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Autore: Kim WinterNight    05/12/2020    3 recensioni
[Scritta per il compleanno di Soul! Tanti auguri, spero di essere riuscita a rendere giustizia alle tue OC ♥]
Giulia e Vittoria sono in classe e si annoiano.
Del resto è lunedì e alla prima ora hanno Filosofia.
Così, Vittoria propone alla compagna di banco un'attività che potrebbe aiutarle ad ammazzare il tempo.
Quest'espediente servirà a distoglierle dalla soporifera voce della professoressa?
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tanti auguri a Soul,
che mi sopporta e supporta,
che mi sprona e sclera con me,
che mi fa compagnia in ogni avventura,
che non smette mai di ridere di e con me,
che non ha mai abbastanza dei nostri scleri,
che vive di trash, disagio e risate,
che è sempre se stessa e mi apprezza per come sono,
che è questo e un sacco di altre cose.
Semplicemente, alla mia anima sorella


 

 
 
 
 
Alla prima ora di lunedì mattina
 
 
 
 
 
Giulia si annoia e scarabocchia su un foglio, dando vita a un disegno sbilenco senza senso. Non è ispirata per produrre qualcosa di carino, del resto è la prima ora di un lunedì mattina di inizio dicembre e la soporifera insegnante di Filosofia sta spiegando qualcosa a proposito di Kant, qualcosa che proprio non le interessa.
Vittoria, al suo fianco, si è letteralmente addormentata con la testa sul banco, come del resto accade ogni lunedì mattina alla prima ora.
Giulia reprime uno sbuffo, mentre lascia scorrere lo sguardo sui loro compagni di classe: c’è chi parlotta sottovoce, chi ha imitato la sua amica e sonnecchia accasciato sul proprio banco, mentre un paio di anime coraggiose – e secchione – prendono diligentemente appunti.
Figurati se Letizia e Maria non devono essere al centro dell’attenzione, pensa Giulia con un moto di fastidio; a lei piace studiare, non lo disdegna del tutto, però quelle due ragazze sono decisamente troppo precise e attente, tanto da risultare puntigliose e insopportabili quando assumono quel loro atteggiamento da maestrine perfettine – come amano definirle lei e Vittoria.
Le ricordano Naomi e questo proprio non le va giù.
A un certo punto Vittoria si riscuote di scatto e si guarda attorno, gli occhi sbarrati e il viso stravolto. «Mi sono addormentata?»
Giulia piega la testa di lato e ridacchia. «Macché, è solo una tua impressione!»
«Mi annoio… questa megera sembra sempre più Eminem: parla senza prendere fiato e senza un’intonazione, che palle!» si lamenta Vittoria.
Giulia tenta di non scoppiare a ridere e si copre la bocca con la mano. «Eminem non dovevi dirlo!»
«Perché no? È vero!»
Le due rimangono per un po’ in silenzio, poi Vittoria riprende a parlare dopo essersi sistemata alcune ciocche di capelli – ora biondo cenere, frutto dell’ennesima tinta che la ragazza ha voluto provare – dietro le orecchie.
«Eh?» chiede Giulia, non avendo afferrato cosa l’amica stesse dicendo.
«Ho detto: proviamo a dire uno scioglilingua? È divertente! Ieri ho provato con mio padre, ma si è intrippato alla prima parola!»
Giulia si gratta pensosa la nuca. «E quale vuoi dire? Tre tigri contro tre tigri?» domanda, impappinandosi un poco con tutte quelle t e r ravvicinate.
«No, senti questo: se l’arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse, tu ti disarcivescoviscostantinopolizzeresti come si è disarcivescoviscostantinopolizzato l’arcivescovo di Costantinopoli?» sproloquia Vittoria con estrema naturalezza e rapidità, per poi fissare la compagna di banco con un sorrisetto sornione dipinto in viso.
Giulia sgrana gli occhi verdi e le lancia un’occhiataccia, allungando la mano per posargliela sulla fronte. «Hai la febbre? Stai male per caso?»
Vittoria la scaccia con uno sbuffo e le punta contro un dito. «Sto benissimo. E tu stai temporeggiando perché sai che non ci riesci!»
Giulia alza gli occhi al cielo e incrocia le braccia sul petto. «Questo lo dici tu!»
«Scommettiamo?» la sfida Vittoria.
