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Autore: karma neutral    10/01/2021    3 recensioni
Grandbuy Superstore (Tm) offre tutti i prodotti possibili e immaginabili alla propria clientela, dai più infimi dalla dubbia utilità a quelli più improbabili per clienti esigenti e...altrettanto improbabili.
Disclaimer : contiene violenza cartonesca, clienti folli ed egocentrici, scenari al limite del plausibile.
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 : Old People, Dirty People and Karens 


20/12/20 
18:00 Pm 


La giornata era trascorsa in maniera frenetica e indaffarata al "GrandBuy Superstore(Tm)" di ValliPopoli. Gli addobbi natalizi sospsesi tra le corsie e l'incessante brusio delle canzoni di Natale trasmesse fino alla nausea dagli altoparlanti erano compagni onnipresenti durante le giornate lavorative di Aswin Tallhart. Il giovane di media statura si diresse verso il reparto in fondo al mastodontico superstore, passandosi una mano lungo i capelli castani estremamente disordinati, avendo uno sguardo assente con i suoi occhi grigi e penetranti, chiaramente altrove con la propria mente.
"Vi ricordiamo che gli sconti sulle decorazioni saranno fino al 24 Dicembre! Affrettatevi e non dimenticate della nostra offerta 3x2x5x6x9-10!" comunicò l'altoparlante, facendogli inclinare la testa confuso riguardo a quella particolare offerta che non aveva mai sentito.
Dopo il settimo giorno di lavoro nel periodo festivo, a furia di svegliarsi alle cinque del mattino e trovare lo store già popolato con la musica natalizia che già suonava ad oltranza, le trame della realtà avevano cominciato a sfaldarsi.
Vi era una sovrabbondanza di ordini per le consegne di prodotti ordinati online, e per lui era più semplice misurare le giornate in base a tutte quelle uscite dal magazzino per raccogliere ciò che i clienti avevano ordinato ; altrimenti avrebbe passato la giornata a guardare l'orologio da polso.
Raggiunto il reparto in fondo al superstore, trovò il primo prodotto della lista, una bottiglia da 1L di succo A.C.E. e la scannerizò prima di metterla nel cesto corrispondente del carrello. I successivi prodotti sembrarono essere tutti relativi a succhi e bevande gassate in addizione agli snack salati, assumendo che chiunque avesse fatto quell'ordine stesse organizzandosi per il cenone.
"Oooh! Queste ghirlande blu e argento starebbero benissimo sulle arcate delle porte! Usiamo sempre quelle rosse e oro!" una voce di una vecchietta provenne dal fondo del corridoio, ove il reparto over era lui confinava con quello degli addobbi.
"Prendi quel cazzo che ti pare,donna!" le rispose la voce di un altro vecchietto, questa volta in maniera molto più rude.
"E che ne dici se prendessimo del vino rosè? Sarebbe perfetto da abbinare alle tartine al burro e salmone!" proseguì la moglie tutta entusiasta.
"Ecco,ora ho voglia di tartine al salmone..." pensò, Aswin che origliava la loro conversazione.
"Ma porca di quella miseria ladra! Fai quel cazzo che vuoi, puoi mangiarti un pesce palla per quanto mi importa!" replicò nuovamente l'anziano iracondo. 
"Okay, adesso sta un pò esagerando..." pensò nuovamente. 
Dopo poco la coppia di coniugi, almeno così supponeva che fossero, avanzarono nel reparto ove egli stava svolgendo il proprio mestiere. La vecchietta spingeva il carrello colmo e ricolmo di cibarie e decorazioni riempite alla rinfusa, mentre il vecchietto camminava con in mano un bastone da passeggio che non pareva aver bisogno di usare dato che non lo poggiava a terra ma lo teneva al di sopra delle spalle. 
