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Autore: Flami151    10/01/2021    3 recensioni
Nessuno è fatto di sola luce o oscurità. In ognuno di noi alberga lo Spleen, un senso di noia, di disperazione, di male di vivere; e l’Ideale, la forza che ci spinge a sognare, lottare e amare.
Lo scopriranno insieme Hermione e Draco quando si troveranno a stringere un’inattesa alleanza, per svelare il mistero dietro la sparizione di Narcissa Malfoy.
Ancora una volta, sarà l'Amore a tenere le fila: amore per la vita, amore per la famiglia e amore di sé, spesso sottovalutato.
Dal testo:
«Narcissa, hai paura?» Le sussurrò Lord Voldemort.
Si era ripromessa che non si sarebbe lasciata piegare, che non avrebbe mai abbassato la testa se avesse dovuto difendere la sua famiglia. Ma il Signore Oscuro aveva ragione: lei aveva paura, talmente paura da non riuscire più a parlare.
«Eppure, non mi sembrava che avessi paura il giorno in cui mi hai pregato di risparmiare Draco dal Marchio Nero. Sapevi quali sarebbero state le conseguenze e ti sei fatta avanti comunque. Non dirmi che te ne sei pentita».
Lei scosse la testa. Non avrebbe mai rinnegato la sua scelta.
«Bene».
Genere: Avventura, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Spleen e Ideale ~

 

 

CAPITOLO I

 
5 Luglio 1996:
 
«Cissy devi ascoltarmi, il Signore Oscuro ti ha proibito di parlare di questa faccenda, sarebbe alto tradimento! Per di più non si tratta di un Mangiamorte qualsiasi, parliamo di quel subdolo doppiogiochista».
 
«Ti ho già ascoltata Bella e ho preso la mia decisione. Parlerò con Severus. Il Signore Oscuro si fida di lui, e anche io. Risolveremo tutto». Narcissa Malfoy era decisa e continuava ad avanzare verso Spinner’s end.
 
«Non c’è niente da risolvere Cissy! Draco è stato scelto, si tratta di una benedizione! Se Draco porterà a termine il suo compito, sarà il più onorato e il più temuto tra i Mangiamorte. Sono certa che ne sarà infinitamente felice». Bellatrix Lestrange aveva preso le mani della sorella tra le sue, ma Narcissa le ritrasse.
 
«Una benedizione? Bella, ha solo sedici anni! Come pensi che potrà uccidere il più grande mago mai esistito dopo il Signore Oscuro? E come puoi pensare di sapere cosa desidera Draco? Tu non hai un figlio, non puoi capire».
 
«Se avessi un figlio, ti posso assicurare che sarei ben lieta di offrirlo al Signore Oscuro. Sarebbe un onore!». Il solo pensiero fece sorridere la Mangiamorte, e rabbrividire Narcissa.
 
«Sai bene che non c’entra l’onore qui Bella. Lui vuole vendicarsi di Lucius e del suo fallimento al Ministero. Vuole vendicarsi mandando il mio bambino incontro a morte certa». Bellatrix aprì bocca per replicare, ma Narcissa non gliene diede il tempo. «E non provare a dare la colpa a mio marito! Anche tu eri li, insieme a lui, ma la profezia è andata persa ugualmente».
 
Le parole di Narcissa avevano fatto centro e Bellatrix si prese un momento prima di parlare di nuovo. «Cissy, te lo ripeto per l’ultima volta: la decisione è già stata presa. Il Signore Oscuro non avrà ripensamenti. Rischi solo di peggiorare la situazione andando a spifferare a Severus del piano: lui non avrà più alcuna considerazione di te, se saprà che hai mandato avanti un altro Mangiamorte a risolvere i problemi di tuo figlio. Ti prego, torniamo a casa».
 
Ormai avevano raggiunto la porta dell’abitazione di Severus Piton, ma Narcissa non bussò. Qualcosa nelle parole di sua sorella la fermò. «Va bene, torniamo a casa».

 

 
Rientrata al Malfoy Manor, aspettò che Bellatrix si ritirasse nelle sue stanze per andare a parlare col Signore Oscuro. Non aveva rivelato a sua sorella che aveva deciso di tornare solo per affrontarlo personalmente.
 
Si avviò verso la camera padronale, quella dove un tempo alloggiavano lei e suo marito, ora proprietà di Colui-che-non-deve-essere-nominato. Arrivata di fronte la porta alzò il pugno, ma questa si aprì prima che lei potesse bussare. Lui sapeva che lei era lì.
 
«Narcissa! Entra entra, non essere timida».
 
