Cotta Adolescenziale
Connor sa molte cose, ma ne capisce molte meno. Sembrerebbe un ossimoro, invece è pura veridicità.
Ad esempio, Connor sa che servono più di trentasei grammi di alcol puro, affinché un uomo adulto cominci a sentirne l’effetto, eppure non comprende perché Gavin si ostini a bere quantità immonde di alcolici.
Quando lo vede ingollare tutto d’un fiato i bicchieri che Hank gli riempie fino all’orlo, in parte si pente di aver spinto quest’ultimo ad aprirsi un bar, dopo la pensione.
A causa delle circostanze avverse in cui si sono conosciuti, trattare con Gavin non è affatto facile. Averci a che fare quando è sotto l’effetto dei fumi dell’alcol è ancora peggio.
Non scuote il capo, né sospira, bensì si limita ad osservare la lentezza mediante cui il collega si porta il cocktail alle labbra e ne trangugia avido il contenuto. Anche Connor una volta ha assaggiato un Manhattan, lo stesso che ora l’altro si scola come se fosse acqua minerale, ma l’ha trovato così amaro che il suo contegno è venuto meno, infatti ha arricciato le labbra e strizzato gli occhi, rivelando la faccia più schifata che Hank gli abbia mai visto fare.
Secondo l’uomo anziano è stato un momento divertente, però secondo lui no. L’umorismo è un tratto degli umani che Connor ancora non coglie bene.
«Stoccafisso, cos’hai da guardare?»
Gavin avrà pure la faccia da scemo, come dice spesso Hank, tuttavia è un acuto osservatore. Non a caso adesso ricopre il ruolo di investigatore, quello che un tempo è appartenuto all’ex-poliziotto.
L’androide non replica, si limita soltanto a spolverare col dorso della mano le briciole di patatine di cui è ricolma la maglia dell’uomo.
«A cosa pensi? Ti si sta illuminando la lampadina.»
Vedendolo picchiettarsi una tempia, Connor si sfiora d'istinto il LED che sbrilluccica di giallo. Un lieve sorriso gli increspa le labbra, prima che scrolli le spalle per troncare lì la discussione.
L’altro pone fine alle sue domande impertinenti e rotea gli occhi al cielo, come se già sapesse cosa si celi dietro ai pensieri dell’androide.
«Sembri una ragazzina delle medie. Una di quelle alle prese con la sua prima cotta adolescenziale» farfuglia Gavin, prima di agitare il braccio destro e richiamare l’attenzione di Hank, cosicché gli prepari un altro cocktail.
«Tecnicamente non potrei...»
Connor viene interrotto dalla mano che l’altro gli sventola sotto il naso. È parecchio sorpreso dal gesto, perché era pronto a spiegare punto per punto ed esaustivamente tutte le differenze che ha elaborato.
«Stavo scherzando. Questo è umorismo» dice l’uomo, scandendo lettera per lettera l’ultima parola.
«Oh.»
La bocca di Gavin si piega in un ghigno e, dopo che Connor lo vede ispezionarsi intorno, il LED sulla sua fronte si tinge di rosso. L’androide teme ciò che si cela nella mente dell’altro, però i suoi timori sembrano dissiparsi, quando l’uomo arcua l’indice e fa segno all’androide di avvicinarsi.
Senza porre domande, Connor si avvicina all’altro e Gavin gli stampa un bacio fugace sulle labbra.
Il LED sulla sua tempia luccica impazzito, mentre percepisce i circuiti del viso e del petto surriscaldarsi. Anche se non arrossisce, l’altro sa bene cosa significhino i suoi occhi spalancati e sghignazza.
Connor è ancora più convinto di ciò che ha pensato prima: ragionare con un ebbro è impossibile.
«Se dovete fare porcate, prendetevi una stanza, santo cielo.»
Il tonfo che produce il vetro sul bancone lo fa sobbalzare e questo accentua la risata di Gavin, che adesso scuote pure il capo. Hank non pare divertito quanto l’altro uomo, ma appena Connor lo vede sorridere sotto la barba grigia, comprende che quella sia un’altra dimostrazione di umorismo.
«Connor, ti sei guardato allo specchio? Sembri una ragazzina...»
«... alle prese con la sua prima cotta adolescenziale, signore?»
Note dell'Autrice
Dopo quest'ultima ff non posterò più nulla di romantico per oltre un anno, lo giuro! Allora, giungo velocemente alle spiegazioni, perché non pubblico spesso su DBH, ma, in compenso, ci plotto su un sacco di cose! Come avrete intuito (e, se non lo avete fatto, colpa mia, avrei dovuto dedicarci più tempo) qui Connor e Gavin sono colleghi, mentre Hank è andato in pensione e si è aperto un bel bar. Quello che forse non sono riuscita a specificare, è che Gavin e Connor sono più in là con la loro relazione, insomma, non è una dichiarazione questa (altrimenti avrei inserito l'avvertimento OOC e avrei impostato diversamente la storia, ma se avete appunti da farmi, sono lieta di ascoltarli!).
Passando alla coppia ConnorxGavin: loro non mi piacciono molto, lo ammetto, ma questo è un regalo di compleanno per una mia cara amica (sì Chiara, proprio tu!) e ho messo da parte i miei "problemi" con loro per scriverci qualcosa su, sperando di non averli resi illeggibili! E, un'altra cosa che devo ammettere, è che alla fine mi sono divertita a scrivere su loro due! Probabilmente potrei approfondire anche il loro rapporto in qualche progetto futuro, perché mi entusiasma l'idea di sviluppare una relazione tra un umano e un androide, dopo ciò che è accaduto nel gioco! Chissà, solo chi vivrà vedrà!
Recensioni e critiche costruttive sono sempre ben accette!
Un abbraccio,
Luschek