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Autore: giuggiola95p    29/12/2020    0 recensioni
Regina crede di aver superato i contrasti con Snow dopo essere diventata amica di Emma ma, qualcosa non va. Non riesce a mentire, ogni volta che lo fa le viene l'orticaria...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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26 Novembre - Casa Swan

Ruby camminava per casa di Emma euforica iniziando ad urlare e sbracciarsi.

"Emma ma come faiii? Me lo vuoi spiegare? Come fai a non amare il Natale? Spiegamelo ti prego?" disse alzando sempre di più il tono della voce.

"Cioè come fai a non amare questi adorabili maglioncini" disse specchiandosi e giocando con il pon-pon attaccato sul naso della renna raffigurata sul suo maglione.

Emma intanto trafficava in bagno sbuffando e alzando gli occhi al cielo percependo tutto l'entusiasmo dell'amica.

Si infilò quell'orrendo maglione che Ruby le aveva regalato e specchiandosi rimase inorridita da tutto quello spirito Natalizio. Era ancora novembre, non capita perché doveva iniziare già da ora a sopportare quei supplizi.

Uscì dal bagno forzandosi di sorridere e di sprizzare entusiasmo.

"Oh mamma! Sei adorabile! Adoro come ti sta questo maglione!" disse Ruby saltellando sul posto.

"Ruby! Ti prego" disse Emma roteando gli occhi.

"Emma stiamo per andare ai mercatini di Natale, quelli più belli e grandi della città. Ti rendi conto che quest'atteggiamento rovina l'atmosfera?"

"Ruby! Tu dovresti apprezzare il fatto che io stia venendo! È ancora presto per percepire l'atmosfera natalizia. Spiegami perché i mercatini vengono aperti proprio oggi? Me lo vuoi spiegare?"

"Ma Emma! Ci sono le lucine, fa un freddo cane, come fai a non percepirlo? Come fai a non sentire nell'aria l'aroma di aghi di pino?"

"Non dico che non lo percepisco, però non capisco perché dobbiamo iniziare già da adesso a metterci questi così orrendi!"

Ruby roteò gli occhi, non riusciva a capire perché l'amica facesse così.

"Ci rinuncio."

Emma per un attimo tirò un sospiro di sollievo e fece per levarsi il maglione.

"Che stai combinando scusa?"

"Hai detto che ci rinunci!"

"Non a quello" disse Ruby indicando il maglione.

"Uff! Maledizione! Andiamo va prima che ci ripensi."

Ruby sorridente si infilò il giubbotto, i guanti, la sciarpa e il cappello seguita a ruota da Emma. La rossa poi con entusiasmo prese la bionda sottobraccio, la portò fuori casa e richiuse la porta alle loro spalle.

Non appena uscirono dal palazzo furono investite da un freddo gelido e da un'intensa luce colorata prodotta dalla grande mole di lucine natalizie accese per la strada. Emma sorrise cercando di non farsi notare dall'amica, nonostante tutto, il Natale, quello spirito le riempivano il cuore di gioia. Era un po' prematuro, ma doveva ammetterlo, la città illuminata aveva un qualcosa di magico.

26 Novembre - Casa Mills

"Henry sbrigati che facciamo tardi!"

"Mamma! Un attimo, sto finendo di vestirmi, ma sei sicura che devo indossare questo maglione rosso e il cappello da babbo natale?"

"Henry te l'avrò detto almeno 200 volte, la risposta è sì! È la divisa dello stand!" disse Regina guardandosi allo specchio.

Anche lei indossava un bel maglione rosso di cashmeres e un cerchietto adorabile con le corna da renna. Sorrise alla sua immagine riflessa, era davvero contenta di aver dato disponibilità quest'anno per partecipare agli stand dei mercatini.

"Henry!?" disse alzando il tono.

Erano leggermente in ritardo e lei odiava essere in ritardo.

"Eccomi" disse balzando dall'ultimo gradino, sorridendo alla madre.

Regina sorrise orgogliosa di quel piccolo uomo che aveva acconsentito ad andare con lei.

"Sei bellissimo" disse accarezzandogli la guancia.

"Mamma ti prego!"

"L'ho fatto qui a casa dove non ci vede nessuno, prometto che quando siamo lì mi contengo."

Henry gli bacio una guancia e si diresse verso la porta.

Uscirono entrambi e si diressero verso la macchina.

Quando arrivarono in piazza i loro occhi si illuminarono alla visione di tutte quelle fantastiche decorazioni appese tra un lampione e l'altro.

