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Autore: fenris    22/12/2020    4 recensioni
Pochi mesi dopo la prima sconfitta di Voldemort, l'intero mondo magico attraversa la sua più grande crisi. Le Ley Line, i condotti magici che attraversano l'intero pianeta, si risvegliano spedendo quasi la metà della popolazione mondiale sulla Terra dei Rifts, un mondo post apocalittico dove i pericoli sono in ogni angolo e le più varie nazioni si rimettono in sesto combattendo l'una contro l'altra o contro creature per cui i mortali non sono misere pedine. Vent'anni dopo un uomo cammina insieme ai propri compagni nella speranza di ritrovare i propri cari prima che la loro vita sia spezzata dall'ennesima battaglia
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Arthur/Molly
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Rifts chronicles '
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Quanto successo a Kingsley aveva fatto rapidamente il giro di New Hogsmeade. L' auror era conosciuto e stimato da vicini e D-Bee per la sua fermezza ed abilità. Quando era partito per il continente in una missione di spionaggio assieme a Vitious, tutti gli avevano fatto ovviamente i migliori auguri e anche varie raccomandazioni.


 

Vederlo ora ridotto in questo stato e soprattutto apparso dal nulla era terribile. Soprattutto perchè era incomprensibile perchè avesse usato una misura così estrema. I Viandanti delle Ley Lines potevano teletrasportarsi all'interno di una linea di energia senza problemi, e c'erano anche altri metodi che non necessitavano delle suddette per spostarsi, sebbene fossero utilizzabili solo dai maghi più potenti.


 

La Materializzazione, il metodo più usato nel vecchio mondo per spostarsi da un luogo all'altro, si era dimostrato sempre più inaffidabile nella Terra dei Rifts. Chi tentava di usarla falliva nella migliore delle ipotesi. Le alternative erano disintegrarsi in una Ley Line, finire nel luogo sbagliato o a volte anche uscire fuori di testa.


 


 

Kingsley in un modo o nell'altro era riuscito a smaterializzarsi ed era sopravvissuto per quanto fosse messo male. Madama Chips si stava già occupando delle sue ferite assieme alla sua assistente per la giornata. Un'amica di Harry e Ron, che avevano portato l'uomo all'ospedale, di nome Hermione Granger.


 

“ Per la miseria, tornate quando non starà sanguinando l'anima!”, gridò quest'ultima sbattendo la porta in faccia agli ennesimi ficcanaso prima di tornare nell'infermeria. Avevano lasciato entrare i primi che sapeva essere amici dell'Auror, per poi chiedere cortesemente di andarsene per curarlo in tutta tranquillità. Poi si era scatenata la folla e aveva dovuto ricorrere a maniere più sbrigative e dirette.


 

Hermione era una ragazza dai capelli castani incredibilmente disordinati e i denti un po' larghi. Non era carina come Ginny, ma aveva il suo fascino da ragazzina intelligente e un po' incasinata. Era una Viandante delle Ley Lines, un'esperta della maggior parte degli incantesimi e della manipolazione della pura energia delle linee di forza che scorrevano per il mondo. Indossava un abito con una lunga donna e un grembiule fatto per la semplice praticità sebbene in combattimento preferisse i pantaloni e una leggera armatura Mega - danno.


 

“ Come sta ora, madama Chips?”, domandò la castana guardando il corpo che aveva fortunatamente ripreso a respirare in modo regolare con occhio molto preoccupato.


 

“ Molto meglio, forse si sveglierà prima che arrivi Minerva a parlarci. Diamine, ha avuto un culo incredibile. Mi ricordo che fine aveva fatto Dolores Umbridge quando ha tentato di tornare a casa sua.”, commentò l'anziana infermiera, vestita con un abito da druido decorato con alcuni amuleti e immagini dell'Albero millenario che proteggeva New Hogsmeade.


 

“ La maggior parte delle sue ferite sono dovute alla Smaterializzazione... cosa può averlo spinto a fare una cosa tanto disperata? Conosceva quanto e meglio di lei i rischi.”, ponderò Hermione. Kingsley era tra le altre cose uno dei loro migliori Maghi da battaglia, applicando la sua vecchia esperienza da Auror alle nuove abilità ottenute lì e a quella tecnologia di cui aveva imparato l'uso.


