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Autore: Lady_Elizabeth    08/01/2021    0 recensioni
"C'era una volta, tanto tempo fa, in una terra lontana lontana..."
«Arriva dritto al punto, nonno! Non sono un bambino!» sbuffa un dolce, paffuto, biondo bambino. Liam lo guarda affettuosamente, piccole rughe compaiono ai lati dei suoi occhi, il viso ormai non più liscio e giovane come un tempo.
«Ma certo Niall, sei già un ometto» aggiunge Zayn scompigliandogli i capelli.
«Dunque, ritornando alla storia» riprende Liam
"in una terra lontana lontana c'era uno scrittore molto famoso di cui tutti quanti conoscevano i racconti. Era apprezzato e onorato e la maggior parte delle ragazze del villaggio in cui viveva lo avrebbero voluto come marito. Lo scrittore Louis, però, rifiutava ogni proposta di matrimonio e continuava a non voler sposare nessuna giovane fanciulla. Passarono gli anni e Louis non si sposò, diventando sempre più triste e malinconico perché non riusciva a trovare una persona speciale con cui condividere la propria vita. Solo quando scriveva si sentiva felice: da tempo infatti scriveva di un bellissimo principe, di nome Harry, che cercava invano per tutto il regno la sua anima gemella...
[Conteggio parole: 2k]
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“C’era una volta, tanto tempo fa, in una terra lontana lontana…”

«Arriva dritto al punto, nonno! Non sono un bambino!» sbuffa un dolce, paffuto, biondo bambino. Liam lo guarda affettuosamente, piccole rughe compaiono ai lati dei suoi occhi, il viso ormai non più liscio e giovane come un tempo.

«Ma certo Niall, sei già un ometto» aggiunge Zayn scompigliandogli i capelli.

«Dunque, ritornando alla storia» riprende Liam 

“in una terra lontana lontana c’era uno scrittore molto famoso di cui tutti quanti conoscevano i racconti. Era apprezzato e onorato e la maggior parte delle ragazze del villaggio in cui viveva lo avrebbero voluto come marito. Lo scrittore Louis, però, rifiutava ogni proposta di matrimonio e continuava a non voler sposare nessuna giovane fanciulla. Passarono gli anni e Louis non si sposò, diventando sempre più triste e malinconico perché non riusciva a trovare una persona speciale con cui condividere la propria vita. Solo quando scriveva si sentiva felice: da tempo infatti scriveva di un bellissimo principe, di nome Harry, che cercava invano per tutto il regno la sua anima gemella. Lo scrittore finì per passare moltissimo tempo immaginando il principe e le sue innumerevoli avventure, tanto che divenne così geloso di lui da non far leggere le sue storie a nessuno. Louis, da amato ed elogiato che era, ben presto venne disprezzato e criticato per il suo carattere scontroso ed arrogante. Le ragazze del villaggio gli ridevano in faccia e nessuno voleva parlare più con lui: di tutte le persone gli era rimasto solo Harry.” 

Liam si ferma un attimo, creando una pausa ad effetto, e il piccolo Niall è subito pronto a fare una domanda.

«Nonno, nonno, mi racconti di Harry?». Gli occhi azzurri brillano di curiosità, le guance rosee simili a delle ciliegie.

«Praticamente Harry è questo principe che…» inizia Zayn, subito interrotto da Niall.

«No, non tu nonno Zayn! Tu le storie non le sai raccontare. Voglio sentire nonno Liam».

Zayn brontola e incrocia le braccia al petto, fingendosi offeso. Liam ridacchia accarezzando la mano nodosa di suo marito e guardandolo affettuosamente.

«Allora? Voglio sapere chi è Harry!» insiste Niall aggrottando le sopracciglia chiarissime.

«Con calma ti racconto tutto». Liam si schiarisce la voce e continua la favola.

“Il principe Harry era il figlio del re ed era quindi il più ricco del paese; moltissime principesse avrebbero voluto sposarlo, ma Harry rifiutava ogni proposta. Un giorno decise di partire per un lungo viaggio e lasciò il regno portando con sé solamente il suo cavallo e una piccola bisaccia con il necessario. Harry voleva trovare la sua anima gemella ed era sicuro di doverla cercare lontano dal regno dove era cresciuto, tra persone che non lo conoscevano come un principe ma solo come Harry. Lungo il tragitto incontrò maghi, streghe, creature incantate come le fate e mostruose come i draghi; conobbe tantissime persone, visitò luoghi sconosciuti e imparò nuove lingue e nuove culture. Era stupefatto dalla vastità e dalla diversità del mondo e non si stancava mai di viaggiare di città in città, facendo amicizia con chi incontrava lungo il tragitto. L’unico rammarico del principe era quello di non riuscire a trovare la propria dolce metà, pur viaggiando da tempo.

Devi sapere, Niall, che lo scrittore Louis aveva riversato sul personaggio di Harry ogni suo sogno, desiderio, difetto e paura, creando in questo modo la propria perfetta metà. Passava ogni giorno a scrivere nuove avventure del principe, trascurando le persone che lo circondavano e rendendosi irritante a chiunque. 