Quella città nel periodo natalizio aveva un'atmosfera speciale e Regina da quando aveva Henry con sé adorava quel periodo, passare quelle festività con lui era una delle cose più belle di sempre. L'unica cosa che desiderava ogni anno nuovo era trovare l'amore.

26 Novembre - Mercatini di Natale

Regina aveva preso posizione allo stand delle confetture insieme al piccolo Henry che trafficava negli scatoloni alle sue spalle per prendere le varie confezioni natalizie da posizionare sul ripiano.

Emma passeggiava per le vie della città a braccetto con Ruby, ammirando le decorazioni con il naso in su.

I mercatini erano a pochi metri e la rossa iniziava a dare di matto, adorava in tutto e per tutto il Natale e tutto ciò che ne concerne.

Emma non provava un'emozione specifica, era contenta di condividere quella serata con la sua amica, ma era anche pensierosa, sentiva che qualcosa sarebbe successo quella sera, ma non riusciva a capire cosa la turbasse.

Pochi minuti più tardi le due amiche finalmente si addentrarono tra le varie bancarelle. Non mancava niente, gente che vendeva formaggi tipici, gente che vendeva decorazioni natalizie, c'era di tutto.

Quasi alla fine del vialone eccolo, alla destra di Emma, uno stand super illuminato e arricchito da piccole decorazioni a forma di frutti. Era un semplice stand di confetture, eppure qualcosa attirò l'attenzione di Emma, i suoi occhi erano puntati su una figura longilinea, dai capelli corvini e dagli occhi così dolci che le si sciolse il cuore. La donna con il cerchietto natalizio scherzava con un bambino al suo fianco e con i clienti ai quali porgeva un piccolo assaggio dei prodotti.

"Per caso ti vorresti fermare?" chiese Ruby spintonando Emma.

"Cosa? " disse di soprassalto.

"Te la stai mangiando con gli occhi!"

"Ma cosa? Ma che dici!?"

"La verità! Non le scolli gli occhi di dosso. Vuoi avvicinarti?"

"E che le dico?" disse preoccupata.

"Allora vedi che avevo ragione" disse Ruby stuzzicando l'amica.

"Ruby."

"Prendiamo qualcosa da mangiare."

"Beh giusto."

Le due si avvicinarono e sorrisero.

"Buona sera" disse il piccolo Henry.

"Buona sera" risposero in coro le due ragazze.

"Posso farvi assaggiare qualcosa?"

Emma era nuovamente incantata a guardare Regina che stava servendo altri clienti, l'amica se ne accorse e le diede un colpo di gomito sul fianco.

"Ahi!" disse toccandosi il fianco per poi sorridere forzatamente verso il ragazzo che stava ridendo avendo notato il gesto della rossa.

"Se preferite vi faccio servire da mia mamma" disse divertito, avendo notato gli occhi della bionda puntati sulla madre.

"Oddio" disse Emma arrossendo, sotto lo sguardo di Ruby che rideva sotto i baffi.

"Tranquillo, sorprendimi, facci assaggiare qualcosa di veramente buono."

Henry cambiò espressione e si fece concentrato, scrutò le due ragazze per cercare di decifrarle.

"Ok ho trovato! Allora a te..." disse porgendo un cucchiaino a Ruby "...farei assaggiare questa confettura davvero delicatissima fatta con frutti rossi e petali di rosa."

Ruby prese il cucchiaino e assaggiò quello che il ragazzo le aveva proposto.

"Oddio, ma è buonissima."

Il viso di Henry si illuminò, da quando era iniziata la serata e gli stand avevano aperto aveva cercato di indovinare quale confettura potesse piacere di più alle persone in base alla prima apparenza, e anche questa volta ci aveva azzeccato.

Intanto Regina che aveva finito con l'ultimo cliente, guardava il figlio orgogliosa.

"A te invece proporrei..." disse volgendosi verso Emma, scrutandola bene.

Quando ad un tratto, Regina decise di intromettersi.

"Posso provare?" disse sorridente, facendo spuntare una fantastica fossetta sul lato destro del suo viso.

"Vai pure, mamma!"

Emma si pietrificò, deglutì in maniera forzata e cercò di rimanere rilassata.

Regina scrutò la ragazza di fronte a sé, le sorride e poi prese a trafficare con le varie confetture aperte sul tavolo.

"Direi che forse, questa può fare al caso tuo. Devo avvertirti però che è davvero particolare."

Regina porse il cucchiaino ad Emma e per un istante le loro dita si sfiorarono.