 

“ Vorrei saperlo, piccola. Cerchiamo di rimetterlo in sesto così potrà dircelo appena si sveglia.”, sospirò infine madama Chips rimboccandosi le maniche e prendendo i suoi strumenti.


 

Per la successiva mezz'ora quindi le due donne proseguirono con incantesimi guaritrici volti a sanare sia il corpo che la mente di Kingsley. Mentre attorno a loro altri Aggiusta corpi controllavano gli altri pazienti presenti nell'ospedale parlottando anche della disavventura dell'uomo. Lui e Vitious erano partiti un paio di mesi prima per l'Europa centrale in cerca di informazioni su un avvenimento molto sospetto rigardante i due maggiori poteri del continente.


 

La Nuova repubblica di Germania, forse la più grande nazione interamente umana del pianeta, e l'impero dei Gargoyle, occupante di una buona parte del continente europeo, avevano firmato una tregua di un paio d'anni dalla loro continua guerra, sostanzialmente un metodo per leccarsi le ferite e riorganizzare le proprie forze prima di riprendere il conflitto dopo tanti anni d'attrito reciproco.


 

Ma conoscendo i Gargoyle, era improbabile che accettassero un concetto umano come una tregua a meno che non avessero qualcosa in mente. Non era certo la prima volta che pianificavano stratagemmi per aggirare le difese dei loro odiati nemici.


 

Venuto a conoscenza di tale avvenimenti da alcuni mercanti d'oltreoceano e da essi insospettito, specie considerando l'estremo disprezzo che i tedeschi avevano per i D- Bee, Re Ar' tuu aveva quindi spedito dei corpi di uomini scelti per scoprire cosa stava succedendo. Alcuni erano tornati a mani vuote, e altri non erano tornati affatto. Ma se Kingsley aveva rischiato di disgregarsi tra le Ley Line pur di tornare, era probabile avesse scoperto qualcosa di importante e doveva riferirlo a tutti i costi.


 

Dopo circa un'ora la maggior parte delle ferite di Kingsley erano guarite ed Hermione potè tirare un sospiro di sollievo. Quando però il campanello squillò per l'ennesima volta, la ragazza ringhiò e formò un arco voltaico tra le mani con l'intento di spaventare chiunque fosse venuto a disturbare il loro lavoro. Prima che potesse urlare però qualche insulto si accorse però di chi era arrivato. Minerva Mcgrannit, la responsabile dell'educazione al villaggio, per certi versi influente quanto il sindaco Bones.


 

Era una donna estremamente anziana, almeno sui settantacinque, con i capelli ormai bianchi raccolti sotto il cappello a punta e le rughe raccolte in un'espressione severa e preoccupata allo stesso tempo. Era una Viandante come Hermione e il mito assoluto della suddetta. Anche perchè era stata scelta dallo stesso sovrano e dal suo consigliere, Myrdinn, come un'ambasciatrice da inviare alle altre nazioni dopo aver convinto una tribù di orchi a unirsi al regno.


 

“ Miss Granger, spero che quell'incantesimo non sia rivolto a me o sarò alquanto delusa.”, disse stentorea la potente strega. Per un attimo Hermione pensò di avere nuovamente cinque anni, quando non sapeva neanche far levitare gli oggetti.


 

“ No, no. Solo a chi viene a farsi i fatti degli altri, e so che non è il suo caso.”, si scusò la Viandante facendo sparire i fulmini tenuti tra le mani e facendo accomodare l'insegnante portandola al letto del loro paziente, che si risvegliò in quel momento con forti grugniti.


 

“ Ah, non me la vedevo così brutta da quando siamo arrivati qui.”, si lamentò Kingsley massaggiandosi la testa fasciata, finchè non vide l'amica rivolgergli uno sguardo comprensivo e lieto di vederlo in salute.


 

“ Kingsley, stai bene?”, domandò Minerva preoccupata sedendosi davanti a lui. L'uomo si massaggiò più volte il viso, cercando di ignorare le bende che sembravano stritolarlo, prima di sospirare e rispondere.


 

“ Io... sì, per essere passato attraverso non so quante Ley Line. Ma Vitious si è sacrificato per permettermi di scappare.”, disse con tono grave.


