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Autore: Soul of dreams    25/12/2020    1 recensioni
《Come farai da oggi in poi?
È sempre stato naturale... nessuno avrebbe mai pensato che un usignolo potesse perdere la sua voce》
《Per quanto il loro canto sia singolare, non li rende immuni dalle spine che a volte possono trafiggere il cuore》
Si alza, scuotendo il capo.
《Oscar Wilde, L'usignolo e la Rosa... epilogo triste, non trovi?》
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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《Sai, non ci speravo più ormai...》
Mi fisso intorno spaesata.
《È tutto...》
《Distrutto? Beh sì, ma che importa?
Maceria in più maceria in meno, per noi non fa differenza》
Mi soffermo sulla mia interlocutrice, i suoi lineamenti sono decisi, così come la sua espressione.
È seduta su una poltrona malandata, mentre sorseggia un calice di vino rosso.
Mi fissa in attesa.
《Non so cosa dirti...》
《Sei qui e al momento è sufficiente》
Il silenzio regna sovrano, avvolge ogni cosa.
Mi piace, c'è pace, mi sento rassicurata.
《 Sei stata qui per tutto questo tempo?
Da sola? 》
Fa spallucce, 《qualcuno doveva pur prendersene cura durante la tua assenza》
Annuisco.
《Non volevo tornare》, bisbiglio.
《Lo so》
《E non tornerò più, questa sarà l'ultima volta》
Blocca il bicchiere a mezz'aria, arrestando il movimento che lo stava conducendo alle sue labbra.
《Allora è così che finisce?
Credevo che questo momento non sarebbe mai arrivato》
Un sorriso amaro imbratta il suo volto.
《Sei arrabbiata?》
《No... no, va bene così, sapevamo entrambe che prima o poi l'epilogo ci avrebbe raggiunto》
Annuisco nuovamente.
《E di loro?
Cosa ne farai di loro?
Lascerai che vadano in pezzi?》
《No, in passato mi sono stati funzionali e, per onorare ciò, gli concederò un fugace calar di sipario》
Mi dedica un cenno d'assenso.
《La promessa, cosa ne farai di quella promessa?》
Chiudo gli occhi.
《Non è mai esistita... era un delirio dei ricordi, imbevuto di allucinazioni e di un'innocenza sbiadita》
《Come farai da oggi in poi?
È sempre stato naturale... nessuno avrebbe mai pensato che un usignolo potesse perdere la sua voce》
《Per quanto il loro canto sia singolare, non li rende immuni dalle spine che a volte possono trafiggere il cuore》 Si alza, scuotendo il capo.
《Oscar Wilde, L'usignolo e la Rosa... epilogo triste, non trovi?》
《Io non credo, si...forse dal retrogusto amaro, ma ogni rarità implica sacrificio, incomprensione e disorientamento e quella rosa, a mio avviso, ha perfettamente incarnato tutto questo》
Innervosita, la mia confidente passeggia per la stanza impolverata.
《Un sacrificio valso a niente! L'usignolo ha donato la sua vita, credendo di aver adempito a qualcosa di "inestimabile" e invece? Che ne è stato di quella rosa? Gettata al suolo e calpestata, sostituita da molte altre.
E tutto questo perché?
Per puro capriccio e vanità》
《Si, ma a me piace credere che, prima o poi, per quella viuzza stretta e isolata, l'occhio sensibile di un viandante sconosciuto si soffermi in quel punto preciso, raccolga lo stelo ricurvo di quella rosa e i suoi petali impolversti e le dedichi l'espressione sorpresa che solo quel tipo di bellezza può suscitare.
Dopotutto anche lei (la rosa, intendo) è felice così.
Ripensandoci, sarebbe stato stupido fingere un'intesa o un significato, dove è palese che l'incomprensione è l'unica alternativa possibile. Da un lato c'è chi riesce a vedere solo una rosa malandata; dall'altro, invece, vi è un fiore (consapevole del prezzo che è stato pagato in cambio della sua vita), che non si arrende e che sfoggerà sempre con orgoglio il colore dei suoi petali.
È il suo modo per onorare la memoria di quel coraggioso usignolo che, con la sua perseveranza e forza, le ha impartito una lezione che non dimenticherà mai. Se, dopo un nonostante, si è ancora in grado di poter apprezzare la bellezza, quella autentica, allora non c'è nulla per il quale bisogna essere tristi》.
《Sei insopportabile, te lo hanno mai detto? Ho il mal di testa!》
Rido.
《Quindi crollerà tutto?》
《Temo proprio di si》, dico, facendo spallucce.
《Perfetto, beh, seguimi. Se dobbiamo salutarci, lo faremo dinanzi alla luce di un tramonto》
Mi da le spalle e si avvia verso l'uscita.
La seguo.
Attraversiamo il portico e ci sediamo sulla sabbia, mentre il sole scomapre dietro la linea dell'orizzonte che congiunge il mare al cielo. Nel silenzio circostante, degli improvvisi scricchiolii avvolgono i nostri sensi, per poi, tramutarsi rapidamente in un toffo netto.
La casa, che si erigeva alle nostre spalle, in un battito di ciglia, crolla, risucchiata dalle sue stesse fondamenta.
《Adesso cosa succederà?
Anche io finirò frantumi?》, mi domanda.
《No, per ora no》
《Oh, grazie, molto rassicurante come risposta. Tanti anni di onorato servizio per poi essere tratta così ...》
《C'è ancora una cosa che devi fare per me...》
《Si lo so, ci sono loro, ne abbiamo già parlato, devi dargli un finale.
Quindi suppongo che, le chiavi che ho in tasca, siano di quella piccola baita in lontananza... sono lì, giusto?》
Annuisco, dopodiché la melodia prodotta dalle onde assorbe completamente la nostra attenzione.
In lontananza una figura, dai lineamenti dolci e l'espressione gioiosa, ci fissa soddisfatta.
《Ma quella è....》, mormora esterrefatta la mia accompagnatrice.
《Già, il nostro caro usignolo, la sua essenza non sparirà mai. Si, anche se non possiamo più toccarlo e il suo calore non circonderà mai più le nostre ossa, il suo ricordo non svanirà mai dalla memoria dell'anima.
La nostra sensibilità è sempre stata al sicuro quando la sua presenza inondava le nostre giornate e, nonostante a volte il suo pensiero ci abbandoni e sia difficile tenerlo a mente, la nostra vita sarà collegata alla sua per sempre, niente potrà mai cambiare questo》, esordisco con nostalgia.
《Capisco...》.
E queste sono le ultime lettere che richieggiano nell'aria, prima che, il panorama, con il suo incredibile splendore rapisca totalmente i nostri sguardi.

Post scriptum: ti voglio bene e grazie, dovunque tu sia, spero che le mie parole ti arrivino, so che capirai. Mi hai sempre ascoltata, anche quando dalle mie labbra non fuoriusciva neanche un suono. Un abbraccio, tua
-[....].

                   
  
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