Emma non poteva credere a ciò che provava, sapeva di essere attratta dalle ragazze, ma non credeva che i colpi di fulmine esistessero.

Prese il cucchiaino e lo avvicinò alla bocca, assaporò il boccone e fu sorpresa di quella scelta. Era davvero particolare, aveva pezzi di mela candita e un sentore di cannella. Era come se stesse mangiando uno strudel concentrato. Wow, quella donna aveva davvero azzeccato i suoi gusti, con un semplice sguardo.

"Wow, è stato magico."

"Davvero? Ti è piaciuta?" disse Regina incredula di averci preso.

"Puoi dirlo forte."

"È la mia preferita" disse Regina di getto, senza pensarci.

Quando le parole vennero fuori si chiese perché lo avesse detto, eppure non c'era una risposta logica, si sentiva di farlo.

"Ne prendo due vasetti se è possibile."

Regina annui e sorrise.

Intanto Ruby e Henry si scambiavano sguardi complici, loro avevano capito, loro sapevano, erano riusciti a leggere tra le righe.

"Anch'io vorrei 2 di quella che mi hai fatto assaggiare" disse Ruby al ragazzo.

"Arrivano subito, anzi, se vuoi fare il giro te le porgo da questa parte" disse Henry facendole l'occhiolino.

I due ormai erano diventati complici. Ruby segui il ragazzo e si ritrovarono dietro lo stand, illuminati da una flebile luce.

"Anche tu hai notato?" chiese Ruby.

"Assolutamente si."

"E dici che tua mamma..."

"Non lo so sinceramente, non è mai successo, però non guarda in quel modo ogni persona che passa, e quel modo di sorridere non lo vedevo da tempo. Potrebbe succedere."

"Emma è cotta"

"L'ho notato."

"Come vogliamo procedere!?" disse la rossa.

"Domani sera c'è una festa a tema natalizio a casa di uno del consiglio direttivo della città, mia mamma ne fa parte e..."

"È la festa di Killian?"

"Lo conosci?"

"Certo, è un mio carissimo amico. Ha invitato anche me ed Emma."

"Allora problema risolto, le facciamo incontrare lì, falla vestire elegante."

"Credo non ci sia neanche bisogno di dirlo."

Henry rispose con un occhiolino.

Intanto dall'altra parte dello stand le due donne si ritrovarono sole, Regina dopo aver trafficato un po' per cercare le confetture ritornò da Emma, porgendole il sacchetto.

"Grazie mille" rispose Ema una volta preso il sacchettino contenente le sue confetture.

"Di niente, signorina?"

"Swan, Emma Swan" disse la bionda quasi imbarazzata, tendendole la mano.

"Piacere di conoscerti Emma, io mi chiamo Regina Mills."

I due complici tornarono e ancora una volta, notando la stretta di mano, si scambiarono uno sguardo.

"È stato un piacere conoscerti, Emma."

"Il piacere è stato mio."

Ruby notò le guance dell'amica farsi rosse, la prese a braccetto, salutò e la trascinò via.

"Simpatica eh?!" disse Ruby.

"Questa non ci voleva."

Ruby rimase un po' scioccata.

"Queste cose non succedono mai a me. Mai."

"Eppure questa volta è successo."

Emma scosse la testa e guardò un'ultima volta nella direzione di quell'incantevole essere umano.

Intanto anche allo stand Henry tastava il terreno.

"Carina" disse Henry senza aggiungere altro.

"Già" disse Regina sorridendo senza rendersene conto, girandosi nella direzione in cui pochi istanti fa si era diretta Emma.

"Mamma?"

"Dimmi tesoro."

"Posso farti una domanda indiscreta?"

Regina alzò il sopracciglio destro e si girò di scatto verso il figlio attirata da quella domanda.

"Vai, ma non ti assicuro niente sulla mia risposta."

"Per caso hai mai pensato che ti potresti anche innamorare di una donna?" disse Henry indicando con la testa in direzione della bionda.

Regina seguì il gesto, notando la silhouette della bionda allontanarsi.

Per un istante rimase sconvolta dalla domanda, non ci aveva mai pensato ed effettivamente fino a quel giorno niente le avrebbe fatto pensare che sarebbe potuto succedere, eppure quella bionda dal sorriso angelico le aveva fatto scattare qualcosa.

Il suo sguardo le aveva quasi provocato uno scompenso cardiaco e non sapeva neppure lei come aveva fatto a trovare il coraggio di iniziare ad interagire. Aveva provato delle sensazioni strane, ma che non avevano una spiegazione logica, non fino a quel momento. L'osservazione del figlio l'aveva come svegliata da un sonno profondo.