"Se facessimo le tartine con tonno e caviale? Questo pane bianco per tramezzini sarebbe perfetto. Per quelle!Guarda!" sollevò una confezione e gliela mise di fronte alla faccia.
"Se non pianti dare aria alla bocca, questo natale lo passi nel cassone dell'immondizia!" il vecchietto alzò il bastone al cielo, facendogli pensare lì per lì che stesse per percuotere la consorte.
"Hey ma che cazzo pensi di fare?" la mano di Aswin bloccò il braccio del vecchio impedendogli di calare il colpo, buttando al vento l'etichetta dell'essere cortese coi clienti.
"Ooh! Quei piccoli cracker a forma di fungo sono adorabili!" la vecchia parve nemmeno accorgersi di cosa stava succedendo e seguitò ad avanzare lungo la corsia, lasciandoli lì indietro.
Il vegliardo assunse una espressione stupita e turbata, guardandolo come se ad Aswin fosse cresciuta una seconda testa "Non osare impicciarti giovane, ho fatto più risse io di quante seghe tu ti sei fatto in tutta la tua vita!"
"Questo è un po personale e....ODDIO!" Aswin si scansò evitando un pugno sferrato dal vecchio, facendogli mollare la presa dal braccio che reggeva il bastone.
"Ah!Eh!Prendi!Ah!" l'arzillo vecchio seguitò a mulinare il bastone dal lato lungo da destra a sinistra, utilizzando il manico come se fosse una mazza tentando di sbatterglielo in testa o sulle costole.
Aswin ne aveva viste di cose bizzarre nella sua carriera al superstore, ma di trovarsi in singular tenzone contro un anziano iracondo superava anche la più improbabile. 
"Signore! La prego di calmarsi o sarò costretto a....DIO SANTISSIMO!" schivò un altro colpo, un colpo così forte che andò a scheggiare il legno dello scaffale ale sua spalle.
"Lui non può salvarti qui, figliolo!" gridò il vecchio mancando per l'ennesima volta il giovane che nel mentre si era posizionato con le spalle rivolte verso uno scaffale occupato fino al massimo della capienza di bottiglie di vetro di bevande assortite. 
Il vecchio non gli diede momento per riprendersi che tentò di dargli di nuovo addosso, e Aswin fù costretto ad agire in fretta. Alzò le mani afferando il bastone al volo,tirando il vecchio a sè prima che tentasse di contrattacare con un cazzotto e lo sbilanciò contro gli scaffali frantumando numerose bottiglie e facendone crollare alcuni con il vecchio sopra, seguirono molte imprecazioni colorite da quest'ultimo.
"Figlio di una vacca da monta! Adesso ti piazzo il bastone su per..."
CREEEEAK
L'intero mobile del reparto cigolò minacciosamente.
"Oh..."
CRASH
D'un colpo cedette e rovinò al di sopra del vegliardo, in un tonfo assordante. Lungo il pavimento si sparpagliarono pezzi di vetro, legno, liquidi delle bevande assieme ad un denso liquido rosso che lui si augurava fosse succo di fragola.
Passò un lungo, doloroso e teso minuto, Aswin rimase lì a contemplare di come avesse compiuto il primo omicidio involontario della sua vita. Il leggero brusio e musica degli altoparlanti venne interrotto dal cigolio del carrello della vecchietta di prima che tornava indietro dal fondo del corridoio.
"Mi scusi bel giovanotto, avrebbe per caso visto mio marito? Avrei giurato che fosse ancora qui."  domandò lei con voce tremante.
"Sta..." deglutì "...è andato a bere qualcosa." 
"Oh,allora sarà al reparto degustazioni. La ringrazio bel giovanotto,e buon natale a lei." 
"Ah. Adesso è in grado di capire quello che accade attorno a lei!"  mormorò soffocando un ringhio, prendendo il suo carrello e procedendo con il suo incarico.
"Attenzione: pulizia al reparto bevande,attenzione ai detriti. Ci scusiamo per il disagio."