In una fresca mattina di Settembre arrivò nel villaggio dello scrittore il celebre mago Josh, che girava il mondo per aiutare con la propria magia chiunque lo desiderasse. Louis, che in quel momento era uscito per comprare qualcosa da mangiare, fu particolarmente infastidito dalla confusione creatasi nella piazza intorno a Josh e al suo seguito: non sopportava che venisse rovinata l’atmosfera di quiete che caratterizzava il suo villaggio ed inoltre il proprietario della bottega era in piazza per provare a parlare con Josh. Louis, perciò, decise di tornare a casa e come al solito si mise a scrivere di Harry.

Dopo non molto però qualcuno bussò alla porta e lo scrittore si trovò sull’uscio di casa il mago con alcuni bambini accanto a lui.

«Cosa volete? Sono impegnato adesso» biascicò Louis sollevando un sopracciglio con aria scocciata.

«Ciao Lou!» esclamarono in coro i bambini.

Lo scrittore però continuava a rimanere impalato davanti alla porta, senza dar segno di voler accogliere gli ospiti in casa, come avrebbe dovuto per non sembrare scortese; ma lui avrebbe davvero voluto chiudere loro la porta in faccia e tornare a immergersi nel mondo del suo principe immaginario.

«Questi fanciulli mi hanno chiesto di aiutarti» intervenne il mago per spezzare la tensione creatasi «a loro parere sei diventato piuttosto antipatico negli ultimi tempi e non racconti più le storie in piazza dopo la cena. Vorrebbero capire il perché e cercare di darti una mano».

Louis rimase sconvolto da quelle parole; non riusciva a credere come dei bambini potessero essere così invadenti da mandare un mago fino a casa sua per fargli raccontare ancora le favole in piazza. Irritato più che mai rispose seccamente: «Lasciatemi in pace», prima di chiudere la porta con forza. Ritornò soddisfatto alle sue storie, ma non appena poggiò la piuma intrisa di inchiostro sulla pagina bianca cadde in un sonno profondo.

Louis, da dentro la sua casetta, non avrebbe potuto vedere la faccia soddisfatta di Josh.”

«Non l’ha ucciso, vero nonno?» domanda preoccupato il piccolo Niall.

«Mi pare ovvio che…» parla a sproposito Zayn, fortunatamente interrotto da Liam.

«…che lo scopriremo solo andando avanti nel racconto!»

Dopo un’occhiataccia particolarmente significativa a Zayn, Liam prosegue la narrazione.

“Lo scrittore Louis si svegliò confuso e stanco e la prima cosa che notò fu che non si trovava in casa sua; si alzò in piedi barcollando e non riuscì a capire come fosse giunto in un bosco. Avanzò cautamente fra gli alberi e la fitta vegetazione e con fatica riuscì ad aprirsi un varco fino ad uscire da quella prigione di arbusti e ad arrivare in una piccola valle colorata dai fiori e illuminata dal sole. Quel luogo sembrava quasi familiare, ma Louis era sicuro di non esserci mai stato. Camminò tranquillamente in quello spiazzo verde, annusando il dolce profumo della primavera, e sentì un suono scrosciante e costante in lontananza; si diresse verso di esso, dato che non sapeva cos'altro fare, e dopo poco scorse una graziosa cascata che nascondeva l’accesso ad una grotta. Improvvisamente lo scrittore si fermò spaventato, ricordandosi di aver descritto quel luogo ameno subito prima di aprire la porta a Josh e ai bambini. Riportò alla memoria tutto quello che era successo e con orrore apprese che l’ultimo suo ricordo era quello di aver chiuso la porta in faccia ai suoi ospiti e di aver continuato a scrivere. Perciò, per verificare l’ipotesi che si stava facendo strada nella sua testa, raggiunse velocemente l’entrata della grotta nascosta dalla cascata e vi si introdusse con il cuore in gola. Non riusciva a credere ai suoi occhi e se da una parte era terrorizzato, dall’altra sperava che non si trattasse di un sogno: lì, addormentato su un giaciglio di paglia al centro della grotta, c’era Harry.”

Niall aspetta qualche secondo, prima di chiedere: «E poi che succede?»

«Adesso sta a te decidere se Louis sta sognando o si trova davvero nel mondo delle fiabe insieme ad Harry» risponde pacatamente Zayn, questa volta supportato da Liam che annuisce vigorosamente.

Il piccolo Niall non fa altre domande, ancora intento a capire se i nonni lo stiano prendendo in giro oppure no.

«Secondo me è davvero nel mondo delle fiabe» aggiunge dopo qualche momento di esitazione.

«Ottima intuizione!» gli sorride il nonno "Infatti passarono solo pochi minuti e il principe Harry si svegliò, accorgendosi subito di Louis.

«Ci conosciamo?» chiese sospettoso.

«Io...io mi chiamo Louis e...sono uno scrittore» rispose balbettando l'altro.