"Henry, scusa, puoi rimanere tu un attimo qui? Dovrei fare una chiamata."

Henry fu perplesso, ma comprese che quella sua domanda aveva suscitato qualcosa in sua mamma, se ciò non fosse, non avrebbe reagito in quel modo. Così annuì e si occupò lui dei successivi clienti, mente Regina ormai dietro lo stand chiamò una delle sue più care amiche.

"Pronto?"

"Ciao Katheryn, scusami se ti disturbo, ma ho assolutamente bisogno di te."

"Dimmi tutto."

Regina respirò profondamente e poi iniziò a parlare.

"Allora, non so da dove iniziare" disse prendendo un bel respiro.

"Vado al sodo perché non so davvero come introdurre l'argomento. Ti è mai successo di innamorarti di una donna?"

"Veramente no, mai. Perché?"

"Ma può succedere che una persona convinta di essere etero poi non lo sia del tutto?"

"Beh, credo di sì. Perché?"

"Credo sia il mio caso, però non ne sono proprio sicura sicura."

L'amica rimase qualche istante in silenzio per poi esordire con una frase che lasciò Regina quasi senza parole.

"L'ho sempre saputo."

Regina rimase leggermente sconvolta da quella rivelazione.

"Cosa diamine significa?"

"Significa che lo sei sempre stata. Intendo attratta dalle donne! Ricordi quell'anno in cui abbiamo visto il tuo ex, Robin con la sua nuova fiamma?"

"Certo che me lo ricordo, ma adesso che c'entra?"

"Ricordi la sua nuova fiamma quindi."

"Si."

"Ricordi cosa dicesti quando lo vedemmo?"

"Non esattamente."

"Dicesti << Fortunato lui>>."

"Lo facesti così, senza prestarci molta attenzione, eppure non hai sbagliato così per caso. Era di certo una bella ragazza e tu lo avevi notato, ma non dicesti niente su di lui. Insomma, ti aveva mollata per un'altra e in quel momento sembrò non importartene. Ti sei focalizzata su quella biondina."

Regina ripensò a quell'episodio e ve ne associò altri, banali ai suoi occhi. Erano semplici commenti nei confronti di attrici televisive o donne che le passavano accanto per strada, eppure adesso le sembrò tutto più chiaro.

"Oh mamma, è vero. E tu l'hai sempre saputo."

"Mica potevo dirti << Sai penso ti piacciano le ragazze>> cioè mi avresti presa per pazza."

"Ok effettivamente non hai tutti i torti."

"Ma io vorrei sapere, perché questa domanda? Proprio ora?"

Regina rise.

"Ti sembrerà strano ma Henry mi ha chiesto se avessi mai pensato di potermi innamorare di una ragazza subito dopo aver incontrato una delle più belle ragazze del mondo. Ho provato una sensazione strana quando mi ha guardata."

Dall'altro capo della cornetta si avvertì un "Oooooooh". Katheryn si sciolse, l'amica non era mai stata molto dolce né molto schietta su queste cose, sicuramente quella situazione l'aveva scossa o comunque le aveva lasciato un forte sentimento dentro.

"Sai come si chiama, le hai chiesto il numero?"

"Kat ma che dici? A mala pena ci siamo parlate."

"Eppure hai sentito qualcosa."

"Eppure ho sentito qualcosa."

"Son contenta per te Gina."

"Si prospetta un casino."

"Vai e goditi la vita ragazza."

Dopo di ciò Katheryn staccò la chiamata lasciando in Regina un'sensazione strana dentro.

Intanto Emma non riusciva a credere a quello che era successo, erano bastati pochi attimi e il suo cuore era andato in panne, sembrava gli volesse uscire dal petto. Tutto ciò era inspiegabile eppure era successo ad entrambe.

27 Novembre - Casa Mills

Henry era pronto per la serata, aveva indossato il vestito che Regina gli aveva comprato per l'occasione, si era sistemato i capelli e aveva indossato anche la cravatta rossa, attendeva solo la madre, che stranamente era in ritardo.

"Mamma, io sono pronto."

"Sto scendendo."

Pochi istanti dopo Regina uscì dal bagno con un meraviglioso e lunghissimo vestito rosso che le lasciava le spalle scoperte e le metteva in mostra il decolté.

"Wow mamma sei perfetta. La farai morire" disse Henry, maledicendosi pochi istanti dopo per ciò che aveva detto.