21/12/20
10:00 Am 

La squadra di bidelli aveva ripulito e aggiustato l'intero mobile in meno di una notte, senza nemmeno che la polizia ebbe il tempo di accertare il decesso del vegliardo. Il tutto rigorosamente senza che la coniuge si accorgesse di niente, arrivando al punto da lasciare il Superstore credendo che il marito fosse ancora con lei la sera prima. Per quanto ne sapeva il corpo del combattivo vecchietto era stato portato nel reparto macelleria per essere surgelato e venduto come finalini di salumeria, ma poi non se ne era saputo più niente...in ogni caso avrebbe mangiato vegano per almeno una settimana. 
Quando giunse al lavoro quella mattina verso le sei del mattino, alcuni clienti già affollavano il posto essendo passati dai condotti dell'aria per accappararsi le offerte migliori. Il suo capo, Alberto, gli aveva dato un fucile caricato a sale per azzoppare quelli che se ne volevano andare senza pagare.
L'espressione del giovane, diceva tutto. 
"O il mondo si sta fottendo il cervello o sta accadendo qualcosa di davvero sbagliato in questo posto." si disse tra sè e sè, mentre seguitava a piazzare le etichette con stampato "-50%"  sui prodotti cui scadenza era dietro l'angolo, almeno non avrebbe dovuto finire tutto in un sol giorno.
Stava per applicare un'altra etichetta su una confezione di prosciutto quando l'interità di prodotti sugli scaffali parve crollargli addosso, spinti da qualcosa dall'altro lato. Scuotendo la testa si accorse che in quel reparto refrigerato era stata scavata una galleria nel cemento fino ad uscire in quella parte del reparto.
"5 anni! Sono stato bloccato in quel fottuto posto per 5 anni!" Aswin si girò notando la figura di un lurido uomo semi-nudo con indosso delle mutande fatte di buste di plastica gridare di gioia per essere riuscito a scavarsi una via di fuga. 
"C...cos...cosa diavolo...?!" esclamò ad alta voce nel mentre il derelitto si alzava rapidamente e cominciava a correre giù per il reparto "S...si fermi subito! Non può fare queste cose in questo posto!" 
"Liberta! Non sarò più costretto  mangiare gli avanzi scaduti e il cuoio dei vesiti per sopravvivere! Acqua e aria fresca! Carta igenica!Liberta! Siiiiiii!"  nel mentre che il derelitto gridava, Aswin prese a inseguirlo lungo tutto il Superstore ; Aswin stesso era piuttosto atletico ma lontano dall'essere un peso massimo, eppure faceva fatica a stare dietro a questo Robinson Crusoe dei poverissimi.
Lungo il tragitto ebbe l'idea di afferrare una mazza da baseball dal reparto sportivo per dargliela in testa quando fosse stato vicino a sufficenza, seguendo le orme di luridume che il derelitto si lasciava dietro, e che quasi gli fecero rivoltare le budella al pensiero di cosa fosse lo schifo che si lasciava dietro. 
"Ahhh! Prodotti per l'igiene corporea! Aaah, ambrosia e gioia dei miei occhi!" correndo per quel reparto afferrò alcuni prodotti alla rinfusa e èse li portò dietro con sè, osservando in giro alla ricerca di una vasca o una fontana.
"Abbiamo la peggiore sicurezza dello stato, santo cielo! Come mai nessuno ha già placcato questo svitato!" gridò Aswin alzando la mazza al di sopra del capo, tentato di tirargliela sulla nuca, frenato solo dal fatto che avrebbe di sicuro mancato.
"Mi farò un bel bagno! Dov'è la sezione arredo per bagni!? Chissenefrega! La fontana coi pesci andrà benissimo!" gridò il fuggitivo, nel mentre che dei clienti esibivano conati di vomito per gli odori mefitici che emanava al suo passaggio.
"Non osi! Sono pesci esotici e  moriranno di sicuro con lo schifo tossico che ha addosso!" ritorse, con veemenza ,guadagnando abbastanza terreno dall'essere a pochi passi dal dargli il colpo decisivo.
Il derelitto passò lungo una grata dei condotti per l'aria la quale emise un cigolio metallico prima di cedere di colpo. 
"Ah...!" l'individuo parve emettere un grido strozzato prima di sparire alla vita e piombare nel vuoto del condotto  "No! Ne ero appena uscitoooooo!" Uscirò di nuovo! Trovero un modooooooo!" seguito dall'eco metallico del suo corpo fetido che impattava contro le pareti dei condotti.
Aswin ansimò pesantamente, alzando le mani per assicurare la clientela "Signori, tutto a posto vi prego evitate di passare qui vicino, salvo evitare di cadere. Risolveremo il problema il prima possibile."  