 

“ VITIOUS E' MORTO?!”, esclamò scioccata Hermione portandosi le mani alla bocca. Se Minerva era il suo mito assoluto, Vitious veniva subito dopo. Grazie a lui decine, se non centinaia di nati babbani erano stati trovati dopo l'arrivo nella Terra dei Rifts e portati a New Hogsmeade assieme ai loro genitori.


 

Ricordava ancora come lei e suo padre fossero stati circondati da un branco di chimere dopo che sua madre era già stata persa nell'attacco al villaggio in cui si erano rifugiati. Sarebbero sicuramente morti se all'improvviso quell'uomo non più grande di un decenne fosse apparso sparando incantesimi a raffica contro le creature. Dopodichè aveva condotto i superstiti , più spaventati che mai, al castello e le aveva quindi insegnato molto di ciò che sapeva.


 

Sapere che se n'era andato...


 

“ Sì. Eravamo riusciti a infilarci nel territorio di un Lord Gargoyle. C'erano diversi demoni di alto rango intorno. E molti mercenari di ogni specie- proseguì Kingsley, stringendo i denti nel ripensare al sacrificio dell'amico- Vitious aveva nascosto la nostra presenza, ma una di quelle creature era molto più forte di quanto pensasse e si è in qualche modo accorta di noi. Abbiamo cercato di scappare, ma durante la fuga Vitious ha incendiato buona parte di una foresta e mi ha ordinato di andarmene. Avrei dovuto insistere per restare, ma....”.


 

Il mago non potè che mettersi a piangere nel pensare alle fiamme che circondarono il piccolo insegnante mentre questi gli ripeteva di andare via con l'espressione più seria che gli avesse mai visto.


 

“ Se ne è andato come è vissuto quindi. Con onore.”, non potè che dire Minerva, lieta che almeno il suo collega avesse lasciato quella valle di lacrime con dignità.


 

“ Già. Ho continuato a scappare per tre giorni finchè non sono arrivato a un rifugio abbandonato della repubblica. Sono entrato sperando di trovare qualcosa per mettermi in contatto con voi, ma era già pieno fino all'orlo di Gargoyle. Incluso un Lord e diversi maghi. L'unica cosa che mi è venuta in mente è stata smaterializzarmi qui.”.


 

“ Ma che avevi di così importante da dirci quindi? Che stanno pianificando?”, domandò Minerva sempre più intimorita. Kingsley si zittì per un istante, le voci blasfeme di quelle creature ancora nelle sue orecchie.


 

“ I gargoyle vogliono attaccare l'Inghilterra- disse infine- facendone una base per colpire la Germania da due fronti. New Hogsmeade sarà il loro primo obbiettivo!”, concluse gridando ad alta voce.


 

Tutti i lavoratori dell'ospedale che ebbero la sfortuna di sentire quella notizia si bloccarono. Nonostante fossero bloccati in una quotidiana lotta per la sopravvivenza, pochi tra loro, per lo più i sopravvissuti al conflitto causato da Voldemort, avevano pensato all'idea di un vero conflitto militare su larga scala.


 

“ Vado subito da Amelia, serve un concilio per stasera stessa prima di avvertire il re.”, disse Minerva sistemandosi gli occhiali e alzandosi per poi correre via sotto gli occhi preoccupati di Hermione e Chips al pensiero del loro prossimo futuro.


 

                                                                                        *****

                                                                   4 anni dopo l'apertura dei Rifts
 

Arthur arrancò nella palude, i piedi che affondavano nel fango e risalivano sempre con più difficoltà. Forse avrebbe dovuto dare retta agli abitanti di Moppy Town e stare lì finchè non avrebbe imparato tutto quello che gli serviva, non solo la Tecnomagia e le basi della sopravvivenza.


 

Ma non sapeva di chi fidarsi e aveva molta fretta. Certo, si era fatto degli amici durante gli anni in cui aveva studiato la tecnomagia, ma la maggior parte di loro era troppo legata alla loro casa. Alcuni dovevano rimanere per forza in caso d'attacco dalla Coalizione. E in effetti la vicinanza di quello stato fin troppo autocratico e razzista era un altro dei motivi per cui se n'era andato. Il ricordo di come i Mangiamorte avevano cominciato a prendere potere era ancora vivido nella sua mente.