«L’ultima volta che abbiamo scommesso, tu hai perso perché pensavi che Leo Gassman avrebbe vinto X-Factor!» le fa notare Giulia in tono tranquillo.
«Dettagli. Pensavo che avrebbe vinto perché era un raccomandato. Stavolta sarà diverso» sibila l’altra, ridacchiando con fare divertito. «Ti ascolto.»
La corvina si concentra e tenta di ricordare tutte le intricate sillabe dello scioglilingua che l’amica ha sciorinato poco prima, ma la verità è che se l’è già completamente dimenticato. Lancia una fugace occhiata alla prof Eminem per assicurarsi che non stia badando a loro, poi si schiarisce appena la gola.
«Allora?»
«L’arcivescovo di Costantinopoli si arcivesco… ehm, di Costantinopoli, giusto?» borbotta Giulia, aggiustandosi gli occhiali dalla sottile montatura nera sul naso – simbolo evidente del disagio che sta provando.
Vittoria batte le mani senza fare rumore, in un gesto teatrale. «Lo sapevo, non ci riesci!»
«Non è vero! È solo che non me lo ricordo bene!»
«Tutte scuse…»
Giulia sbuffa e fissa il foglio su cui stava scarabocchiando. «Allora, aspetta…» Torna a scrutare l’amica in viso e trova nei suoi occhi color caffè una scintilla di puro divertimento. «Questo cavolo di arcivescovo di Costantinopoli… cos’è che fa?»
«Eh, cos’è che fa? Dimmelo tu!» la incoraggia Vittoria.
«Si disarciveschivisce…?» azzarda la corvina, sempre più confusa.
«No, tonta!» sghignazza Vittoria, affondando con il viso tra le braccia incrociate sul banco per evitare di fare troppo rumore.
«Allora si disarciscovesca… che cazzo!» Giulia alza le mani in segno di resa. «Hai vinto!»
«Ah, lo sapevo!» sibila la bionda, lasciandosi sfuggire un gridolino. «E comunque si disarcivescoviscostantinopolizza» spiega con ovvietà.
«Adesso non fare la superiore! A parte che non ha senso… cioè, che razza di verbo dovrebbe essere?»
Vittoria si stringe nelle spalle. «Che ne so? Non l’ho scritto io il proverbio!»
Giulia ride. «Non è un proverbio!»
«Lo scioglilingua, quello che è… non è fatto per essere capito, ma per mettere i tonti in difficoltà.»
La corvina piega la testa di lato e la fulmina con un’occhiata. «Simpatica come al solito» borbotta.
L’amica le fa l’occhiolino e si lascia sfuggire una risatina che risulta più acuta di quanto volesse.
A quel punto la prof Eminem si accorge di loro, si avvicina al loro banco – situato nell’ultima fila a sinistra, vicino al termosifone – e incrocia con fare austero le mani dietro la schiena, piegandosi appena in avanti per scrutare Vittoria con i suoi occhietti neri da rapace.
«Allora, Vittoria, mi ripeti cosa ho appena detto?» chiede in tono cantilenante che lascia trapelare una vena inquietante.
La bionda, senza scomporsi troppo, le restituisce lo sguardo e sorride innocente. «Certo!» Poi strizza per un attimo l’occhio a Giulia e comincia a parlare: «Prof, ma se l’arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse, lei si disarcivescoviscostantinopolizzerebbe come si è disarcivescoviscostantinopolizzato l’arcivescovo di Costantinopoli?»
Nell’aula cala il silenzio per alcuni secondi.
La professoressa indietreggia di un passo, attonita, mentre i loro compagni di classe cominciano a starnazzare, applaudire e fischiare rumorosamente e Giulia si sbatte la mano sulla fronte con fare esasperato.
Poi l’insegnante sbotta: «Vittoria!»
E il suo tono è un crescendo di intensità e volume, allunga perfino l’ultima vocale per accentuare il suo disappunto.
La bionda scoppia a ridere e contagia anche la sua compagna di banco.
E, mentre la professoressa comincia a fare uno dei suoi noiosissimi sermoni, Vittoria le dà di gomito.
Giulia ridacchia a sua volta e alza gli occhi al cielo.
«E comunque ho ragione: sembra Carmen di Rebelde Way!» conclude la bionda.
«Zitta!» sibila l’altra divertita.
«Ma è vero!»
L’insegnante continua a sgridare l’allieva impertinente e maleducata, ma le due ragazze già non le prestano più attenzione: sono già con la mente a quando usciranno da quella prigione chiamata scuola, la stessa gabbia che le ha fatte incontrare e che le ha rese anime sorelle.