22/12/20
07:00 Am 


"Fred il Sudicio", almeno così lo chiamavano in molti. Pareva essere una sorta di leggenda urbana del Superstore. Monika, la sua collegha più esperta di lui dato che lavorava al Superstore da almeno due anni, gli spiegato di come avessero costruito suddetto Superstore al di sopra di un vecchio supermercato, e di come un unico impiegato (in qualche modo non meglio specificato) fosse rimasto all'interno quando avevano sigillato e costruito sopra il vecchio edificio. Per anni si era creduto che i lamenti e rumori nelle condutture e ventole, fossero di animali selvatici poi qualcuno era venuto fuori con la storia di "Fred il Sudicio" per scherzo, non aspettandosi di averci azzeccato sul fatto che vi fosse qualcuno bloccato nei condotti dell'aria.
Sospirando, Aswin aveva ponderato che fosse meglio scrollare le spalle, e seguitare a fare ciò che gli veniva asseganto senza fare domande, sperando che "Fred il Sudicio" non si ripresentasse. In ogni caso, il reparto di salumi confezionati era stato murato nuovamente durante la notte, sorpendendolo nuovamente di come la crew di bidelli fosse più efficente del governo a riparare e ricostruire. 
"Aswin, che cosa hai in spalla?" Alberto lo intercettò nel magazzino prima che potesse uscire e cominciare la giornata
"Una mazza da baseball,perchè?" domand Aswin con noncuranza.
"Non te la lascerò portare con te mentre sei di turno! "  Alberto gli puntò il dito al petto, ammonendolo.
"Mi permetto di dissentire enormemente capo. Se mai, la clientela è una minaccia per me! Specialmente dopo quello che mi è accaduto in questi giorni." 
"Perchè? A parte Fred il Sudicio che altro ti è successo?" inclinò la testa con espressione scettica, incrociando le braccia.
"Vorrei potertelo dire, capo. Ma credo che ti basti fare un salto al reparto macelleria per rendertene conto."  si strofinò il retro del capo con fare imbarazzato.
"Così sia, allora. Ma si giudizioso. Prego, buon lavoro."  gli concesse di lavorare con la mazza da baseball in spalla con un sospiro, poi tornò indietro al suo laptop sulla scrivania del magazzino a catagolare e stampare gli ordini del giorno. 
Aswin uscì dal magazzino con un carrello vuoto, a una mappa su carta con stampata dietro una lista di prodotti che andavano ritirati in quanto del tutto scaduti. 
"Allora...prima il pesce, poi le uova, poi la carne. E in seguito devo anche andare a raccogliere la frutta e verdura, vedere quali sono salvabili e quali devo buttare nell'umido."  mormorò, dandosi un pizzico sulla pancia per motivarsi a guadagnarsi lo stipendio anche quel giorno.