 

Poi aveva scelto purtroppo uno dei luoghi più pericolosi dell'intero continente per cominciare a cercare: la palude dei dinosauri nel sud, un luogo dove quegli antichi rettili, più forti che mai grazie all'energia magica presente ovunque, erano nuovamente i padroni contrastati con l'eccezione di qualche tribù selvaggia e dei gruppi di avventurieri.


 

Purtroppo il mago, perso nelle sue riflessioni, non si accorse di una radice nascosta nel terreno e inciampò nel fango sbattendo la testa su un'altro sasso nascosto nella schifosa melma. Era talmente stanco dopo giorni di marcia e ore a nascondersi dai predatori che perse i sensi all'istante. E sarebbe potuto affondare, i sensi immersi in una dolce pace puzzolente, se una mano non l'avesse preso prima che fosse troppo tardi.


 


 


 


 

“ Stai bene?”, domandò una voce femminile che sembrò entrare direttamente nella sua testa. Arthur tentò di aprire gli occhi per vedere la sua salvatrice, ma erano ancora confuso dalla botta e vide solo immagini confuso di una figura pesantemente vestita dalla pelle verde.


 

“ Cosa... chi sei?”, rispose mentalmente il mago, cercando di vedere meglio senza molti risultati. Per di più aveva anche ingoiato un po' di quel fango, sarebbe stato male per giorni senza qualche medicina.


 

“ Lo prendo per un no.”, disse la figura. Portando il polso alla bocca di Arthur, che si accorse era verde, lo taglio con un coltello preso sul momento e fece scendere diverse gocce di liquido oltre le labbra dell'uomo, che sentì un forte sapore dolciastro mentre sentiva le membra riprendere lentamente rigore.


 

“Oh... oh, qualsiasi cosa tu mi abbia fatto grazie.”, disse ancora Arthur alzandosi e cominciando a darsi una pulita dall'abito da pilota fino agli stivali. Stessa cosa per il suo zaino, contenente tutti i congegni a cui aveva lavorato negli ultimi mesi.


 

“ Ti ho solo dato un po' del mio sangue.E' stato un piacere.”, disse telepaticamente la straniera con un tono per certi versi menefreghista. Come già detto era vestita da cowboy e guardandola chiaramente Arthur notò che al posto di occhi e bocca sembrava portare strane protuberanze vegetali a ricordare un'immobile espressione piuttosto triste. La pelle visibile sotto i vestiti ricordava la superficie di un cactus, con tanto di spine.


 

Era una donna cactus, appartenente a una delle tante razze di D- Bee che giravano per il continente americano. Una delle più pacifiche, ma purtroppo per loro come i veri cactus il loro sangue era una bevanda molto nutriente e dotata anche di un buon sapore, quindi erano spesso cacciati nei deserti.


 

“ Sei una Pistolera?”, domandò quindi Arthur dopo aver dato un'occhiata più precisa al suo vestiario. Per quanto ne sapeva i Pistoleri erano tra i migliori combattenti con le armi di fuoco del continente, ma si trovavano soprattutto nel West come i suddetti uomini cactus. La stessa zona che aveva reso famosi i loro predecessori del diciannovesimo secolo.


 

“ Pistolera psionica per la precisione.”, chiarì la donna, sorprendendo non poco il Tecnomago, che aveva visto in azione un'altro Pistolero psionico. Nessun'altro sapeva mescolare armi da fuoco e abilità psichiche come quei letali combattenti, per cui manipolare l'energia era più facile che respirare.


 

“ Pensavo che nessun uomo cactus avesse abilità psioniche così sviluppate.”, disse Arthur ricordando gli esemplari che aveva incontrato poco dopo essere arrivato nella Terra dei Rifts.


 

La donna scrolló le spalle.


 

“ Io sono la prima a possedere poteri del genere tra la mia gente. I mei genitori pensarono fosse per l'influenza delle Ley Lines. Alcuni Ratti di città quando mi hanno visto sparare raggi laser dalle dita hanno provato a vendermi, ma sono riuscita a scappare.”, disse la donna mentre guardava gli alberi con timore( sebbene fosse difficile dirlo considerata la scarsa capacità facciale dei suoi simili). Non senza motivo considerando chi viveva lì.


 

“ E... come ti chiami? Io sono Arthur Weasley.”, disse ancora ansimante l'uomo usando un incantesimo per togliersi quanto restava della sporcizia che l'aveva avvolto poco prima. Fortunatamente la sua attrezzatura era ancora in buone condizioni.


