• Steve, hei Steve dove sei ?

Silenzio più totale, nessuna risposta da parte del capitano.

• Amore ? Steve ? Ah eccoti ! Perché non rispondevi ?
• Eh? Scusami, non ti avevo sentito
• Cos’hai ? Ti vedo strano da un po’ di giorni
• Non ti preoccupare Peggy, va tutto bene
• Steve ? Non va tutto bene, sei strano, sei distante in questi giorni, ti preoccupa il matrimonio ?
• Ma no, non è il matrimonio, è solo che…non lo so neanche io cos’è
• Sicuro che non è per il matrimonio, non è che ci hai ripensato ?

Peggy disse quest’ultima frase ridendo, una risata quasi nervosa, temeva la risposta del suo compagno.

• No, non ci ho ripensato, come potrei ripensarci, sono tornato per te, per concederti quel ballo e per stare con te, non potrei mai avere dubbi sul nostro matrimonio.

Steve non era convinto di ciò che stava dicendo, le parole sembravano quasi uscire in modo forzato dalla sua bocca, ma almeno era riuscito a tranquillizzare la sua fidanzata, che si alzò dalla sedia, sulla quale si era accomodata, e lo baciò delicatamente sulla guancia.

Steve trascorse altri due giorni pensando continuamente al perché ora che era giunto il momento che tanto attendeva, il matrimonio con Peggy che tanto aveva voluto, si sentiva fuori posto, non voleva davvero sposarla ? Ma come dopo tutto quello che aveva fatto. Ma Steve sapeva benissimo il perché non voleva sposarsi. Era tornato indietro perché era rimasto solo, perché l’uomo che era diventato il suo migliore amico era morto e la donna che per lui era la sua compagna, la sua amica, la sua protettrice, era tutto quella donna per lui era morta; entrambi sacrificandosi. Lui pensava ancora a lei, Natasha che gli era sempre stata accanto era difficile da dimenticare. Steve aveva superato il lutto forse, ma di sicuro non aveva superato i sentimenti che provava per lei. Il capitano aveva sempre sognato un matrimonio, una famiglia, ma ora voleva solo poter tornare da lei, tornare dalla donna di cui si era innamorato. Doveva tornare nel 2023, doveva tornare a casa. Ma prima doveva parlare con Peggy, non poteva certo sparire da un momento all’altro.

• Peggy
• Ehi amore dimmi, sto cucinando per sta sera il tacchino con le patate, che ne dici ?
• Penso che la cena possa aspettare
• Avevamo detto di aspettare il matrimonio…
• No no non per quello, ti devo parlare
• Cosa succede ? Hanno chiamato dal lavoro ?
• No, a lavoro tutto tranquillo, dovevo parlarti del matrimonio
• Dimmi tutto
• Ecco, mi dispiace tanto Peggy, mi dispiace davvero tanto, soprattutto di averti illusa, di averti fatto credere che questa volta sarebbe stato per sempre, ma non posso
• Che vuol dire che non puoi ?
• Non posso, ho perso te in passato e sono stato male, ero distrutto, ma l’ho superata, ero andato avanti solo grazie a lei
• Lei chi ?
• Natasha Romanoff, ma non è importante il nome, il problema è che credevo che tornando da te avrei potuto superare la sua morte come è successo con te, ma non ci riesco, non riesco a dimenticarla, non posso sposare te, io amo lei e non riesco a dimenticarla. Mi dispiace Peggy, ma devo trovare un modo per riportarla da me, mi dispiace davvero, ma devo andare
• Andare dove ?
• Nel futuro
• Ritorni là ?
• Si, io devo andare, mi dispiace
• Steve, cos’ha di più di me ?
• Natasha non si può descrivere, è una forza della natura, è un tornado che mi ha sconvolto la vita, in tutti i sensi.

Steve aveva gli occhi lucidi e Peggy piangeva, lui si voltò e uscì dalla casa, entrò nel garage e si mise l’uniforme di Capitan America, prese quel siero rosso che aveva conservato per poter tornare a casa un giorno. Schiacciò quel pulsante sulla tuta e in un lampo si ritrovò al centro della base degli Avenger, nella sala degli allenamenti e per poco non rischiava di essere ucciso da un lampo di luce rossa lanciato da Wanda. La quale appena lo vide esclamò sorpresa e felice di vederlo

- Steve !