12:00 Am 

Gli ci volle più tempo di quanto avesse messo in conto per finire quell'incarico. Per carni e uova era stato abbastanza veloce : rimuoveva il prodotto dalle confezioni, separava plastica e carta dalla parte organica e buttava tutto nei rispettivi container di fuori dal magazzino e poi tornare nuovamente nel Superstore. Considerava largamente palloso dover esaminare accuratamente ogni singolo ortaggio prima di buttare nel carrello quelli andati a male, nel tempo divenendo più veloce a esaminare e buttare ognuno dei prodotti marci.
"TU!"  
"E si riparte..." una voce femminile giunse alle sue spalle, e non ebbe bisogno di girarsi per capire che la signora si stava riferendo a lui ; sospirò e si girò per fronteggiare l'ennesimo cliente folle
"Come posso aiutarla signo..." 
SCIAFFF
"OW!"
Lanciò un grido di dolore per il colpo ricevuto sulla faccia, sgranando gli occhi che la signora sovrappeso di 5o anni aveva in mano un salmone intero.
"Mi ha appena schiaffegiato con un salmone marcio?!" le ringhiò sfregandosi la guancia per essere stato preso a pesci in faccia con salmone da 10 kg e lungo 90 cm. 
"Puoi scommetterci, tu sei disonesto! Hai buttato via del pesce e della carne perfettamente buoni da mangiare! Non vi insegnano più niente come fare il vostro mestiere qui?" la signora sovrappeso gridò adirata in tono condiscendente mettendo la mano libera sul fianco. 
"Ma che..."  scosse la testa, assicurandosi di stare udendo con certezza "Signora! Mi sta dicendo che è andata  a fregare il pesce dal container dell'umido?" ritorse al suo interlocutore "Lo buttiamo via perchè è marcio signora! Non stia lì a scaricare colpe su di noi che...AIUTO!" 
SCIAFF
Aswin si chinò per evitare la second offensiva con il salmone, che andò a impattare contro un tipo alle sue spalle, facendolo rovinare a terra con trauma cranico.
Aswin fù costetto ad arretrare, schivando colpo su colpo lungo il reparto ortofrutta mentre la signora continuava a tentare di ammazzarlo a salmonate, nel mentre falciando qualunque individuo sfortunato a sufficenza da finire nel raggio d'azione di suoi colpi. In breve facendo una strage di clienti e personale del reparto che non aveva nulla a che fare con la discussione che stavano avendo; il salmone in questione apparentemente rigido e duro come un'asse di legno.
"Non osare mentirmi! Voi schiavi delle corporazioni siete tutti uguali! Portami dal tuo manager! Voglio tutto  il pesce che avete! Non osate nascondermelo!" con un altro swing spedì un bambino di dieci anni in aria disegnando un arco perfetto e facendolo decollare dal reparto ortofrutta,fino a farlo atterrare a quello dei prodotti per la casa, stabilendo nel processo un nuovo record.
"Tu di pesci ne hai già presi fin troppi!E il doppio senso in quella frase era puramente voluto!" le gridò dietro, adirandola ulteriormente,  e qui tentò di afferrare la propria mazza da baseball,ma ella rispose con un altro swing del pesce facendogli volare la mazza dalle mani e al di là della corsia del reparto ortofrutta. 
"YAAAAAAAAH!"  con un urlo disumano la signora caricò verso di lui.
Aswin urtò contro il bancone delle mele alle sue spalle facendone cascare alcune per terra, realizzando con orrore di non avere più campo libero.
"Oh no...sto per morire per mano di una Karen!"  realizzò quasi paralizzato nel mentre che si apprestava a morire forse nella maniera più assurda ancora del vegliardo combattivo dei giorni precedenti.
"Ooof!" la pazza si interruppe nella sua carica scivolando al di sopra di una delle mele e rovinando all'indietro sulla propria schiena, quasi facendo tremare il pavimento con il suo fisico composto quasi interamente da lardo.
Aswins sgranò i propri occhi grigi, era il suo momento per agire! 
La pazza era troppo impegnata a lagnarsi per il dolore e inveire per notare Aswin che scavalcava uno dei banconi. Il giovane si sbrigò a cercare una delle angurie più grandi e solide che fossero esposte, prima di trovarne una che faceva al caso proprio e sollevandola al di sopra del proprio capo prima di attirare l'attenzione della sua rivale "Hey! Egocentrica che non sei altro!"
Nel momento in cui ella s'alzò dal pavimento, e girò la testa verso la sua voce, l'anguria impatttò contro la sua testa seguita da un pesante tonfo e suono della buccia che andava in mille pezzi. O forse era il suo cranio che si sfracellava. La Karen rovinò a terra con un tonfo, ricoperta di succo rossastro e semi, finalmente esamine.
"Knock Out tecnico, signori e signore! Knock Out da cocomero!" l'altoparlante intervenne con una parlantina da commentatrice di match televisivi, Aswin non potè che sedersi in cima alla pila di cocomeri, e lanciare un profondo respiro. Finalmente era finita.
"Farei meglio a controllare che il resto dei clienti sianco ancora vivi..." si disse, prendendosi nota mentale di chiedere un giorno di riposo e magari anche un aumento, sperando che il giorno dopo ci fosse un pò meno clientela con l'approciarsi delle feste. 

