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Autore: VigilanzaCostante    05/01/2021    8 recensioni
[Storia partecipante al contest "Angst, Potter?" indetto da Nemesis_ sul forum di EFP]
Si dice che prima di morire ti passi davanti tutta la tua vita. Hermione ha aspettato per anni quel momento, nella speranza di riviverlo e di rivederlo.
|Fred/Hermione|
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
 
Dicono che, qualche istante prima di morire, la tua vita ti passi davanti come un treno che non potrai più prendere. Immagini, momenti, ricordi ti colpiscono come un anatema, in pieno petto, e ti riportano in luoghi e in attimi di tempo in cui non pensavi saresti mai stata di nuovo.
Hermione Granger, novant’anni e più di novanta rughe in volto, era distesa nel letto della sua camera in attesa che arrivasse questa famosa Morte, a inghiottirla e stendere un dolce velo su di lei. Non era sola: i due figli e i nipoti le stringevano la mano, ed erano pronti ad accogliere qualsiasi sua ultima richiesta. Lei li ascoltava – distrattamente, ma sapeva che una parte di lei non era più con loro.
Erano mesi che Hermione era diventata una farfalla fragile, quasi intoccabile, eterea ma sfuggente. Aveva smesso di mangiare, di ascoltare, di interagire. Non per inerzia, non per depressione, solo per rassegnazione e voglia di arrivare al capolinea.
Rose, la sua dolce bambina ormai adulta, le teneva una mano e piangeva: «Almeno potrai rivedere papà.»
Hermione sospirò, le rivolse un languido e agognato sorriso. Non potevi dire di certo a tua figlia, che la morte l’aspettavi da anni per poter rivedere il vero amore della tua vita.

***
Fred Weasley era stato irriverenza e incostanza, tutto quello che lei non poteva sopportare – ma che, in qualche modo, aveva amato.
Era stato i battibecchi in Sala Comune, le lotte per essere ascoltata e poi la certezza di essere vista. Gli occhi azzurri di Fred l’avevano studiata, capita, apprezzata, anche nella sua ansia invasiva e nei suoi ideali ingombranti. Forse era per quello che l’amava, era talmente diversa da lui che s’erano incontrati a metà strada.
Era più che una bambina quando era iniziato il loro gioco. Era balordo il suo modo di fare, era snervante la tendenza a scherzare – sempre. Ma Hermione, senza accorgersene, tendeva ad essa, a quell’irrispettosa, sferzante, dolce leggerezza che sapeva di non possedere.
«Ammettilo Granger, ci trovi geniali.»
«Sai chi trovo geniale? Bridget Wenlock, esperta di aritmanzia che scoprì le proprietà magiche del numero sette. Tu? Sei solo un ragazzo discretamente intelligente che passa le sue giornate friggendo il proprio cervello con il gemello.»
Fred aveva riso, e le aveva tirato con delicatezza una ciocca di capelli: «Oh no, è George quello che si frigge il cervello. Io lo mantengo integro e sano per tentare di fare colpo su di te.»
A quella frase il volto di Hermione aveva assunto lo stesso colore dei capelli dei Weasley. Scherzava, giusto? Ma con uno come Fred il confine tra scherzo e verità era labile e incomprensibile.

***
 
Un anno dopo, tra un’esercitazione dell’ES e l’altra, l’aveva baciata. Aveva gongolato contento, poi, era una vittoria la sua.
«Ti ho conquistata Prefetto-perfetto» aveva aggiunto poi, prima di lasciare la Stanza delle Necessità.
Hermione l’aveva odiato – lei non era un oggetto! Ma per tutto il giorno le sembrò di fluttuare inconsistente. Non era il suo primo bacio, ma ciò che aveva provato con Viktor era incomparabile a quell’impetuosa scarica di emozioni che l’aveva pervasa.
Ce ne furono altri, alcuni irruenti e passionali, altri soffici e delicati. Era così Fred, sapeva essere tutto e niente, un bambino con ambizioni da adulto, un sempliciotto che puntava ad essere il migliore.
Hermione cos’era: una rivale astuta o una leale alleata? Anche lei, tentò forse invano, di essere tutto e niente. Ma lei non ci riusciva: era ben definita, ben definibile, con ambizioni coerenti con il suo essere, con paure all’altezza dei suoi anni.
«Granger, ci sono io a darti leggerezza, non importi di essere qualcuno che non sei.»
E come farò quando te ne andrai? Quella domanda rimase incastrata tra le costole e il cuore, non venne pronunciata mai e Hermione se ne pentì: forse sarebbe stato più facile vivere gli anni successivi, se lui le avesse dato una soluzione alla sua assenza.  
 
***
La parte dolorosa del loro amore era che il tempo passato insieme insieme era di meno di quello passato insieme distanti. Fred aveva inseguito i suoi sogni a bordo di una scopa, lasciando dietro di sé una scia di fuochi d’artificio e un piccolo cuore spezzato. Si scrissero ogni giorno, lunghe lettere (da parte di Hermione) e brevi intense righe (da parte di Fred).
Ogni tanto poi Hermione si permetteva di infrangere le regole, e dopo aver propinato agli amici la scusa di essere in Biblioteca, sgattaiolava ad Hogmseade per un saluto veloce.
«Non dovresti muoverti troppo di questi tempi, Fred. Sta scoppiando una guerra.»
«È che mi manchi da morire! È più probabile che mi uccida questa mancanza che Tu-sai-chi.»
Un lampo di gelo passò fugace sul volto di Hermione.
Non dirlo neanche per scherzo, Fred.
Piangeva dalla paura e dal terrore che qualcuno glielo portasse via; ma stoica lottava, fino all’ultima goccia, perché rimanesse il Fred di sempre: perfino la morte – velenosa, cattiva – sulle sue labbra sembrava una beffa di cattivo gusto.
 ***