La donna avanzò all’interno della stanza. Era buia. La poca luce presente proveniva da un piccolo fuoco acceso nel caminetto. L’unica finestra presente era talmente ben serrata da non lasciar filtrare nemmeno un filo di luce, tanto da non poter distinguere il giorno dalla notte.
Lui non amava essere osservato, lui viveva nell’ombra, lui lasciava che fossero le sue parole, prima del suo aspetto raccapricciante, a intimorire i suoi servi.
 
Narcissa dovette aspettare che i suoi occhi si abituassero alla scarsa illuminazione per poter distinguere la sagoma dell’Oscuro Signore: era seduto sulla poltrona di Lucius, con la posa fiera di chi ha preso il posto del re al trono.
«Mio Signore, sono qui per pregarvi di riconsiderare la vostra decisione riguardo l’iniziazione di Draco e il compito a lui assegnato» disse tutto d’un fiato, inarcando la schiena e alzando il mento. Non voleva mostrarsi irrispettosa, ma era necessario che venisse presa sul serio.
 
Voldemort osservò con i suoi occhi scarlatti la figura di Narcissa. Poi parlò. «Non sono in molti a farmi domande del genere e a vivere sufficientemente a lungo da poterlo raccontare. Lo sai questo?» Ascoltando la sua voce sibilante, Narcissa si sentì accapponare la pelle, ma non si mosse. «Perché ritieni che dovrei riconsiderare la mia decisione
 
«Non mi fraintenda, sono da sempre votata alla nostra causa e se mi permetto di presentarmi davanti a voi con questa richiesta, mio Signore, è solo perché sono certa che tra le nostre schiere ci siano abili maghi ben più esperti del giovane Draco per adempiere al vostro volere. Io stessa mi offro volontaria per portare a compimento la missione» disse con convinzione.
 
«Pensi forse che Draco non sarebbe in grado di uccidere un uomo se il suo Signore glielo richiedesse?». Voldemort si era sporto in avanti, adesso guardava Narcissa dritto negli occhi.
 
«Mio Signore, Draco vi è devoto, molto devoto. Ma è ancora troppo giovane e inesperto per riuscire a sconfiggere Albus Silente, uno stregone che ha coltivato le sue abilità magiche nel corso di un intero secolo. Non credo che avrà successo… e nemmeno voi». Sperava di non essersi spinta troppo oltre. Ma che senso aveva celare i suoi pensieri ad un Legilimens esperto come l’Oscuro Signore? Riusciva a sentirlo mentre frugava nella sua mente alla ricerca della più piccola traccia di slealtà. «Inoltre, se dovesse commettere anche il più piccolo errore, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche e noi potremmo perdere l’effetto sorpresa sul quale si basa la buona riuscita della missione».
 
Voldemort rimase in silenzio per un tempo che a Narcissa parve infinito ma, alla fine, sembrava aver preso una decisione «Narcissa, nonostante l’inettitudine mostrata da tuo marito, ho molta stima di te» parlava lentamente, scandendo ogni parola. «Mi hai offerto spontaneamente la tua casa, il tuo letto e la tua completa collaborazione. Il tuo contributo non è passato inosservato: la tua abnegazione e la tua determinazione meritano di essere ricompensate. E forse non hai tutti i torti: concedere a Draco il Marchio Nero potrebbe essere… prematuro».
 
Il cuore della strega accelerò: forse non sarebbe stata in grado di proteggerlo per sempre, ma era riuscita a regalare a Draco ancora un paio d’anni di gioventù, e quello per il momento le bastava.
 
«Ciononostante». Si era illusa troppo presto. «L’incompetenza di Lucius deve essere punita».

 

 
6 Luglio 1996:
 
«Come sarebbe a dire “la tua iniziazione è stata posticipata”? E di quanto esattamente?». In piedi, nel giardino del Manor, cerco di mantenere il controllo. Lo sapevo che non dovevo aspettarmi niente di buono quando mia madre aveva proposto di farci una passeggiata all’aperto.
 
«Dovrai solamente attendere la fine della scuola Draco, non appena avrai terminato gli studi il Signore Oscuro ti accoglierà nella sua cerchia come se non fosse passato neanche un giorno».
 
Non appena avrai terminato gli studi… «Intendi dire che dovrò aspettare altri due anni? Questo è un incubo!» Senza neanche accorgermene, avevo cominciato a camminare avanti e indietro freneticamente. «Cosa gli avrà fatto cambiare idea? La decisione sembrava presa. Non può davvero pensare che due anni in più chiuso in quella topaia piena di Mezzosangue e Babbanofili potranno prepararmi alla guerra! Quello che mi serve è stare qui, insieme a voi, a combattere e ad allenarmi con i più potenti maghi oscuri del pianeta».
 
