Happiness is just in being


“CUT”
La voce di Richard li riporta alla realtà, le luci tornano accese e il chiacchiericcio si fa intenso tra i membri della crew.

“È perfetta ragazzi, complimenti ad entrambi. Andate a riposare adesso, ve lo meritate.”

Misha prende un fazzoletto dalla scatola dei Kleenex che viene gentilmente offerto da un P.A e si asciuga gli occhi, prima di sorridere con entusiasmo verso Richard.
I suoi occhi sono rossi e non è solo colpa del pianto: è stanco.
È stata una giornata di riprese non-stop e ora vuole solo riposarsi un po'. Hanno un volo per Las Vegas alle due del mattino e forse riusciranno a dormire un paio d’ore. Ma nonostante tutto, non riesce a smettere di sorridere. È davvero orgoglioso della scena che hanno girato oggi, sa che anche i fan ne saranno entusiasti. Non vede l’ora che l’episodio vada in onda.
Jensen è nella sue stesse condizioni, si passa una mano sul viso per eliminare i segni di tristezza di Dean.
Richard li supera, dopo aver paccato entrambi sulle spalle e lascia il set.
Jensen raggiunge Misha, lungo il corridoio, intento a spogliarsi dei vestiti di Cas.

"Ehi"

Misha si volta immediatamente a guardarlo e gli sorride teneramente mentre sfila il trench dalle braccia e lo porge alla ragazza del guardaroba, ringranziandola, prima di rivolgersi a Jensen –“Ehi"

"Stai bene?” Jensen si perde negli occhi di Misha, che adesso sembrano più blu del solito

L’amico si limita ad annuire prima di rispondere –“Sono stanco"

"Andiamo da me?"

Misha non è sorpreso di sentirglielo dire, è ormai diventata un’abitudine tra loro e sa che Jensen ha bisogno di lui stanotte, lo ha capito.
"Certo"
*
Quando entrambi lasciano il set per raggiungere il Trailer di Jensen, è già passata un’ora dalla fine delle riprese e Misha non può fare a meno di notare quanto Jensen sia bisognoso, ma non ha intenzione di lamentarsene.
È stata una giornata pesante per entrambi e immagina quanto il discorso di Cas abbia influito sull’umore del suo compagno. Jensen non è Dean ma a volte non riesce a scindere i sentimenti di Dean da quelli suoi, e questa è una di quelle volte, perché quel “ti amo” se l'è sentito dentro, come se fosse rivolto anche a lui e non solo a Dean.
Jensen non smette di toccare Misha, ha la necessità di sapere che è lì e non sparirà o andrà via come Castiel, così tiene le dita strette attorno al suo polso mentre con l'altra mano cerca di aprire la porta del Trailer per fiondarsi dentro e ripararsi dal freddo gelido della notte.
Misha è sempre al suo fianco, se lo tira contro, perché è da tutto il giorno che ha bisogno di sentire il suo corpo premere contro quello del suo uomo e fondersi insieme. Gli cinge la vita con un braccio, mentre l'altro è sulle spalle e Misha cerca di ricambiare allo stesso modo la stretta, ridacchiando teneramente a quel gesto così bisognoso.

"Non mi lasciare"

"Non ho intenzione di farlo."

Jensen seppellisce il viso nell'incavo del collo di Misha e i due rimangono abbracciati per un tempo indefinito. Misha gli dà tempo, lo culla e lo rassicura spargendo teneri baci sulla guancia ispida di Jensen mentre le sue mani gli accarezzano la schiena.
Jensen sembra finalmente calmo, il suo respiro è controllato e la presa sul corpo di Misha è allentata, quindi quest’ultimo decide di cogliere quel momento per allontanarsi quel tanto che basta per poterlo guardare negli occhi e assicurarsi che stia bene.

"Beviamo qualcosa?"

Jensen non lo fa ripetere due volte, segue Misha in cucina e lo vede aprire il minibar per prendere del whisky e versarlo in due bicchieri: Jensen ama quella domesticità tra loro, ama avere Misha intorno e se dipendesse da lui vivrebbe con Misha ogni giorno.
Misha gli porge uno dei due bicchieri, Jensen lo afferra, poi fa scontrare i due bicchieri in un brindisi e butta giù in un fiato quel liquido ambrato che gli scalda il petto, mentre osserva il ragazzo dai capelli scuri superarlo e prendere posto sul divano.