23/12/20
12:00 Am 


Il bilancio del massacro il giorno dopo era il seguente : 10 feriti gravi con fratture multiple e trauma cranici, 5 feriti lievi con contusioni e micro-fratture e un singolo fuori campo. Come fosse sopravvisuto il bambino, non ne aveva idea. Ma era grato del fatto che nessuno fosse finito al reparto macelleria, non come il vecchio. In seguito, la Karen l'aveva trascinata e ficcata nel container del pesce che tanto le piaceva. E lo aveva fatto per puro spirito vendicativo, e in fin dei conti avendo soddisfatto il suo desiderio di avere tutto il pesce che voleva. Poco importava a lui se fosse ancora viva o meno.
Ottenne di rientrare al lavoro al secondo turno il giorno dopo, visto le stronzate che doveva avuto fronteggiare. Per sua grande sorpresa , la giornata si rilevò stranamente tranquilla per la maggior parte. Nulla di diverso dalle altre volte in cui aveva dovuto prendere i prodotti e prepararli per le consegne, rimpiazzare i prodotti scaduti con quelli nuovi e pulire ove necessario. Tuttavia , sentiva quasi come un peso sulle spalle, la sensazione che avesse dimenticato qualcosa di trememendamente importante. I clienti avevano un'aria strana. Non del senso "strani folli"  cui si era più o meno abituato, ma uno "strano inquietante". Mentre procedeva con gli incarichi ad esso assegnatoli, pareva che la clientela lo stesse guardando storto con aria truce e pregiudiziosa. Neanche avesse ammazzato loro la famiglia.
"Anche se considerato gli ultimi giorni, potrei anche averlo fatto..." provò a non pensarci, ci provò davvero. In seguito i clienti che chiesero la sua assistenza per orientarsi e trovare il prodotto desiderato o chiedevano di nuove promozioni, parevano tutti essere bruschi e alquanto schietti con lui prima di defilarsi con un alquanto ostile "Grazie."  dal tono di voce talmente velenoso da far sembrare il veleno di vedova nera dello sciroppo per la tosse.
Gli sembrava quasi di essere diventato "L'indesiderato Numero 1" e nemico principale dello stato. Dopo due ore di lavoro, decise di prendersi una pausa di un quarto d'ora per distrarsi, e magari anche cercare su internet una possibile spiegazione per cui quasi tutto il mondo sembrava volergli attaccare il malocchio tramite contatto visivo.
Dopo poco tempo, anche Monika e Alberto gli confessarono che quasi tutto il personale si era accorta che stava venendo osservato male dalla clientela, e neanche loro parevano avere una spiegazione o avere una motivazione per essere trattati a quel modo. Aswin se ne era lavato le mani, immaginando che fosse lui il motivo per aver basilarmente ucciso due clienti e spedito "Fred il Sudicio" nelle profondità del GrandBuy. Nessuno seppe inventarsi o immaginarsi una possibile causa; sconsolati, si rimisero tutti al lavoro per tornare a casa il prima possibile.