 

“ Ross, piacere.”, rispose la psionica avvicinandosi per porgergli la mano, ricevendo un'energica stretta.


 

“ Mi... aiuteresti a uscire da questo posto da incubo? Ho sopravvalutato molto le mie abilità di sopravvivenza venendo qui.”, ammise il rosso vagamente imbarazzato.


 

Prima di rispondere la donna cactus sfoderò la pistola con incredibile rapidità e la puntò sul Tecnomago, che prese a sua volta la propria tecnobacchetta pensando d'essere stato buggerato.


 

Lo strumento era simile a un lungo parafulmine dall'impugnatura in gomma, formato per lo più in rame dipinto d'argento, la cui estremità conteneva quella che sembrava essere una gemma luminescente. Era uno degli strumenti di base dei Tecnomaghi per il combattimento diretto, e Arthur aveva modificato la propria per usare facilmente i suoi soliti incantesimi, sebbene non più sempre utili in combattimento.


 

“ Se mi aiuti a sopravvivere da quelle bestiacce sì.”, disse però Ross, facendolo girare per scoprire a cosa era d'avvero ridotta l'arma.


 

Erano due Raptor. Giganteschi e visibilmente affamati. Le creature si mossero da una pianta all'altra, le loro squame verdi e nere che sembravano quasi confonderli con l'ambiente. A tradirli erano solo i denti e la lingua colante di bava. I loro occhi erano perfide gemme fissate sul duo e con un ruggito si diressero subito verso di loro.


 

Arthur e Ross non poterono che separarsi. Il mago si buttò nuovamente nel fango evitando il primo assalto delle creature, cui puntò la propria arma da cui partirono quattro potenti saette che bruciaccarono appena le squame della creatura prima che questa tornasse all'attacco.


 

L'inglese dovette continuare a schivare e colpire quanto possibile in quell'orribile gioco di gatto col topo, mentre Ross aveva vita relativamente più facile. La donna cactus sparava con rapidità impressionante raggi laser diretti alle giunture del dinosauro, che comunque non cedeva continuando la sua corsa ignorando le ferite.


 

Ross dovette buttarsi nel fango per schivare la prima corsa e quando la bestia fece per chiudere le zanne su di lei, riuscì a canalizzare un potente fiotto di energia psionica lungo la mano per bucargli il cranio. Quindi diresse lo sguardo verso Arthur, che era stato messo all'angolo dal proprio inseguitore. Il mago vide come la Pistolera si fosse già sbarazzata dal proprio avversario e prese un'altra pistola dalla tasca lanciandogliela.


 

“ Prendi questa!”, gridò con quanto fiato aveva in corpo mentre Ross attirava l'oggetto con la telecinesi portandolo tra le proprie mani. A prima vista era una pistola di ordinanza come quelle che usava lei, ma Arthur doveva avergliela lanciata con un motivo. Canalizzandovi quindi la propria energia, sparò un nuovo raggio abbagliante che finì sulla pelle squamosa del Raptor.


 

Per un istante sembrò che non sarebbe successo niente e Arthur maledì la propria incapacità, sudando mentre sentiva l'alito puzzolente farsi sempre più vicino. Poi, sempre più numerosi, vari cristalli di ghiaccio ricoprirono il raptor, che gridò dal dolore mentre sentiva stalattiti formarsi nei suoi stessi organi. Infine la creatura cadde a terra spaccandosi in mille pezzi, e la sua preda cadde in ginocchio ansimante.


 

Poche ore dopo esserre usciti da quella palude ed essersi dati una pulita, i due viaggiatori accesero un fuoco e Arthur cominciò ad arrostire uno spiedino con i bocconi di carne prese al dinosauro che aveva ucciso, le stelle e il fuoco a illuminarne lo stanco volto.


 

“ Come sei arrivato qui?”, domandò Ross dopo lunghi minuti di silenzio. Arthur sospirò.