Guardo mia madre, nella speranza che trovi una soluzione, nella speranza che un mio sguardo basti per farmi ottenere ciò che desidero, come è sempre stato. Ma lei evita i miei occhi, puntando ostinatamente i suoi verso il basso. Perché non mi guarda?
 
Mi viene un sospetto. «Sei stata tu?» Ma lei non risponde. «Sei stata tu! Hai convinto il Signore Oscuro a non concedermi il Marchio!»
 
«Si Draco, sono stata io. Sei troppo giovane per diventare Mangiamorte».
 
Ora mi guarda eccome: il suo sguardo è talmente tagliente da trafiggermi in due. Ma a me non importa. La delusione sta facendo posto alla rabbia e sento di non potermi più trattenere. «Tu mi hai tradito! Hai agito alle mie spalle per portarmi via quello che desidero da tutta la vita! Ero stato scelto, sarei stato benedetto dal suo Marchio! Come hai potuto farmi questo?» Io urlo ma lei non risponde. Non sembra provare nessuna pena per me. Così urlo più forte. «So perché l’hai fatto. Per invidia. Tu non sei mai stata all’altezza di portare il suo simbolo. Lui non ti ha mai voluta! Papà invece è diverso: ha combattuto per lui, si è fatto sbattere ad Azkaban per lui! Papà sarebbe stato fiero di me». Sento di non poter più continuare: i miei occhi si stanno appannando. «Ora torna indietro! Torna da Lui e ritira quello che hai detto. Fagli cambiare idea!»
 
«No.»
 
I miei piedi finalmente si fermano ma le mie mani iniziano a tremare senza controllo. Sento il viso paonazzo e il fiato corto. Vorrei urlare. Vorrei estrarre la bacchetta ed estorcerle un “si”. Ma mi basta guardarla un’ultima volta per capire che nessuna supplica e nessuna minaccia l’avrebbe scalfita.
Giro i tacchi e torno verso il Manor, sconfitto. Lei non mi segue. Ma allontanandomi le sento dire «Tutto ciò che ho fatto, l’ho fatto per te».

 

 
13 Luglio 1996:
 
É passata solo una settimana dalla terribile notizia, ma a me sembra trascorsa una vita.
Il tempo scorre lentamente al Malfoy Manor, soprattutto se ti è fatto divieto di partecipare alle riunioni riservate ai fedelissimi. Batto forte il pugno sul muro più vicino, come mi sono abituato a fare ogni volta che penso ai Mangiamorte. Ovviamente, accade spesso.
 
Io e mamma non parliamo da quel giorno. Trascorro la maggior parte della mia giornata da solo. O insieme a mia zia Bellatrix, che mi sta insegnando l’arte dell’Occlumanzia. “Non puoi tornare a Hogwarts in compagnia di quel lurido vecchio di Silente e di quello sporco moccioso di Potter senza saper chiudere la tua mente. Sai troppe cose su di noi”. Così aveva detto. Io volevo dirle che in realtà non sapevo proprio un bel niente. Ma non si può dire no a Bellatrix Lestrange.
 
L’Occlumanzia mi è sembrata meno difficile del previsto. Il segreto sta nel liberare la mente da tutte le emozioni e i pensieri, di compartimentalizzare i sentimenti e i ricordi in camere stagne. Tutte cose che ho imparato a fare fin da piccolo.
Quando ero un bambino, papà mi diceva sempre “Draco, tu sei un Malfoy, ed essere un Malfoy significa non mostrarsi mai debole di fronte a nessuno. Vivi la tua vita camminando a testa alta e prenditi sempre ciò che desideri”. Mi dispiace papà, ti ho deluso.
 
Mi manca papà. Ormai è rinchiuso ad Azkaban da quasi un mese. Mi rincuora però pensare che la maggior parte dei Dissennatori abbia abbandonato la prigione: forse quando uscirà da lì avrà ancora la sua anima.
È in momenti come questo che mi viene voglia di parlare di nuovo a mia madre. Ma è ancora troppo presto.
 
Come se non bastasse, oggi è arrivata la lettera di Hogwarts con i risultati dei G.U.F.O.
 