«Io sono Harry, ma ancora non capisco cosa ci faccia lei in questa grotta»

«Ecco...sono lo scrittore che ti ha creato, Harry».

Il silenzio calò intorno a loro, avvolgendoli con il suo mantello invisibile.

«Questo non è possibile. Io sono una persona reale, non un personaggio inventato da uno scrittore»

«Ma è vero, devi credermi...mi sentivo tanto solo e ho creato te e la tua storia. So tutto di te, della tua famiglia, dei tuoi viaggi infiniti, della tua ricerca del vero amore...»

Harry lo guardò sconcertato, non trovando nulla di sensato da dire. Pensava fosse solo uno strano sogno. Eppure era tutto vero: il suo obiettivo fin dalla partenza era di trovare la propria anima gemella, ma per quanto cercasse ancora non era riuscito nel suo intento, come se qualcuno glielo impedisse.

«Quindi, se sei davvero chi dici di essere, saresti tu ad impedirmi di realizzare il mio desiderio? E' colpa tua se sono sempre da solo anche se conosco migliaia di nuove persone?»

Louis rimase molto colpito da quelle parole e improvvisamente si sentì colpevole dell'infelicità di Harry: la sua solitudine aveva contagiato anche la sua creazione più bella.

«Mi dispiace, mi dispiace davvero tanto. Non credevo che tu potessi esistere veramente e così ho finito per riversare su di te tutte le mie paure e le mie insicurezze, come se mettendole per iscritto potessi allontanarle da me».

«Se trovassi un modo per tornare nel mio mondo» aggiunse dopo qualche istante «ti prometto che ti renderò felice Harry, e che ti farò incontrare la tua anima gemella».

«In effetti un modo ci sarebbe...conosco una persona che potrebbe fare al caso nostro»

«Ovvero?»

«La fata Eleanor, dovresti ricordartela» rispose il principe ammiccando. 

«Chi è la fata Eleanor?» interrompe subito Niall spalancando gli occhi celesti dalla curiosità.

Liam sorride al nipotino e prosegue il racconto. 

“Il principe e lo scrittore iniziarono un lungo viaggio insieme alla volta della fata Eleanor, e affrontarono ogni sorta di ostacolo: la fata infatti abitava in cima ad una montagna circondata da un’oscura foresta quasi invalicabile. I due compagni di viaggio impararono a conoscersi e a fidarsi l’uno dell’altro, e nelle settimane che trascorsero insieme capirono di essere fatti l’uno per l’altro. 

Giunsero infine dalla fata Eleanor, che li accolse come dei vecchi amici: 

«Benvenuti, vi aspettavo da tanto tempo!»

«Come facevi a sapere che saremmo venuti da te?» chiese Harry sorpreso.

«Perché leggo nel cuore delle persone, caro principe. Tu dovresti saperlo bene, Louis» rispose volgendo lo sguardo allo scrittore. Quest’ultimo annuì e fece per parlare, ma la fata lo precedette.

«Hai dimostrato il tuo valore arrivando fino a qui, perciò esaudirò il tuo desiderio. Spero tuttavia che tu abbia imparato qualcosa dal tuo lungo viaggio. Buona fortuna e a presto!»

Lo scrittore fece appena in tempo a sorridere un’ultima volta ad Harry prima di essere catapultato nella sua casa.”

«Ma Harry non va con Louis?» chiede preoccupato Niall al nonno.

«Non è finita la storia, aspetta ancora un pochino».

“Da quel giorno Louis, pentendosi del suo comportamento scortese verso tutti, tornò a farsi amare dalle persone del villaggio e ogni sera in piazza raccontava ai bambini le sue storie. Diede un lieto fine al principe Harry e scrisse molti altri racconti, diventando lo scrittore più celebre e benvoluto del regno. 

Diverso tempo dopo giunse nuovamente nel villaggio il mago Josh: questa volta però, quando bussò alla porta di Louis, venne accolto come un ospite d’onore insieme ai bambini che lo avevano accompagnato fin lì. Lo scrittore, finalmente in pace con se stesso, aveva imparato ad amarsi e ad amare gli altri.

Il giorno seguente, mentre Louis intratteneva i bambini nella piazza, arrivò al villaggio uno sconosciuto: attirato dal trambusto della folla, lo scrittore si diresse verso di lui e si trovò davanti un magnifico principe in sella ad un destriero. Lo sconosciuto scese dal cavallo e si presentò.

«Buonasera a tutti, ho affrontato un lungo viaggio e chiedo riparo in questo grazioso villaggio. Mi chiamo Edward».

«Nella mia casa c’è una stanza libera, posso offrirle ospitalità. Mi chiamo Louis, piacere di conoscerla».

Edward volse lo sguardo verso Louis e capì che il suo viaggio si era concluso.”

«Ma chi è questo Edward? È Harry?» chiede dubbioso Niall.

«Potrebbe» risponde enigmatico Zayn. 

«La storia si conclude così, mi dispiace» aggiunge Liam «Adesso però è ora di andare a dormire. Buonanotte e sogni d’oro».

  
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