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Autore: Morgana_Redlights    26/12/2020    1 recensioni
Il giovane Billy, un'imprecisata notte, decide di avventurarsi in un cimitero, ma non ha assolutamente idea di quello che lo aspetta.
Genere: Horror, Mistero, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL GIGANTESCO GUARDIANO DELLE TOMBE



AVVERTIMENTO: non è saggio girare nel cimitero di notte,
io vi avverto,
è una pessima sorte.


La notte, di una notte imprecisa,
Billy vien sfidato dagli amici
a camminar rumoreggiando
nel cimitero sul limitar del bosco.
Fatto un passo oltre il cancello,
il ragazzo osservò:
di primo acchito non mi par
che ci sia nessuno.

Il cimitero, di fatto, pareva
deserto, ma scostatesi le nubi
dal volto lunare, ecco apparirgli
da lontano una figura assai
raccapricciante.
Una flebile nebbiolina,
come un velo di sposina,
si alzò tra le lapidi ammaccate e
lo sguardo di Billy andò, indugiando,
sull'enorme mostro che gli si
palesò davanti.
Alto tredici piedi, o poco più,
il mostro era magro ed allungato,
ogni osso sotto pelle si vedeva!
Costole, sterno e bacino.
Le sue braccia erano assai lunghe,
le mani grandi e le dita pure,
erano enormi!, come dimenticarle?
Billy, immobile lo osservava,
tremando tutto, il poverino, e
quando il mostro lo guardò,
quasi svenne su una bara.
Del volto era privo,
niente occhi, naso o bocca,
solo un varco,
più nero della notte ed il
tutto racchiuso in una grande
cigolante gabbia arrugginita.
Il cancello della gabbia,
ondeggiando pigolava ed
il mostro guardava Billy
in un tempo fermo nel terror più cupo.
Ti stai chiedendo chi io sia, invero?
Sono il signore del cimitero,
colui che prende e porta via
le anime perse di questa città.
Non erro mai nel mio giudizio,
poiché so tutto: virtù e vizio.
Perciò, Billy, è il tuo turno,
adesso vieni.

Il ragazzo si sorprese:
non son morto, è palese!
Sogna, giovanotto, ripeti lo
stesso gioco da cinquanta lune oramai,
sei morto quel giorno stesso e mai
più hai fatto ritorno.
Per la tua superbia ti punisco
e nell'inferno ti spedisco.
Detto ciò il mostro lo afferrò,
spalancò le fauci e che paura!,
chiostre di denti acuminati,
con ossa e teschi incastonati,
dal fondo della gola grida ed urla di dolore,
le fiamme infernali divampavano,
faceva caldo, questo è chiaro!
Tenendo il cancello con l'altra mano,
lasciò cadere Billy giù giù per la gola
e la richiuse con un botto sordo ed
un cigolio sinistro.
Addio per sempre, bambino mio,
l'inferno ormai è il tuo destino.
Così com'era giunto,
il gigantesco guardiano delle tombe
si dissolse e la luna illuminò la notte,
come se nulla avesse cambiato la sua sorte.

   
 
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