 
GIUDIZIO UNICO PER I FATTUCCHIERI ORDINARI
 Voti di promozione:
Eccezionale (E)
Oltre Ogni Previsione (O)
Accettabile (A)
 
Voti di bocciatura:
Scadente (S)
Desolante (D)
Troll (T)
 
DRACO MALFOY HA CONSEGUITO:
Astronomia:                                      O
Artimanzia:                                       A
Cura delle Creature Magiche:           A
Incantesimi:                                       E
Difesa contro le Arti Oscure:             E
Rune Antiche:                                    E
Erbologia:                                          O
Storia della Magia:                             A
Pozioni:                                             E
Trasfigurazione:                                O
 
 
I risultati sono ottimi, ma certo non per merito mio. Quasi tutti gli esaminatori dell’Autorità per gli Esami dei Maghi conoscevano mio padre. Credo che li abbia convinti a sorvolare su alcune mie lacune, anche le più evidenti.
Papà si che ha sempre saputo prendersi ciò che desiderava. E lo faceva anche al posto mio. Chissà, magari se mi avesse aiutato di meno, forse adesso sarei un mago più capace e non avrei bisogno di “terminare gli studi”.
 
Continuo a fissare la lettera e mi rendo improvvisamente conto di dover scegliere i corsi da seguire durante il mio sesto anno.
Solitamente la gente prende questa scelta molto sul serio: dagli esami sostenuti durante i M.A.G.O. dipende, quasi sempre, la carriera che si potrà intraprendere. Io però a quest’ora credevo che sarei diventato un Mangiamorte e che ad Hogwarts non avrei più rimesso piede.
Quando siamo tornati a casa mi sono persino voltato per poter guardare un’ultima volta il castello. Che imbecille.
 
Nella mia mente prendono forma due importanti consapevolezze: la prima è che con quei voti posso scegliere di fare ciò che desidero; la seconda è che non ho la minima idea di cosa desidero.
Se non sono un Mangiamorte allora cosa sono?
Allora: sono un Purosangue, sono un buon pozionista, sono un giocatore di Quidditch fenomenale… discreto a dir la verità. Di sicuro odio le Creature Magiche. Oltre a questo non mi viene in mente nient’altro.
Davvero non ho alcuna capacità o interesse? Che tristezza.
 
Vado a dormire chiedendomi cosa proverei a portare il Marchio Nero sull’avambraccio.

 

 
Intanto, Lucius Malfoy si trovava nella sua umida cella ad Azkaban.
 
Tremava dal freddo e, come ogni notte, dalla paura. Ma rimaneva in assoluto silenzio. Provava disgusto per tutti gli altri Mangiamorte che, chiusi nelle celle accanto alla sua, sentiva singhiozzare e urlare. Implorando clemenza o maledicendo il nome di chi li aveva rinchiusi.
 
Inoltre, Lucius Malfoy non era stupido: sapeva che la maggior parte degli Auror che sorvegliavano la prigione erano servi del Signore Oscuro. Non gli avrebbe dato modo di riferire alcuna maldicenza su suo conto: la sua immagine era stata già fin troppo compromessa.
 
E mentre si perdeva nei suoi pensieri, chiedendosi se mai qualcuno sarebbe venuto a liberarlo, un Auror passò davanti la sua cella, lasciando cadere tra le sbarre un piccolo pacchetto.
Lucius era fuori di sé dalla gioia: se qualcosa era arrivato fin lì, allora doveva sicuramente provenire da lui. Forse il Signore Oscuro aveva ancora bisogno di lui, dopotutto. “Forse è stato clemente” pensò scartando l’involucro.
 
Ma Lord Voldemort non conosce la clemenza e Lucius Malfoy se lo ricordò quando si ritrovò tra le mani l’orecchio di Narcissa Malfoy, al quale era ancora appeso l’orecchino con l’emblema di famiglia.

 


 
Nota dell’autore:
Ciao a tutti!
Innanzitutto vi ringrazio se avete letto questo capitolo fino alla fine. Spero avrete voglia di recensirlo per farmi sapere cosa ne pensate. Accetto tutte le critiche costruttive perché ho sempre voglia di migliorarmi.

Giusto un paio di parole per raccontarvi la storia di questa fanfiction: avevo iniziato a scrivere una ff dal titolo “SPLEEN & IDEALE” circa 7 anni fa, ma non l’ho mai portata a termine.
Di recente mi è venuta una gran voglia di completarla, ma rileggendola mi sono resa conto che probabilmente non mi rispecchiava più al 100%, così l’ho cominciata da capo, mantenendo alcune cose e cambiandone altre e soprattutto… con la promessa di finirla!

Pubblicherò un capitolo a settimana, il prossimo uscirà Domenica 17!

A presto!
Flami151


P.S. Se state leggendo questa storia dopo tanto tempo dalla sua pubblicazione, sappiate che mi rende comunque molto felice ricevere recensioni. Io continuo a leggerle :)
  
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