 
 
 
 
 
 
😊 😊 😊
 
AUGURI SOUUUUUUL *_____________*
Okay, mi rendo conto che questa cosa è una demenzialata (?) assurda e che è al limite del nonsense, ma per questo la colpa va completamente data a mia madre ^^”
Ebbene sì, ero in altissimo mare perché non sapevo ASSOLUTAMENTE cosa scrivere per il compleanno di mia sorella, così sono andata da mamma a chiederle un prompt. Le ho detto: «Dimmi una parola». E lei: «Arcivescovo». (??????)
E io che cosa potevo fare, se non creare una cretinata come questa sulle Giulia&Vittoria della mia adorata Soul? :3
Sono state le prime che mi sono venute in mente, perché boh, mi sono proprio figurata la scena raccapricciante di loro che in classe, per ammazzare il tempo e la noia di un lunedì mattina, si mettono a dire scioglilingua. E ho pensato che Vittoria potesse essere brava in questo, non so perché; pare essere la meno studiosa e intelligente tra le due, ma invece io la considero molto matura – sarà anche per il fatto che deve prendersi cura LEI di suo padre (e anche della madre talvolta), e non il contrario… ^^
Ovviamente tutte queste informazioni le ho prese dalle storie di Soul su queste due ragazze, non mi invento niente – a parte la bravura di Vittoria con gli scioglilingua e questa scenetta raccapricciante XDD
Per quanto riguarda il resto, beh, il fatto che Giulia scarabocchi è preso dal fatto che lei ama disegnare, ma di lunedì mattina alla prima ora perde tutto l’estro creativo AHAHAHAHAH XD
Altri riferimenti a storie di Soul sono: il rapporto un po’ complicato tra Giulia e la sua gemella Naomi, il padre disagiato di Vittoria e il fatto che le due ragazze seguissero X-Factor insieme ^^
Ho immaginato che a Vittoria piaccia sperimentare un sacco di tinte per capelli, e ora mi sembrava carino darle un bel biondo cenere! Soul, che ne dici? :D
Sulla prof Eminem sorvolerò perché chi deve capire, capirà XDD e per quanto riguarda la somiglianza con Carmen di Rebelde Way… beh, si tratta di una professoressa di Letteratura di una serie che io e Soul amiamo, e che parla come ho cercato di descrivere nella storia, è veramente inquietante ahahahahahah!
Le ultime parole della shot, anime sorelle, sono un chiaro riferimento al nome che Soul ha dato alla serie su queste due splendide amiche *___*
Ovviamente, ma questo penso lo sappiate tutti, lo scioglilingua sull’arcivescovo di Costantinopoli non è farina del mio sacco, è abbastanza famoso – un po’ come tre tigri contro tre tigri – ed è tipo impossibilissimo da dire XD voi ci riuscite? Io no di certo! ^^”
E niente, mi auguro di non aver fatto troppa pietà e almeno di far ridere Soul e chi eventualmente avrà il coraggio di leggere questa cosa! ^^”
Sorella, io ci ho messo tutto il mio impegno e so che non posso competere con l’incontro tra i nostri Ethan che mi hai regalato tu per il mio compleanno, ma cerca di capirmi, ho fatto tutto il possibile per riuscire a scrivere almeno qualcosina! Spero apprezzerai almeno il gesto :3
Grazie a tutti e alla prossima ♥
  
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