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Autore: Violet Sparks    22/11/2020    13 recensioni
Suo zio glielo ripete sempre: per padroneggiare la Forza, serve equilibrio.
[Darkpilot - Young!BenSolo/Young!PoeDameron - PreTFA)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Luke Skywalker, Poe Dameron
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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BALANCE
 
 
Early this morning, drizzling rain
And in my heart, I felt an aching pain.
Oh Fare thee well, oh honey, fare thee thee well.
 
 
Suo zio glielo ripete sempre: per padroneggiare la Forza, serve equilibrio.
Al Tempio meditano insieme, sul punto più alto del Monte Mardor, uno di fronte all’altro a gambe incrociate.
Luke parla, lo guida.
Ben chiude gli occhi, ascolta.
Un fiore che sboccia, colorato, prepotente, una foglia rinsecchita che si lascia cadere lievemente nel fango. Il luccichio dei raggi del sole sulla superficie appena increspata di un fiume trasparente, la gelida oscurità di un abisso, dimenticato e inospitale. Un neonato che apre gli occhi per la prima volta, vede il mondo e si sorprende, un uomo che esala l’ultimo respiro, salutando la vita.  
Ben si lascia attraversare da quelle immagini, permette alla loro Forza di fluirgli dentro, srotolandosi pigramente attraverso le propria ossa, il midollo, il sangue.
Solleva le palpebre e suo zio è lì, che lo guarda con l’orgoglio del maestro, allora lui, da bravo scolaretto, annuisce e sorride, perché il coraggio di dirgli la verità non lo trova.
Ben vede, ma non sente assolutamente niente.
Niente a parte la noia.

 
 
 
Now one of these mornings, it won't be long
You'll call my name, and I'll be gone
Fare thee well, oh honey, fare thee well.
 
 
 
Su Yavin4 il sole del pomeriggio è caldo, bollente, perfino così filtrato dai rami degli alberi fitti e altissimi della foresta.
Ben ha i capelli ancora bagnati, appiccicati alla fronte, lievemente arricciati dietro la nuca. Piccole gocce d’acqua gli scivolano lungo il torace scoperto, asciugandosi poco prima di solcare la linea dura dell’addome piegato, mentre accanto a lui, il lago gorgoglia sommessamente, spettatore discreto di quell’ora dolcissima.
Abbassa lo sguardo e sorride.
Poe, il suo migliore amico, è disteso con la testa poggiata sulla sua coscia, ad occhi chiusi, anche lui in attesa che il calore opprimente dell’aria gli asciughi la pelle di bronzo, i boxer rossi di cui l’acqua ha scurito il colore.
Sta cantando una canzone che Ben non conosce.
La sua gola vibra, si tende, le sue labbra morbide si muovono scandendo le parole con sensuale armonia e lui non può fare a meno di ascoltarlo estasiato, devoto, sorpreso come la prima volta, dal modo in cui quel ragazzo di solito tanto agitato, tanto caotico, sappia modulare la propria voce trasformandola in una bella melodia.
Gli passa la punta delle dita sulla linea dritta del naso, il petto umido e tonico, l’ombelico.
Hanno trascorso la mattinata ad allenarsi e l’ora di pranzo a scopare, cibandosi uno della carne dell’altro con famelica disperazione, facendo a gara a chi collezionava più orgasmi, più segni, mescolando i gemiti, per non poterli riconoscere più.
Adesso, Poe gli prende la mano e la intreccia alla sua, senza smettere di cantare, allora Ben serra le palpebre, abbandonando la testa sul tronco contro cui è seduto, sospira piano e lascia la mente andare.
Non ci sono fiori, foglie, abissi o bambini, ma lì, in quel momento, lui l’equilibrio lo sente.
Vorrebbe tanto riuscire a dirlo a suo zio.
Ma – alla fine lo sa- non capirebbe mai.

 
 
 
 
 
 
 

NOTE AUTORE
Da dove nasce questa flash? Onestamente, BOH! Non lo so nemmeno io, amici!
Sarà che il periodo continua ad essere poco felice e vorrei tanto trovare anche io un po' di equilibrio, sarà che fuori, non so da voi, ma da me ci sono temporali, mezzi uragani e gelo siberiano e mi andava di rammentare l’estate, o forse sarà che sono una persona orribile, non so scrivere la terza parte di Open Wound e per non sentirmi in colpa, butto giù qualsiasi altra cavolata mi passi per la testa, qualsiasi scusa sia, ecco che Balance ha visto la luce su Efp.
Gli intermezzi in inglese sono pezzi della canzone FARE THEE WELL (DINK’S SONG) cantata proprio da Oscar Isaac: vi consiglio di cliccare sul link e di ascoltarla, sia per immergervi ancora di più nell’atmosfera di questa flash, sia perché la voce di Oscar vi rimetterà in pace con l’universo, garantito! :D
 
Sì, calma! Adesso vado a lavorare su Open Wound, tranquilli… più o meno!
A prestissimo

 
Violet Sparks
 

 
   
 
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