere.
Tuttavia, si è dimenticato di un piccolo particolare che poteva rivelarsi fatale per lui…
Non era il solo che voleva riprendersi il mio cuore!!

Temi tu la morte?

La guerra scoppiò.
La battaglia finale tra il Consiglio della Fratellanza e la Compagnia delle Indie Orientali cominciò. Ed io e l’Olandese Volante eravamo le armi principali di quel Beckett.
Non che mi dispiacesse affondare un paio di navi di quei pomposi spocchiosi pirati, soprattutto considerando che Calypso mi aveva favorito con un maelstorm, ma la mia priorità in quel momento era tornare finalmente libero.
Appena ne ebbi l’opportunità mi sbarazzai dell’uomo di Beckett e mi ripresi la chiave, solo per scoprire che il forziere era stato rubato da quel Jack Sparrow.
Cominciammo a duellare. Il nostro fu un combattimento all’ultimo sangue dove ci disarmammo a vicenda, e dove mi trovai ad inseguire quel maledetto per tutta la nave.
Finirono per interferire pure la Regina e Will Turner, ma non ebbero nessuna speranza contro di me. Poveri illusi. L’unica cosa che riuscì a salvarli fu la minaccia di Jack di pugnalare il mio cuore. Peccato solamente che non era così imprevedibile come pensava.
Anche lui era umano, anche lui aveva un cuore… ed avrei sfruttato quella sua debolezza contro di lui!
Fui molto rapido. Pugnalai al cuore Will Turner provocandogli una ferita mortale, obbligando così Jack Sparrow a scegliere se salvare lui o sé stesso.
L’avevo inchiodato. Avevo vinto.
Neanche l’intervento di Sputafuoco, rinsavito dopo aver visto il figlio dolorante, era riuscito a fermarmi. Avevo la vittoria in pugno. Sia il Consiglio che la Compagnia avrebbero assaggiato la mia ira.
Davy Jones sarebbe stato l’unico e solo trionfatore!!

Temi tu la morte?

Accadde tutto in fretta.
Una fitta enorme attraversò il mio corpo in un lampo. Il mio cuore era stato trafitto proprio un attimo prima che potessi uccidere Sputafuoco!!
Ero confuso ed al tempo stesso spaventato, e quando mi girai vidi che Jack Sparrow aveva agito nel modo che non mi sarei mai aspettato. Aveva guidato la mano di Will affinché trafiggesse il mio cuore uccidendomi.
Qualcosa che non avevo preventivato. Ero convinto che l’indecisione l’avrebbe portato alla morte, ed invece non aveva esitato neanche per un istante.
Forse c’era riuscito perché possedeva un cuore. Lo stesso cuore che non gli aveva fatto venire dubbi sul salvare l’amico anziché sé stesso. Lo stesso cuore che aveva spinto Will e la Regina ad amarsi. Lo stesso cuore… che avrei dovuto tenermi al petto.
Volevo evitare di soffrire togliendomelo, ma così ho finito solo per dimenticarmi tutto quanto. Ogni sentimento umano, ogni singola emozione, cancellata totalmente.
Ero diventato un mostro, come l’aspetto che ho assunto quando mi sono rifiutato di trasportare le anime dei defunti dall’altra parte. E questo mi si era ritorno contro nel momento decisivo, quello che avrebbe decretato il mio destino.
Ero stato uno stolto. E ne stavo pagando il prezzo.
Ora sono qui, in punto di morte che sto per precipitare dal ponte dell’Olandese Volante dritto verso l’occhio del maelstorm. E l’unica cosa a cui riesco a pensare non è la mia frase tipica, quella che pronuncio per convincere gli altri ad unirsi a me e che ora si adatta bene alla mia condizione.
È un nome.
Un solo nome.
Quello della persona che ha decretato la mia nascita e la mia morte. Colei che ha influenzato la mia vita per secoli anche quando ero convinto di essermi sbarazzato di lei. L’unica che era riuscita a far battere il mio cuore come mai nessuno prima di lei.
La luce della mia vita, che avevo sottovalutato.
La Dea del Mare.
Il mio unico amore…

Calypso…


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Su Davy Jones c’era parecchio da raccontare, anche se non quanto gli altri due personaggi che verranno subito dopo di lui, e di conseguenza non è stato facile racchiudere tutto in un breve racconto, ma spero di esserci riuscito :).
In questo caso ho voluto tenere conto unicamente dei film, quindi niente romanzi, fumetti o altro materiale ufficiale sul franchise, mi sono basato solamente sui ciò che si sa di Davy Jones tramite i film, e spero che il risultato sia venuto fuori bene alla fine :).
Per i prossimi due personaggi forse, ma non ne sono ancora sicuro, adopererò anche il resto del franchise, ma al momento non ci metto ancora la mano sul fuoco ;).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo martedì 17 Novembre, tra cinque giorni, per la seconda One Shot dedicata al franchise cinematografico “I Pirati dei Caraibi”!! ;)
   
 
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