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Autore: hart    23/11/2020    1 recensioni
L'ultimo giorno di riprese riserverà delle sorprese per Jennifer e Lana.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Jennifer Morrison, Lana Parrilla
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sobbalzò quando la porta sbatte violentemente. Era la cosa giusta da fare. Lo era sempre stata. Allontanarla era la scelta migliore per lei. Il suo dolore poteva accettarlo ma non quello di Jennifer, aveva sempre cercato di proteggerla anche se lei non l’avrebbe mai saputo.

 

 

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Jennifer tornò al reparto costumi e scelse d'istinto la giacca rossa. Scappò nella sua roulotte per cambiarsi. Cercò di respirare per calmarsi, inutilmente. Nemmeno gli esercizi di meditazione funzionarono. Alla fine, vestita da Emma Swan, uscì come una furia dal suo alloggio temporaneo e tornò sul set. Ignorò gli sguardi preoccupati dello staff e andò dritta dal regista.
«Quanti giorni abbiamo per girare queste scene?» gli chiese. L’uomo inarcò le sopracciglia folte.
«Come sempre, solo oggi. Dovresti saperlo ormai che i tempi sono stretti. Perché?» le chiese.
«Non possiamo rimandare a domani?»

Tutti intorno a lei si gelarono, compreso il regista.
«Jen, dobbiamo girare, già la serie è in bilico...»
«Non me la sento oggi...»
«Prenditi qualche minuto.»

Adam arrivò in quel momento, un’espressione di irritazione sul viso morbido.
«Oggi Lana non gira, chiamo Josh, Ginny e Colin, giriamo con loro. Jennifer cambiati, facciamo la scena...»
«Adam...»
«No!» esclamò subito lui, bloccandola. «Non puoi abbandonarci anche tu. Non possiamo permettercelo.»
Jennifer studiò il suo sguardo truce. Da quando aveva, per così dire, rassegnato le sue dimissioni, Adam e Eddy non la trattavano più allo stesso modo. Erano arrabbiati con lei, furiosi. Cercavano di non darlo a vedere, ma non erano bravi attori, loro.
«Okay» mormorò. Il senso di colpa non tardò a farsi sentire. In fondo, se quella serie stava affondando era anche colpa sua, lo sapeva.

«Mettiti il giubbotto nero e il cappello, ci spostiamo al lago» le disse Adam prima di voltarle le spalle ed escluderla dalla conversazione con Sarah, l’addetta alle piante. Jennifer la evitò. Non era in grado di sopportare la sua esuberanza al momento. Scappò di nuovo nel reparto costumi e prese ciò che le serviva. Si voltò per andarsene con il giubbotto tra le mani ma si ritrovò davanti Lana. Rimase ferma a fissarla. La donna la fissò di rimando per qualche istante, poi la superò a passi lenti, cauti. Jennifer, che non doveva preoccuparsi dei dolori alla schiena, la schivò a passi pesanti e rabbiosi, invece, l’offesa che ancora bruciava dentro di lei, tanto più che era stata proprio Lana a cacciarla. Proprio lei, la donna che ammirava più di tutti là dentro. Il motivo del suo abbandono della serie.

«Mi dispiace.» La voce di Lana le sfiorò i timpani mentre le passava accanto.

Jennifer rallentò fino a fermarsi. Chiuse gli occhi e prese un respiro, cercando di ragionare, di calmarsi. In fondo, le stava chiedendo scusa.
Si voltò verso la collega.

«So che è un brutto periodo Lana, ma questo non ti dà il diritto di trattarmi a quel modo» disse con tutta la calma di cui era capace.

«Hai ragione. Io... non dovevo farlo. Tu stavi cercando di aiutarmi» disse l’altra, avvicinandosi di qualche passo. «Tu non hai niente a che fare con le mie scelte, non consapevolmente, sono io che ho sbagliato tutto.»

Jennifer rimase in silenzio per qualche momento. Vederla così fragile le spezzava il cuore. Lana era sempre stata quella allegra, sempre pronta a scherzare, vivace in modo quasi fastidioso a volte. L'aveva vista buttarsi giù solo dopo aver girato delle scene particolarmente intense, ma si era sempre ripresa in fretta. Quello sguardo non glielo aveva mai visto. Per questo vinse ogni resistenza da parte del suo orgoglio e la abbracciò.
«Va tutto bene» sussurrò.

 

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Lana rimase ferma, sorpresa dall’abbraccio. Non se lo aspettava da Jennifer, che di solito evitava gesti del genere, almeno con lei. Ricambiò stringendola, inspirò il suo profumo. Era così dolce. Si staccò da lei e la guardò negli occhi, il suo viso era vicino.

Jennifer le rivolse uno sguardo interrogativo.

«Devo andare» sussurrò Lana con il cuore a mille. Doveva staccarsi da lei, dalle sue braccia, dal suo corpo, dal suo profumo. Aveva già rischiato tanto... Mancava solo un giorno, poi tutto sarebbe finito, non l’avrebbe più vista.

Jennifer non riuscì a nascondere la delusione prima di rivolgerle un sorriso forzato.
«Certo» mormorò allontanandosi di un passo. Sistemò il giaccone, che le era quasi caduto di mano durante l'abbraccio.

«Jennifer... Voglio che tu sia felice. E spero che lasciare la serie ti renda felice.» Un sorriso tirato si formò sul suo viso mentre le diceva quelle cose. Le sarebbe mancata come l’aria, già lo sapeva.

Un moto di stupore animò il volto della collega.
«Ehm...» balbettò, presa in contropiede. Il sorriso che le rivolse era ancora più teso del precedente. «Io... vorrei lo stesso per te» balbettò arrossendo.

Un sorriso amaro increspò le sue labbra.

«Io ho perso la mia occasione anni fa.»

Jennifer si accigliò.
«Lana sei giovane, hai tutto il tempo. So che è dura chiudere una relazione, immagino un matrimonio, ma non è la fine» protestò.

Lana scosse la testa.

«Non parlo di Fred. Io sono innamorata, Jennifer, lo sono da sei anni ormai...»

   
 
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