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Autore: Anmo    23/11/2020    0 recensioni
"Era solo un cane che mi ha cambiato la vita" è un libro scritto dalla sottoscritta, pubblicato il 26 ottobre 2020. L'acquisto del suddetto libro aiuterà economicamente un'associazione no profit che si occupa del recupero di cani abbandonati in strada, per curarli e ricollocarli in nuove famiglie pronte a riceverli. Ovviamente vi sono dei costi di gestione (alimentazione, sterilizzazioni, cure mediche) abbastanza elevati. Con l'acquisto di questo libro perciò aiuterete a ricoprire i vari costi e aiuterete tanti pelosi a riavere una nuova vita!
Il libro è in vendita su tutti i principali Store online Amazon IBS Mondadori Store Feltrinelli, ecc. e ordinabile anche in tutte le librerie. Troverete il link Amazon all'inizio di ogni capitolo.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era solo un cane
Che mi ha cambiato la vita


 


            -Come sei?- era il suo modo di chiedermi "come stai".
            -Come prima- risposi, me lo chiedeva in continuazione, fin dal primo giorno in cui mi aveva assunta.
            -Come prima... come una settimana fa?
Questa volta non risposi, feci solo un piccolo accenno con le spalle.
            -E vabbe’, era grande ormai.
            -Aveva 9 anni, non era ancora molto grande.
            -Ma quanto poteva campare ancora? Altri due anni?
            -Con la malattia non so se avrebbe raggiunto il mese. Ma se non fosse stata malata, be’, poteva vivere ancora per un po’. Spesso arrivano ai 15 anni, certe volte anche ai 18.
            -Siiii! 18 anni!
Avevamo già preso questo discorso, perché continuarlo? Non ne volevo parlare, né con lui e né con nessun altro, perché doveva impicciarsi sempre nei panni degli altri?
            -Ma quanto ha speso tuo padre per l'operazione?
            -Io... ho speso 400 euro.
            -Minchia… tutti sti soldi? Be’, se fossi stato io avrei fatto “CRASH”!
Mentre, con le mani, gesticolava come se stesse schiacciando una noce. Lo guardai in cagnesco. Nonostante questo, continuava a parlare.
            -Eddai, basta essere triste, dopotutto era solo un cane.
Fu qui che la cosa mi fece saltare veramente i nervi.
            -Non era solo un cane.
            -Ma certo! È solo un animale.
            -Ed è per questo che il mondo è in rovina e fa così schifo, perché l’essere umano si sente superiore a tutto e a tutti, senza rendersi conto di essere allo stesso livello di qualsiasi essere che vive su questo dannato pianeta!
            -Ma perché… tu vorresti dire che siamo allo stesso livello di un cane? Noi siamo i più intelligenti!
            -E lei cosa ne sa di tutto questo? Anche loro sono intelligenti! Proprio come noi! C’è solo un problema di comunicazione…
            -Ah si? Solo un problema di comunicazione?
Cominciò a ridere.
            -E allora perché ancora nessuno ha capito cosa dicono? Perciò, invece di imparare l’inglese potremmo andare a imparare il BAU BAU e il MIAO MIAO! Bah!
E così, finalmente, girò le spalle e tornò alla cassa, lasciandomi a fare la guardia alla veranda e a quei pochi clienti rimasti. Quel discorso mi aveva fatto riflettere, e non poco.
La comunicazione.
Ripensai a quante parole Kyra avesse imparato da noi, sapeva cosa significasse “parco”, o “pesce” (il suo giocattolino), acqua, prosciutto, salame, sottiletta, lucertola, sasso… e non solo le parole, ma anche piccole frasi, come: vai su, giù, vieni qua, esci fuori, ma la frase che mi impressionò di più fu “butta il sasso”. Me ne accorsi in un giorno qualunque mentre passeggiavamo al parco. Lei adorava giocare solo con i sassi, ma non con quelli piccolini, lei voleva quelli enormi, più grandi della sua testa, per non dire il doppio, e dire che lei era solo una Pincherina. Me ne accorsi per puro caso mentre giocavamo, le dissi: Kyra, butta il sasso!
E lei lo fece, istantaneamente, senza che glielo avessi insegnato, il bello fu che non era un caso. Provai e riprovai e tutte le volte che dicevo la medesima frase, lei lasciava andare il sasso vicino alle sue zampine.
È questo ciò che pensai in quell’istante. Noi esseri umani, che ci sentiamo così superiori, a malapena riusciamo ad imparare una seconda lingua, grazie ad anni di studio sui libri, incoraggiamenti e spiegazioni da parte dei professori. Però non siamo ancora riusciti a capire cosa significhi un semplice BAU BAU dei cani. Gli addestratori conoscono il linguaggio del loro corpo, ma nessuno sa cosa abbaiano ogni volta. I cani invece, vivendo con noi, capiscono cosa diciamo, cosa significhi quella determinata parola, o quel determinato comando, loro capiscono cosa abbaiamo noi!
Perciò adesso mi viene il dubbio, ma siamo veramente così intelligenti e superiori agli animali? Di questo ne avevo già la risposta, ma adesso mi viene il dubbio se siamo veramente alla pari. Il nostro linguaggio probabilmente è più semplice di quello che pensiamo, se anche un qualsiasi cane che non è mai andato a scuola riesce a capire ciò che diciamo. Naturalmente non parlo solo di Kyra o dei cani in generale. Tutti (o per lo meno, le persone con un minimo di cultura) sappiamo quanto sia intelligente un cavallo, un gatto, i cetacei. Ma i galli e i polli? Be’, se troviamo una persona stupida, la definiamo un pollo, ma è realmente così?
Ho avuto anche due galline ed un gallo, oltre a pesci, conigli, canarini e tartarughe. Ma quel gallo mi ha colpita particolarmente, mi ha fatto capire che il pollame non è stupido quanto possiamo pensare. Loro ricordano gli eventi e, in base a questo, sanno riconoscere chi gli vuole male e chi, invece, lo vuole bene o è innocuo.
   
 
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