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Autore: Soul Mancini    10/01/2021    7 recensioni
È passato così tanto tempo da quando trascorrevamo ogni pomeriggio insieme e probabilmente tu l’hai dimenticato, inghiottito dalla vita che ti richiama a sé e ti dà tante altre faccende a cui pensare.
Ma io, anche se volessi, non potrei mai scordarmene.
[Poco più di una flashfic, una dedica, un rimpianto.]
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Quei momenti in cui'
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Vorrei
 
 
 
 
Fin da quando sei entrato nella mia vita, quattordici anni fa, ho capito subito che eri il mio bambino. Così particolare, con la pelle diafana puntellata di lentiggini e i boccoli di un rosso talmente acceso da sembrare irreale; eri il mio bimbo bizzarro e glaciale.
 
Forse tu non lo sai – forse non lo sapevo nemmeno io, fino a poco tempo fa – ma nulla è cambiato.
È passato così tanto tempo da quando trascorrevamo ogni pomeriggio insieme e probabilmente tu l’hai dimenticato, inghiottito dalla vita che ti richiama a sé e ti dà tante altre faccende a cui pensare.
Ma io, anche se volessi, non potrei mai scordarmene.
 
 
Vorrei tanto conoscerti di nuovo, daccapo, ancora una volta, e scoprire tutte le sfaccettature che in questi anni mi sono persa.
 
Vorrei sedermi accanto a te e vedere il mondo allo stesso modo in cui lo vedi tu, poi vorrei guardarti negli occhi per scorgere i colori che quello stesso mondo proietta nelle tue iridi.
 
Vorrei sentire ancora quei tuoi discorsi strani che nessuno ascolterebbe, ma che io ho sempre adorato, perché nel fare discorsi strani e poco interessanti abbiamo sempre fatto a gara.
E ci siamo sempre capiti.
 
Vorrei conoscere i tuoi interessi e le tue passioni, i film che guardi, la musica che ascolti, le materie scolastiche che ti appassionano, per poi farti entrare nel mio mondo e spiegarti ciò che piace a me.
Chissà, magari qualcosa in comune già ce l’abbiamo.
 
Vorrei sapere cosa pensi quando ti chiudi in te stesso e diventi silenzioso, forse già consapevole che nessuno ti vorrà stare a sentire. Vorrei che riversassi tutto su di me, che ti fidassi e ti sfogassi.
Non sono un granché nel dare dei consigli, lo so, ma in quella fase così complicata della vita ci sono già passata e forse potrei aiutarti.
 
Vorrei esserci quando qualcosa va male, stringerti in un abbraccio – anche se tu non vorresti – e dirti che sono orgogliosa di te, come quando ti insegnavo a scrivere prima ancora che entrassi in prima elementare.
 
E vorrei esserci anche quando qualcosa va bene, vorrei ridere con te e insegnarti a farlo – sei sempre stato un ragazzino troppo serio, sai?
 
Vorrei essere quella sorella maggiore che non hai mai avuto, o che forse se n’è andata troppo presto.
 
Vorrei correre da te e dirti che ho sbagliato tutto, dall’inizio alla fine; che non mi sarei mai dovuta allontanare, che però ho lasciato tanto spazio per te nel mio cuore e che se hai bisogno puoi contare ancora su di me.
Ma sono troppo timida e impacciata per prendere coraggio e affrontare un mio simile, altrettanto timido e impacciato.
 
 
Vorrei dirti questo e tante altre cose, anche se tu non lo sai. E probabilmente non lo saprai mai – probabilmente è troppo tardi, me ne sono accorta quando ormai c’era un oceano a dividerci, e questo pensiero a volte mi fa mancare l’aria.
 
Ma l’unica cosa che vorrei davvero è che tu sappia questo: sei ancora il mio bambino speciale, strano e glaciale. E anche se dovessero passare mesi, anni, secoli, io non smetterò mai di volerti bene.
Anche se tutti ti dovessero abbandonare, io non lo farò.
E se tutti dovessero smettere di credere in te, ci penserò io a farlo.
Mai, mai, smetterò di fare il tifo per te. E, in un modo o nell’altro, sarai sempre il mio bambino.
 
 
 
 
 
 
♠ ♠ ♠
 
 
Uno sfogo, ma scritto davvero col cuore. Avevo davvero bisogno di raccontare questo pensiero che mi porto dietro da anni, come un macigno.
La persona a cui sono rivolte queste parole sicuramente non leggerà mai, ma oggi mi sento di dedicargliele.
Grazie a chiunque sia arrivato in fondo
   
 
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