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Autore: Asmodeus    19/11/2020    2 recensioni
Una raccolta di momenti dolci e demenziali su due giraffe innamorate troppo carine, ovvero Martino e Niccolò.
Pillole di vita quotidiana, baci, momenti stupidi e altre piccolezze simili, per provare a strapparvi un sorriso e per celebrare questa splendida coppia.
| Raccolta di brevi one-shot e flashfic partecipante alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul_Shine sul forum di EFP.
- I capitoli #12 e #13 partecipano alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
- Il capitolo #17 partecipa al contest "Countdown" indetto da Soul_Shine sul forum di EFP
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Martino Rametta, Niccolò Fares
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora cinque minuti!

MARTEDÌ
8:27
17 novembre 2020




La sveglia suona, e Niccolò la spegne subito, quasi inconsciamente.
Con gli occhi chiusi, tira ancora più su le coperte, fino a coprirsi del tutto la testa; poi, si rigira nel letto, puntando dritto verso Martino per abbracciarlo e rifugiarsi tra le sue braccia per almeno altri cinque minuti di dormita e coccole.
Le sue mani incontrano il vuoto lì dove dovrebbe trovarsi il corpo del suo ragazzo, ed è con un mugolio contrariato che, sempre ad occhi chiusi e con la testa del tutto sotto le coperte, si avventura dall’altra parte del letto in cerca del suo fidanzato.
Niente.
Un altro mugolio indispettito, e Niccolò sbuffando emerge dalle coperte dal lato di Martino; strizza gli occhi ancora assonnati, e prova a guardarsi intorno sbadigliando contrariato per individuare quel traditore del suo uomo che lo ha abbandonato nel momento del bisogno.
Ancora niente.
Niccolò si rotola di nuovo al di sotto delle coperte, appallottolandosi come un riccio nella metà del letto dove normalmente dorme Martino. Imprime la sua faccia sul cuscino del suo ragazzo, per circondarsi del suo odore e prolungare quello stato di dormiveglia.
Le sue narici si inondano del profumo di Martino, che sa di sicurezza e calore, fiducia e casa. Niccolò struscia la faccia su quel cuscino, annegandoci dentro per un po’ come se fosse il fianco di Martino pronto ad accoglierlo per le coccole mattutine, prima di provare a riprendere sonno come una persona normale.

All’improvviso, un odore nuovo lo avvolge.
È un aroma ben conosciuto: anche lui sa di casa e trasmette calore, nonché una promessa di energia e nuova carica. Ma è anche messaggero di una nuova giornata che inizia, e Niccolò non vuole cominciare quella giornata: vuole soltanto dormire abbracciato a Martino.
Niccolò, dunque, rifugge l’odore del caffè, e si rifugia nuovamente nel profumo di Martino, tuffando il naso un’altra volta a fondo nel suo cuscino.

«Buongiorno amore!», captano le sue orecchie, fino ad allora ancora quasi isolate dal resto del mondo.
È un richiamo che conosce bene, soprattutto se associato a quella voce famigliare che lo ha appena emesso: ma anche lui può essere traditore, e foriero di una nuova giornata di fatiche, e non solo di quel profumo in cui continua a rifugiarsi pur di non svegliarsi.
Sente un peso adagiarsi sul letto, non troppo lontano da lui; mani che lo cercano, lo individuano, lo tastano dal di sopra delle coperte – finché a tradimento non scoprono le coperte che lo proteggono.
«Ancora cinque minuti!» mugola Niccolò sempre più contrariato, mentre la luce che penetra dalla finestra, ora aperta, raggiunge la sua pelle assieme alla fredda brezza del mattino.
Una mano calda gli raggiunge i capelli, mentre lui si ostina a non sollevare la faccia dal cuscino del suo ragazzo: comincia a fargli i grattini dietro al collo, mentre il soffio caldo del respiro di Martino raggiunge il retro delle sue orecchie.
Il suo ragazzo gli sta lasciando dolci baci sulla testa, continuando a fargli grattini sempre più decisi finché, constatatane l’inutilità, decide di passare a un lieve solletico sul suo fianco.
«Stronzo!» mugola arrabbiato, guardando di sbieco con gli occhi semichiusi il suo fidanzato che lo ha costretto a girarsi pancia in su per evitare il solletico.
«Buongiorno anche a te, Nì!» ride Martino, illuminando col suo sorriso il suo volto assonnato – ecco, a quella luce lui fa troppa fatica a resistere.