"Sono deluso", borbotta Jensen, con il bicchiere di nuovo pieno di whisky in mano ed un'aria corrucciata sul viso.

"Di che parli?" Le parole di Misha si mescolano in uno sbadiglio, mentre è comodamente sdraiato sul divano, con un gomito puntellato sul bracciolo e la mano che sorregge la sua testa.

Jensen prende un sorso di whisky e sposta il peso su una sola gamba "Parlo del finale Mish, Dean avrebbe dovuto dire qualc.-Hai sonno?" Domanda come se ne fosse sorpreso.

Misha solleva un sopracciglio, mentre sbadiglia di nuovo e sbatte le palpebre che velano i suoi occhi rossi e lucidi per la stanchezza.
"Secondo te?"

Jensen scrolla le spalle e continua –“Dicevo, Dean avrebbe dovuto dire qualcosa!"
"Jen..."

"No Mish, lasciami parlare: Dean ama Cas. Diamine, sono Dean da 15 anni, conosco quel ragazzo e so che è innamorato di Cas. Perché è dovuto rimanere in silenzio?"

Misha ha la bocca impastata dal torpore del sonno e non si accorge nemmeno di aver perso la presa sulla sua testa e di essere scivolato contro il bracciolo del divano.

"Dimitri! Non mi stai ascoltando!"

"Jen, ho sonno."

"Ormai è troppo tardi per dormire, abbiamo il volo tra un paio d'ore."

"Appunto Jen, un paio d'ore. Vieni qui e dormiamo un po'."

"Non ho sonno.”

"Andiamo tesoro, possiamo farci le coccole?"

"E se non ci svegliassimo in tempo?" Chiede Jensen mentre avanza verso Misha e prende posto sul divano, accolto dal suo amante che gli che gli fa lo spazio necessario, premendosi contro lo schienale del divano.

"Ho già puntato la sveglia" risponde prontamente il Misha, che tiene gli occhi chiusi mentre porta un braccio a cingere la vita di Jensen mentre l'altro passa sotto le spalle dell’uomo più giovane e le dita trovano rifugio tra i suoi capelli.

Jensen si rilassa tra le braccia del suo uomo e riesce per un po' a mettere via i pensieri che ossessionano la sua mente.
"Lo sai che io ti amo, vero?" Gli chiede Jensen, come se la sua intera esistenza dipendesse dalla risposta a quella domanda

"Certo che lo so" Misha si forza ad aprire gli occhi per fissare lo sguardo in quello verde di Jensen

"E sai che non lascerò che niente e nessuno ti porti via da me, vero?"

Questa volta è Misha a dipendere da quelle parole, rimanendone quasi sorpreso perché Jensen non è solito sbilanciarsi così tanto.
Misha annuisce debolmente –“È così?"

"È così" risponde Jensen senza esitazione poi si sporge oltre la sua spalla e cattura le labbra di Misha nelle sue, portando una mano dietro di sé ad accarezzare il viso di Misha e infilare le dita tra i suoi capelli scuri. I due sorridono nel bacio, senza mai allontanarsi, poi Jensen si rigira tra le braccia del suo collega e fa scontrare le loro fronti, mescolando i loro respiri affannosi.
Misha si addormenta tra le braccia di Jensen, che è sveglio e sta fissando il profilo del suo amante mentre pensa a quanto la presenza di quell'uomo nella sua vita lo abbia cambiato in meglio.
Cas aveva ragione: la felicità non è nell'avere, è solo essere e la felicità di Jensen è Misha e non avrebbe permesso a niente e nessuno di portarglielo via.



N.d.A
Ehilà, non posto su EFP da una vita (ho pure fatto un casino con l'html >.<) spero che il fandom sia ancora vivo. Grazie a chiunque sia arrivato fin qui.
Ci tengo a precisare che sono totalmente okay con la reazione di Dean perché credo che non fosse pronto a dire "ti amo" e "addio" nello stesso momento.
Quindi Jensen deluso è solo per motivi di trama.
Bacetti