"Come?"

"Niente mamma dicevo che sei perfetta" disse cercando di dissimulare.

Regina aveva sentito qualcosa ma non era sicura di cosa, così lasciò correre.

"Grazie ometto, anche tu sei bellissimo con questa cravatta."

I due uscirono di casa e si diressero al party.

Una volta arrivati vennero accolti dal padrone di casa che li invitò ad avvicinarsi alla sala da pranzo dove aveva allestito un tavolo con degli stuzzichini.

27 Novembre - Casa Swan

"Emma! Mamma mia sei sempre in ritardo! Può essere mai?"

"Sto finendo di sistemarmi."

Ruby era ormai pronta da un pezzo e aspettava solo l'amica che ovviamente era terribilmente in ritardo.

Finalmente Emma uscì dal bagno lasciando Ruby senza fiato.

"Emma ma sei uno schianto."

"Grazie, anche tu sei bellissima."

"No davvero, li lascerai stecchiti. Non ti ho visto mai così bella."

"Grazie eh."

"No, non era per dire che di solito stai male, ma oggi sei particolarmente bella. Questo vestito ti sta un incanto."

"Diciamo che ti sei ripresa bene."

Emma si specchiò e cercò di sistemarsi, non era abituata ai vestiti, non a quel tipo. Indossava un vestito verde smeraldo lungo, con delle spalline sottilissime. E stranamente aveva i capelli tirati, raccolti in uno chignon spettinato.

Era davvero perfetta.

"Ruby muoviamoci che siamo in ritardo."

Ruby alzò gli occhi al cielo, si mise il cappotto e uscì dall'appartamento seguita dall'amica.

27 Novembre - Casa Jones

Non appena Emma e Ruby arrivarono, Killian le salutò calorosamente e come aveva fatto con tutti i suoi invitati le invitò ad accomodarsi in sala da pranzo per mangiare qualcosa.

Le due entrarono e Ruby scrutando bene notò il piccolo Henry al tavolo dei panini.

"Vado a prendere un panino, vuoi qualcosa?"

"No, per ora no, vado a prendere del vino."

Le due si divisero e si diressero nelle due direzioni opposte.

"Dov'è tua mamma?"

"A prendere qualcosa da bere credo."

"Oh mamma, pure Emma sta andando lì."

"Speriamo bene" disse Henry incrociando le dita.

Intanto Emma si dirigeva verso il tavolo delle bevande ignara di tutto.

Quando fu quasi lì notò la silhouette di una donna dai capelli corvini che indossava un meraviglioso vestito rosso. Ma il colpo finale lo ebbe quando quella figura si girò e si trovò faccia a faccia con Regina. Per un attimo non riuscì più a respirare, cose se l'aria presente nella stanza non fosse abbastanza. Lo stesso accadde a Regina che non appena si girò incontro gli occhi color cielo di Emma, non si aspettava di vederla lì, non quella sera, non in quel vestito così aderente che lasciava poco all'immaginazione. Le venne un tuffo al cuore, le si secco la gola e per cercare di rimediare si scolò tutto d'un sorso il bicchiere di vino bianco che aveva da poco riempito. Emma avanzò e facendosi coraggio cerco di dire qualcosa di non troppo imbarazzante.

"Sei...sei stupenda..."

Avrebbe dovuto salutarla prima, o dire qualcosa che avesse più senso, ma non riuscì a trattenere lo stupore.

"Gra-grazie...anche tu sei davvero...davvero!"

Le due erano in super imbarazzo e non sapevano come dominarlo, fortunatamente i due moschettieri venero in soccorso.

"Ma guarda chi si vede..." disse Ruby.

"Non ci siamo presentate, piacere Ruby."

"Che stupida, piacere mio, Regina."

Emma lanciò un'occhiataccia a Ruby, che sollevò le spalle, per poi presentarsi al ragazzo.

"E tu sei?"

"Henry piacere."

"Emma."

"Si lo so! Ruby me lo aveva già accennato."

"Siete diventati amici voi due!?" chiese Regina.

"Più o meno."

Dopo quella scena piuttosto imbarazzante furono invitati a sedersi per la cena e il caso volle che tutti e quattro fossero seduti l'uno di fronte all'altro. Emma rigorosamente di fronte Regina. La serata trascorse piacevolmente, parlarono del più e del meno, raccontandosi episodi di vita e quali fossero i loro interessi. Tutto era andato liscio come l'olio, Emma e Regina si iniziavano a conoscere e quel sentimento stava iniziando ad avere delle basi, ma Ruby ed Henry non erano contenti. Avevano bisogno di qualcosa che le smuovesse, così escogitarono un piano che misero in atto solo dopo la cena, quando finalmente si spostarono nel grande salone.

