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Autore: Aliasor    06/01/2021    0 recensioni
"La principessina che va a salvare il principe? Che le posso dire, altezza? Un bel rovescio della storia, se vuole andare a morire per salvare un ipotetico prigioniero... dovrà portarci con lei. Dopotutto ci paga lo stipendio."
Si dice che se una cosa può andar male allora accadrà; va sempre a finire così quando qualcuno decide di muovere guerra ad un altro per avidità.
Da una parte un regno violento, un regno violento come tanti altri, dall'altro un regno pacifico, ce ne sono a dozzine così. Ad Aletheia questo però non sta bene, non vuole farsi conquistare e massacrare il popolo solo perché il nemico è a livello bellico superiore; lei è certa che un piano ben congegnato e alleanze possano battere la mera forza.
Ciò divertente molto il cavaliere Renart, ma anche dall'altra parte il sadico Ysengrin non vede l'ora di giocare un po'.
Ma ciò che a nessuno torna è: perché far scoppiare ora una guerra? Il Re Formica ha le sue teorie.
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Akheilos chiuse i rubinetti, una buona doccia era il mezzo migliore per togliersi tutta quella fatica di dosso, indossò nuovamente la maschera da formica e, indossato un accappatoio, rientrò nella sua stanza privata.
Prese i documenti che appena tornato gli avevano consegnato e, sedutosi sul suo letto, iniziò a sfogliarli.
A grandi linee sembrava tutto al suo posto. Nessun problema a livello economico, le entrate delle tasse erano costanti, i raccolti erano fiorenti e quasi pronti per essere raccolti, forse era il momento di introdurre il macchinario per la macinazione del grano che aveva fatto importare da un altro Mondo.
Annuì soddisfatto.
<< Oh.>>  Fece un verso di sdegno leggendo l’ultimo foglio. Quello era per affari personali. << Quindi non si hanno ancora informazioni sull’Uomo dai Capelli d’Argento. Quel tipo sembra più sfuggente del fumo.>>
Il Viandante o Uomo dai Capelli d’Argento, ecco come si era presentato quando si incontrarono la prima volta; un incontro ce non gli piacque per nulla.
Il suo modo di parlare, il suo tono di voce simile ad una coltellata passata lungo le vertebre, il suo muoversi riuscendo a superare persino a sua eccelsa vista cinetica… il suo annullare il Craft.
Aveva tentato inutilmente di fermare il tempo, ma in quel momento era alla sua mercé come una persona normale… un potere con il quale era riuscito ad uccidere Divinità Minori! Il solo che era riuscito nelle stesse imprese della sua Unione era stato l’assassino di Delirio.
Merda, riuscire a sfuggire alle indagini dei suoi famigli non era cosa da poco.
Sentì bussare alla porta.
<< Avanti.>> Rispose tranquillo.
Un cameriere entrò imbarazzato e sudato per la stanchezza con una scatola di piombo dall’aria pesante tra le mani. Era stata recapitata alla sua persona come dono da parte di un ufficiale di Horic... di cosa si trattava?
Di certo non era una bomba ad apertura, la loro tecnologia non era così avanzata. Una trappola di Craft? Un incantesimo? No, nessuno lì era al suo livello, poteva resistergli facilmente.
Prese la scatola e, posata per terra, aprì il coperchio.
Mentre il cameriere si trattenne dall’avere un conato di vomito, il re si morse un labbro infastidito alla visione.
Una testa di una creatura simile ad grottesco ibrido cane-pipistrello mezza schiacciata, dalla bocca si poteva notare la proboscide, solitamente arrotolata sino ad raggiungere il suo stesso stomaco, uscire fuori.
<< Il mio Segugio alterato. Avevo faticato molto per allevare alcuni esemplari modificati di Segugi di Tindalos e mandarli alla ricerca di fonti di Craft, non è facile educare simili creature a non divorare esseri umani.>> Si girò verso il cameriere. << Merij, per favore, non raccontare a Brettone cosa hai visto. È una cosa personale.>>
<< S… sì, signore!>> Rispose scattando sull’attenti.
Akheilos sospirò e passò la mano sul pezzo di carcassa facendolo scomparire in una nube di fumo nero; non si diede troppa pena. Persino suo padre ebbe problemi nei suoi primi tentativi di addestrare quella bestia, con la sua manipolazione genetica e la bioingegneria era riuscito ad ottenere i primi strascichi di una nuova razza.
E poi… davvero un semplice ufficiale militare era riuscito ad uccidere una di quelle creature? Oh beh, gli era sempre piaciuto conoscere gente nuova.

Schuyler incrociò le braccia guardando tutta la scena.
<<< No, no, no, principessa. In questo modo non saprete mai usare il Craft.>> La criticò. << Non siamo in un racconto in cui ci riuscite con la coltivazione, la rabbia, il potere dell’amicizia o roba del genere. È il mondo reale.>>
<< E come dovrei fare?>> Replicò infastidita.
<< Mmmmhhh. Mi ricordo come mi fu insegnato anni fa a grandi linee.>> Sorrise  malizioso e tirò fuori un sacchetto pieno di biglie. << Tira fuori il desiderio di uccidermi, perché altrimenti io ammazzo te poi tutto gli altri presenti. Playful Ball: Equazione  della Dinamica di Eulero.>>
Versò il contenuto della sacchetta per terra facendo scattare, al contatto col terreno tutte le palline di ferro che continuavano a muoversi e scagliarsi a destra e manca in modo da formare quella che aveva l’aria di un gabbia.
<< Un passo errato e le biglie ti trapasseranno, senza contare che devi fare attenzione allo spostamento d’aria.>> Era serio, avrebbe potuto ucciderla. Non gli importa nulla dei rapporti politici. Che razza di posto era Thule?! << Il Craft non è un gioco, quindi… cresci e combatti o muori qui!>>





Era un bel pezzo che non aggiornavo, ma sono stato impegnato. Quindi... ecco qualcosa per introdurre degnamente Akheilos.
Beh, se vi è piaciuto, lasciate pure una recensione, fate domande e leggete la storia principale "Proscenium"

   
 
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