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Autore: Ciarax    26/12/2020    1 recensioni
«Per quanto ancora pensi di poter scappare?» domandò inespressivo Sesshomaru fermatosi in mezzo alla foresta una volta avvertito l’odore acre dell’irrequietezza della creatura che gli era alle spalle mescolato al sangue delle numerose ferite che riportava sulle gambe che a stento la reggevano in piedi.
«Finché ne avrò voglia»
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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SEI MIA
 
             «Per quanto ancora pensi di poter scappare?» domandò inespressivo Sesshomaru fermatosi in mezzo alla foresta una volta avvertito l’odore acre dell’irrequietezza della creatura che gli era alle spalle mescolato al sangue delle numerose ferite che riportava sulle gambe che a stento la reggevano in piedi.
             «Finché ne avrò voglia» fu la risposta lapidaria che raggiunse le sue sensibili orecchie demoniache mentre avvertiva i suoi tentativi di riprendere fiato dopo quella corsa ininterrotta durata fin troppi giorni che l’aveva sfiancata. Una delicata voce femminile che aveva una fermezza e una determinazione invidiabile da molti.
Ghignò beffardo mostrando le zanne da demone, si voltò e blocco il suo interlocutore da ogni possibile tentativo di fuga. Bloccata contro un albero mentre l’imponente figura di Sesshomaru la sovrastava, una scintilla minacciosa e predatoria che illuminava quegli occhi dorati.
Abbassò lo sguardo fino ad incontrare quegli occhi verde intenso che non dimostravano alcuna paura o segno di disagio, la ragazza sostenne il suo sguardo con aria di sfida mentre le due enormi e volpine orecchie pelose sopra la sua testa si muovevano allerta.

             Sesshomaru non percepì quasi alcuna emozione trasparire dal suo odore, sapendo che gli stava volutamente celando le proprie sensazioni impedendogli in ogni modo di avere anche il minimo potere su di lei. Infatti, non sentiva altro che un forte odore di selvatico con una nota dolciastra che quasi vi cozzava, era impregnata del suo odore da quasi un secolo oramai e nonostante il continuo sfuggirli non si era ancora stancato di quel gioco.
             Poche volte si lasciava andare ai sentimenti ed escludendo l’orgoglio mentre sconfiggeva demoni considerati molto più potenti di lui, il divertimento e l’eccitazione per quell’inseguimento che andava avanti da tempo era con molta probabilità uno dei suoi momenti preferiti.
             «E dove pensavi di andare?» le sussurrò glaciale abbassando di un’ottava la propria voce mentre il volto era una maschera di scherno e sadico divertimento, le afferrò il braccio sinistro nella morsa della sua mano mentre affondava gli artigli nella sua carne e lasciava che il suo veleno contaminasse quella ferita che iniziava a sanguinare copiosamente.
             Le pupille di lei si allargarono di poco mentre le orecchie tremarono impercettibilmente, entrambi continuavano a guardarsi negli occhi bloccati in quella posizione quando la ragazza percepì un brivido lungo la schiena e una spiacevole sensazione dettata dall’istinto che faticava a tenere a bada.
Rimase incatenata a quello sguardo ambrato che nonostante l’iniziale ondata di gelo, era sicura trasmettesse altro, una scintilla di divertimento e forse anche la soddisfazione nell’averla finalmente presa.
Sapeva di non avere vie di fuga in quel momento e per scaricare inconsciamente la frustrazione affondò gli artigli nella dura corteccia dell’albero dietro di lei al quale si ritrovava schiacciata, il corpo imponente e le braccia di Sesshomaru infatti le impedivano ogni libertà di movimento.

             Il forte odore demoniaco dell’Inu yokai le aveva mandato in confusione tutti i sensi e la sua mente stanca che avvertiva la pesantezza del proprio corpo rendendole difficile anche il semplice mascherare le proprie emozioni, tanto ne era impregnata anche quando lui non era nelle vicinanze, dandole così il chiaro ricordo che non poteva sfuggirli per quanto potesse andare lontano.
In quegli attimi di silenzio e di stallo i due rimasero a studiarsi come predatori in attesa della prima mossa, pronti a scattare per azzannarsi a vicenda al primo segnale di pericolo.

             Sesshomaru sarebbe stato in grado di ricostruire a memoria ogni suo singolo dettaglio, dal volto dalle fattezze volpine al fisico snello e scattante.
Gli occhi dal taglio allungato e aggraziato che non conoscevano sottomissione o paura e lo fissavano con una tale intensità che avrebbero fatto impallidire la maggior parte delle creature, velatamente coperti da alcune ciocche ramate della frangia; i sottili segni rossi presenti a lati delle guance erano leggermente deformati a causa dell’espressione corrucciata di lei.
Il suo sguardo poi cadde sulla cicatrice che dallo spazio interno tra l’occhio sinistro e il naso attraversava in una linea frastagliata quella pelle chiara fino a fermarsi a metà guancia.

             «Sei mia» disse in un sogghigno avvicinandosi ulteriormente fino a ridurre la distanza tra i loro volti a qualche centimetro.
             La sicurezza in quegli occhi verdi come la foresta sembrò per un attimo vacillare mentre avvertì il suo respiro accelerare impercettibilmente, segno che il veleno che le era entrato in circolo iniziava lentamente a fare effetto.
Era quasi divertito mentre la osservava lottare per tenersi vigile contro il suo veleno, tuttavia in un battito di ciglia Sesshomaru si ritrovò ad osservare la corteccia dell’albero che aveva subito le torture di quegli artigli, una piccola porzione del tronco era pesantemente scorticata.

             «Vi è sfuggita di nuovo, Sesshomaru-sama» gli gracchiò alle proprie spalle la voce del piccolo Jaken che si faceva spazio tra la vegetazione.
             Quel sorrisetto arrogante non abbandonò immediatamente il suo volto mentre segui con lo sguardo la scia del suo inconfondibile odore e rimase in ascolto delle sensazioni che si era lasciata dietro mentre fuggiva.
Ebbe la sicurezza che quella caccia non sarebbe durata ancora molto.

             «Questa è l’ultima volta che le darò l’occasione di scappare»



---Note---
Mi sembra di star prendendo tempoa a furia di pubblicare one-shot anziché aggiornare la fanfiction su Naruto che rimane ancora in attesa di un quarto capitolo da mesi ormai... nel frattempo avrò scritto qualcosa come cinque o sei one-shot e stralci di capitoli di altri tre fandom.
Posso considerarmi un caso irrimediabilmente compromesso.
In ogni caso spero che questa piccola one-shot possa attirare la curiosità, una sorta di esperimento così come ho fatto con quella su Lupin, una storia in mente ce l'avrei ma non essendo nella mie priorità, preferisco dedicargli solo brevi stralci di storie...
Fatemi sapere cosa ne pensate e i vostri commenti riguardo questa nuova entrata in scena!
Buon Natale!!
   
 
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