Era tutto tranquillo e si erano creati, come previsto, i gruppi di discussione, ma proprio in mezzo alla sala spiccavano queste due figure nei loro raggianti vestiti che ridevano soavemente. Stavano legando sempre di più.

"Credo che quei due ci stiano fissando."

"È tutta la sera che non smettono di farlo."

"Credi ci sia un motivo?"

"Non ne ho la più pallida idea" disse Regina alzando il sopracciglio.

"Chissà che stanno escogitando"

"Anche Ruby è una combina guai?"

"Puoi dirlo forte."

"Succederà qualcosa!"

Le due guardarono nella direzione di Henry e Ruby, che non appena se ne accorsero si girarono dall'altro lato cercando di dissimulare. Le due notando con quanta sincronia era avvenuto il tutto e risero rumorosamente.

"Forse sarà meglio allontanarci da qui, se ti va. Magari andiamo in un luogo un po' più tranquillo" disse Emma sembrando tranquilla.

Il cuore di Regina iniziò a battere all'impazzata, non sapeva che fare, cosa rispondere, come comportarsi. Magari per Emma la cosa era normale, forse l'aveva fatto altre volte, ma per lei era tutto nuovo, eppure il suo cuore, nonostante la paura le diceva di lanciarsi all'avventura. Così sorride dolcemente e annuì.

Le due si allontanarono, ma vennero seguite da 4 occhi indiscreti che nonostante l'imprevisto volevano portare a termine la missione. Così individuarono il posto giusto dove agire.

Quando le due donne furono vicine la porta d'ingresso i due in modo agile e furtivo sfilarono il tappeto da sotto i piedi di Regina e le fecero perdere l'equilibrio, ma fu prontamente presa da Emma. Le due donne rimasero in quella posizione per un po', si guardarono. Emma teneva Regina per la vita, e la bruna aveva stretto le braccia attorno al collo della bionda, sembrava una scena da film. Le due sembravano due ballerine, immobili con alle loro spalle la porta a vetri dell'ingresso che lasciava intravedere la neve che aveva iniziato a scendere.

Le due si guardarono negli occhi per qualche istante, poi Regina notò che sopra le loro teste c'era un vischio, era forse un segno? Il destino le stava mandando dei messaggi? Non le importava, si decise e agì. Riportò il suo sguardo su quello di Emma che era diretto sul vischio che aveva precedentemente attirato l'attenzione della mora. Adesso i loro sguardi si incrociarono e tutto avvenne velocemente. Regina tirò a sé la bionda e la baciò, assaporandola, immergendosi in quel turbinio di emozioni. Quando si staccarono da quel bacio erano entrambe scosse.

"E questo cos'era?"

Regina scrollò le spalle e indicò il vischio.

"Eravamo sotto il vischio"

"Oh!" disse Emma mettendo il broncio.

"Quindi se mi fossi trovata da un'altra parte della casa, tipo qui non mi avresti baciata!" disse spostandosi in mezzo al corridoio.

"Chiedimelo."

"Lo avresti fatto? Mi avresti baciata se non fossimo state sotto il vischio?"

Regina non lasciò niente al caso, non rispose, agì. Così per la seconda volta bacio quelle labbra rosee, questa volta non sotto il vischio.

"Lo avrei fatto" disse la bruna a pochi centimetri dal viso dell'altra.

"Lo avrei fatto anch'io" disse Emma tornando a baciare le labbra di Regina.

Quel bacio fu accompagnato da un rumoroso applauso di Ruby ed Henry che uscirono allo scoperto. Ricevettero un'occhiataccia da entrambe, che dopo pochi istanti tornarono a guardarsi negli occhi.

"Abbiamo il fan club."

"Già! Avevo notato."

Regina si morse il labbro inferiore ed Emma a quel gesto non resistette, afferrò il viso della bruna e diede un bacio a stampo sulle sue labbra.

"Non credo che riuscirò a staccarmi da te."

"Non è detto che succederà" disse la mora facendole l'occhiolino e facendole cenno di andare in darle un altro bacio.

Ruby e Henry si guardarono soddisfatti del lavoro fatto e contenti del loro operato si scambiarono un lungo abbraccio, notando il luccichio negli occhi delle due donne.

 

  
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