17:50 Am 

Verso la fine della giornata, notarono tutti un fatto inquietante : il Superstore era praticamente deserto. Erano nel pieno della stagione delle feste, sarebbero dovuti essere inondati di clienti fino all'ultimo minuto di chiusura! In completo contrasto in quel momento vi erano solamente loro, e nessun'altro, come sei clienti si fossero evaporati e nel superstore regnava un silenzio inquietante.
"Aswin, ho paura, qui cè qualcosa che non quadra." ammise Monika correndo incontro ad Aswin, il quale stava preparando una confezione di panettoni per la spedizione.
"Sono d'accordo."  ammise anche lui "Uhm...in caso Monika rimaniamo insieme se succede qualcosa." le disse.
"Ragazzi che avete combinato!" Albertò sbucò dall'entrata del magazzino, proveniendo dal negozio.
"Niente!Niente! Io ho fatto le mie consegne e prelevato i prodotti dal negozio! Come sempre!" il ragazzo alzò le mani in segno di innocenza.
"Aspetta, quale sarebbe l'inghippo?" proseguì la ragazza in difesa di entrambi.
"Qualcuno di questo magazzino ha lasciato un barile di salsa "Wasabi+Ghost Pepper Combo" vicino all'uscita, e vorrei sapere chi è stato." Alberto incrociò le braccia , squadrandoli da cima a fondo.
"No, aspetta. Nessuno delle nostre liste ha ordinato un intero stramaledetto barile di quello schifo.Ecco." sia Monika che Aswin gli consegnarono le proprie liste, e Alberto passò anche le liste degli altri colleghi del magazzino. 
Alberto ritornò dopo poco da loro grattandosi il capo, giustamente confuso a riguardo "Sarà stato uno dei clienti, allora?" propose Aswin con una scrollata di spalle.
"Può essere, venite con me. Magari ci servirà di far rotolare il barile al suo reparto apposito." Alberto fece cenno ai due di seguirli fino all'ingresso.
"Chi diavolo si compra un intero barile di quella robaccia a ogni modo?"  soggiunse il ragazzo seguendo il gruppo.
Intravisero il suddetto barile dal fondo della sala, proprio piazzato al centro dell'uscita che impediva alle porte scorrevoli di chiudersi da sole. 
In principio video qualcosa di luminoso e fumante venire gettato dall'esterno verso il barile, dopo alcuni attimi che non parvero dover passare mai...
BOOOOOOOOOM!!!
Il barile scoppiò con la stessa potenza di 3kg di dinamite, sventrando l'entrata e la saracinesca dell'edificio, il trio fece a malapena in tempo ad abbassarsi ed evitando di venire sventrati dai frammenti di vetro che vennero sparpagliati lungo l'area dell'esplosione.
Aswin e Monika, rimasero parallizati sul posto, non più in grado di proferire parola o muoversi. Completamente parallizati per lo shock.
Alberto fù il primo a proferire parola in tono solenne e pacato  "Hanno colpito in maniera così subdola. Avrei dovuto aspettarmelo. Speravo che potessimo aspettare domani ragazzi ma...non abbiamo più tempo." avanzò lungo i resti di vetro, plastica e metallo lungo il pavimento.
Aswin parve finalmente ricordare che cosa si era dimenticato, tra tutti i conflitti e inseguimenti, egli aveva dimenticato che giorno funesto sarebbe stato quello del giorno dopo e osservò il suo superiore con aria atterrita mentre continuava. 
"Ci conviene prepararci perchè domani...sarà Black Friday." 
Improvvisamente, il rintocco delle lancette dell'orologio parve farsi molto più pesante 
CLICK-CLICK-CLICK...


Eeeeee niente. La storia finische con un Cliffhanger. Sò che la storia doveva essere una "One Shot" ma sto pianificando un piccolo capitolo "Bonus" per concludere per bene, e anche per soddisfare una promessa fatta ad un amico. 



   
 
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