Le cose si capovolsero, fulminee. Litigarono pesantemente, duramente, come tra loro non era mai successo. Era Fred, stavolta, che avanzava pretese, che livido in volto le chiedeva di non partire.
«Hermione, questo scatto improvviso di irrazionalità non lo capisco. Usa il cervello che tanto amo, non puoi partire per così tanti mesi, senza uno scopo, rischiando di morire.»
«Io devo partire. L’ho promesso. E non posso restare qui, con le mani in mano, mentre i miei migliori amici…»
«E io? Che ne sarà di me se ti succede qualcosa?»
Dilaniato da un dolore che nemmeno conosceva, Fred scoprì per la prima volta il pianto. Le lacrime gli pizzicavano ai lati degli occhi e facevano fatica a scendere, colpa di un orgoglio strafottente.
Si abbracciarono con un terrore misto panico e si lasciarono con una promessa dettata dalla foga.
«Se sopravviviamo entrambi, sposami.»
Hermione rise – era uno scherzo? Tanti anni ed era ancora difficile comprendere se era un gioco o una proposta seria.
«Come Bill e Fleur?»
«Esatto, ma senza la mamma a voler gestire tutti i preparativi.»
Risero insieme, appoggiati l’uno all’altra e senza più capire dove iniziassero e finissero i loro corpi.
Risero insieme ed Hermione si sentiva che quella sarebbe stata l’ultima volta – sperava però che a morire fosse lei.
***

È una cosa curiosa la morte di una persona cara. È come salire le scale al buio per andare in camera da letto e credere che ci sia ancora uno scalino. Il tuo piede cade nel vuoto e c'è un nauseante momento di tetra sorpresa. *
 
C’era stato un prima di Fred e un dopo Fred. E nel mezzo c’era stato un tragico e sofferto limbo. Quando aveva visto il suo corpo lì, deposto in una Sala Grande fin troppo affollata, Hermione era morta con lui – per la prima volta. Il corpo era lì, fisicamente presente a osservare la tragedia, ma l’anima si era ricongiunta con lui.
Non servirono a niente i baci impacciati di Ron, la loro prima figlia e poi il secondo (quasi più simile a Fred, che a suo marito). Non servì nemmeno il successo accademico, la scalata al Ministero, il ruolo meritato di Ministro. Niente riusciva a colmare quel vuoto lasciato lì, vorace e dilaniante.
Fred era in ogni cosa, nei primi passi di Rose, negli occhi di Hugo, nel sesso (senza più attrattiva) con Ron, nelle risate con Harry, nelle giornate di sole alla Tana. Fred era nel rapporto tra Rose e Scorpius, rivali, amici e poi amanti. Hermione si era rivitalizzata con il loro amore e aveva tifato per loro fino al giorno del matrimonio.
Mentre la sua bellissima, rossa e impetuosa figlia attraversava la navata, si vide per un secondo riflessa. Non pensò al chiacchierato matrimonio con Ron, ma a quella promessa rimasta in sospeso e mai avverata.
 
Se sopravviviamo entrambi, sposami.
Perché, perché Fred non sei sopravvissuto?
 
Il resto – confuso – della sua vita passò in un attimo davanti ai suoi occhi vecchi e stanchi. Poi, fu buio.
 
***
Aprì gli occhi e una luce accecante le colpì prepotentemente le iridi. Più si abituava a quell’intrusione fastidiosa e più ricominciava a vedere.
Alzò il capo.
Occhi azzurri limpidi, di un uomo rimasto ragazzino.
«Ehi Granger, ti aspettavo.»
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
ma dentro
ci troverà i miei**
 
 
Nda:
 
Ciao a tutti e buonanotte! Sono in preda alla sessione e quindi il momento giusto per scrivere si rivela essere di notte.
Allora, che dire. Da cosa nasce questa storia? Prima di tutto partecipa a un contest: “Angst, Potter?” indetto da Nemesis01 sul forum di EFP.
PACCHETTO 2: Addii
Separazione, morte, partenze.
Diciamo che la storia, involontariamente, li contiene tutti. Mi viene proprio naturale l’angst, con Fred e Hermione.
Inoltre, è stata ispirata anche dall’iniziativa “Scrivimi” sul gruppo “Caffè e calderotti”, il prompt era della cara Sia_ e ve lo riporto:
prompt: È una cosa curiosa la morte di una persona cara. È come salire le scale al buio per andare in camera da letto e credere che ci sia ancora uno scalino. Il tuo piede cade nel vuoto e c'è un nauseante momento di tetra sorpresa. (ASOSE)
Personaggio: scegli tu, è già abbastanza devastante così
 Genere: introspettivo
La prima (*) citazione quindi, va da sé, è quella propostami da Sia.
La seconda (**) è una rivisitazione della rivisitazione della poesia di Pavese, scritta da Michele Mari.
Quella di Michele Mari era:
“Verrà la morte e avrà i miei occhi
Ma dentro
Ci troverà i tuoi.”
Io ho invertito i pronomi e insomma, così.
Spero che la storia sia di vostro gradimento e ringrazio Silvia, con tutto il cuore, per lo scambio di opinioni che trovo tanto produttivo. Un abbraccio forte va tutto a te.
Fatemi sapere,
Mati.
   
 
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