 

“ E' difficile spiegare. Il mio mondo è abbastanza simile a questo prima che apparvero i Rifts, con la differenza che la magia e molte altre creature soprannaturali esistevano giù prima che le Ley Line si attivassero- narrò Arthur, piangendo ripensando poi al momento in cui tutto gli era stato strappato via- avevo una famiglia molto numerosa e un lavoro utile alla communità, o così credevo. Il giorno in cui i Rifts si aprirono stavo sperimentando un'auto volante che avevo incantato e mi ritrovai a guidare dritto attraverso le Ley Lines. E' un miracolo che non sia impazzito- continuò ripensando a quel continuo vortice di colori che lo avvolgeva mentre stringeva le mani sul volante per dare una pur minima direzione a quel marasma- finì in Arizona dove sono stato soccorso dagli abitanti di una città vicina. Ho studiato lì negli ultimi anni e ora sto cercando di tornare a casa o trovare la mia famiglia se per caso fossero finiti anche loro in questo continente da incubo. ", concluse con un singhiozzo tirando via la carne dal fuoco. Trattenendo le lacrime ci mise sopra un po' di sale e cominciò a mangiare.


 

“ Quando è successo?”, domandò la voce di Ross nella sua testa quando ebbe quasi finito.


 

“ Circa due anni fa. Ho completato i miei studi di Tecnomagia da sei mesi e da allora sono on the road come dite voi. Diamine, quanto mi manca l'Inghilterra.”, disse il mago prima di buttare via il ramo che aveva usato come spiedino.


 

“ Ma perchè non sei andato alla Federazione della magia o in qualche altro luogo simile? Anche se gli incantesimi per aprire un Rifts sono rarissimi, lì ci sarà qualcuno che può aiutarti.”.


 

Arthur grugnì e prese il suo zaino, tirandovi alcuni congegni con cui cominciò a trafficare.


 

“ Moppy Town era solo un piccolo villaggio quando l'ho lasciata, ma le voci correvano veloci. La Federazione è in guerra con sé stessa e non credo la cosa finirà tanto presto, specie se la Coalizione si mette in mezzo, e andando verso Lazlo dovrei passare per forza vicino a quelli sciacalli. Preferisco non farmi ammazzare in una guerra con cui non ho nulla a che fare. Per quanto riguarda gli altri incantatori, assumendo trovi chi può rimandarmi a casa, ho pochi dubbi chiederanno qualche servizio che non sono certo di poter soddisfare per un motivo o per l'altro. E potrebbero non mantenere la loro promessa. Ho incontrato persone così per tutta la vita.”, disse continuando a collegare e smontare congegni elettronici sotto lo sguardo indecifrabile della Pistolera.


 

“ Mhh, posso capire. Io ho visto come possono diventare dei conflitti anche su piccola scala quando le persone non vanno d'accordo. Sono venuta qui nella palude dei dinosauri per non dovermi preoccuparmi di altro se non ciò che vuole mangiarmi. Anche se non è esattamente una novità- disse la donna prima di prendere a sua volta la sua pistola per esaminarla- l'arma che mi hai lanciato cos'era?”.


 

Arthur interruppe il suo lavoro e arrossì un po' imbarazzato.


 

“ Ecco... uno dei miei primi prototipi di armi. A essere onesto non mi è mai piaciuto combattere, ma se volevo una chance di sopravvivere in questo inferno la prima cosa che mi serviva era qualcosa capace di uccidere il fretta. Purtroppo l'unica cosa che non si è rotta dopo più di cinque utilizzi finora è stata la mia elettrobacchetta.”, disse con una certa delusione verso sé stesso. Ross provò a confrontarlo mentre si avvicinava al fuoco per scaldarsi meglio.


 

“ Hai solo bisogno di esperienza. Io sono una Pistolera Psionica e anche se non sono un'esperta, ho usato vari oggetti tecnomagici. Sono fatti per durare per complessi che siano. L'unica cosa che ti serve è esperienza e altro studio. Avrai entrambi se viaggi con me.”, aggiunse con l'ultimo pensiero che raggiunse la testa di Arthur simile a una bizzarra risata, che gli fece alzare stupito lo sguardo illuminato dalle fiamme.


 

“ Cosa vuoi...?”, chiese incerto eppur speranzoso. Ross per tutta risposta si alzò e gli porse la mano guantata.


 

“ Nessuno sopravvive da solo su questo pianeta. E penso di essere rimasta anch'io da sola per troppo tempo. Che ne dici se ti accompagno a cercare la tua famiglia e intanto tu costruisci un bel po' di giocattoli che posso collaudare?”.