Mezz’ora di lamenti, mugolii assonnati e trappole dell’infame rosso dopo, Niccolò è seduto a tavola davanti al caffè della moka (per fortuna ancora abbastanza caldo) nonché a un’apparecchiata di biscotti da far invidia ai forni di mezzo mondo. Vorrebbe fulminare Martino con lo sguardo per averlo costretto a uscire dal letto, ma metà del suo cervello è ancora addormentata e convinta di essere ancora sotto le coperte, mentre l’altra metà è ipnotizzata dalle labbra del rosso davanti a lui.
Martino che fa colazione è uno spettacolo degno del peggior porno, perché le sue labbra che addentano un biscotto o bevono il caffelatte sono assolutamente da censura – nonché da ricoprire di baci e morsicotti: forse è per questo che lo sguardo assassino di Niccolò assomiglia più che altro a quello di un predatore che punta la preda – se non fosse per l’aura addormentata che vanifica ogni eventuale istinto di caccia.
Niccolò divora un ennesimo biscotto con la lentezza di un bradipo abbinata alla fame di un leone a dieta da troppo tempo, nell’eterna lotta tra desiderio e semisonnambulismo che non sembra avere fine quella mattina, e che gli impedisce di cogliere il significato di qualunque cosa Martino gli stia dicendo.
Nota soltanto dopo un po’ che il rosso ha smesso di parlare, di mangiare e di essere così oscenamente sexy, e che ora lo sta fissando con un grosso punto interrogativo dipinto in volto.
«Nì? Mi vuoi rispondere o no?» sentenziano strette quelle labbra tutte da baciare, e Niccolò registra con troppi secondi di ritardo ciò che ha sentito.
«Eh? Oddio Marti scusa, io…» scatta lui, in un attimo attento. Deve aver fatto effetto il caffè, o forse la paura di far indispettire il suo amore già da appena svegli – una cosa decisamente da evitare, quando hai già deciso di skippare le lezioni online del mattino per fare un po’ di “ginnastica” col tuo sexy futuro medico personale bloccato in casa come te.
«Tu… sei ancora con la testa a letto, vero Nì?» sbuffa arrendevole il rosso, e Niccolò annuisce: tecnicamente solo metà della sua testa è ancora a letto a dormire, mentre l’altra metà vorrebbe esserci per altri motivi, ma comunque…
«Scusami» abbozza poi, censurando i suoi pensieri e giustificandosi alla bell’e meglio: «Lo sai già, il mio cervello si sveglia sempre un paio d’ore dopo il corpo…»
«Ah perché, il tuo cervello si sveglia?» lo punzecchia maligno il rosso; Niccolò vorrebbe fargli sentire il suo basso ventre, per dimostrargli che anche se il cervello forse dorme ancora, qualcos’altro è bello sveglio, ma decide di soprassedere.
«Comunque, ti chiedevo… hai delle lezioni importanti oggi? Perché fuori c’è un tempo bellissimo, e io non ho troppa voglia di starmene chiuso in casa tutto il giorno davanti al pc…»
Niccolò non crede alle sue orecchie: forse la giornata sta già per prendere una piega inaspettata e decisamente positiva, dopotutto!
«E che vorresti fare?» domanda lui, cercando di trattenere l’euforia davanti a quel giorno di “vacanza” inaspettata e mostrandosi più assonnato di quanto ora non sia.
«Non lo so…» ammette candidamente il rosso, il viso che si fa colpevole come se ancora fosse un ragazzino che fa sega a scuola per noia ma consapevole di star facendo qualcosa di non esattamente corretto.
«L’idea mi è venuta poco fa, e sinceramente… mi basta uscire fuori, e stare insieme a te».
Niccolò è commosso davanti a quelle parole, ma cerca di nascondere un sorrisone emblema della felicità dietro la tazzina del caffè. Se ne stanno per qualche attimo in silenzio, mentre lui finge di bere e Martino prova a cercare un programma per quella giornata improvvisamente riempita di tempo libero.
«Io una qualche idea ce l’avrei, in realtà» afferma dopo un po’, ottenendo da Martino uno sguardo eccitato mentre posa la tazzina-copertura sul tavolo.
«Beh? E non me lo vuoi dire?» protesta il rosso, davanti al suo rifiuto di continuare a parlare.
«Certo che te lo voglio dire, ma… visto che facciamo sega, c’era davvero bisogno di alzarmi così presto stamattina?» commenta maligno, i suoi occhi che saettano famelici verso Martino.
«Ma se sono già le nove passate!» protesta Martino, che evidentemente ancora non ha colto i lampi nei suoi occhi. «E poi ti ho anche preparato la colazione, che cosa ti lamenti Nì?»
«Hai ragione, hai ragione» concede lui. «La colazione. Allora forse ti schivi la punizione, mister Rametta. Ma non di sicuro il premio» conclude poi, leccandosi mentalmente i baffi e alzandosi con calma da tavola.
«Di che stai parlando Nì?» commenta confuso il rosso, mentre lui si avvicina circumnavigando il tavolo e i resti della colazione.
«Oh, non temere. Lo vedrai presto» conclude lui, arrivando finalmente a portata e scoccandogli un bacio tutto fuorché casto di sorpresa.

Sì, quella giornata si prospetta decisamente più interessante di quanto preventivato.

[1357 w.]
🦒💙🦒
 
[Prompt 26. "Il mio cervello si sveglia sempre un paio d'ore dopo il mio corpo."]

Buon pomeriggio a tutti, ed eccoci qui con una nuova clip!
Lo so, è passato più di un mese dall'ultima, ma è stato un mese di fuoco per me nella real life e ho messo in pausa questa raccolta anche per concentrarmi su altre storie qui su EFP.
In questi ultimi giorni fatico sempre ad alzarmi dal letto, e credo che "ancora cinque minuti!" sia ormai una supplica che la mia sveglia sente fin troppo spesso: per questo mi ritrovo moltissimo in Niccolò, che di voglia di alzarsi per seguire delle lezioni online proprio non ne ha voglia - ma come biasimarlo! Anzi, in realtà lo invidio per la possibilità che ha di metterci ben mezz'ora ad alzarsi senza alcuna conseguenza - non deve correre al lavoro lui XD
Per sua fortuna anche uno studente modello come Martino ha i suoi giorni no in cui vuole far sega e basta, per cui forse questa giornata per lui non sarà così negativa come ha immaginato quando è stato costretto ad alzarsi XD
Spero che questa semplicissima e forse un po' banalotta clip vi sia piaciuta, e vi abbia strappato un sorriso così come ha divertito me nello scriverla :)

Ci rivediamo presto (spero) con la prossima clip!
   
 
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