 

La luce del fuoco per un istante sembrò cambiare l'eterno broncio di Ross in un'espressione sorridente che Arthur ricambiò. Il Tecnomago si mise rapido in piedi e le strinse la mano sentendo le fibbre della Pistolera pulsare vitale come qualsiasi altro essere umano.


 

“ Mia cara Ross, confido questo sarà l'inizio di una fruttosa collaborazione. Grazie infinite.”, disse scuotendo l'arto insieme alla nuova amica mentre la luce della luna e del falò sugellarono il loro patto di lealtà e rispetto.

                                                                                                                    *****

Salve a tutti, spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento. La fretta mi ha probabilmente fregato in più di una parte, ma mi auguro di aver descritto a grandi linee la situazione che i nostri si ritroveranno ad affrontare e ovviamente la scena di azione. Qui segue un'altro elenco di termini dal gioco di ruolo, se preferite vengano spiegati di più nella storia( cosa che farò comunque) ditemi pure. Ancora buone feste.

                                                                                                                 *****

Viandante delle Ley Line: Quanto più si avvicini nella Terra dei Rifts al classico mago. Oltre ad avere una vasta gamma di incantesimi ed energia magica, hanno anche varie abilità collegate alle Ley Line( teletrasportarsi attraverso di esse, volarci sopra e usarle per mandare messaggi).

Pistoleri: I massimi esperti del duello con le armi da fuoco nel gioco, capaci di mosse simili a Dante di Devil May Cry, se conoscete. Le loro varianti psioniche hanno varie abilità di manipolazione dell'energia che vanno oltre il semplice sparare raggi laser, come ridurre la poteza dei colpi a loro diretti.

Palude dei dinosauri: Situata nella vicinanza del sud America, questa zona è tornata all'epoca preistorica, popolata da dinosauri di ogni genere che non sono solo creature creature Mega danno, ma possono anche ottenere abilità magiche minori dalle Ley Line.

Quarto re.... AHEM! La nuova repubblica di Germania: Lo superpotenza che governa una buona parte dell'Europa del nord. Il governo è sostanzialmente nelle mani della Triax, la multinazionale che fornisce loro armi e mecha all'avanguardia, al punto che il loro CEO è anche vicepresidente. Hanno un certo disprezzo nei confronti dei D- Bee, ma non al punto di cacciarli.

Impero Gargoyle: L'altra superpotenza dell'Europa. I Gargoyle di Rifts si dividono in varie sottospecie con piccole abilità magiche( coi loro maghi e Lord che sono ovviamente molto più potenti e con qualche trucco in più). Hanno imparato in fretta a usare la tecnologia di questa dimensione a loro vantaggio. Sono considerati sub- demoni, una razza infernale più debole rispetto ai demoni veri e propri.

Coalizione: quanto resta degli Stati uniti. Controllano la maggior parte del territorio tra il Missisipi e il Canada( incluso  una parte di esso, il Quebec libero) e hanno tolleranza zero sia verso i D-Bee che verso i maghi di ogni tipo. Gli psionici sono alla meglio cittadini accuratamente controllati.

Federazione della magia: altro insieme di stati situato sopra il Missisipi. Vari incantatori e creature soprannaturali vivevano insieme, ma da alcuni anni si sono divisi in fazioni, una delle quali guidate da un discendente del fondatore della Federazione, inteso a prendere tutto il potere per se.

Lazlo: città- stato situato nella zona dove sorgeva Toronto. E' un grande centro di Tecnomagia dove vigono la pace e il respetto comune, nonostante una recente militarizzazione in caso di attacco da parte degli stati più aggressivi.

Arr' Thuu e Myrdinn: La coppia maestro- allievo che fondò una nuova Camelot raccogliendo le varie popolazioni sparse nell'isola e ordinando i loro cavalieri. Arr' thuu è un potente psionico armato con una versione tecnomagica di Excalibur, mentre il suo fidato consigliere è ( apparentemente... molto apparentemente. Se volete spoilerarvi cercae il manuale sull'Inghilterra) il saggio e potente mago delle leggende.

Alberi millenari: Enormi alberi viventi attorno o dentro ai quali si sono formati varie comunità. Hanno una loro coscienza, in caso d'attacco rivelano potenti poteri magici e inoltre possono donare oggetti magici e benedizioni a chi ritengono degni.

  
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